Vai al contenuto

Leon Camier: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Naviga nella cronologia in modo interattivo
← Differenza precedenteDifferenza successiva →
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
VisualeWikitesto
mNessun oggetto della modifica
m Fonti
Riga 75: Riga 75:
Dal [[1998]] passa alle competizioni di velocità su circuiti asfaltati, vincendo il campionato Britannico 80 cm³ junior ed il terzo posto nel British Aprilia Challenge nel [[1999]]. Dal [[2000]] al [[2002]] milita nel campionato anglosassone in classe 125, laureandosi campione Britannico classe 125 nel [[2001]], mentre nel [[2002]] ottiene il terzo posto nella classifica generale piloti. Sempre nel [[motomondiale 2002|2002]] fa il suo esordio mondiale prendendo parte a 3 gran premi nella [[classe 125]] del [[motomondiale]] con l'[[Italjet]], non ottiene risultati di rilievo nelle gare. Nel [[motomondiale 2003|2003]] continua in classe 125, questa volta come pilota titolare, con una [[Honda RS 125 R]] del team Metasystem Racing Service. I risultati stagionali non sono positivi, infatti dopo 9 gran premi non ottiene nessun piazzamento a punti, e viene sostituito da [[Andrea Ballerini]].
Dal [[1998]] passa alle competizioni di velocità su circuiti asfaltati, vincendo il campionato Britannico 80 cm³ junior ed il terzo posto nel British Aprilia Challenge nel [[1999]]. Dal [[2000]] al [[2002]] milita nel campionato anglosassone in classe 125, laureandosi campione Britannico classe 125 nel [[2001]], mentre nel [[2002]] ottiene il terzo posto nella classifica generale piloti. Sempre nel [[motomondiale 2002|2002]] fa il suo esordio mondiale prendendo parte a 3 gran premi nella [[classe 125]] del [[motomondiale]] con l'[[Italjet]], non ottiene risultati di rilievo nelle gare. Nel [[motomondiale 2003|2003]] continua in classe 125, questa volta come pilota titolare, con una [[Honda RS 125 R]] del team Metasystem Racing Service. I risultati stagionali non sono positivi, infatti dopo 9 gran premi non ottiene nessun piazzamento a punti, e viene sostituito da [[Andrea Ballerini]].


Nel [[2004]] rientra a competere in ambito nazionale, partecipando al campionato Britannico Supersport, iniziando la sua carriera con le [[Motocicletta|moto]] a [[Motore a quattro tempi|4 tempi]]. Nel [[2005]] è campione britannico Supersport con la [[Honda CBR 600RR]] del team Padgetts, vincendo quattro gare e complessivamente sette piazzamenti a podio. Nello stesso anno corre la [[8 Ore di Suzuka]] con una [[Honda CBR 1000RR]] in coppia con [[Naoki Matsudo]] nel team [[Moriwaki]] Motul Tiger Racing, terminano la gara al quindicesimo posto.<ref>{{cita web|url=http://www.motoracing-japan.com/result/spl/058h.html|autore=|titolo=Risultati della 8 Ore di Suzuka del 2005|editore=motoracing-japan.com|lingua=en|data=31 luglio 2005}}</ref>
Nel [[2004]] rientra a competere in ambito nazionale, partecipando al campionato Britannico Supersport, iniziando la sua carriera con le [[Motocicletta|moto]] a [[Motore a quattro tempi|4 tempi]]. Nel [[2005]] è campione britannico Supersport con la [[Honda CBR 600RR]] del team Padgetts, vincendo quattro gare e complessivamente sette piazzamenti a podio. Nello stesso anno corre la [[8 Ore di Suzuka]] con una [[Honda CBR 1000RR]] in coppia con [[Naoki Matsudo]] nel team [[Moriwaki]] Motul Tiger Racing, terminano la gara al quindicesimo posto.<ref>{{cita web|url=http://www.motoracing-japan.com/result/spl/058h.html|autore=Moto Racing Japan|titolo=Risultati della 8 Ore di Suzuka del 2005|editore=motoracing-japan.com|lingua=en|data=31 luglio 2005}}</ref>


