Carlo Carcano: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua|omonimi|Carlo Carcano (disambigua)}} |
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|GiornoMeseMorte = 23 giugno |
|GiornoMeseMorte = 23 giugno |
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|AnnoMorte = 1965 |
|AnnoMorte = 1965 |
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|NoteMorte = <ref name=stampasera>{{cita news|titolo=L'ex azzurro Carcano è deceduto a Sanremo|pubblicazione=Stampa Sera|data=23 giugno 1965|p=11|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,11/articleid,1550_02_1965_0146_0011_21923408/}} L'''Enciclopedia dello Sport'' riporta come luogo della morte Alessandria, cfr. {{Cita|Lo Presti}}.</ref> |
|NoteMorte = <ref name="stampasera">{{cita news|titolo=L'ex azzurro Carcano è deceduto a Sanremo|pubblicazione=Stampa Sera|data=23 giugno 1965|p=11|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,11/articleid,1550_02_1965_0146_0011_21923408/}} L'''Enciclopedia dello Sport'' riporta come luogo della morte Alessandria, cfr. {{Cita|Lo Presti}}.</ref> |
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|Epoca = 1900 |
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|Attività = allenatore di calcio |
|Attività = allenatore di calcio |
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|Attività2 = calciatore |
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Fautore, assieme a [[Vittorio Pozzo]], dello schema tattico del [[Metodo (calcio)|Metodo]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Carlo F. Chiesa|titolo=Le tattiche: Il 4-2-4|rivista=Calcio 2000|numero=8 [22]|anno=1999|mese=agosto|p=158|ISSN=1122-1712}}</ref><ref>{{Cita|Fugardi|p. 92}}.</ref>, è anche ricordato come uno dei principali teorici della «scuola alessandrina»<ref>{{cita web|autore=Mario Bocchio|url=http://www.museogrigio.it/wp/?p=1096|titolo=La celebre scuola alessandrina|data=16 gennaio 2015}}</ref> |
Fautore, assieme a [[Vittorio Pozzo]], dello schema tattico del [[Metodo (calcio)|Metodo]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Carlo F. Chiesa|titolo=Le tattiche: Il 4-2-4|rivista=Calcio 2000|numero=8 [22]|anno=1999|mese=agosto|p=158|ISSN=1122-1712}}</ref><ref>{{Cita|Fugardi|p. 92}}.</ref>, è anche ricordato come uno dei principali teorici della «scuola alessandrina»<ref>{{cita web|autore=Mario Bocchio|url=http://www.museogrigio.it/wp/?p=1096|titolo=La celebre scuola alessandrina|data=16 gennaio 2015}}</ref>. Ha inoltre guidato la {{Calcio Juventus|N}} nel celebre periodo del ''[[Quinquennio d'oro]]''<ref name="Sappino593">{{cita|Sappino|p. 593}}.</ref> — stabilendo l'allora record di 4 titoli consecutivi nel [[campionato di calcio italiano|campionato italiano]] per un allenatore<ref name="rsssf">{{cita web |cognome=Di Maggio |nome=Roberto |url=http://www.rsssf.com/players/ital-coach-champs.html |titolo=Italy - Coaches of Championship Teams |accesso=25 aprile 2013 |data=17 luglio 2012}}</ref>, superato da [[Massimiliano Allegri]] ottantacinque anni dopo<ref>{{cita web|url=https://arenacalcio.it/2019/04/21/allegri-nella-storia-5-scudetti-di-fila/|titolo=Allegri nella storia: 5 scudetti di fila|data=21 aprile 2019}}</ref>, nonché quello per titoli vinti complessivamente, durato mezzo secolo<ref name=Caroli>{{cita news|autore=Angelo Caroli|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,13/articleid,1375_02_1984_0125_0013_24840647/|titolo=Trap, un uomo chiamato scudetto|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|p=13|data=8 maggio 1984}}</ref> — e affiancato il commissario tecnico Pozzo al timone dell'{{NazNB|CA|ITA|M}} in occasione del vittorioso {{WC|1934}}<ref name="Chiesa76">{{cita|Chiesa, ''Seconda puntata''|p. 76}}.</ref>. Per questi meriti sportivi, nel 2014 è stato inserito nella [[Hall of Fame del calcio italiano]]<ref>{{cita web |url=http://www.figc.it/it/204/2525811/2014/10/News.shtml |titolo=Hall of Fame del calcio italiano, si aprono le porte per altre 10 stelle |accesso=21 ottobre 2014 |data=20 ottobre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141021001430/http://www.figc.it/it/204/2525811/2014/10/News.shtml |dataarchivio=21 ottobre 2014 |urlmorto=sì }}</ref>. |
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==Biografia== |
==Biografia== |
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Originario di [[Masnago]]<ref name="Chiesa204">{{cita|Chiesa |
Originario di [[Masnago]]<ref name="Chiesa204">{{cita|Chiesa|pp. 204-205}}.</ref>, crebbe a [[Milano]] e si appassionò fortemente al gioco del calcio sin da giovane. Fu tra i fondatori di una squadra, la {{Calcio Nazionale Lombardia|N}}, e nel 1913 si trasferì ad [[Alessandria]], dove inizialmente, raccontò, «''grazie a qualche amico sportivo sbarcai il lunario e tirai avanti alla meno peggio''», per poi diventare capitano della squadra e permettersi un alloggio nella stessa pensione in cui soggiornavano i colleghi [[Amilcare Savojardo|Savojardo]] e [[Giuseppe Ticozzelli|Ticozzelli]]<ref name="Pungolo">Carcano ripercorse la sua vita e la sua carriera in un articolo pubblicato sul settimanale alessandrino ''Il Pungolo'' nel 1957; si veda {{cita|Boccassi e Cavalli|pp. 279-280}}.</ref>. Visse ad Alessandria tutta la sua carriera di calciatore, giocando anche diverse gare con la [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale italiana]] a cavallo della [[prima guerra mondiale]]<ref name="Ansaldo">{{cita|Ansaldo et al.|p. 90}}.</ref>. |
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Divenne poi allenatore, conquistando quattro scudetti consecutivi con la Juventus nei primi anni |
Divenne poi allenatore, conquistando quattro scudetti consecutivi con la Juventus nei primi anni 30, per poi venire improvvisamente allontanato dal club bianconero nel dicembre 1934 onde soffocare sul nascere uno scandalo [[omosessualità|omosessuale]] nel quale era stato coinvolto da elementi della società a lui ostili<ref name="Pennacchia">{{cita|Pennacchia, 1985|p. 123}}.</ref><ref name="Brera">{{cita|Brera|p. 117}}: «Vennero sospettati di [[pederastia]] e denunciati da dirigenti gelosi di Borel lo stesso Carletto Carcano, l'allenatore, un paio di consiglieri, Varglien I e perfino, ironia, Luigi Monti».</ref>. Rimase ai margini del mondo del calcio per un decennio<ref name="Chiesa76" />. |
