Cane da pastore: differenze tra le versioni

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=== Pastore custode ===
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La predazione è invece completamente inibita nei cani da guardiania che si trovano nei primi stadi della scala [[Neotenia|neotenica]] e ai quali è affidato, soprattutto nelle zone di montagna, il compito specifico di proteggere il gregge da predatori esterni, siano essi animali o uomini. La [[Fédération Cynologique Internationale]] (FCI) classifica gran parte delle razze tradizionalmente utilizzate per questo scopo nella sezione dei cani da montagna.

I cani da guardiania trascorrono settimane, a volte mesi, soli con il gregge sono pertanto cani ai quali è richiesta grande sicurezza e autonomia. L'atteggiamento difensivo e i sensi molto acuti che permettono loro di cogliere anche minime variazioni nell'ambiente circostante sono caratteri selezionati e fissati geneticamente, l'abitudine ai trascorrere gran parte del tempo con il gregge viene invece insegnata fin da cuccioli.

L'atteggiamento del cane da guardiania è difensivo, non aggressivo e si manifesta con abbai dissuasivi e comportamento dominante verso l'aggressore. All'osservatore distante l'atteggiamento del cane può sembrare pacifico e sonnolento, questo perché il cane da guardiania trascorre molto tempo sonnecchiando all'interno del gregge ma all'avvicinarsi di elementi estranei l'atteggiamento cambia molto rapidamente, l'estraneo viene osservato con attenzione e il cane si frappone fra estraneo e gregge.

I cani da guardiania non si allontanano dal gregge, non inseguono i predatori e difficilmente passano all'attacco diretto, contano molto più sull'effetto dissuasivo dato dalla mole e dal lavoro di gruppo.


== Note ==
== Note ==

Versione delle 18:28, 11 feb 2019

Cane da pastore tedesco - razza canina di "Pastore Conduttore".
Mastino spagnolo - razza canina di "Pastore Custode".

Con la locuzione cane da pastore si indicano alcune razze canine che nel tempo hanno sviluppato caratteristiche comportamentali e innate capacità operative tali da risultare particolarmente utili nell'ausilio all'uomo per le attività di allevamento.

Descrizione

Una distinzione fondamentale va fatta tra le due tipologie di cane da pastore:

  1. il "pastore conduttore" o "cane paratore", solitamente di taglia media e tipologia lupoide, adibito appunto alla conduzione del bestiame (è il caso del Collie o del pastore bergamasco); e
  2. il "pastore custode", di taglia grande o gigante e tipologia molossoide, il cui compito è la protezione del gregge da ladri di bestiame e predatori (citiamo il cane da montagna dei Pirenei e l'italiano pastore maremmano abruzzese). Il gruppo dei "pastori custodi" coincide in gran parte con quello dei cani da montagna.

L'uso del cane, come importantissimo supporto nella pastorizia (donde il nome), è di antichissima origine ed esemplifica al meglio la condizione biologica della simbiosi mutualistica complessa, nella quale il reciproco beneficio (fra uomo e cane) proviene dalla forma mediata della prestazione di lavoro.

Pastore conduttore

È interessante notare come, nello svolgimento del suo ruolo, il pastore-conduttore metta in atto sequenze di comportamenti che si possono facilmente ricondurre alle diverse fasi della caccia, dall'accerchiamento del gregge al progressivo restringimento del perimetro, al fine di compattare il gruppo, lasciando una "via di fuga" verso la destinazione voluta (il lupo incaricato di abbattere la preda nel caso della caccia, o l'ovile dove rinchiudere il gregge per il pastore). Allo stesso modo la procedura che consente al cane di separare (su richiesta del conduttore) alcuni soggetti dal resto del gregge, richiama le tecniche di isolamento della "preda prescelta" nel lupo. L'incredibile frutto del millenario lavoro di selezione operato dall'uomo è il fatto che questi "rituali" di caccia vengano arrestati prima del momento finale dell'abbattimento della "preda". Le razze selezionate per il lavoro con bovini e suini arrivano a mordere i capi da gestire (solitamente al muso o ai garretti, punti non vitali), mentre nelle razze che lavorano con gli ovini si è ottenuta l'inibizione al morso. Gli straordinari pastori scozzesi riescono a gestire il gregge con una forma di "dominanza" che esercitano con lo sguardo (eye), accompagnato da una postura a testa e coda abbassate, ed una camminata furtiva: in altre parole un vero e proprio comportamento predatorio