Nel [[2006]] rimane nel campionato britannico supersport sempre con la [[Honda CBR600RR|CBR 600RR]] ma passa al team Northpoint Ekerold Honda. Non riesce a riconfermarsi campione fermandosi al quarto posto nella classifica generale con 112 punti, ottiene 3 podi stagionali. Sempre in [[Campionato mondiale Supersport 2006|questa stagione]] prende parte al gran premio di Gran Bretagna sul [[circuito di Brands Hatch]] come [[Wild card (sport)|wildcard]] nel [[mondiale Supersport]], termina decimo la gara posizionandosi trentaduesimo nella graduatoria mondiale con 6 punti. Anche quest'anno è iscritto alla [[8 Ore di Suzuka]] sempre con la [[Honda CBR1000RR|CBR 1000RR]] del team [[Moriwaki Motul Racing]] in coppia con Shogo Moriwaki, si qualificano in undicesima posizione ma non terminano la gara per un ritiro dopo soli 53 giri.<ref>{{cita web|url=http://www.motoracing-japan.com/result/spl/068h.html|autore=|titolo=Risultati della 8 Ore di Suzuka del 2006|editore=motoracing-japan.com|lingua=en|data=30 luglio 2005}}</ref>
Nel [[2006]] rimane nel campionato britannico supersport sempre con la [[Honda CBR600RR|CBR 600RR]] ma passa al team Northpoint Ekerold Honda. Non riesce a riconfermarsi campione fermandosi al quarto posto nella classifica generale con 112 punti, ottiene 3 podi stagionali. Sempre in [[Campionato mondiale Supersport 2006|questa stagione]] prende parte al gran premio di Gran Bretagna sul [[circuito di Brands Hatch]] come [[Wild card (sport)|wildcard]] nel [[mondiale Supersport]], termina decimo la gara posizionandosi trentaduesimo nella graduatoria mondiale con 6 punti. Anche quest'anno è iscritto alla [[8 Ore di Suzuka]] sempre con la [[Honda CBR1000RR|CBR 1000RR]] del team [[Moriwaki Motul Racing]] in coppia con Shogo Moriwaki, si qualificano in undicesima posizione ma non terminano la gara per un ritiro dopo soli 53 giri.<ref>{{cita web|url=http://www.motoracing-japan.com/result/spl/068h.html|autore=Moto Racing Japan|titolo=Risultati della 8 Ore di Suzuka del 2006|editore=motoracing-japan.com|lingua=en|data=30 luglio 2005}}</ref>


Nel [[2007]] cambia categoria passando al [[campionato britannico Superbike]] alla guida della [[Honda CBR 1000 RR|CBR1000RR]] del team Bike Animal Honda. Si piazza ottavo nella classifica generale con 199 punti, realizzando anche 3 podi ma è costretto a saltare le ultime tre prove stagionali a causa di un incidente occorsogli sul [[circuito di Cadwell Park]] durante l'undicesima prova del campionato, riportando [[Frattura (medicina)|fratture]] multiple tali da costringerlo ad un [[intervento chirurgico]].<ref>{{cita web|url=https://english.motorrad-autogrammkarten.de/motorcycling-statistics/bsb-podium/year_stat/2007.html|autore=Björn Reichert|titolo=Risultati campionato britannico superbike del 2007|editore=autogrammkarten.de|lingua=de}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.motoblog.it/post/9449/video-lincedibile-incidente-di-leon-camier-a-cadwell-park|autore=200mph|titolo=Incredibile incidente di Leon Camier a Cadwell Park|editore=motoblog.it|lingua=|data=2 settembre 2007}}</ref> Per il [[8 Ore di Suzuka 2007|terzo anno]] consecutivo compete alla [[8 Ore di Suzuka]], confermato con la [[Honda CBR1000RR|CBR 1000RR]] del team [[Moriwaki Motul Racing]] stavolta in coppia con [[Tatsuya Yamaguchi]], concludono quinti a quattro giri dai vincitori.<ref>{{cita web|url=http://www.motoracing-japan.com/result/spl/078h.html|autore=|titolo=Risultati della 8 Ore di Suzuka del 2007|editore=motoracing-japan.com|lingua=en|data=29 luglio 2007}}</ref>
Nel [[2007]] cambia categoria passando al [[campionato britannico Superbike]] alla guida della [[Honda CBR 1000 RR|CBR1000RR]] del team Bike Animal Honda. Si piazza ottavo nella classifica generale con 199 punti, realizzando anche 3 podi ma è costretto a saltare le ultime tre prove stagionali a causa di un incidente occorsogli sul [[circuito di Cadwell Park]] durante l'undicesima prova del campionato, riportando [[Frattura (medicina)|fratture]] multiple tali da costringerlo ad un [[intervento chirurgico]].<ref>{{cita web|url=https://english.motorrad-autogrammkarten.de/motorcycling-statistics/bsb-podium/year_stat/2007.html|autore=Björn Reichert|titolo=Risultati campionato britannico superbike del 2007|editore=autogrammkarten.de|lingua=de}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.motoblog.it/post/9449/video-lincedibile-incidente-di-leon-camier-a-cadwell-park|autore=200mph|titolo=Incredibile incidente di Leon Camier a Cadwell Park|editore=motoblog.it|lingua=|data=2 settembre 2007}}</ref> Per il [[8 Ore di Suzuka 2007|terzo anno]] consecutivo compete alla [[8 Ore di Suzuka]], confermato con la [[Honda CBR1000RR|CBR 1000RR]] del team [[Moriwaki Motul Racing]] stavolta in coppia con [[Tatsuya Yamaguchi]], concludono quinti a quattro giri dai vincitori.<ref>{{cita web|url=http://www.motoracing-japan.com/result/spl/078h.html|autore=Moto Racing Japan|titolo=Risultati della 8 Ore di Suzuka del 2007|editore=motoracing-japan.com|lingua=en|data=29 luglio 2007}}</ref>


