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Moro (famiglia): differenze tra le versioni

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== Storia ==
== Storia ==
{{Vedi anche|Armoriale delle famiglie italiane (Mor-Moz)}}
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Inizia tutto il 28 ottobre 1912 con la nascita di Gennaro Moro detto ( d’ vizio ) noto mafioso italiano originario della regione Puglia più precisamente San Severo, un grande esponente della Sacra Corona Unica (S.C.U), una delle più potenti mafie mondiali
[[File:Rio Ca Moro ponte Moro.jpg|thumb|Ponte Moro, Venezia.]]
La leggenda li ritiene originari di [[Padova]]<ref name=dizionario>{{cita libro|cognome= |nome= |titolo= Dizionario storico-portatile di tutte le venete patrizie famiglie |anno= 1780 |editore= Giuseppe Bettinelli |pp= 111-112| url= http://books.google.it/books?id=9jY8AAAAcAAJ&printsec=frontcover&dq=Dizionario+Storico-Portatile+Di+Tutte+Le+Venete+Patrizie+Famiglie&source=bl&ots=NqEVcR1gS5&sig=_vLfJzvizQXLwLuz9PMP7zWwQY0&hl=it&ei=rtlSTYmKG8-YOouSiJsI&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CBsQ6AEwAA#v=onepage&q&f=false }}</ref><ref name=tassini>{{cita libro|cognome= Tassini |nome= Giuseppe |wkautore= Giuseppe Tassini |altri= note integrative e revisione a cura di Marina Crivellari Bizio, Franco Filippi, Andrea Perego |titolo= Curiosità Veneziane|annooriginale= 1863 |anno= 2009 |editore= Filippi Editore |città= Venezia|ISBN= 978-88-6495-062-4 |volume = Vol. 1 }}</ref> e ne individua il capostipite in un Albino Moro, tra i fondatori di [[Venezia]] nel [[424]]<ref name = treccani>[http://www.treccani.it/enciclopedia/moro/ Moro - Treccani].</ref>.

La famiglia è però attestata con sicurezza a partire dal [[982]] e da questo momento ebbe grande influenza nella vita pubblica della città<ref name = treccani/>. Rimasero inclusi nel [[Maggior Consiglio]] anche dopo la [[Serrata del Maggior Consiglio|serrata]] del [[1297]]<ref name=dizionario/><ref name=tassini/><ref name=temple-leader>{{cita libro|cognome= Temple-Leader |nome= John |titolo= Libro dei nobili veneti ora per la prima volta messo in luce |anno= 1866 |editore= Tipografia delle Murate |città= Firenze |p= 61 | url= http://books.google.it/books?id=55sBAAAAQAAJ&printsec=frontcover&dq=libro+dei+nobili+veneti+messo+in+luce&hl=it&ei=5wlVTZO2DYOCOvrXhLwF&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CDwQ6AEwAA#v=onepage&q&f=false }}</ref><ref name=schroeder>{{cita libro|cognome= Schröeder |nome= Francesco |titolo= Repertorio genealogico delle famiglie confermate nobili e dei titolati nobili esistenti nelle Provincie Venete |anno= 1830 |editore= Tipografia di Alvisopoli |città= Venezia | volume= Vol. 2 |pp= 40-41 | url= http://books.google.it/books?id=diNLAAAAYAAJ&printsec=frontcover&dq=Repertorio+genealogico+delle+famiglie+confermate+nobili+e+dei+titolati+nobili+esistenti+nelle+Provincie+Venete&hl=it&ei=GAlVTfnCCMuUOuKmwdkE&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC0Q6AEwAA#v=onepage&q&f=false }}</ref>.

Raggiunsero l'apice delle istituzioni con l'elezione a [[doge (Venezia)|doge]] di [[Cristoforo Moro]] ([[1462]]-[[1471]])<ref name=dizionario/><ref name = tassini/><ref name = treccani/><ref name=temple-leader/><ref name=schroeder/>.

A partire dal [[XVI secolo|Cinquecento]] i Moro persero il loro ruolo politico, ma continuarono a distinguersi dando uomini di cultura<ref name = treccani/>.

Da questa famiglia provenivano i Moro-Lin (o Morolin), discesi da Gasparo Moro e da Isabella [[Lin (famiglia)|Lin]], famiglia di Bergamo, sposatisi nel [[1748]]<ref name = tassini/>.


