Massimo Stanzione: differenze tra le versioni

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{{Bio
'''Massimo Stanzione''' ([[Orta di Atella]], [[Caserta]], ca. [[1585]] - [[Napoli]], ca. [[1658]]) fu un pittore [[Italia|italiano]].
|Nome = Massimo
|Cognome = Stanzione
|Immagine = Massimo_Stanzione.jpg
|Sesso = M
|LuogoNascita = Frattamaggiore
|LuogoNascitaAlt = od [[Orta di Atella]]
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1585
|LuogoMorte = Napoli
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1656
|Epoca = 1600
|Attività = pittore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , attivo principalmente a [[Napoli]] durante il periodo [[barocco napoletano|barocco]]<ref>https://www.omniadigitale.it/massimo-stanzione-il-pittore-barocco-proveniente-da-frattamaggiore/</ref>
}}


Soprannominato il ''"[[Guido Reni]] [[napoletano]]"'', fu uno dei più importanti pittori della [[pittura napoletana|scuola napoletana]] del Seicento. Le sue opere uniscono l'influenza della [[Rinascimento emiliano|pittura emiliana]] di [[Guido Reni]] e [[Domenichino]] con il [[tenebrismo]] del [[Caravaggio]].
Allievo di [[Fabrizio Santafede]], arricchì la sua formazione a [[Roma]] (ca [[1617]]) orientandosi verso una pittura eclettica che trova spunti in [[Michelangelo Merisi da Caravaggio]], [[Guido Reni]], [[Artemisia Gentileschi]] e dalla produzione minore napoletana, aprendo un percorso che si affermerà nella pittura napoletana del Seicento.


== Biografia ==
Della sua abbondante produzione si possono ricordare gli affreschi e le tele per la cappella di S. Mauro (1631-1637) e per la Cappella del Battista ([[1644]]-[[1651]]) nella [[Certosa di San Martino]] a [[Napoli]].
[[File:Massimo Stanzione - Woman in Neapolitan Costume.jpg|miniatura|''Ritratto di donna napoletana in costume popolare'' - [[Fine Arts Museums of San Francisco]]]]
Nacque a [[Frattamaggiore]]<ref> {{Cita libro|nome=Sosio|cognome=Capasso|titolo=Frattamaggiore, Storia, Chiese e monumenti, Uomini illustri, Documenti|url=https://books.google.it/books/about/Frattamaggiore_Storia_Chiese_e_monumenti.html?id=yw7AyYUmZkEC&printsec=frontcover&source=kp_read_button&hl=it&newbks=1&newbks_redir=0&gboemv=1&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|accesso=2024-04-27|data=1992-10-01|editore=Istituto di Studi Atellani|lingua=it}}</ref> verosimilmente nel [[Palazzo Niglio-Iadicicco]]<ref>{{Cita web|url=https://www.nobili-napoletani.it/Iadicicco.htm|titolo=Famiglia Iadicicco|sito=www.nobili-napoletani.it|accesso=2024-04-27}}</ref> o a [[Orta di Atella]]<ref name="trec_Stan">{{Treccani|massimo-stanzione|Stanzióne, Massimo|accesso=14 maggio
2018}}</ref>. La storia della sua formazione artistica è pressoché incerta. Probabilmente fu allievo di [[Fabrizio Santafede]] e [[Battistello Caracciolo]] per poi arricchire il suo stile a [[Roma]], quando vi si trasferì nel [[1617]]. Nella città eterna lo Stanzione si orientò verso una pittura eclettica che trova spunti in [[Michelangelo Merisi da Caravaggio]], [[Guido Reni]], [[Artemisia Gentileschi]], [[Annibale Carracci]] e [[Simon Vouet]].


