Per Anger: differenze tra le versioni

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Per Johan Valentin Anger (Göteborg, 7 dicembre 1913Stoccolma, 25 agosto 2002) è stato un diplomatico svedese, collaboratore di Raoul Wallenberg presso la legazione svedese a Budapest durante la seconda guerra mondiale, in quel periodo molti ebrei furono salvati perché forniti di passaporti svedesi. Dopo la guerra, trascorse molto tempo a cercare di chiarire il destino di Wallenberg.

Biografia

Gli inizi della carriera e la seconda guerra mondiale

Nato a Göteborg, ha studiato legge all'Università di Stoccolma e successivamente all'Università di Uppsala. Dopo essersi laureato nel novembre 1939, fu arruolato nell'esercito. Poco dopo, il Ministero degli Affari Esteri gli offrì un posto di tirocinante presso la legazione svedese a Berlino, che iniziò nel gennaio 1940. Fu assegnato al dipartimento del commercio, ma dopo che la legazione ricevette informazioni su un imminente attacco nazista in Norvegia e Danimarca, fu coinvolto nella trasmissione delle informazioni a Stoccolma. Nel giugno 1941 tornò a Stoccolma, dove si occupò delle relazioni commerciali tra Svezia e Ungheria. Nel novembre 1942 fu inviato a Budapest come secondo segretario della legazione svedese.[1]

Dopo che la Germania invase l'Ungheria il 19 marzo 1944, Anger fu coinvolto negli sforzi per aiutare gli ebrei ungheresi: ha dato origine all'idea di rilasciare dei passaporti provvisori svedesi e altri certificati speciali per proteggere gli ebrei dall'internamento e dalla deportazione. Inizialmente furono emessi settecento documenti. Sebbene la legalità dei documenti fosse messa in dubbio, il governo ungherese accettò di riconoscere i loro portatori come cittadini svedesi. Il 9 luglio, Raoul Wallenberg è arrivato a Budapest:[2] ha subito esteso l'iniziativa di Anger, introducendo pass protettivi colorati (Schutzpasse) e creando "rifugi sicuri" in tutta la città. Anger e Wallenberg hanno lavorato insieme, spesso strappando letteralmente le persone ai trasporti e alle marce della morte. Dopo l'invasione sovietica nel gennaio 1945, sia Anger che Wallenberg furono presi in custodia. Anger è stato rilasciato tre mesi dopo, ma Wallenberg non è mai più tornato, diventando una delle persone scomparse più famose del XX secolo.[3]

Nel dopoguerra

Dopo la guerra, Anger prestò servizio in numerose sedi diplomatiche in Egitto, Etiopia, Francia, Austria e Stati Uniti. In seguito divenne capo del programma di aiuti internazionali della Svezia e servì come ambasciatore in Australia, Canada e Bahamas. Durante la sua carriera del dopoguerra, Anger ha guidato gli sforzi per scoprire cosa fosse successo a Wallenberg, incontrando anche personalmente il segretario generale sovietico Mikhail Gorbachev negli anni '80. Nel 2000, il governo russo ha finalmente riconosciuto che Wallenberg e il suo autista sono morti durante la custodia sovietica nel 1947, anche se le circostanze esatte della loro morte rimangono poco chiare.

Anger è morto a Stoccolma dopo aver subito un ictus.[4]

Riconoscimenti ed onorificenze

Premio Per Anger

Il Premio Per Anger è stato istituito dal governo svedese per onorare la memoria dell'ambasciatore e viene assegnato per il lavoro e per le iniziative umanitarie in nome della democrazia. Il premio viene assegnato a singoli o gruppi che si sono distinti in passato o in tempi più recenti.[6]

Vincitori del premio

Nome Anno Motivazione
Gennaro Verolino 2004 Per aver salvato oltre 30.000 ebrei dall'Olocausto[7]
Arsen Sakalov 2005 Per aver documentato gli abusi nella repubblica di Cecenia
Ales Bialiatski 2006 Per aver lottato pubblicamente per i diritti umani
Yolanda Becerra 2007 Per aver sfidato le forze armate in un clima intimidatorio, al fine di rafforzare le voci che rischiano di essere messe a tacere
Sebastian Bakare 2008 Per aver lottato contro l'oppressione e per la libertà di parola
Brahim Dahane 2009 Per aver lottato per i diritti umani durante il conflitto tra Marocco e Sahara occidentale
Elena Urlaeva 2010 Attivista per i diritti umani in un ambiente ostile
Narges Mohammadi 2011 Per aver lottato pubblicamente per i diritti umani e la libertà delle donne in Iran
Sapiyat Magomedova 2012 Avvocato per i diritti umani in un ambiente violento e rischioso
Justine Ijeomah 2013 Per aver combattuto per i poveri ed i poco istruiti, e per lavorare ostinatamente per abolire la pena di morte
Rita Mahato 2014 Per aver lottato contro la violenza sessuale contro donne e ragazze
Islena Rey Rodríguez 2015 Attivista per i diritti umani in un ambiente ostile
Abdullah al-Khateeb 2016 Portavoce e manifestante pacifico per l'uomo diritti in Siria
Gégé Katana Bukuru 2017 Per aver lottato per i diritti delle donne e contro la violenza sessuale[8]
Teodora del Carmen Vásquez 2018 Per aver lottato per il diritto delle donne alla salute sessuale e riproduttiva in El Salvador[9]

Note

  1. ^ Per Anger. Swedish diplomat who, along with Raoul Wallenberg, saved thousands of Jews from Nazi death camps (The Guardian, 29 August 2002)
  2. ^ " Per Anger Secretary of the Swedish Legation in Budapest, Hungary, 1944-45", The International Raoul Wallenberg Foundation
  3. ^ Per Anger, Co-saviour with Raoul Wallenberg of Hungarian Jews (Independent.co.uk. August 30, 2002)
  4. ^ Per Anger, 88, a Diplomat Who Helped Jews, Is Dead (New York Times. August 29, 2002)
  5. ^ Per Anger - his activity to save Jews' lives during the Holocaust, at Yad Vashem website
  6. ^ Forum För Levande Historia http://www.levandehistoria.se/projekt/peranger/english/about
  7. ^ Antonio Pintauro, Diocesi di Acerra - Una scuola a Budapest per Verolino, su diocesiacerra.it. URL consultato l'8 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  8. ^ Forum For Living History https://www.levandehistoria.se/english/about-us/anger-prize/prize-winners/2017-gege-katana-bukuru
  9. ^ (SV) Teodora del Carmen Vásquez får Per Anger-priset 2018, su levandehistoria.se. URL consultato l'11 ottobre 2018. Ospitato su Forum för levande historia.

Bibliografia

  • Elizabeth Skoglund, A quiet courage: Per Anger, Wallenberg's co-liberator of Hungarian Jews, Grand Rapids, Mich., Baker Books, 1997, ISBN 0801011256.

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN97625450 · ISNI (EN0000 0001 1000 3078 · LCCN (ENn80036368 · GND (DE119542013 · J9U (ENHE987007257608405171