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Vincenzo Rimi: differenze tra le versioni

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Figlio di un ricco proprietario terriero della seconda metà dell ottocento negli anni quaranta divenne il capo della ''[[cosca]]'' [[Cosa Nostra|mafiosa]] del mandamento di [[Alcamo]].Negli anni della sua giovinezza accumulò un grande potere finanziario grazie alle terre ereditate dal padre e per averle messe a frutto costruendo complessi immobiliari e anche il famosissimo Motel Beach di Alcamo Marina,un albergo lussuoso con ristorante piscina e spiaggia privata.Fu sempre accusato di essere un boss della malavita organizzata,ma forse più per il suo carisma e la sua personalità influente e astuta che per i crimini per cui fu accusato ma sempre assolto per mancanza di prove. Il sociologo [[Pino Arlacchi]] scrive che Vincenzo Rimi era "''considerato come il leader morale di tutta Cosa Nostra siciliana degli anni Cinquanta e Sessanta''"<ref>[http://books.google.it/books?id=isA0AQAAIAAJ&q=vincenzo+rimi&dq=vincenzo+rimi&hl=it&sa=X&ei=yEVOT4C5KOev0QW144yeBQ&ved=0CFUQ6AEwBw ''Il processo. Giulio Andreotti sotto accusa a Palermo'', Rizzoli, 1995, pagina 73]</ref>.
Figlio di un ricco proprietario terriero della seconda metà dell ottocento negli anni quaranta divenne il capo della ''[[cosca]]'' [[Cosa Nostra|mafiosa]] del mandamento di [[Alcamo]].Negli anni della sua giovinezza accumulò un grande potere finanziario grazie alle terre ereditate dal padre e per averle messe a frutto costruendo complessi immobiliari e anche il famosissimo Motel Beach di Alcamo Marina,un albergo lussuoso con ristorante piscina e spiaggia privata.Fu sempre accusato di essere un boss della malavita organizzata,ma forse più per il suo carisma e la sua personalità influente e astuta che per i crimini per cui fu accusato ma sempre assolto per mancanza di prove. Il sociologo [[Pino Arlacchi]] scrive che Vincenzo Rimi era "''considerato come il leader morale di tutta Cosa Nostra siciliana degli anni Cinquanta e Sessanta''"<ref>[http://books.google.it/books?id=isA0AQAAIAAJ&q=vincenzo+rimi&dq=vincenzo+rimi&hl=it&sa=X&ei=yEVOT4C5KOev0QW144yeBQ&ved=0CFUQ6AEwBw ''Il processo. Giulio Andreotti sotto accusa a Palermo'', Rizzoli, 1995, pagina 73]</ref>.


Il figlio [[Filippo Rimi]] ([[1923]]) divenne cognato di Badalamenti, avendo sposato la sorella della moglie,anche questo fu motivo di coinvolgimenti in ambienti mafiosi e si ritorce contro la famiglia dei Rimi,mentre la figlia Antonina sposò invece il castellammarese Antonino Buccellato che era vicino ad ambienti di cosa nostra prima maniera. Fu sempre vicino ad ambienti politici della [[Democrazia Cristiana]], in particolare al [[Castellammare del Golfo|castellammarese]] [[Bernardo Mattarella]]<ref>[http://books.google.it/books?id=ZwSYe4Pre2wC&pg=PA84&dq=vincenzo+rimi&hl=it&sa=X&ei=yEVOT4C5KOev0QW144yeBQ&ved=0CDoQ6AEwAg#v=onepage&q=vincenzo%20rimi&f=false "Fra' diavolo" e il governo nero: "doppio Stato" e stragi nella Sicilia del ... - Giuseppe Casarrubea - Google Libri]</ref>. Il 16 settembre [[1957]] prese parte all'incontro all'Hotel delle Palme di Palermo, tra i boss della mafia americana e quella siciliana<ref>[[Giuseppe Carlo Marino]], ''I Padrini'', Newton & Compton, 2001, pagina 191</ref>.
Il figlio [[Filippo Rimi]] ([[1923]]) divenne cognato di Badalamenti, avendo sposato la sorella della moglie,anche questo fu motivo di coinvolgimenti in ambienti mafiosi e si ritorse contro la famiglia dei Rimi,mentre la figlia Antonina sposò invece il castellammarese Antonino Buccellato che era vicino ad ambienti di cosa nostra prima maniera. Fu sempre vicino ad ambienti politici della [[Democrazia Cristiana]], in particolare al [[Castellammare del Golfo|castellammarese]] [[Bernardo Mattarella]]<ref>[http://books.google.it/books?id=ZwSYe4Pre2wC&pg=PA84&dq=vincenzo+rimi&hl=it&sa=X&ei=yEVOT4C5KOev0QW144yeBQ&ved=0CDoQ6AEwAg#v=onepage&q=vincenzo%20rimi&f=false "Fra' diavolo" e il governo nero: "doppio Stato" e stragi nella Sicilia del ... - Giuseppe Casarrubea - Google Libri]</ref>. Il 16 settembre [[1957]] prese parte all'incontro all'Hotel delle Palme di Palermo, tra i boss della mafia americana e quella siciliana<ref>[[Giuseppe Carlo Marino]], ''I Padrini'', Newton & Compton, 2001, pagina 191</ref>.