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Nel [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]] entrò a far parte dello staff di alcune squadre come allenatore e direttore tecnico. Nel 1950 rimase ferito in un incidente d'auto a [[Merana]], assieme a un allievo: riportò la rottura dello sterno<ref>{{cita news|titolo=Carcano ferito in un incidente d'auto|pubblicazione=Stampa Sera|data=4 settembre 1950|p=4|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1602_02_1950_0208_0004_22403119/}}</ref>. Morì nel 1965, a 74 anni, all'ospedale di Sanremo |
Nel [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]] entrò a far parte dello staff di alcune squadre come allenatore e direttore tecnico. Nel 1950 rimase ferito in un incidente d'auto a [[Merana]], assieme a un allievo: riportò la rottura dello sterno<ref>{{cita news|titolo=Carcano ferito in un incidente d'auto|pubblicazione=Stampa Sera|data=4 settembre 1950|p=4|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1602_02_1950_0208_0004_22403119/}}</ref>. Morì nel 1965, a 74 anni, all'ospedale di Sanremo<ref name="stampasera" />, per le conseguenze di un grave malore che lo aveva colpito un mese prima, durante un bagno in mare<ref name="Chiesa204" />. |
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==Caratteristiche tecniche== |
==Caratteristiche tecniche== |
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===Giocatore=== |
===Giocatore=== |
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Secondo le parole di [[Carlo Felice Chiesa|Carlo F. Chiesa]], dopo gli esordi da portiere Carcano, «''fisicamente prestante, tecnicamente dotato, trovò la naturale collocazione al centro della mediana, abile a sradicare palloni come a rilanciare l'azione, grazie alla sua intelligenza tattica''»<ref name="Chiesa204" />; era un [[calcio di rigore|rigorista]] preciso e infallibile<ref name="Football">''Il Football'', 12 dicembre 1914 |
Secondo le parole di [[Carlo Felice Chiesa|Carlo F. Chiesa]], dopo gli esordi da portiere Carcano, «''fisicamente prestante, tecnicamente dotato, trovò la naturale collocazione al centro della mediana, abile a sradicare palloni come a rilanciare l'azione, grazie alla sua intelligenza tattica''»<ref name="Chiesa204" />; era un [[calcio di rigore|rigorista]] preciso e infallibile<ref name="Football">''Il Football'', 12 dicembre 1914, citato in {{cita|Boccassi e Cavalli|pp. 480-482}}.</ref>, nel 1913 ''[[La Gazzetta dello Sport]]'' lo definiva «buon palleggiatore e buon distributore, vera spina dorsale della squadra [l'{{Calcio Alessandria|N}}]»<ref>''La Gazzetta dello Sport'', 27 ottobre 1913, citato in {{cita|Boccassi e Cavalli|p. 140}}.</ref>. Nel 1914 ''Il Football'' lo descriveva a sua volta «abilissimo nei passaggi, trascinatore irresistibile, intuisce i punti deboli degli avversari e ne sfrutta i momenti di incertezza e di abbandono, lanciando con i suoi "allez, allez" la muta all'attacco»<ref name="Football" />. [[Emilio Colombo (giornalista)|Emilio Colombo]] rilevava una scarsa attitudine del centrosostegno al ''dribbling'' e qualche difficoltà nella marcatura<ref>Citato in {{cita|Chiesa|pp. 204-205}}.</ref>. |
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===Allenatore=== |
===Allenatore=== |
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Come allenatore raccolse già nei primi anni di carriera il plauso di Vittorio Pozzo, che scrisse nel 1928: «che fiducia si possa riporre pienamente in elementi nostrani per la disciplina, l'insegnamento e l'organizzazione del gioco è dimostrato da un esempio per tutti: Carcano dell'Alessandria»<ref>Vittorio Pozzo, ''Il Mestiere del "Trainer"'', da «Lo Sport Fascista», n. 5 (I), ottobre 1928, p. 25.</ref>. Oggi viene ricordato non come «un grande stratega o un eccellente maestro di tecnica, [...] come quasi tutti i suoi colleghi dell'epoca fu un bravo allenatore-psicologo» che, alla Juventus, «si limitò a non guastare una squadra che funzionava da sé»<ref name="Ansaldo" />. Chiesa lo ha descritto come «fine psicologo e allenatore tatticamente pragmatico»<ref>{{cita|Chiesa, '' |
Come allenatore raccolse già nei primi anni di carriera il plauso di Vittorio Pozzo, che scrisse nel 1928: «che fiducia si possa riporre pienamente in elementi nostrani per la disciplina, l'insegnamento e l'organizzazione del gioco è dimostrato da un esempio per tutti: Carcano dell'Alessandria»<ref>Vittorio Pozzo, ''Il Mestiere del "Trainer"'', da «Lo Sport Fascista», n. 5 (I), ottobre 1928, p. 25.</ref>. Oggi viene ricordato non come «un grande stratega o un eccellente maestro di tecnica, [...] come quasi tutti i suoi colleghi dell'epoca fu un bravo allenatore-psicologo» che, alla Juventus, «si limitò a non guastare una squadra che funzionava da sé»<ref name="Ansaldo" />. Chiesa lo ha descritto come «fine psicologo e allenatore tatticamente pragmatico»<ref>{{cita|Chiesa, ''Prima puntata''|p. 63}}.</ref>. |
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Precursore del [[Metodo (calcio)|Metodo]], raccolse appieno la lezione di [[George Arthur Smith]], allievo di [[William Garbutt]] e fondatore della «scuola alessandrina»<ref>{{cita|Boccassi |
Precursore del [[Metodo (calcio)|Metodo]], raccolse appieno la lezione di [[George Arthur Smith]], allievo di [[William Garbutt]] e fondatore della «scuola alessandrina»<ref>{{cita|Boccassi et al.|p. XVII}}.</ref>, presentando un gioco fortemente improntato sui ruoli del centromediano ([[Giuseppe Gandini (calciatore)|Gandini]] all'Alessandria, [[Luis Monti|Monti]] alla Juventus) e di un attaccante arretrato ([[Giovanni Ferrari|Ferrari]]), registi in grado d'ispirare veloci manovre offensive; allo stesso tempo, ricercava solidità in copertura attraverso «blocchi difensivi»<ref name="Papa">{{cita|Papa e Panico|p. 174}}.</ref>. Attingeva al vivaio (oltre a Ferrari lanciò [[Elvio Banchero]], [[Luigi Bertolini]], [[Felice Borel]]), studiava assiduamente la disposizione tattica degli avversari da affrontare<ref name="Sappino593"/> e dava grande importanza all'allenamento — esemplare il suo lavoro, assieme al preparatore atletico Guido Angeli<ref>{{Cita|Pennacchia, 1999|p. 148}}.</ref>, per riportare in forma Monti<ref>{{cita|Chiesa, ''Prima puntata''|p. 69}}.</ref> —, attuando anche un rigido regime di sorveglianza dei giocatori<ref name="Sappino1063">{{cita|Sappino|p. 1063}}.</ref>. |