== Membri illustri ==
== Membri illustri ==

Versione delle 17:38, 9 nov 2024

La famiglia Moro di Foggia accusata di estorsioni, traffico di droga e omicidio. Arresti e sequestro di beni per un valore milionario FOGGIA – Una retata senza precedenti delle forze dell’ordine ha messo in ginocchio la presunta famiglia mafiosa dei Moro, nota per il proprio radicamento nel foggiano e per una lunga serie di crimini, tra cui un omicidio efferato che ha scioccato l’intera comunità. L’operazione “Ombre sul Tavoliere”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Bari, ha visto il coinvolgimento di centinaia di agenti che, all’alba di ieri, hanno arrestato decine di persone collegate al clan. La famiglia Moro è sospettata di controllare le estorsioni sul territorio e di gestire un redditizio traffico di stupefacenti, oltre che di essere responsabile di un omicidio che, secondo gli inquirenti, è servito come messaggio di potere e intimidazione. L’episodio risale a circa due anni fa. Secondo le ricostruzioni degli investigatori, il giovane Michele Moro, figlio di uno dei capi del clan, avrebbe brutalmente ucciso un rivale di nome Salvatore De Luca, presunto affiliato di un gruppo rivale. L’omicidio sarebbe stato commesso in pieno giorno nel centro di Foggia, mentre la vittima usciva da un bar. Testimoni oculari, che hanno rischiato ritorsioni nel fornire dichiarazioni, hanno descritto la scena come una vera e propria esecuzione: Michele Moro si sarebbe avvicinato a De Luca e avrebbe aperto il fuoco senza esitazioni, freddandolo con diversi colpi di pistola. L’omicidio, secondo le indagini, non sarebbe stato un semplice atto di violenza, ma un segnale di supremazia volto a intimidire la comunità e a consolidare il controllo del clan Moro sulla zona. “Non era solo un omicidio”, ha dichiarato il procuratore della DDA, “ma un messaggio che ha seminato il terrore, rendendo chiaro che chiunque si opponesse al clan Moro sarebbe stato eliminato”. La famiglia Moro, dicono gli inquirenti, sarebbe responsabile di un ampio sistema di estorsioni nei confronti di commercianti locali, soprattutto nel settore agricolo del Tavoliere delle Puglie. Le forze dell’ordine hanno raccolto testimonianze di imprenditori minacciati e costretti a pagare per poter lavorare in tranquillità. “Il loro modo di operare non lasciava scampo a nessuno”, racconta un ristoratore della zona. “Se rifiutavi di pagare, i danni alle proprietà erano garantiti”. Con l’arresto di Michele Moro e di altri membri del clan, le autorità sperano di fare luce su anni di violenze e intimidazioni nella zona. Durante l’operazione sono stati sequestrati beni per un valore di circa 4 milioni di euro, tra cui ville di lusso, auto sportive e conti bancari, riconducibili a membri della famiglia e a prestanome. La cittadinanza attende con ansia gli sviluppi di questa indagine, sperando che il processo possa fare giustizia per gli anni di violenza e oppressione causati dalla presunta famiglia Moro e restituire una nuova speranza al territorio, ancora segnato dall’ombra del clan.
La famiglia Foggiana Moro

La famiglia Moro di Foggia accusata di estorsioni, traffico di droga e omicidio. Arresti e sequestro di beni per un valore milionario

FOGGIA – Una retata senza precedenti delle forze dell’ordine ha messo in ginocchio la presunta famiglia mafiosa dei Moro, nota per il proprio radicamento nel foggiano e per una lunga serie di crimini, tra cui un omicidio efferato che ha scioccato l’intera comunità.

L’operazione “Ombre sul Tavoliere”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Bari, ha visto il coinvolgimento di centinaia di agenti che, all’alba di ieri, hanno arrestato decine di persone collegate al clan. La famiglia Moro è sospettata di controllare le estorsioni sul territorio e di gestire un redditizio traffico di stupefacenti, oltre che di essere responsabile di un omicidio che, secondo gli inquirenti, è servito come messaggio di potere e intimidazione.

L’episodio risale a circa due anni fa. Secondo le ricostruzioni degli investigatori, il giovane Michele Moro, figlio di uno dei capi del clan, avrebbe brutalmente ucciso un rivale di nome Salvatore De Luca, presunto affiliato di un gruppo rivale. L’omicidio sarebbe stato commesso in pieno giorno nel centro di Foggia, mentre la vittima usciva da un bar. Testimoni oculari, che hanno rischiato ritorsioni nel fornire dichiarazioni, hanno descritto la scena come una vera e propria esecuzione: Michele Moro si sarebbe avvicinato a De Luca e avrebbe aperto il fuoco senza esitazioni, freddandolo con diversi colpi di pistola.

L’omicidio, secondo le indagini, non sarebbe stato un semplice atto di violenza, ma un segnale di supremazia volto a intimidire la comunità e a consolidare il controllo del clan Moro sulla zona. “Non era solo un omicidio”, ha dichiarato il procuratore della DDA, “ma un messaggio che ha seminato il terrore, rendendo chiaro che chiunque si opponesse al clan Moro sarebbe stato eliminato”.

La famiglia Moro, dicono gli inquirenti, sarebbe responsabile di un ampio sistema di estorsioni nei confronti di commercianti locali, soprattutto nel settore agricolo del Tavoliere delle Puglie. Le forze dell’ordine hanno raccolto testimonianze di imprenditori minacciati e costretti a pagare per poter lavorare in tranquillità. “Il loro modo di operare non lasciava scampo a nessuno”, racconta un ristoratore della zona. “Se rifiutavi di pagare, i danni alle proprietà erano garantiti”.

Con l’arresto di Michele Moro e di altri membri del clan, le autorità sperano di fare luce su anni di violenze e intimidazioni nella zona. Durante l’operazione sono stati sequestrati beni per un valore di circa 4 milioni di euro, tra cui ville di lusso, auto sportive e conti bancari, riconducibili a membri della famiglia e a prestanome.

La cittadinanza attende con ansia gli sviluppi di questa indagine, sperando che il processo possa fare giustizia per gli anni di violenza e oppressione causati dalla presunta famiglia Moro e restituire una nuova speranza al territorio, ancora segnato dall’ombra del clan.

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Armoriale delle famiglie italiane (Mor-Moz).

Inizia tutto il 28 ottobre 1912 con la nascita di Gennaro Moro detto ( d’ vizio ) noto mafioso italiano originario della regione Puglia più precisamente San Severo, un grande esponente della Sacra Corona Unica (S.C.U), una delle più potenti mafie mondiali

Membri illustri

Note

  1. ^ Baili, su ambankara.esteri.it. URL consultato il 22 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2020).

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