Nel [[2008]] è ancora nel [[campionato britannico Superbike]] ma cambia moto trasferendosi al team Airwaves Ducati con una [[Ducati 1098R]]. Migliora i riscontri dell'anno precedente, facendo segnare otto posizionamenti a podio e vincendo anche tre gare, risultati che gli consentono di chiudere quinto nella classifica generale con 306 punti.<ref>{{cita web|url=https://english.motorrad-autogrammkarten.de/motorcycling-statistics/bsb-podium/year_stat/2008.html|autore=Björn Reichert|titolo=Risultati campionato britannico superbike del 2008|editore=autogrammkarten.de|lingua=de}}</ref>
Nel [[2008]] è ancora nel [[campionato britannico Superbike]] ma cambia moto trasferendosi al team Airwaves Ducati con una [[Ducati 1098R]]. Migliora i riscontri dell'anno precedente, facendo segnare otto posizionamenti a podio e vincendo anche tre gare, risultati che gli consentono di chiudere quinto nella classifica generale con 306 punti.<ref>{{cita web|url=https://english.motorrad-autogrammkarten.de/motorcycling-statistics/bsb-podium/year_stat/2008.html|autore=Björn Reichert|titolo=Risultati campionato britannico superbike del 2008|editore=autogrammkarten.de|lingua=de}}</ref>
Riga 88: Riga 88:
Nel [[Campionato mondiale Superbike 2010|2010]] viene confermato nel [[mondiale superbike]] dal team [[Aprilia Alitalia Racing]] come pilota titolare, con la [[Aprilia RSV4|RSV4]]. In questa prima esperienza da pilota in pianta stabile nel mondiale per derivate dalla serie ottiene il dodicesimo posto nella classifica mondiale piloti con 164 punti, andando a podio in tre occasioni. I risultati stagionali vengono parzialmente segnati da un infortunio allo [[Osso scafoide del carpo|scafoide]] della mano destra rimediato al gran premio di Germania al [[Nürburgring]] che lo costringe a saltare le ultime tre prove in calendario.<ref>{{cita web|url=http://www.corsedimoto.com/in-pista/mondiale-sbk/sbk/superbike-leon-camier-infortunato-non-correra-a-imola/|autore=Redazione Corsedimoto|titolo=Superbike: Leon Camier infortunato non correrà a Imola|lingua=|editore=corsedimoto.com|data=15 settembre 2010}}</ref>
Nel [[Campionato mondiale Superbike 2010|2010]] viene confermato nel [[mondiale superbike]] dal team [[Aprilia Alitalia Racing]] come pilota titolare, con la [[Aprilia RSV4|RSV4]]. In questa prima esperienza da pilota in pianta stabile nel mondiale per derivate dalla serie ottiene il dodicesimo posto nella classifica mondiale piloti con 164 punti, andando a podio in tre occasioni. I risultati stagionali vengono parzialmente segnati da un infortunio allo [[Osso scafoide del carpo|scafoide]] della mano destra rimediato al gran premio di Germania al [[Nürburgring]] che lo costringe a saltare le ultime tre prove in calendario.<ref>{{cita web|url=http://www.corsedimoto.com/in-pista/mondiale-sbk/sbk/superbike-leon-camier-infortunato-non-correra-a-imola/|autore=Redazione Corsedimoto|titolo=Superbike: Leon Camier infortunato non correrà a Imola|lingua=|editore=corsedimoto.com|data=15 settembre 2010}}</ref>