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==Carriera== |
==Carriera== |
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====Club==== |
====Club==== |
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=====Gli esordi con la Nazionale Lombardia===== |
=====Gli esordi con la Nazionale Lombardia===== |
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Si appassionò presto al gioco del calcio: inizialmente portiere, si spostò a centrocampo dopo la fondazione della {{Calcio Nazionale Lombardia|N}}, squadra milanese della quale divenne anche capitano<ref name="Pungolo" />. Nel 1913 la compagine, vincitrice del girone lombardo di [[Promozione 1912-1913|Promozione]] e dunque promossa in [[Prima Categoria 1913-1914|Prima Categoria]], fu invitata ad Alessandria dalla locale squadra per disputare gare amichevoli sul proprio campo in occasione delle feste pasquali<ref name="Pungolo" />. La Nazionale Lombardia vinse i match, Carcano risultò il migliore in campo e impressionò il dirigente dell'Alessandria [[Augusto Rangone]], che si affrettò a ingaggiarlo<ref name="Pungolo" /><ref>{{cita|Boccassi Cavalli|p. 112}}.</ref>. |
Si appassionò presto al gioco del calcio: inizialmente portiere, si spostò a centrocampo dopo la fondazione della {{Calcio Nazionale Lombardia|N}}, squadra milanese della quale divenne anche capitano<ref name="Pungolo" />. Nel 1913 la compagine, vincitrice del girone lombardo di [[Promozione 1912-1913|Promozione]] e dunque promossa in [[Prima Categoria 1913-1914|Prima Categoria]], fu invitata ad Alessandria dalla locale squadra per disputare gare amichevoli sul proprio campo in occasione delle feste pasquali<ref name="Pungolo" />. La Nazionale Lombardia vinse i match, Carcano risultò il migliore in campo e impressionò il dirigente dell'Alessandria [[Augusto Rangone]], che si affrettò a ingaggiarlo<ref name="Pungolo" /><ref>{{cita|Boccassi e Cavalli|p. 112}}.</ref>. |
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=====1913-1923: la militanza nell'Alessandria===== |
=====1913-1923: la militanza nell'Alessandria===== |
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I primi mesi dell'esperienza alessandrina di Carcano furono densi di avvenimenti; nel mese di giugno fu squalificato per tre mesi per aver accettato il trasferimento in cambio di un impiego lavorativo, principio contrario alla regola del severo dilettantismo prevista dalla [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|Federazione]]<ref name="Boccassi482">{{cita|Boccassi Cavalli|pp. 482-483}}.</ref>. Giocò la prima gara coi grigi il 29 di quel mese, ad [[Acqui Terme]] contro [[Acqui Unione Sportiva 1911|i locali]], segnando una rete<ref>{{cita|Boccassi Cavalli|p. 118}}.</ref>. |
I primi mesi dell'esperienza alessandrina di Carcano furono densi di avvenimenti; nel mese di giugno fu squalificato per tre mesi per aver accettato il trasferimento in cambio di un impiego lavorativo, principio contrario alla regola del severo dilettantismo prevista dalla [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|Federazione]]<ref name="Boccassi482">{{cita|Boccassi e Cavalli|pp. 482-483}}.</ref>. Giocò la prima gara coi grigi il 29 di quel mese, ad [[Acqui Terme]] contro [[Acqui Unione Sportiva 1911|i locali]], segnando una rete<ref>{{cita|Boccassi e Cavalli|p. 118}}.</ref>. |
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Debuttò in campionato il 1º novembre 1913, nella gara vinta 7-0 contro la {{Calcio |
Debuttò in campionato il 1º novembre 1913, nella gara vinta 7-0 contro la {{Calcio Liguria FBC|N}}<ref>{{cita|Boccassi e Cavalli|p. 151}}.</ref>. Affidato alle cure dell'allenatore George Arthur Smith, che ne fece il centrosostegno titolare e ne affinò la tecnica, Carcano guadagnò in breve tempo il consenso della critica (dopo la partita {{Calcio Genoa|N}}-Alessandria ricevette le lodi di William Garbutt<ref>''Ciò che Mister Garbutt pensa della squadra Alessandrina'', da ''Il Calcio'', 26 novembre 1913, citato in {{cita|Boccassi e Cavalli|p. 185}}.</ref>) e dei tifosi; successe ad [[Amilcare Savojardo]] nel ruolo di capitano della squadra e iniziò a ricevere, di nascosto, un salario<ref name="Pungolo" />. Alla fine della stagione, malgrado la contrarietà della dirigenza alessandrina, partì assieme al compagno di squadra [[Edoardo Grillo|Grillo]] per il [[Brasile]], dove disputò una tournée con la maglia della {{Calcio Pro Vercelli|N}}<ref name="Football" />, prima trasferta oltreoceano di un ''club'' italiano<ref name="Chiesa204" />. Allettato dalle offerte dell'allenatore dei bianchi [[Giuseppe Milano]], suo estimatore, fu vicino al trasferimento, che non andò a buon fine<ref>{{cita|Boccassi e Cavalli|p. 200}}.</ref>. |
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Carcano rimase dunque ad Alessandria e, nel corso della stagione [[Prima Categoria 1914-1915|1914-1915]], fu convocato per la prima volta in nazionale. L'ingresso del Regno d'Italia nella prima guerra mondiale e il conseguente stop dei campionati e dei lavori delle Nazionali gli impedirono però di mettersi appieno in luce come calciatore; durante la guerra militò brevemente, come molti suoi compagni, nell'{{Calcio Alessandrina|N}}, squadra amatoriale sorta in quel periodo in città come conseguenza della momentanea interruzione delle attività dell'Alessandria<ref>{{cita|Boccassi Cavalli|p. 550}}.</ref>. |
Carcano rimase dunque ad Alessandria e, nel corso della stagione [[Prima Categoria 1914-1915|1914-1915]], fu convocato per la prima volta in nazionale. L'ingresso del Regno d'Italia nella prima guerra mondiale e il conseguente stop dei campionati e dei lavori delle Nazionali gli impedirono però di mettersi appieno in luce come calciatore; durante la guerra militò brevemente, come molti suoi compagni, nell'{{Calcio Alessandrina|N}}, squadra amatoriale sorta in quel periodo in città come conseguenza della momentanea interruzione delle attività dell'Alessandria<ref>{{cita|Boccassi e Cavalli|p. 550}}.</ref>. |