Fu proprio nella città capitolina, fucina di grandi artisti, che il pittore strinse una profonda e duratura amicizia con la celeberrima [[Artemisia Gentileschi]], una delle più famose e influenti pittrici dell'epoca: con lei avviò una proficua collaborazione artistica. La frequentazione romana apportò una significativa crescita artistica e professionale dello Stanzione. Il pittore napoletano sembra che accompagnasse la collega per osservarla mentre dipingeva.
=== Collegamenti esterni ===
Diverse volte collaborarono anche in alcune opere come la ''Nascita di San Giovanni Battista'' per re [[Filippo IV di Spagna|Filippo IV]] in [[Palazzo del Buon Ritiro|palazzo del Buen Retiro]]. Secondo lo storiografo e biografo del settecento [[Bernardo De Dominici]] nel [[1630]] entrambi gli artisti dopo i trascorsi nella capitale fecero ritorno a [[Napoli]].
*{{en}} [http://www.artcyclopedia.com/artists/stanzione_massimo.html Opere di Massimo Stanzione]


I suoi inizi come pittore si pensa che siano stati come ritrattista. Alcune delle sue opere più famose includono infatti il ''Ritratto di una donna napoletana in costume popolare'', e il ''Ritratto di Jerome Bankes''. Tuttavia l'attività del pittore napoletano non era incentrata su una sola caratteristica. I lavori più importanti di Stanzione sono infatti riconosciuti nelle grandi pale d'altare così come nei cicli di affreschi per le [[chiese di Napoli|chiese napoletane]].
{{pittura}}


[[File:Massimo Stanzione - Pietà (Chiesa della Certosa di San Martino).png|miniatura|''La Pietà'' - [[Certosa di San Martino]]]]
[[Categoria:Biografie|Stanzione, Massimo]]
[[Categoria:Pittori italiani del XVII secolo|Stanzione, Massimo]]
[[Categoria:Personalità legate a Napoli|Stanzione, Massimo]]


Della sua produzione si possono ammirare oltre a una tela del [[1638]] raffigurante la ''[[Pietà (Stanzione Napoli)|Pietà]]'' gli affreschi e i dipinti per la cappella di San Mauro (1631-1637) e per la cappella del Battista (1644-1651) nella [[Certosa di San Martino]] a Napoli. Inoltre si ricorda un dipinto raffigurante ''San Patroba che predica ai fedeli di Pozzuoli'', realizzato per la [[Cattedrale di Pozzuoli]] intorno al [[1650]].
[[en:Massimo Stanzione]]
Oppure ''lo squarcio di veduta urbana
[[es:Massimo Stanzione]]
che si sviluppa ai piedi di san Sossio'' nella pala andata distrutta raffigurante la''
[[fr:Massimo Stanzione]]
''Gloria del Santo''<ref>https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:200af579-7b06-49c3-b92f-4d2bbe6ebc3c</ref> nella [[Basilica di San Sossio Levita e Martire]] a [[Frattamaggiore]]. Infine, individuato in precario stato di conservazione nel 2021 nella chiesa della masseria di San Domenico a [[Soccavo]], il dipinto ''"Madonna di Costantinopoli"'' dello Stanzione viene finalmente restituito in tutta la sua potenza espressiva dopo un complesso intervento di restauro: l'opera attualmente è esposta al [[ Museo diocesano (Pozzuoli)]]<ref>https://www.agensir.it/quotidiano/2024/3/22/diocesi-pozzuoli-restaurato-inedito-di-massimo-stanzione-da-oggi-esposto-al-museo-il-dipinto-madonna-di-costantinopoli/</ref>. Ancora, il ciclo di affreschi per la [[basilica di San Paolo Maggiore]] sempre a [[Napoli]].
[[nap:Massimo Stanzione]]
[[File:Sacrificio a Baco (Massimo Stanzione).jpg|miniatura|''Sacrificio a Bacco'' - [[Museo del Prado]]]]
Altra notevole opera dello Stanzione è un grande ''Sacrificio di Bacco'' che oggi si trova al [[museo del Prado|Prado]] di [[Madrid]] insieme ad altri diversi dipinti sulla ''Vita di San Giovanni Battista''.
Attento comunque sempre alla produzione locale napoletana, aprì ben presto un percorso che si affermerà nella [[pittura napoletana|pittura partenopea]] del [[XVII secolo]], divenendo di fatto uno dei principali pittori napoletani agli inizi del [[XVII secolo]]. Ciò è dovuto alle sue pale d'altare, ai suoi cicli di affreschi e alla sua scuola, dalla quale emersero artisti di rilievo come: [[Pacecco De Rosa]], [[Agostino Beltrano]], [[Francesco Guarini]], [[Andrea Malinconico]], [[Antonio De Bellis (pittore)|Antonio De Bellis]], [[Onofrio Palumbo]], [[Giuseppe Marullo]], [[Giovan Battista Spinelli]], [[Annella di Massimo]], [[Carlo Rosa (pittore)|Carlo Rosa]]. Per molti anni contese al pittore valenciano [[Jusepe de Ribera]] il dominio sulla scena artistica locale.
La potenza del colore e il naturalismo dello Stanzione hanno avuto una grande influenza su altri artisti locali dei periodi successivi: su tutti [[Francesco Solimena]]. Nel 1621 Papa [[Papa Gregorio XV|Gregorio XV]] gli conferì il titolo di cavaliere dello [[Ordine dello Speron d'oro|Speron d'oro]] e in [[Spagna]] il ''"Cavaliere Massimo"'' <ref>
https://www.ilcrivello.it/soccavo-ritrovato-un-dipinto-perduto-di-massimo-stanzione/</ref> , titolo onorifico con il quale Stanzione venne riconosciuto e apprezzato alla corte del re [[Filippo IV ]] detto ''Il Grande''.
[[File:Museo nazionale di Capodimonte. (7239).jpg|miniatura|''Madonna col bambino'' [[Museo nazionale di Capodimonte]]]]
La produzione artistica di Stanzione fu molto vasta ed eterogenea. Gran parte delle sue opere sono tuttora custodite in diverse chiese di Napoli e della provincia, nel [[Museo di Capodimonte]] e nella ''Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini'' a Roma nonché tra le collezioni dei più prestigiosi enti museali internazionali.
Nel 1627 invece ricevette da Papa [[Papa Urbano VIII|Urbano VIII]] il [[Ordine supremo del Cristo|cavalierato del Cristo]], carica conferitagli per meriti artistici.