Nel [[Campionato mondiale Superbike 2011|2011]] viene riconfermato nel team [[Aprilia Alitalia Racing]], sempre in sella alla RSV4. L'andamento del pilota britannico in questa stagione è pressappoco uguale a quello della stagione precedente, senza infortuni, a differenza dell'anno precedente. In virtù di ciò colleziona più punti, che gli permettono di concludere 7º in classifica con 208 punti, con 4 podi ottenuti e un giro veloce nel [[Gran Premio di superbike di Assen 2011|GP di Assen]], in gara 2. Per il [[Campionato mondiale Superbike 2012|2012]] lascia l'Aprilia, trasferendosi al team [[Crescent Racing|Crescent Fixi Suzuki]], in sella ad una [[Suzuki GSX-R1000]]. Durante la stagione riesce a concludere solo una volta a podio nella seconda prova del [[Gran Premio di superbike del Nürburgring 2012|GP di Germania]] con un 3º posto. Nel [[Campionato mondiale Superbike 2013|2013]] corre sempre per il team [[Crescent Racing]]. La sua stagione raggiunge l'apice con il 3º posto nella gara 1 di [[Silverstone]], ma nella gara successiva in Germania è vittima di un infortunio che gli fa terminare la stagione anzi tempo.
Nel [[Campionato mondiale Superbike 2011|2011]] viene riconfermato nel team [[Aprilia Alitalia Racing]], sempre in sella alla RSV4. L'andamento del pilota britannico in questa stagione è pressappoco uguale a quello della stagione precedente, senza infortuni, a differenza dell'anno precedente. In virtù di ciò colleziona più punti, che gli permettono di concludere 7º in classifica con 208 punti, con 4 podi ottenuti e un giro veloce nel [[Gran Premio di superbike di Assen 2011|GP di Assen]], in gara 2.<ref>{{cita web|url=http://resources.worldsbk.com/files/results/2011/NED/SBK/002/CLA/Results.pdf?version=3f254ea62985e67d70d5751fd79112ed|autore=Redazione Worldsbk|titolo=SBK 2011 Assen - Results Race|editore=worldsbk.com|lingua=en|data=17 aprile 2011|formato=pdf}}</ref> Per il [[Campionato mondiale Superbike 2012|2012]] lascia l'Aprilia, trasferendosi al team [[Crescent Racing|Crescent Fixi Suzuki]], in sella ad una [[Suzuki GSX-R1000]]. Durante la stagione riesce a concludere solo una volta a podio nella seconda prova del [[Gran Premio di superbike del Nürburgring 2012|GP di Germania]] con un 3º posto. Nel [[Campionato mondiale Superbike 2013|2013]] corre sempre per il team [[Crescent Racing]]. La sua stagione raggiunge l'apice con il 3º posto nella gara 1 di [[Silverstone]], ma nella gara successiva in Germania è vittima di un infortunio che gli fa terminare la stagione anzi tempo.


Il [[Campionato mondiale Superbike 2014|2014]] lo vede cambiare marca di motocicletta passando alla guida di una [[BMW S1000 RR]] gestita da [[BMW Motorrad Italia]] e gareggiando nella classe Superbike EVO. Nello stesso anno corre in [[MotoGP]] a [[Gran Premio motociclistico di Indianapolis|Indianapolis]], in [[Gran Premio motociclistico della Repubblica Ceca|Repubblica Ceca]], [[Gran Premio motociclistico di Gran Bretagna|Gran Bretagna]] e nel [[Gran Premio motociclistico di San Marino e della Riviera di Rimini|Gran Premio di San Marino]] in sostituzione del convalescente [[Nicky Hayden]] sulla Honda RCV1000R in configurazione Open del team [[Aspar Team|Drive M7 Aspar]], ottiene un punto in Repubblica Ceca. Torna infine nel mondiale Superbike a sostituire l'infortunato [[Claudio Corti (motociclista)|Claudio Corti]] in sella alla [[MV Agusta F4]] per un paio di gare; chiude la stagione sedicesimo con 37 punti prendendo parte a meno della metà delle gare in calendario. Camier ha guidato, nella medesima stagione, sia una Superbike completa che una in configurazione EVO, cosa fatta solamente dall'ungherese Rizmayer.
Il [[Campionato mondiale Superbike 2014|2014]] lo vede cambiare marca di motocicletta passando alla guida di una [[BMW S1000 RR]] gestita da [[BMW Motorrad Italia]] e gareggiando nella classe Superbike EVO. Nello stesso anno corre in [[MotoGP]] a [[Gran Premio motociclistico di Indianapolis|Indianapolis]], in [[Gran Premio motociclistico della Repubblica Ceca|Repubblica Ceca]], [[Gran Premio motociclistico di Gran Bretagna|Gran Bretagna]] e nel [[Gran Premio motociclistico di San Marino e della Riviera di Rimini|Gran Premio di San Marino]] in sostituzione del convalescente [[Nicky Hayden]] sulla Honda RCV1000R in configurazione Open del team [[Aspar Team|Drive M7 Aspar]], ottiene un punto in Repubblica Ceca. Torna infine nel mondiale Superbike a sostituire l'infortunato [[Claudio Corti (motociclista)|Claudio Corti]] in sella alla [[MV Agusta F4]] per un paio di gare; chiude la stagione sedicesimo con 37 punti prendendo parte a meno della metà delle gare in calendario.<ref>{{cita web|url=https://www.motociclismo.it/articoli/print/59147|autore=Tarcisio Olgiati|titolo=MV Agusta: Leon Camier al posto di Corti a Laguna Seca|editore=motociclismo.it|data=9 luglio 2014}}</ref> Camier ha guidato, nella medesima stagione, sia una Superbike completa che una in configurazione EVO, cosa fatta solamente dall'ungherese Rizmayer.