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Disputò la sua ultima partita con l'Alessandria il 28 ottobre 1923, contro la {{Calcio Virtus Bologna|N}}<ref>{{cita|Boccassi |
Disputò la sua ultima partita con l'Alessandria il 28 ottobre 1923, contro la {{Calcio Virtus Bologna|N}}<ref>{{cita|Boccassi et al.|p. 30}}.</ref>: nell'occasione subì un infortunio che lo indusse ad abbandonare il calcio giocato<ref name="Chiesa204" />. Risulta che abbia disputato 63 gare ufficiali, segnando 10 reti tra il 1913 e il 1921<ref>{{cita|Boccassi e Cavalli|p. 551}}.</ref>, e altre 45 tra il 1921 e il 1923, con 8 reti<ref>{{cita|Boccassi et al.|pp. 23, 27, 31}}.</ref>, per un totale di 108 presenze e 18 segnature. Dichiarò di aver ottenuto ad Alessandria «''le più belle soddisfazioni della mia vita sportiva''»<ref name="Pungolo" />. In realtà risultò disputare anche alcune partite con l'Internaples nella stagione 1925-1926 in qualità di giocatore-allenatore, collezionando complessivamente otto presenze e zero reti<ref>{{cita|Fontanelli|p. 84}}.</ref>. |
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====Nazionale==== |
====Nazionale==== |
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Fu il primo calciatore dell'Alessandria a essere convocato in nazionale<ref name="Chiesa">{{cita|Chiesa |
Fu il primo calciatore dell'Alessandria a essere convocato in nazionale<ref name="Chiesa">{{cita|Chiesa|p. 170}}.</ref>. Fece il suo debutto in maglia azzurra a [[Torino]] il 31 gennaio 1915, schierato da [[Nino Resegotti]] nella vittoriosa amichevole contro la {{NazNB|CA|CHE|M}} (3-1). Chiuso da [[Giuseppe Milano|Milano I]] e da [[Virgilio Fossati|Fossati]]<ref name="Chiesa204" />, collezionò altre quattro presenze nel [[Periodo interbellico|primo dopoguerra]], dopo la ripresa dell'attività internazionale; segnò un gol in Italia-{{NazNB|CA|FRA|M}} 9-4 del 18 gennaio 1920<ref>{{cita|Melegari|pp. 516-517, 627}}.</ref>. |
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===Allenatore=== |
===Allenatore=== |
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====Gli esordi alla Valenzana e all'Internaples==== |
====Gli esordi alla Valenzana e all'Internaples==== |
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Nel 1924 iniziò la carriera di allenatore sulla panchina della {{Calcio Valenzana|N}}, che concluse il campionato di [[Seconda Divisione 1924-1925|Seconda Divisione]] al secondo posto, mancando di un punto l'ammissione agli spareggi per la promozione in massima serie<ref>{{cita|Maggiora|p. 45}}.</ref>. Al termine del torneo passò un breve ma felice periodo all'{{Calcio Internaples|N}}, che arrivò a disputare le [[Prima Divisione 1925-1926|finali per la Lega Sud]]; con lui vi era [[Giovanni Ferrari]], giovane attaccante da lui notato mentre palleggiava per le strade di Alessandria<ref>{{cita|Caligaris |
Nel 1924 iniziò la carriera di allenatore sulla panchina della {{Calcio Valenzana|N}}, che concluse il campionato di [[Seconda Divisione 1924-1925|Seconda Divisione]] al secondo posto, mancando di un punto l'ammissione agli spareggi per la promozione in massima serie<ref>{{cita|Maggiora|p. 45}}.</ref>. Al termine del torneo passò un breve ma felice periodo all'{{Calcio Internaples|N}}, che arrivò a disputare le [[Prima Divisione 1925-1926|finali per la Lega Sud]]; con lui vi era [[Giovanni Ferrari]], giovane attaccante da lui notato mentre palleggiava per le strade di Alessandria<ref>{{cita|Caligaris|p. 26}}.</ref>, e che rivolle con sé l'anno dopo, quando fu la squadra nella quale aveva militato da calciatore a chiamarlo in panchina. |
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====Le esperienze all'Alessandria e in nazionale==== |
====Le esperienze all'Alessandria e in nazionale==== |
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[[File:Alessandria Calcio - Div. Nazionale 1927-28.PNG|thumb|left|upright=1.2|Carcano (in piedi, sulla destra) e l'Alessandria dell'annata 1927-1928.]] |
[[File:Alessandria Calcio - Div. Nazionale 1927-28.PNG|thumb|left|upright=1.2|Carcano (in piedi, sulla destra) e l'Alessandria dell'annata 1927-1928.]] |
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Si dimostrò altamente capace; sotto la sua guida l'Alessandria, reduce da un campionato negativo, divenne una delle potenze calcistiche di primo piano dell'epoca<ref>{{cita|Boccassi |
Si dimostrò altamente capace; sotto la sua guida l'Alessandria, reduce da un campionato negativo, divenne una delle potenze calcistiche di primo piano dell'epoca<ref>{{cita|Boccassi et al.|pp. 41, 45}}.</ref>. Vinse immediatamente la [[Coppa CONI]] e sfiorò la vittoria dello scudetto nel [[Divisione Nazionale 1927-1928|1927-1928]] con calciatori quasi tutti provenienti dal vivaio, tra cui il già citato Ferrari, l'attaccante Banchero, e Luigi Bertolini, che per una sua intuizione fu spostato da centravanti a mediano sinistro, ruolo nel quale si laureò poi campione del Mondo<ref>{{cita web |cognome=Bedeschi |nome=Stefano |url=http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=62525 |titolo=Gli eroi in bianconero: Luigi Bertolini |accesso=25 aprile 2013 |data=13 settembre 2012}}</ref>. |
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Tra l'ottobre 1928 e l'aprile 1929 fu affidato a Carcano il ruolo di allenatore della nazionale, prima dell'avvento di Vittorio Pozzo; l'esperienza terminò dopo solamente sei gare, ma gli è riconosciuta l'introduzione dei primi schemi arretrati, con « |
Tra l'ottobre 1928 e l'aprile 1929 fu affidato a Carcano il ruolo di allenatore della nazionale, prima dell'avvento di Vittorio Pozzo; l'esperienza terminò dopo solamente sei gare, ma gli è riconosciuta l'introduzione dei primi schemi arretrati, con «l'esordio del gioco di copertura e dei blocchi difensivi» mantenuti negli anni a venire dal suo successore<ref name="Papa" /><ref>Stefano Boldrini, ''Altre competizioni: Coppa internazionali'', citato in {{cita|Sappino|p. 1439}}.</ref>. |