Fu condannato in primo grado e in appello all'ergastolo per l'assassinio, il 30 gennaio [[1962]], di Salvatore Lupo Leale, figlio di [[Serafina Battaglia]]. Il giovane era stato ucciso perché aveva progettato di vendicarsi dei Rimi, che riteneva colpevoli dell'omicidio del padre, espulso da Cosa Nostra. La Battaglia fu la prima donna che testimoniò contro un boss mafioso<ref>[http://books.google.it/books?id=5MaxulwQkj0C&pg=PA277&lpg=PA277&dq=strangolato+tot%C3%B2+minore&source=bl&ots=PoXrLrql5G&sig=Knq-myzv2y1etepjMc7m6hqzM30&hl=it&ei=3QiwTbWpOY7Mswa2hIn-Cw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CBgQ6AEwAA#v=onepage&q=vincenzo%20rimi&f=false Gli insabbiati: storie di giornalisti uccisi dalla Mafia e sepolti dall ... - Luciano Mirone - Google Libri]</ref>. Però nel 1971, in [[Corte suprema di cassazione|Cassazione]] la condanna fu annullata. Il nuovo processo portò il 13 febbraio 1979 all'assoluzione dei Rimi per insufficienza di prove. Il vecchio Rimi morì, nel suo letto, prima di quest'ultima sentenza.
Fu condannato in primo grado e in appello all'ergastolo per l'assassinio, il 30 gennaio [[1962]], di Salvatore Lupo Leale, figlio di [[Serafina Battaglia]]. Il giovane era stato ucciso perché aveva progettato di vendicarsi dei Rimi, che riteneva colpevoli dell'omicidio del padre, espulso da Cosa Nostra. La Battaglia fu la prima donna che testimoniò contro un boss mafioso<ref>[http://books.google.it/books?id=5MaxulwQkj0C&pg=PA277&lpg=PA277&dq=strangolato+tot%C3%B2+minore&source=bl&ots=PoXrLrql5G&sig=Knq-myzv2y1etepjMc7m6hqzM30&hl=it&ei=3QiwTbWpOY7Mswa2hIn-Cw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CBgQ6AEwAA#v=onepage&q=vincenzo%20rimi&f=false Gli insabbiati: storie di giornalisti uccisi dalla Mafia e sepolti dall ... - Luciano Mirone - Google Libri]</ref>. Però nel 1971, in [[Corte suprema di cassazione|Cassazione]] la condanna fu annullata. Il nuovo processo portò il 13 febbraio 1979 all'assoluzione dei Rimi per insufficienza di prove. Il vecchio Rimi morì, nel suo letto, prima di quest'ultima sentenza.
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La famiglia fu implicata in vario modo nel [[Golpe Borghese]]. Vincenzo ebbe due figli maschi: Natale e Filippo. Quest'ultimo ebbe due figli: Vincenzo e Leonardo.
La famiglia fu implicata in vario modo nel [[Golpe Borghese]]. Vincenzo ebbe due figli maschi: Natale e Filippo. Quest'ultimo ebbe due figli: Vincenzo e Leonardo.