Nel [[Campionato mondiale Superbike 2015|2015]] viene ingaggiato come pilota titolare dalla MV Agusta, in sella alla [[MV Agusta F4|MV Agusta F4 1000]]. In occasione del [[Gran Premio di superbike di Magny-Cours 2015|GP di Francia]] in gara 1, con pista parzialmente bagnata, ottiene un quinto posto, miglior risultato stagionale. Chiude la stagione al 13º posto con 89 punti all'attivo. Nel [[Campionato mondiale Superbike 2016|2016]] Camier è confermato pilota titolare del team [[MV Agusta Reparto Corse]] nel mondiale Superbike. Ritocca il miglior risultato di sempre della [[MV Agusta]] nel mondiale Superbike, giungendo quarto al traguardo in quattro diverse occasioni. Totalizza 168 punti che gli consentono di chiudere all'ottavo posto in classifica piloti.
Nel [[Campionato mondiale Superbike 2015|2015]] viene ingaggiato come pilota titolare dalla MV Agusta, in sella alla [[MV Agusta F4|MV Agusta F4 1000]]. In occasione del [[Gran Premio di superbike di Magny-Cours 2015|GP di Francia]] in gara 1, con pista parzialmente bagnata, ottiene un quinto posto, miglior risultato stagionale. Chiude la stagione al 13º posto con 89 punti all'attivo. Nel [[Campionato mondiale Superbike 2016|2016]] Camier è confermato pilota titolare del team [[MV Agusta Reparto Corse]] nel mondiale Superbike. Ritocca il miglior risultato di sempre della [[MV Agusta]] nel mondiale Superbike, giungendo quarto al traguardo in quattro diverse occasioni. Totalizza 168 punti che gli consentono di chiudere all'ottavo posto in classifica piloti.

Versione delle 10:14, 16 feb 2019

Leon Camier
File:Leon Camier 09.JPG
Camier sulla YZF-R1 del team Airwaves Yamaha nel 2009
NazionalitàRegno Unito (bandiera) Regno Unito
Motociclismo
Carriera
Carriera nel Motomondiale
Esordio2002 in classe 125
Miglior risultato finale27º
Gare disputate16
Punti ottenuti1
Carriera in Supersport
Esordio2006
Miglior risultato finale32º
Gare disputate1
Punti ottenuti6
Carriera in Superbike
Esordio2009
Miglior risultato finale7º
Gare disputate205
Podi9
Punti ottenuti1221,5
Giri veloci1
 
Modifica dati su Wikidata · Manuale

Leon Stuart Camier (Ashford, 4 agosto 1986) è un pilota motociclistico britannico.

Vincitore del campionato britannico classe 125 nel 2001, del campionato britannico Supersport nel 2005 e del campionato britannico Superbike nel 2009.

Anche suo fratello, Alex Camier, corre come pilota professionista.

Carriera

Inizia a correre a livello agonistico nel campionato Britannico Grasstrack, dove vince la sua prima gara nel 1992. Nel 1993 e nel 1994 è campione Britannico Grasstrack 60 cm³, mentre dal 1995 al 1997 è campione Britannico Grasstrack 100 cm³.