[[File:Sacrificio di Mosè - Stanzione.jpg|miniatura|''Sacrificio di Mosè'' - [[Museo nazionale di Capodimonte]]]]

"''Lui, il Maestro, il dominatore, l'assoluto e incontrastato esponente del più autentico Seicento Napoletano'' " così lo descrisse Raffaello Causa nel V° volume della Storia di Napoli del 1972.
Dove sia morto l'artista non si sa con certezza, se in una sua dimora all'Ascensione o in un'altra sua abitazione alla Carità<ref> {{Cita libro|titolo=Vite dei pittori, scultori ed architetti napoletani di Bernardo De Dominici: 3|url=https://books.google.it/books?id=k9BJjQe_Zn4C&pg=PA176&lpg=PA176&dq=massimo+stanzione+e+bernardo+de+dominici&source=bl&ots=aBoOhopxGc&sig=ACfU3U26yTP_8Ufcmf2SNT3ALWnC-rl8VQ&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjD-7q8_KziAhUHIlAKHRkDBks4ChDoATAFegQIAxAB#v=onepage&q=massimo%20stanzione%20e%20bernardo%20de%20dominici&f=false|accesso=2024-04-27|data=1844|editore=dalla Tipografia Trani|lingua=it}}</ref>. Appare comunque evidente che, come accadde per altri pittori napoletani morti nello stesso anno, le cause sono da ricercare nell'epidemia della [[peste del 1656]].

== Opere ==
[[File:El nacimiento del Bautista anunciado a Zacarías (Stanzione).jpg|miniatura|''Annunciazione a Zaccaria, della nascita del Battista, [[Museo del Prado]]'']][[File:Susanna and the Elders by Massimo Stanzione - Städel - Frankfurt am Main - Germany 2017.jpg|miniatura|''Susanna e i vecchioni,'' [[Städelsches Kunstinstitut]], [[Francoforte sul Meno]]]][[File:Massimo Stanzione - Assumption of the Virgin 60 17 52.jpg|miniatura|''Assunzione della Vergine,'' [[Museo d'arte della Carolina del Nord]]]]