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====La Juventus: il ''Quinquennio d'oro''==== |
====La Juventus: il ''Quinquennio d'oro''==== |
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{{vedi anche|Quinquennio d'oro}} |
{{vedi anche|Quinquennio d'oro}} |
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Lasciò l'Alessandria nel 1930, quando fu ingaggiato dall'ambiziosa Juventus: sulla panchina dei torinesi vinse immediatamente i primi quattro dei cinque scudetti consecutivi che contrassegnarono il '' |
Lasciò l'Alessandria nel 1930, quando fu ingaggiato dall'ambiziosa Juventus: sulla panchina dei torinesi vinse immediatamente i primi quattro dei cinque scudetti consecutivi che contrassegnarono il ''Quinquennio d'oro'' bianconero<ref name="rsssf" />, una striscia che ne farà l'allenatore più vittorioso del calcio italiano per i seguenti cinquant'anni<ref name=Caroli/>. Alla Juventus introdusse, oltre a una ferrea disciplina<ref name="Sappino1063" />, l'innovativo [[Metodo (calcio)|Metodo]]; seppe sfruttare la classe degli [[oriundi]]<ref name="Sappino593" /> e contribuì portando con sé vari elementi da lui eruditi all'Alessandria, lanciando tra gli altri il giovane cannoniere [[Felice Borel]], divenendo una sorta di ''[[deus ex machina]]''<ref name="Fontana">{{cita web|autore=Mattia Fontana|url=https://it.eurosport.yahoo.com/notizie/serie-triplete-storico-antonio-conte-155034634--sow.html|titolo=Il "triplete" storico di Antonio Conte|data=4 maggio 2014|urlarchivio=https://archive.is/20140918155248/https://it.eurosport.yahoo.com/notizie/serie-triplete-storico-antonio-conte-155034634--sow.html|dataarchivio=18 settembre 2014|urlmorto=sì}}</ref>. Pozzo lo scelse come vicecommissario tecnico in occasione dei vittoriosi Mondiali del 1934. |
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[[File:Juventus 1931-32, Campo di Corso Marsiglia.jpg|thumb|upright=1.2|Carcano (in piedi, sulla destra) con la Juventus della stagione 1931-1932.]] |
[[File:Juventus 1931-32, Campo di Corso Marsiglia.jpg|thumb|upright=1.2|Carcano (in piedi, sulla destra) con la Juventus della stagione 1931-1932.]] |
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Il proficuo rapporto con la Juventus e la nazionale azzurra, però, si chiuse bruscamente nel dicembre di quell'anno, quando Carcano venne licenziato, ufficialmente, per « |
Il proficuo rapporto con la Juventus e la nazionale azzurra, però, si chiuse bruscamente nel dicembre di quell'anno, quando Carcano venne licenziato, ufficialmente, per «motivi personali»<ref>{{cita|Chiesa, ''Seconda puntata''|p. 75}}.</ref>; in realtà, le voci di una presunta [[omosessualità]] dell'allenatore si erano fatte troppo insistenti per essere tollerate in [[Storia dell'Italia fascista|epoca fascista]]<ref name="Chiesa76" /><ref name="Treccani">{{Cita|Lo Presti}}.</ref>: alcuni dirigenti avevano infatti denunciato al presidente [[Edoardo Agnelli (1892-1935)|Edoardo Agnelli]] presunte ambiguità nel trattamento che l'allenatore riservava ad alcuni tra consiglieri e giocatori, tra i quali [[Mario Varglien]], [[Luis Monti]]<ref name="Brera" /> e, in particolare, un giovane sudamericano<ref name="Chiesa76" /><ref name="Treccani" />. Agnelli, al termine di una riunione, optò per l'allontanamento di Carcano<ref name="Pennacchia" />, sostituito dall'ex capitano bianconero [[Carlo Bigatto]] il quale traghettò la squadra verso il quinto titolo italiano consecutivo<ref name="Sappino593" />. |
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====L'oblio e il secondo dopoguerra==== |
====L'oblio e il secondo dopoguerra==== |
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Fino alla fine della [[seconda guerra mondiale]], Carcano non allenò più ufficialmente: venne assunto per un periodo al {{Calcio Genoa|N|1935}}, in [[Serie B]], come secondo di [[Renzo De Vecchi]] e poi, nel 1941, visse un'esperienza alla Sanremese, in [[Serie C|C]]. Dopo la Liberazione venne ingaggiato dall'{{Calcio Inter|N}}, che seguì durante il [[Divisione Nazionale 1945-1946|campionato 1945-1946]], e sulla cui panchina si avvicendò, nelle due stagioni successive, con [[Giuseppe Meazza]]<ref>{{cita web |url=http://archivio.inter.it/cgi-bin/allenatori-stagioni |titolo=Allenatori: Tutte le stagioni e i Mister dell'Inter dal 1909/10 al 2012/13 |accesso=25 aprile 2013}}</ref>. |
Fino alla fine della [[seconda guerra mondiale]], Carcano non allenò più ufficialmente: venne assunto per un periodo al {{Calcio Genoa|N|1935}}, in [[Serie B]], come secondo di [[Renzo De Vecchi]] e poi, nel 1941, visse un'esperienza alla Sanremese, in [[Serie C|C]]. Dopo la Liberazione venne ingaggiato dall'{{Calcio Inter|N}}, che seguì durante il [[Divisione Nazionale 1945-1946|campionato 1945-1946]], e sulla cui panchina si avvicendò, nelle due stagioni successive, con [[Giuseppe Meazza]]<ref>{{cita web |url=http://archivio.inter.it/cgi-bin/allenatori-stagioni |titolo=Allenatori: Tutte le stagioni e i Mister dell'Inter dal 1909/10 al 2012/13 |accesso=25 aprile 2013 |dataarchivio=18 maggio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130518220018/http://archivio.inter.it/cgi-bin/allenatori-stagioni |urlmorto=sì }}</ref>. |
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Concluse la carriera allenando nel finale della [[Serie A 1948-1949|stagione 1948-1949]] l'{{Calcio Atalanta|N}}, sostituendo il dimissionario [[Ivo Fiorentini]]; rivestì poi il ruolo di [[Direttore tecnico (sport)|direttore tecnico]] all'Alessandria, in B, nella stagione [[Serie B 1949-1950|1949-1950]] (allenatore era [[Albert Flatley|Bert Flatley]])<ref>{{cita|Boccassi |
Concluse la carriera allenando nel finale della [[Serie A 1948-1949|stagione 1948-1949]] l'{{Calcio Atalanta|N}}, sostituendo il dimissionario [[Ivo Fiorentini]]; rivestì poi il ruolo di [[Direttore tecnico (sport)|direttore tecnico]] all'Alessandria, in B, nella stagione [[Serie B 1949-1950|1949-1950]] (allenatore era [[Albert Flatley|Bert Flatley]])<ref>{{cita|Boccassi et al.|p. 151}}.</ref> e alla {{Calcio Sanremese|N}}, nel [[Serie C 1952-1953|1952-1953]] (coaudiuvò [[Filippo Pascucci]])<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1598_02_1952_0292_0005_22044158/|titolo=Carcano alla Sanremese come direttore tecnico|pubblicazione=Stampa Sera|data=10 dicembre 1952|p=5}}</ref>. |