Dal 1998 passa alle competizioni di velocità su circuiti asfaltati, vincendo il campionato Britannico 80 cm³ junior ed il terzo posto nel British Aprilia Challenge nel 1999. Dal 2000 al 2002 milita nel campionato anglosassone in classe 125, laureandosi campione Britannico classe 125 nel 2001, mentre nel 2002 ottiene il terzo posto nella classifica generale piloti. Sempre nel 2002 fa il suo esordio mondiale prendendo parte a 3 gran premi nella classe 125 del motomondiale con l'Italjet, non ottiene risultati di rilievo nelle gare. Nel 2003 continua in classe 125, questa volta come pilota titolare, con una Honda RS 125 R del team Metasystem Racing Service. I risultati stagionali non sono positivi, infatti dopo 9 gran premi non ottiene nessun piazzamento a punti, e viene sostituito da Andrea Ballerini.

Nel 2004 rientra a competere in ambito nazionale, partecipando al campionato Britannico Supersport, iniziando la sua carriera con le moto a 4 tempi. Nel 2005 è campione britannico Supersport con la Honda CBR 600RR del team Padgetts, vincendo quattro gare e complessivamente sette piazzamenti a podio. Nello stesso anno corre la 8 Ore di Suzuka con una Honda CBR 1000RR in coppia con Naoki Matsudo nel team Moriwaki Motul Tiger Racing, terminano la gara al quindicesimo posto.[1]

Nel 2006 rimane nel campionato britannico supersport sempre con la CBR 600RR ma passa al team Northpoint Ekerold Honda. Non riesce a riconfermarsi campione fermandosi al quarto posto nella classifica generale con 112 punti, ottiene 3 podi stagionali. Sempre in questa stagione prende parte al gran premio di Gran Bretagna sul circuito di Brands Hatch come wildcard nel mondiale Supersport, termina decimo la gara posizionandosi trentaduesimo nella graduatoria mondiale con 6 punti. Anche quest'anno è iscritto alla 8 Ore di Suzuka sempre con la CBR 1000RR del team Moriwaki Motul Racing in coppia con Shogo Moriwaki, si qualificano in undicesima posizione ma non terminano la gara per un ritiro dopo soli 53 giri.[2]

Nel 2007 cambia categoria passando al campionato britannico Superbike alla guida della CBR1000RR del team Bike Animal Honda. Si piazza ottavo nella classifica generale con 199 punti, realizzando anche 3 podi ma è costretto a saltare le ultime tre prove stagionali a causa di un incidente occorsogli sul circuito di Cadwell Park durante l'undicesima prova del campionato, riportando fratture multiple tali da costringerlo ad un intervento chirurgico.[3][4] Per il terzo anno consecutivo compete alla 8 Ore di Suzuka, confermato con la CBR 1000RR del team Moriwaki Motul Racing stavolta in coppia con Tatsuya Yamaguchi, concludono quinti a quattro giri dai vincitori.[5]

Nel 2008 è ancora nel campionato britannico Superbike ma cambia moto trasferendosi al team Airwaves Ducati con una Ducati 1098R. Migliora i riscontri dell'anno precedente, facendo segnare otto posizionamenti a podio e vincendo anche tre gare, risultati che gli consentono di chiudere quinto nella classifica generale con 306 punti.[6]

Nel 2009 resta nella stessa squadra ma, visto il ritiro della Ducati dal campionato Britannico, viene dotato di una Yamaha YZF-R1 con il team che viene rinominato Airwaves Yamaha. Ottiene il titolo di campione britannico Superbike con 549,5 punti, vincendo 19 delle 26 gare in programma e con 22 podi totali, sopravanza il compagno di squadra James Ellison di 136,5 punti.[7][8] Nello stesso anno partecipa a tre prove del campionato mondiale Superbike, la prima al gran premio d'Europa a Donington Park come wildcard con la stessa moto e la stessa squadra con cui corre in ambito nazionale, [9] le restanti due per sostituire l'infortunato Shinya Nakano alla guida della RSV4 Factory del team Aprilia Racing. In questa breve apparizione mondiale acquisisce 32 punti ottenendo il ventesimo posto nella classifica iridata.