Le qualità di docilità e addestrabilità dei cani da pastore, effetto di una opportuna selezione operata nel corso di millenni dall'uomo, risultano utilissime in molti campi dell'utilizzo "moderno" del cane, anche grazie a relativamente recenti lavori di selezione ed incrocio. È questo il caso del notissimo cane da pastore tedesco (o cane lupo), in realtà creato nella forma attuale alla fine dell'Ottocento dal barone Max von Stephanitz, che utilizzò diverse varietà regionali di pastori-conduttori presenti sul territorio tedesco, allo scopo di ottenere un versatile e affidabile cane da lavoro. Diversa la scelta operata dai selezionatori del pastore belga, che hanno mantenuto e valorizzato le qualità peculiari delle diverse varietà (Tervueren, Groenendael, Laekenois e Malinois), ottenendo cani con diverse attitudini, più adatte al ruolo di "cane di casa", da compagnia e da esposizione le prime tre, eccezionale cane da lavoro (soccorso, cane guida) e da gara (brevetti IPO, Mondioring) il Malinois.

Pastore custode

Lo stesso argomento in dettaglio: Cane da guardiania.

Per la conduzione del gregge vengono utilizzati solitamente cani di taglia media e molto agili inadatti però per la difesa del gregge dai predatori, come lupi, volpi, linci e orsi (e leoni e leopardi in oriente). Alcune razze di cani da conduzione del gregge che mostrano un'attitudine alla difesa dello stesso, come ad esempio il pastore tedesco o il pastore belga, sono però inadatte a trascorrere lunghi periodi da soli con il gregge, poiché l'attività di conduzione è basata sulla predazione e in caso di lungo periodo in solitudine con il gregge l'attitudine alla predazione potrebbe portare a danni al bestiame[1].

La predazione è invece completamente inibita nei cani da guardiania che si trovano nei primi stadi della scala neotenica e ai quali è affidato, soprattutto nelle zone di montagna, il compito specifico di proteggere il gregge da predatori esterni, siano essi animali o uomini. La Fédération Cynologique Internationale (FCI) classifica gran parte delle razze tradizionalmente utilizzate per questo scopo nella sezione dei cani da montagna.

I cani da guardiania trascorrono settimane, a volte mesi, soli con il gregge sono pertanto cani ai quali è richiesta grande sicurezza e autonomia. L'atteggiamento difensivo e i sensi molto acuti che permettono loro di cogliere anche minime variazioni nell'ambiente circostante sono caratteri selezionati e fissati geneticamente, l'abitudine ai trascorrere gran parte del tempo con il gregge viene invece insegnata fin da cuccioli.

L'atteggiamento del cane da guardiania è difensivo, non aggressivo e si manifesta con abbai dissuasivi e comportamento dominante verso l'aggressore. All'osservatore distante l'atteggiamento del cane può sembrare pacifico e sonnolento, questo perché il cane da guardiania trascorre molto tempo sonnecchiando all'interno del gregge ma all'avvicinarsi di elementi estranei l'atteggiamento cambia molto rapidamente, l'estraneo viene osservato con attenzione e il cane si frappone fra estraneo e gregge.

I cani da guardiania non si allontanano dal gregge, non inseguono i predatori e difficilmente passano all'attacco diretto, contano molto più sull'effetto dissuasivo dato dalla mole e dal lavoro di gruppo.

Note

  1. ^ (EN) Robin Rigg, Livestock guarding dogs: their current use world wide, Occasional Paper No 1, Canid Specialist Group, 2001.

Voci correlate

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