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Visse in [[Liguria]] fino alla morte, sopraggiunta nel 1965. |
Visse in [[Liguria]] fino alla morte, sopraggiunta nel 1965. |
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====Carlin's Boys==== |
====Carlin's Boys==== |
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A [[Sanremo]], dove risiedeva dalla metà degli anni |
A [[Sanremo]], dove risiedeva dalla metà degli anni 30, nel 1947 lavorò con l'ex calciatore [[Amilcare Gilardoni]] e col politico Luigi Napolitano alla fondazione della ''Carlin's Boys'', società calcistica così chiamata per il suo stesso soprannome. Tale club ha anche istituito l'[[Torneo Internazionale Carlin's Boys|omonimo torneo internazionale]] giovanile cittadino<ref name="Monticone">Bruno Monticone. ''Da stasera il mitico «Carlin's»'', da ''La Stampa'' della Liguria, 180/1988, 20 agosto 1988, p. V.</ref>, e nel 2015 ha rilevato la [[tradizione sportiva]] della principale squadra cittadina, la {{Calcio Sanremese|N}}. |
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==Statistiche== |
==Statistiche== |
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===Cronologia presenze e reti in nazionale=== |
===Cronologia presenze e reti in nazionale=== |
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{{Cronoini|ITA 1861-1946}} |
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|| [[Football Club Internazionale 1946-1947|1946-1947]] || [[Serie A 1946-1947|A]] || 15 || 2 || 6 || 7 || – || – || – || – || – || – || – || – || – || – || 15 || 2 || 6 || 7 || 13,33<ref>Il [http://archivio.inter.it/cgi-bin/allenatore-scheda?idall=15&L=it sito ufficiale dell'Inter] attribuisce a Carcano, nella stagione 1946-1947, la direzione di 19 gare (3 vinte, 7 pareggiate e 9 perse); da fonti dell'epoca risulta però che sia stato esonerato e sostituito da Meazza l'11 gennaio 1947, dunque prima della 16ª giornata di campionato, cfr. [http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&c=1&f=6690&p=3#page/3/mode/1up Meazza allenatore dell'Internazionale], da ''Corriere dello Sport'', 12/1947, 12 gennaio 1947, p. 3.</ref> |
|| [[Football Club Internazionale 1946-1947|1946-1947]] || [[Serie A 1946-1947|A]] || 15 || 2 || 6 || 7 || – || – || – || – || – || – || – || – || – || – || 15 || 2 || 6 || 7 || 13,33<ref>Il [http://archivio.inter.it/cgi-bin/allenatore-scheda?idall=15&L=it sito ufficiale dell'Inter] attribuisce a Carcano, nella stagione 1946-1947, la direzione di 19 gare (3 vinte, 7 pareggiate e 9 perse); da fonti dell'epoca risulta però che sia stato esonerato e sostituito da Meazza l'11 gennaio 1947, dunque prima della 16ª giornata di campionato, cfr. [http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&c=1&f=6690&p=3#page/3/mode/1up Meazza allenatore dell'Internazionale], da ''Corriere dello Sport'', 12/1947, 12 gennaio 1947, p. 3.</ref> |
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|| [[Football Club Internazionale 1947-1948|1947-1948]] || [[Serie A 1947-1948|A]] || 8 || 1 || 2 || 5 || – || – || – || – || – || – || – || – || – || – || 8 || 1 || 2 || 5 || 12,50<ref>Il [http://archivio.inter.it/cgi-bin/allenatore-scheda?idall=15&L=it sito ufficiale dell'Inter] attribuisce a Carcano, nella stagione 1947-1948, la direzione di 15 gare (5 vinte, 2 pareggiate e 8 perse); da fonti dell'epoca risulta però che il debutto si sia verificato in occasione di Inter-{{Calcio Lazio|N}} del 21 marzo 1948 (27ª giornata) e che il ruolo di allenatore sia stato rilevato, prima di Inter- |
|| [[Football Club Internazionale 1947-1948|1947-1948]] || [[Serie A 1947-1948|A]] || 8 || 1 || 2 || 5 || – || – || – || – || – || – || – || – || – || – || 8 || 1 || 2 || 5 || 12,50<ref>Il [http://archivio.inter.it/cgi-bin/allenatore-scheda?idall=15&L=it sito ufficiale dell'Inter] attribuisce a Carcano, nella stagione 1947-1948, la direzione di 15 gare (5 vinte, 2 pareggiate e 8 perse); da fonti dell'epoca risulta però che il debutto si sia verificato in occasione di Inter-{{Calcio Lazio|N}} del 21 marzo 1948 (27ª giornata) e che il ruolo di allenatore sia stato rilevato, prima di Inter-{{Calcio Vicenza|N|1948}} del 23 maggio (35ª giornata), da [[David John Astley]], cfr. [http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&c=1&f=5996&p=3#page/3/mode/1up Inter: esordio di Carcano allenatore], da ''Corriere dello Sport'', 69/1948, 20 marzo 1948, p. 3; [http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&c=1&f=6045&p=2#page/2/mode/1up Allenamenti: Inter e Milan], da ''Corriere dello Sport'', 118/1948, 21 maggio 1948, p. 2.</ref> |
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!colspan="3"|Totale Inter || 63 || 26 || 15 || 22 || – || – || – || – || – || – || – || – || – || – || 63 || 26 || 15 || 22 || 41,26 |
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=== Panchine da commissario tecnico della nazionale === |
=== Panchine da commissario tecnico della nazionale === |
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==Note== |
==Note== |
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==Bibliografia== |
==Bibliografia== |
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*{{cita libro|curatore=Marco Ansaldo|curatore2=[[Roberto Beccantini]]|curatore3=Piero Bianco|titolo=Il grande album della Juve|città=Torino|editore=La Stampa|anno=1997|cid=Ansaldo et al.}} |
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*{{ |
*{{cita libro|autore=Ugo Boccassi|autore2=Anna Cavalli|titolo=La sostenibile certezza dell'essere "grigi" prima del 1912|città=Alessandria|editore=I Grafismi Boccassi|anno=2010|cid=Boccassi e Cavalli}} |
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*{{ |
*{{cita libro|autore=Ugo Boccassi|autore2=Enrico Dericci|autore3=Marcello Marcellini|titolo=Alessandria U.S.: 60 anni|città=Milano|editore=G.E.P.|anno=1973|cid=Boccassi et al.}} |
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*{{ |
*{{cita libro|autore=[[Gianni Brera]]|titolo=Storia critica del calcio italiano|città=Milano|editore=Baldini & Castoldi|anno=1998|cid=Brera}} |