Nel 2010 viene confermato nel mondiale superbike dal team Aprilia Alitalia Racing come pilota titolare, con la RSV4. In questa prima esperienza da pilota in pianta stabile nel mondiale per derivate dalla serie ottiene il dodicesimo posto nella classifica mondiale piloti con 164 punti, andando a podio in tre occasioni. I risultati stagionali vengono parzialmente segnati da un infortunio allo scafoide della mano destra rimediato al gran premio di Germania al Nürburgring che lo costringe a saltare le ultime tre prove in calendario.[10]

Nel 2011 viene riconfermato nel team Aprilia Alitalia Racing, sempre in sella alla RSV4. L'andamento del pilota britannico in questa stagione è pressappoco uguale a quello della stagione precedente, senza infortuni, a differenza dell'anno precedente. In virtù di ciò colleziona più punti, che gli permettono di concludere 7º in classifica con 208 punti, con 4 podi ottenuti e un giro veloce nel GP di Assen, in gara 2.[11] Per il 2012 lascia l'Aprilia, trasferendosi al team Crescent Fixi Suzuki, in sella ad una Suzuki GSX-R1000. Durante la stagione riesce a concludere solo una volta a podio nella seconda prova del GP di Germania con un 3º posto. Nel 2013 corre sempre per il team Crescent Racing. La sua stagione raggiunge l'apice con il 3º posto nella gara 1 di Silverstone, ma nella gara successiva in Germania è vittima di un infortunio che gli fa terminare la stagione anzi tempo.

Il 2014 lo vede cambiare marca di motocicletta passando alla guida di una BMW S1000 RR gestita da BMW Motorrad Italia e gareggiando nella classe Superbike EVO. Nello stesso anno corre in MotoGP a Indianapolis, in Repubblica Ceca, Gran Bretagna e nel Gran Premio di San Marino in sostituzione del convalescente Nicky Hayden sulla Honda RCV1000R in configurazione Open del team Drive M7 Aspar, ottiene un punto in Repubblica Ceca. Torna infine nel mondiale Superbike a sostituire l'infortunato Claudio Corti in sella alla MV Agusta F4 per un paio di gare; chiude la stagione sedicesimo con 37 punti prendendo parte a meno della metà delle gare in calendario.[12] Camier ha guidato, nella medesima stagione, sia una Superbike completa che una in configurazione EVO, cosa fatta solamente dall'ungherese Rizmayer.

Nel 2015 viene ingaggiato come pilota titolare dalla MV Agusta, in sella alla MV Agusta F4 1000. In occasione del GP di Francia in gara 1, con pista parzialmente bagnata, ottiene un quinto posto, miglior risultato stagionale. Chiude la stagione al 13º posto con 89 punti all'attivo. Nel 2016 Camier è confermato pilota titolare del team MV Agusta Reparto Corse nel mondiale Superbike. Ritocca il miglior risultato di sempre della MV Agusta nel mondiale Superbike, giungendo quarto al traguardo in quattro diverse occasioni. Totalizza 168 punti che gli consentono di chiudere all'ottavo posto in classifica piloti.

Nel 2017 inizia il terzo anno consecutivo come pilota titolare della MV Agusta. Il pilota inglese riesce a far crescere e a portare la sua F4 1000 più volte in zona podio, senza mai riuscire a centrare il risultato, chiude la stagione esattamente nella stessa posizione e con lo stesso numero di punti della stagione precedente. Qualche problema di meccanico di troppo e un progetto che non cambia lo porta a lasciare la sua squadra, firmando con il team Red Bull Honda per il 2018.[13] In questa stagione è costretto a saltare il Gran Premio dei Paesi Bassi a causa di un grave infortunio rimediato nell'evento precedente in Aragona. Tenta il rientro durante il Gran Premio di Imola ma, dopo aver preso parte alle prime due sessioni di prove libere, è costretto a dare forfait a causa delle condizioni fisiche non ancora ottimali. Il suo posto in squadra, per questo evento, viene preso dal pilota australiano Jason O'Halloran.[14] Chiude la stagione al dodicesimo posto in classifica piloti.

Risultati in gara

Motomondiale

2002 Classe Moto Punti Pos.
125 Italjet 24 28 24 0
2003 Classe Moto Punti Pos.
125 Honda 26 Rit 30 24 30 27 Rit Rit 23 0
2014 Classe Moto Punti Pos.
MotoGP Honda Rit 15 16 16 1 27º
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class. Squalificato '-' Dato non disp.

Campionato mondiale Supersport

2006 Moto Punti Pos.
Honda 10 6 32º
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class Squalificato '-' Dato non disp.