*''Sposalizio della Vergine'' (1618), olio su tela, [[Giugliano in Campania|Giugliano]], [[Chiesa dell'Annunziata (Giugliano)|Chiesa dell'Annunziata]]
*''Adorazione dei Magi'' (intorno al 1620), olio su tela, 232 x 201&nbsp;cm, collezione privata.
* ''Pietà'' (1621-1625), olio su tela, 130 x 181&nbsp;cm, [[Roma]], [[Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini]].
* ''Martirio di sant'Agata'' (1623-1625), olio su tela, 204 x 150&nbsp;cm, [[Napoli]], [[Museo nazionale di Capodimonte]].
* ''Sacrificio di Mosè'' (1625-1630), olio su tela, 288 x 225&nbsp;cm, [[Napoli]], [[Museo nazionale di Capodimonte]].
* ''Decollazione del Battista'' (intorno al 1634), olio su tela, 184 x 258&nbsp;cm, [[Madrid]], [[Museo del Prado]].
* ''Sant'Agata in carcere'' (1635-1640), olio su tela, 231 x 180&nbsp;cm, Napoli, Museo nazionale di Capodimonte.
* ''Pietà'' (1638), olio su tela, [[Certosa di San Martino]]
* ''Ultima Cena'' (1639), olio su tela, [[Certosa di San Martino]]
* ''Madonna delle Anime Purganti'' (1638-1642), olio su tela, Napoli, [[Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco]]
* ''Liberazione di un'ossessa'' (1643), olio su rame, Napoli, [[Reale cappella del Tesoro di san Gennaro|Reale Cappella del Tesoro di San Gennaro]]
* ''Vergine tra i santi Ugo ed Anselmo'' (1644), olio su tela, Napoli, [[Certosa di San Martino]]
* ''Incoronazione della Vergine'' (1649), olio su tela, Napoli, [[Chiesa di San Giovanni Battista delle Monache]], (ora in deposito)
* ''San Patroba che predica ai fedeli di Pozzuoli'' (1650 circa), olio su tela, [[Pozzuoli]], [[Cattedrale di Pozzuoli|Cattedrale di San Procolo]]
* ''Madonna del Rosario'' (1653 circa), olio su tela, Napoli, [[Basilica di San Lorenzo Maggiore]]
* ''Maddalena in meditazione'' (intorno al 1656), olio su tela, [[Matera]], [[Museo nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata]].
* ''Madonna del Rosario'', olio su tela, [[Salamanca]], [[Iglesia de la Purísima del Convento de las Agustinas]].
* ''Cena in Emmaus'', olio su tela, [[Napoli]], [[Quadreria dei Girolamini]].
* ''Immacolata Concezione'', olio su tela, [[Napoli]], [[Basilica di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone]]
* ''Visitazione'', olio su tela, [[Napoli]], [[Chiesa del Gesù Nuovo]]
* ''Ultima Cena'', olio su tela, [[Napoli]], [[Eremo dei Camaldoli]]
* ''Transito di san Giuseppe'', olio su tela, Napoli, [[Chiesa di San Diego all'Ospedaletto]]
* ''Sant'Antonio da Padova in estasi'', olio su tela, Napoli, [[Chiesa di Santa Brigida (Napoli)|Chiesa di Santa Brigida]]
* ''Apparizione della Madonna col Bambino a san Pietro Celestino'', olio su tela, [[Chiesa di San Pietro a Majella]]
* ''Annunciazione'', ''Natività'', ''Incoronazione della Vergine'', tele, Napoli, [[Chiesa di Santa Maria Regina Coeli]]
* ''Annunciazione'', olio su tela, [[Marcianise]], [[Chiesa della Santissima Annunziata (Marcianise)|Chiesa della Santissima Annunziata]]
* ''Visione di Fra' Giovanni da Altamura'', olio su tela, Napoli, [[chiesa della Confraternita del Santissimo Sacramento|Oratorio della Confraternita del Santissimo Sacramento in San Domenico Maggiore]]
* ''Immacolata Concezione'', olio su tela, [[Pescocostanzo]], Chiesa di Gesù e Maria
* ''Lucrezia'', olio su tela, Napoli, [[Museo Nazionale di Capodimonte]]
* ''Adorazione dei pastori'', olio su tela, Napoli, [[Museo Nazionale di Capodimonte]]
* ''Madonna col Bambino'', olio su tela, Napoli, [[Museo Nazionale di Capodimonte]] (in deposito dalla [[Chiesa di Sant'Agostino degli Scalzi]])
* ''Vestizione di san Aspreno'', olio su tela, Napoli, [[Palazzo Reale di Napoli|Palazzo Reale]]
* ''Battesimo di Cristo'', olio su tela, Napoli, [[Basilica di San Pietro ad Aram|Chiesa di San Pietro ad Aram]]
* ''Sant'Apollonia'', ''Sant'Agnese'', ''Sant'Antonio di Padova e il Bambino Gesù'', ''San Giovannino con l'agnello'' (tele), Napoli, [[Quadreria del Pio Monte della Misericordia]]
* ''Maddalena penitente'' (tela), [[Palazzo San Gervasio]], Pinacoteca Camillo D'Errico
* ''Cristo Benedicente'' (olio su tela), [[L'Aquila]], [[Museo Nazionale d'Abruzzo]]
* ''Madonna di Costantinopoli'' (olio su tela), Napoli, Soccavo, già nella cappella della [[Masseria dei Domenicani]], ora in deposito presso il Museo Diocesano di Pozzuoli<ref>{{Cita web|url=https://www.arte.go.it/restaurato-inedito-di-massimo-stanzione-al-museo-diocesano-di-pozzuoli/|titolo=Restaurato inedito di Massimo Stanzione al Museo Diocesano di Pozzuoli - Arte.Go: Mostre, Eventi, Corsi e Concorsi|data=2024-03-22|lingua=it-IT|accesso=2024-04-27}}</ref>
* ''I sette Arcangeli'' Realizzato tra il 1620 e il 1630 è attualmente conservato a [[Madrid]] presso il [[ Monastero de las Descalzas Reales]]

== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=D-HES-Order Iron Helmet.png
|nome_onorificenza=Cavaliere dello Speron d'oro
|collegamento_onorificenza=Ordine dello Speron d'oro
|motivazione=
|luogo=[[Roma]], 1621
}}

== Note ==
<references/>

== Bibliografia ==
* {{Cita libro |autore=[[Carlo Tito Dalbono|C.T. Dalbono]] |titolo=Massimo Stanzione. I suoi tempi e la sua scuola |editore=Tip. S. Pietro a Majella |città=Napoli |anno=1871}}
* {{Cita libro |autore=[[Bernardo De Dominici|B. De Dominici]] |capitolo=Vita del Cavalier Massimo Stanzioni |url=http://books.google.it/books?id=SscOAAAAQAAJ&pg=PA44#v=onepage&q&f=false |titolo=Vite de' pittori, scultori, ed architetti napoletani |volume=t. III |editore=Ricciardi |città=Napoli |anno=1743 |pagine=44–69}}
* {{Cita libro | nome= N.E.|cognome= Lahti | annooriginale=1993| titolo=The Language of Art from A to Z: Writin Plain English |città=Terrebonne (Oregon)| anno=1997|lingua=en}}
* {{Cita libro | nome= Edward|cognome= Lucie-Smith | anno=2004| titolo=The Thames & Hudson Dictionary of Art Terms | url= https://archive.org/details/thameshudsondict0000luci_j2k4|città = New York | editore=Thames & Hudson|lingua=en}}
* {{Cita libro | nome= Mary D.|cognome= Garrard | anno=2006| titolo=Artemisia Gentileschi |città=New York| editore=Rizzoli International Publications |annooriginale = 1993|lingua=en}}
* {{Cita libro | nome= Erika D.|cognome= Langmuir|autore2=Norbert Lynton| anno=2000| titolo=The Yale Dictionary of Art and Artists | url= https://archive.org/details/yaledictionaryof00lang_0|città=New Haven (Connecticut)| editore=Yale University Press |lingua=en}}
* {{Cita libro | nome=José De|cognome= Ribera|autore2= Nicola Spinosa| anno=2006| titolo=Ribera. Naples|lingua=en}}
* {{Cita libro | nome= Keith|cognome= Christiansen|autore2=Judith Walker Mann| anno=2001| titolo=Orazio and Artemisia Gentileschi | url= https://archive.org/details/OrazioandArtemisiaGentileschi|città=New York, NY|lingua=en}}
* {{Cita libro | autore=S.Schutze, T.C. Willette|titolo= Massimo Stanzione. L'opera completa|editore=Electa|città= Napoli|anno=1992}}
* {{Cita web |url = http://www.nobili-napoletani.it/Iadicicco.htm |titolo = Iadicicco}}