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* |
*{{cita libro|Mimma|Caligaris|Grig100. Un secolo di Alessandria in cento partite|2012|Il Piccolo|Alessandria|cid=Caligaris}} |
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*{{cita libro|autore=[[Carlo F. Chiesa]]|titolo=Il secolo azzurro|città=Bologna|editore=Minerva|anno=2010|cid=Chiesa}} |
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*{{ |
*{{cita pubblicazione|autore=Carlo F. Chiesa|titolo=La grande storia dello scudetto - prima puntata|rivista=[[Calcio 2000]]|data=dicembre 2001|pp=54-70|cid=Chiesa, ''Prima puntata''}} |
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*{{ |
*{{cita pubblicazione|autore=Carlo F. Chiesa|titolo=Il grande romanzo dello scudetto. Seconda puntata: Continua il dominio della Juve|rivista=Calcio 2000|data=gennaio 2002|pp=58-77|cid=Chiesa, ''Seconda puntata''}} |
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*{{cita libro|autore=Carlo Fontanelli|titolo=Vent'anni dopo, Juventus - I campionati italiani della stagione 1925-26|editore=Geo Edizioni|cid=Fontanelli}} |
*{{cita libro|autore=Carlo Fontanelli|titolo=Vent'anni dopo, Juventus - I campionati italiani della stagione 1925-26|editore=Geo Edizioni|cid=Fontanelli}} |
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*{{cita libro|autore=Antonino Fugardi|titolo=Il calcio dalle origini ad oggi|editore=Cappelli|città=Bologna|anno=1966|cid=Fugardi}} |
*{{cita libro|autore=Antonino Fugardi|titolo=Il calcio dalle origini ad oggi|editore=Cappelli|città=Bologna|anno=1966|cid=Fugardi}} |
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*{{cita libro|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/carlo-carcano_(Enciclopedia-dello-Sport)/|autore=Salvatore Lo Presti|capitolo=CARCANO, Carlo|titolo=Enciclopedia dello Sport – Calcio|città=Roma|anno=2002|editore=Istituto dell'Enciclopedia Italiana|p=645|cid=Lo Presti}} |
*{{cita libro|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/carlo-carcano_(Enciclopedia-dello-Sport)/|autore-capitolo=Salvatore Lo Presti|capitolo=CARCANO, Carlo|titolo=Enciclopedia dello Sport – Calcio|città=Roma|anno=2002|editore=Istituto dell'Enciclopedia Italiana|p=645|cid=Lo Presti}} |
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*{{ |
*{{cita libro|Pier Giorgio|Maggiora|I primi cento anni della Valenzana|2006|Valenzana Calcio|Valenza|cid=Maggiora}} |
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*{{ |
*{{cita libro|curatore=Fabrizio Melegari|titolo=Almanacco illustrato del calcio 2002|città=Modena|editore=Panini|anno=2001|cid=Melegari}} |
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*{{ |
*{{cita libro|autore=Antonio Papa|autore2=Guido Panico|titolo=Storia sociale del calcio in Italia: dai club dei pionieri alla Nazione Sportiva (1887-1945)|città=Bologna|editore=Il Mulino|anno=1993|cid=Papa e Panico}} |
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*{{ |
*{{cita libro|autore=[[Mario Pennacchia]]|titolo=Gli Agnelli e la Juventus|città=Milano|editore=Rizzoli|anno=1985|cid=Pennacchia, 1985}} |
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*{{cita libro|autore=Mario Pennacchia|titolo=Il calcio in Italia|volume=1|altri=con la collaborazione della Federazione Italiana Giuoco Calcio|editore=UTET|città=Torino|anno=1999|ISBN=88-02-05351-0|cid=Pennacchia, 1999}} |
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*{{ |
*{{cita libro|curatore=Marco Sappino|titolo=Dizionario del calcio italiano - Vol. 2|città=Milano|editore=Baldini, Castoldi & Dalai|anno=2000|cid=Sappino}} |
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== Voci correlate == |
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* {{FIGC|271}} |
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{{Italia maschile calcio Coppa Internazionale 1927-1930}} |
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{{CT campioni della Coppa Internazionale}} |
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Versione attuale delle 23:21, 17 nov 2024
Carlo Carcano | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Carcano negli anni 20 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex mediano) | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1926 - giocatore 1953 - allenatore | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carlo Carcano (Varese, 26 febbraio 1891 – Sanremo, 23 giugno 1965[1]) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo mediano.
Fautore, assieme a Vittorio Pozzo, dello schema tattico del Metodo[2][3], è anche ricordato come uno dei principali teorici della «scuola alessandrina»[4]. Ha inoltre guidato la Juventus nel celebre periodo del Quinquennio d'oro[5] — stabilendo l'allora record di 4 titoli consecutivi nel campionato italiano per un allenatore[6], superato da Massimiliano Allegri ottantacinque anni dopo[7], nonché quello per titoli vinti complessivamente, durato mezzo secolo[8] — e affiancato il commissario tecnico Pozzo al timone dell'Italia in occasione del vittorioso campionato del mondo 1934[9]. Per questi meriti sportivi, nel 2014 è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano[10].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Originario di Masnago[11], crebbe a Milano e si appassionò fortemente al gioco del calcio sin da giovane. Fu tra i fondatori di una squadra, la Nazionale Lombardia, e nel 1913 si trasferì ad Alessandria, dove inizialmente, raccontò, «grazie a qualche amico sportivo sbarcai il lunario e tirai avanti alla meno peggio», per poi diventare capitano della squadra e permettersi un alloggio nella stessa pensione in cui soggiornavano i colleghi Savojardo e Ticozzelli[12]. Visse ad Alessandria tutta la sua carriera di calciatore, giocando anche diverse gare con la nazionale italiana a cavallo della prima guerra mondiale[13].
Divenne poi allenatore, conquistando quattro scudetti consecutivi con la Juventus nei primi anni 30, per poi venire improvvisamente allontanato dal club bianconero nel dicembre 1934 onde soffocare sul nascere uno scandalo omosessuale nel quale era stato coinvolto da elementi della società a lui ostili[14][15]. Rimase ai margini del mondo del calcio per un decennio[9].