Campionato mondiale Superbike

2009 Moto Punti Pos.
Yamaha e Aprilia 13 6 Rit Rit 6 7 32 20º
2010 Moto Punti Pos.
Aprilia 11 11 5 5 Rit Rit 3 Rit 5 4 6 Rit 4 2 6 11 Rit 8 6 3 Inf Inf Inf Inf Inf Inf 164 12º
2011 Moto Punti Pos.
Aprilia 13 6 8 3 Rit 4 8 Rit 4 2 6 Rit 3 8 7 Rit 15 5 8 Rit 15 3 4 6 12 6 208 7º
2012 Moto Punti Pos.
Suzuki 17 12 Rit 8 Rit 14 AN 15 9 4 13 11 10 15 9 Rit 14 9 Rit Rit 15 5 5 3 11 Rit Rit 10 115,5 14º
2013 Moto Punti Pos.
Suzuki 9 9 NP NP 9 7 9 7 Rit 13 4 Rit 7 7 9 AN 3 5 Rit NP NP NP 8 6 132 11º
2014 Moto Punti Pos.
BMW e MV Agusta 12 12 13 Rit 11 12 NP NP 10 12 15 10 NP NP 37 16º
2015 Moto Punti Pos.
MV Agusta 10 8 Rit Rit 10 15 10 10 Rit Rit 9 Rit Rit Rit 13 16 10 10 13 12 9 8 5 15 Rit Rit 89 13º
2016 Moto Punti Pos.
MV Agusta 7 Rit 11 11 Rit 16 4 9 6 5 10 9 4 5 8 Rit 11 NP 5 4 7 4 7 Rit 18 13 168 8º
2017 Moto Punti Pos.
MV Agusta 5 8 8 Rit 11 10 10 6 6 Rit 6 6 11 Rit 6 Rit 5 6 4 Rit 4 Rit 12 12 9 9 168 8º
2018 Moto Punti Pos.
Honda 7 6 4 6 Rit NP Inf Inf Inf Inf 10 8 9 7 Rit 13 9 10 Rit 14 11 9 10 Rit Rit AN 108 12º
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class Squalificato '-' Dato non disp.

Note

  1. ^ (EN) Moto Racing Japan, Risultati della 8 Ore di Suzuka del 2005, su motoracing-japan.com, 31 luglio 2005.
  2. ^ (EN) Moto Racing Japan, Risultati della 8 Ore di Suzuka del 2006, su motoracing-japan.com, 30 luglio 2005.
  3. ^ (DE) Björn Reichert, Risultati campionato britannico superbike del 2007, su english.motorrad-autogrammkarten.de, autogrammkarten.de.
  4. ^ 200mph, Incredibile incidente di Leon Camier a Cadwell Park, su motoblog.it, 2 settembre 2007.
  5. ^ (EN) Moto Racing Japan, Risultati della 8 Ore di Suzuka del 2007, su motoracing-japan.com, 29 luglio 2007.
  6. ^ (DE) Björn Reichert, Risultati campionato britannico superbike del 2008, su english.motorrad-autogrammkarten.de, autogrammkarten.de.
  7. ^ (DE) Björn Reichert, Risultati campionato britannico superbike del 2009, su english.motorrad-autogrammkarten.de, autogrammkarten.de.
  8. ^ (EN) Alex Gobert, BSB: Camier wins title at Silverstone, Brookes on podium again, su motoonline.com.au, 28 settembre 2009.
  9. ^ (EN) Gary Pinchin, Airwaves Yamaha’s Donington WSB wild cards, su motorcyclenews.com, 12 giugno 2009.
  10. ^ Redazione Corsedimoto, Superbike: Leon Camier infortunato non correrà a Imola, su corsedimoto.com, 15 settembre 2010.
  11. ^ (EN) Redazione Worldsbk, SBK 2011 Assen - Results Race (PDF), su resources.worldsbk.com, worldsbk.com, 17 aprile 2011.
  12. ^ Tarcisio Olgiati, MV Agusta: Leon Camier al posto di Corti a Laguna Seca, su motociclismo.it, 9 luglio 2014.
  13. ^ Fiammetta la Guidara, SBK: Camier lascia MV e passa in Honda, su motosprint.corrieredellosport.it, 12 ottobre 2017.
  14. ^ Lorenzo Moro, Camier non ce la fa: finisce dopo le FP2 la sua avventura Imolese, su it.motorsport.com, corsedimoto.com, 11 maggio 2018.

Altri progetti

Collegamenti esterni

  Portale Biografie
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Leon_Camier&oldid=102791569"