== Voci correlate ==
* [[Pittura napoletana]]

== Altri progetti ==
{{interprogetto}}

== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.artcyclopedia.com/artists/stanzione_massimo.html|Opere di Massimo Stanzione|lingua=en}}

{{Caravaggeschi}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|pittura}}

[[Categoria:Massimo Stanzione| ]]
[[Categoria:Cavalieri dello Speron d'oro]]
[[Categoria:Artisti di scuola napoletana]]

Versione attuale delle 14:17, 25 set 2024

Massimo Stanzione

Massimo Stanzione (Frattamaggiore od Orta di Atella, 1585Napoli, 1656) è stato un pittore italiano, attivo principalmente a Napoli durante il periodo barocco[1].

Soprannominato il "Guido Reni napoletano", fu uno dei più importanti pittori della scuola napoletana del Seicento. Le sue opere uniscono l'influenza della pittura emiliana di Guido Reni e Domenichino con il tenebrismo del Caravaggio.

Ritratto di donna napoletana in costume popolare - Fine Arts Museums of San Francisco

Nacque a Frattamaggiore[2] verosimilmente nel Palazzo Niglio-Iadicicco[3] o a Orta di Atella[4]. La storia della sua formazione artistica è pressoché incerta. Probabilmente fu allievo di Fabrizio Santafede e Battistello Caracciolo per poi arricchire il suo stile a Roma, quando vi si trasferì nel 1617. Nella città eterna lo Stanzione si orientò verso una pittura eclettica che trova spunti in Michelangelo Merisi da Caravaggio, Guido Reni, Artemisia Gentileschi, Annibale Carracci e Simon Vouet.

Fu proprio nella città capitolina, fucina di grandi artisti, che il pittore strinse una profonda e duratura amicizia con la celeberrima Artemisia Gentileschi, una delle più famose e influenti pittrici dell'epoca: con lei avviò una proficua collaborazione artistica. La frequentazione romana apportò una significativa crescita artistica e professionale dello Stanzione. Il pittore napoletano sembra che accompagnasse la collega per osservarla mentre dipingeva. Diverse volte collaborarono anche in alcune opere come la Nascita di San Giovanni Battista per re Filippo IV in palazzo del Buen Retiro. Secondo lo storiografo e biografo del settecento Bernardo De Dominici nel 1630 entrambi gli artisti dopo i trascorsi nella capitale fecero ritorno a Napoli.

I suoi inizi come pittore si pensa che siano stati come ritrattista. Alcune delle sue opere più famose includono infatti il Ritratto di una donna napoletana in costume popolare, e il Ritratto di Jerome Bankes. Tuttavia l'attività del pittore napoletano non era incentrata su una sola caratteristica. I lavori più importanti di Stanzione sono infatti riconosciuti nelle grandi pale d'altare così come nei cicli di affreschi per le chiese napoletane.

La Pietà - Certosa di San Martino

Della sua produzione si possono ammirare oltre a una tela del 1638 raffigurante la Pietà gli affreschi e i dipinti per la cappella di San Mauro (1631-1637) e per la cappella del Battista (1644-1651) nella Certosa di San Martino a Napoli. Inoltre si ricorda un dipinto raffigurante San Patroba che predica ai fedeli di Pozzuoli, realizzato per la Cattedrale di Pozzuoli intorno al 1650. Oppure lo squarcio di veduta urbana che si sviluppa ai piedi di san Sossio nella pala andata distrutta raffigurante la Gloria del Santo[5] nella Basilica di San Sossio Levita e Martire a Frattamaggiore. Infine, individuato in precario stato di conservazione nel 2021 nella chiesa della masseria di San Domenico a Soccavo, il dipinto "Madonna di Costantinopoli" dello Stanzione viene finalmente restituito in tutta la sua potenza espressiva dopo un complesso intervento di restauro: l'opera attualmente è esposta al Museo diocesano (Pozzuoli)[6]. Ancora, il ciclo di affreschi per la basilica di San Paolo Maggiore sempre a Napoli.