Nel [[1984]] il trentaduenne [[Leonardo Rimi|Leonardo]] fu assassinato a [[Cinisi]] dalla nuova mafia emergente dei Corleonesi per vendetta trasversale contro il padre Filippo che aveva preso il controllo di Alcamo dopo la morte di Vincenzo Rimi,mentre [[Natale Rimi|Natale]] andò all’esterzo per ricostruirsi una vita lontano dalla Sicilia .<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/07/13/scomparse-donne-dei-rimi-di-alcamo-fuggite.html SCOMPARSE 3 DONNE DEI RIMI DI ALCAMO FUGGITE O VITTIME DEI CLAN RIVALI]</ref> Filippo fu arrestato nel [[1992]], dopo quattro anni di latitanza, con l'accusa di duplice omicidio, associazione di stampo mafioso e traffico di stupefacenti.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1992/maggio/05/preso_Filippo_Rimi_declino_clan_co_0_9205056853.shtml il declino di un clanpreso Filippo Rimi. il declino di un clan]</ref>
Nel [[1984]] il trentaduenne [[Leonardo Rimi|Leonardo]] fu assassinato a [[Cinisi]] dalla nuova mafia emergente dei Corleonesi per vendetta trasversale contro il padre Filippo che aveva preso il controllo di Alcamo dopo la morte di Vincenzo Rimi,mentre [[Natale Rimi|Natale]] andò all’estero per ricostruirsi una vita lontano dalla Sicilia .<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/07/13/scomparse-donne-dei-rimi-di-alcamo-fuggite.html SCOMPARSE 3 DONNE DEI RIMI DI ALCAMO FUGGITE O VITTIME DEI CLAN RIVALI]</ref> Filippo fu arrestato nel [[1992]], dopo quattro anni di latitanza, con l'accusa di associazione a delinquere <ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1992/maggio/05/preso_Filippo_Rimi_declino_clan_co_0_9205056853.shtml il declino di un clanpreso Filippo Rimi. il declino di un clan]</ref>


== Note ==
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Versione delle 23:13, 1 nov 2018

Vincenzo Rimi

Vincenzo Rimi (Alcamo, 6 maggio 1902Alcamo, 28 marzo 1975) è stato un [[]] [[]].

Biografia

Figlio di un ricco proprietario terriero della seconda metà dell ottocento negli anni quaranta divenne il capo della cosca mafiosa del mandamento di Alcamo.Negli anni della sua giovinezza accumulò un grande potere finanziario grazie alle terre ereditate dal padre e per averle messe a frutto costruendo complessi immobiliari e anche il famosissimo Motel Beach di Alcamo Marina,un albergo lussuoso con ristorante piscina e spiaggia privata.Fu sempre accusato di essere un boss della malavita organizzata,ma forse più per il suo carisma e la sua personalità influente e astuta che per i crimini per cui fu accusato ma sempre assolto per mancanza di prove. Il sociologo Pino Arlacchi scrive che Vincenzo Rimi era "considerato come il leader morale di tutta Cosa Nostra siciliana degli anni Cinquanta e Sessanta"[1].

Il figlio Filippo Rimi (1923) divenne cognato di Badalamenti, avendo sposato la sorella della moglie,anche questo fu motivo di coinvolgimenti in ambienti mafiosi e si ritorse contro la famiglia dei Rimi,mentre la figlia Antonina sposò invece il castellammarese Antonino Buccellato che era vicino ad ambienti di cosa nostra prima maniera. Fu sempre vicino ad ambienti politici della Democrazia Cristiana, in particolare al castellammarese Bernardo Mattarella[2]. Il 16 settembre 1957 prese parte all'incontro all'Hotel delle Palme di Palermo, tra i boss della mafia americana e quella siciliana[3].

Fu condannato in primo grado e in appello all'ergastolo per l'assassinio, il 30 gennaio 1962, di Salvatore Lupo Leale, figlio di Serafina Battaglia. Il giovane era stato ucciso perché aveva progettato di vendicarsi dei Rimi, che riteneva colpevoli dell'omicidio del padre, espulso da Cosa Nostra. La Battaglia fu la prima donna che testimoniò contro un boss mafioso[4]. Però nel 1971, in Cassazione la condanna fu annullata. Il nuovo processo portò il 13 febbraio 1979 all'assoluzione dei Rimi per insufficienza di prove. Il vecchio Rimi morì, nel suo letto, prima di quest'ultima sentenza.

La famiglia fu implicata in vario modo nel Golpe Borghese. Vincenzo ebbe due figli maschi: Natale e Filippo. Quest'ultimo ebbe due figli: Vincenzo e Leonardo.

Nel 1984 il trentaduenne Leonardo fu assassinato a Cinisi dalla nuova mafia emergente dei Corleonesi per vendetta trasversale contro il padre Filippo che aveva preso il controllo di Alcamo dopo la morte di Vincenzo Rimi,mentre Natale andò all’estero per ricostruirsi una vita lontano dalla Sicilia .[5] Filippo fu arrestato nel 1992, dopo quattro anni di latitanza, con l'accusa di associazione a delinquere [6]

Note

Collegamenti esterni

Predecessore Capomafia di Alcamo Successore
nessuno 1944 - 1962 Filippo Rimi
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