Sacrificio a Bacco - Museo del Prado

Altra notevole opera dello Stanzione è un grande Sacrificio di Bacco che oggi si trova al Prado di Madrid insieme ad altri diversi dipinti sulla Vita di San Giovanni Battista. Attento comunque sempre alla produzione locale napoletana, aprì ben presto un percorso che si affermerà nella pittura partenopea del XVII secolo, divenendo di fatto uno dei principali pittori napoletani agli inizi del XVII secolo. Ciò è dovuto alle sue pale d'altare, ai suoi cicli di affreschi e alla sua scuola, dalla quale emersero artisti di rilievo come: Pacecco De Rosa, Agostino Beltrano, Francesco Guarini, Andrea Malinconico, Antonio De Bellis, Onofrio Palumbo, Giuseppe Marullo, Giovan Battista Spinelli, Annella di Massimo, Carlo Rosa. Per molti anni contese al pittore valenciano Jusepe de Ribera il dominio sulla scena artistica locale. La potenza del colore e il naturalismo dello Stanzione hanno avuto una grande influenza su altri artisti locali dei periodi successivi: su tutti Francesco Solimena. Nel 1621 Papa Gregorio XV gli conferì il titolo di cavaliere dello Speron d'oro e in Spagna il "Cavaliere Massimo" [7] , titolo onorifico con il quale Stanzione venne riconosciuto e apprezzato alla corte del re Filippo IV detto Il Grande.

Madonna col bambino Museo nazionale di Capodimonte

La produzione artistica di Stanzione fu molto vasta ed eterogenea. Gran parte delle sue opere sono tuttora custodite in diverse chiese di Napoli e della provincia, nel Museo di Capodimonte e nella Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini a Roma nonché tra le collezioni dei più prestigiosi enti museali internazionali. Nel 1627 invece ricevette da Papa Urbano VIII il cavalierato del Cristo, carica conferitagli per meriti artistici.

Sacrificio di Mosè - Museo nazionale di Capodimonte

"Lui, il Maestro, il dominatore, l'assoluto e incontrastato esponente del più autentico Seicento Napoletano " così lo descrisse Raffaello Causa nel V° volume della Storia di Napoli del 1972. Dove sia morto l'artista non si sa con certezza, se in una sua dimora all'Ascensione o in un'altra sua abitazione alla Carità[8]. Appare comunque evidente che, come accadde per altri pittori napoletani morti nello stesso anno, le cause sono da ricercare nell'epidemia della peste del 1656.

Annunciazione a Zaccaria, della nascita del Battista, Museo del Prado
Susanna e i vecchioni, Städelsches Kunstinstitut, Francoforte sul Meno
Assunzione della Vergine, Museo d'arte della Carolina del Nord
Cavaliere dello Speron d'oro - nastrino per uniforme ordinaria
  • C.T. Dalbono, Massimo Stanzione. I suoi tempi e la sua scuola, Napoli, Tip. S. Pietro a Majella, 1871.
  • B. De Dominici, Vita del Cavalier Massimo Stanzioni, in Vite de' pittori, scultori, ed architetti napoletani, t. III, Napoli, Ricciardi, 1743, pp. 44–69.
  • (EN) N.E. Lahti, The Language of Art from A to Z: Writin Plain English, Terrebonne (Oregon), 1997 [1993].
  • (EN) Edward Lucie-Smith, The Thames & Hudson Dictionary of Art Terms, New York, Thames & Hudson, 2004.
  • (EN) Mary D. Garrard, Artemisia Gentileschi, New York, Rizzoli International Publications, 2006 [1993].
  • (EN) Erika D. Langmuir e Norbert Lynton, The Yale Dictionary of Art and Artists, New Haven (Connecticut), Yale University Press, 2000.
  • (EN) José De Ribera e Nicola Spinosa, Ribera. Naples, 2006.
  • (EN) Keith Christiansen e Judith Walker Mann, Orazio and Artemisia Gentileschi, New York, NY, 2001.
  • S.Schutze, T.C. Willette, Massimo Stanzione. L'opera completa, Napoli, Electa, 1992.
  • Iadicicco, su nobili-napoletani.it.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN30339253 · ISNI (EN0000 0000 8110 1145 · CERL cnp00547099 · Europeana agent/base/5829 · ULAN (EN500015761 · LCCN (ENnr92026550 · GND (DE119094177 · BNE (ESXX1287948 (data) · J9U (ENHE987007441611205171