Nel secondo dopoguerra entrò a far parte dello staff di alcune squadre come allenatore e direttore tecnico. Nel 1950 rimase ferito in un incidente d'auto a Merana, assieme a un allievo: riportò la rottura dello sterno[16]. Morì nel 1965, a 74 anni, all'ospedale di Sanremo[1], per le conseguenze di un grave malore che lo aveva colpito un mese prima, durante un bagno in mare[11].
Caratteristiche tecniche
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Secondo le parole di Carlo F. Chiesa, dopo gli esordi da portiere Carcano, «fisicamente prestante, tecnicamente dotato, trovò la naturale collocazione al centro della mediana, abile a sradicare palloni come a rilanciare l'azione, grazie alla sua intelligenza tattica»[11]; era un rigorista preciso e infallibile[17], nel 1913 La Gazzetta dello Sport lo definiva «buon palleggiatore e buon distributore, vera spina dorsale della squadra [l'Alessandria]»[18]. Nel 1914 Il Football lo descriveva a sua volta «abilissimo nei passaggi, trascinatore irresistibile, intuisce i punti deboli degli avversari e ne sfrutta i momenti di incertezza e di abbandono, lanciando con i suoi "allez, allez" la muta all'attacco»[17]. Emilio Colombo rilevava una scarsa attitudine del centrosostegno al dribbling e qualche difficoltà nella marcatura[19].
Allenatore
[modifica | modifica wikitesto]Come allenatore raccolse già nei primi anni di carriera il plauso di Vittorio Pozzo, che scrisse nel 1928: «che fiducia si possa riporre pienamente in elementi nostrani per la disciplina, l'insegnamento e l'organizzazione del gioco è dimostrato da un esempio per tutti: Carcano dell'Alessandria»[20]. Oggi viene ricordato non come «un grande stratega o un eccellente maestro di tecnica, [...] come quasi tutti i suoi colleghi dell'epoca fu un bravo allenatore-psicologo» che, alla Juventus, «si limitò a non guastare una squadra che funzionava da sé»[13]. Chiesa lo ha descritto come «fine psicologo e allenatore tatticamente pragmatico»[21].
Precursore del Metodo, raccolse appieno la lezione di George Arthur Smith, allievo di William Garbutt e fondatore della «scuola alessandrina»[22], presentando un gioco fortemente improntato sui ruoli del centromediano (Gandini all'Alessandria, Monti alla Juventus) e di un attaccante arretrato (Ferrari), registi in grado d'ispirare veloci manovre offensive; allo stesso tempo, ricercava solidità in copertura attraverso «blocchi difensivi»[23]. Attingeva al vivaio (oltre a Ferrari lanciò Elvio Banchero, Luigi Bertolini, Felice Borel), studiava assiduamente la disposizione tattica degli avversari da affrontare[5] e dava grande importanza all'allenamento — esemplare il suo lavoro, assieme al preparatore atletico Guido Angeli[24], per riportare in forma Monti[25] —, attuando anche un rigido regime di sorveglianza dei giocatori[26].
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]Gli esordi con la Nazionale Lombardia
[modifica | modifica wikitesto]Si appassionò presto al gioco del calcio: inizialmente portiere, si spostò a centrocampo dopo la fondazione della Nazionale Lombardia, squadra milanese della quale divenne anche capitano[12]. Nel 1913 la compagine, vincitrice del girone lombardo di Promozione e dunque promossa in Prima Categoria, fu invitata ad Alessandria dalla locale squadra per disputare gare amichevoli sul proprio campo in occasione delle feste pasquali[12]. La Nazionale Lombardia vinse i match, Carcano risultò il migliore in campo e impressionò il dirigente dell'Alessandria Augusto Rangone, che si affrettò a ingaggiarlo[12][27].
1913-1923: la militanza nell'Alessandria
[modifica | modifica wikitesto]I primi mesi dell'esperienza alessandrina di Carcano furono densi di avvenimenti; nel mese di giugno fu squalificato per tre mesi per aver accettato il trasferimento in cambio di un impiego lavorativo, principio contrario alla regola del severo dilettantismo prevista dalla Federazione[28]. Giocò la prima gara coi grigi il 29 di quel mese, ad Acqui Terme contro i locali, segnando una rete[29].
Debuttò in campionato il 1º novembre 1913, nella gara vinta 7-0 contro la Liguria[30]. Affidato alle cure dell'allenatore George Arthur Smith, che ne fece il centrosostegno titolare e ne affinò la tecnica, Carcano guadagnò in breve tempo il consenso della critica (dopo la partita Genoa-Alessandria ricevette le lodi di William Garbutt[31]) e dei tifosi; successe ad Amilcare Savojardo nel ruolo di capitano della squadra e iniziò a ricevere, di nascosto, un salario[12]. Alla fine della stagione, malgrado la contrarietà della dirigenza alessandrina, partì assieme al compagno di squadra Grillo per il Brasile, dove disputò una tournée con la maglia della Pro Vercelli[17], prima trasferta oltreoceano di un club italiano[11]. Allettato dalle offerte dell'allenatore dei bianchi Giuseppe Milano, suo estimatore, fu vicino al trasferimento, che non andò a buon fine[32].
Carcano rimase dunque ad Alessandria e, nel corso della stagione 1914-1915, fu convocato per la prima volta in nazionale. L'ingresso del Regno d'Italia nella prima guerra mondiale e il conseguente stop dei campionati e dei lavori delle Nazionali gli impedirono però di mettersi appieno in luce come calciatore; durante la guerra militò brevemente, come molti suoi compagni, nell'Alessandrina, squadra amatoriale sorta in quel periodo in città come conseguenza della momentanea interruzione delle attività dell'Alessandria[33].
Disputò la sua ultima partita con l'Alessandria il 28 ottobre 1923, contro la Virtus Bologna[34]: nell'occasione subì un infortunio che lo indusse ad abbandonare il calcio giocato[11]. Risulta che abbia disputato 63 gare ufficiali, segnando 10 reti tra il 1913 e il 1921[35], e altre 45 tra il 1921 e il 1923, con 8 reti[36], per un totale di 108 presenze e 18 segnature. Dichiarò di aver ottenuto ad Alessandria «le più belle soddisfazioni della mia vita sportiva»[12]. In realtà risultò disputare anche alcune partite con l'Internaples nella stagione 1925-1926 in qualità di giocatore-allenatore, collezionando complessivamente otto presenze e zero reti[37].
Nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Fu il primo calciatore dell'Alessandria a essere convocato in nazionale[38]. Fece il suo debutto in maglia azzurra a Torino il 31 gennaio 1915, schierato da Nino Resegotti nella vittoriosa amichevole contro la Svizzera (3-1). Chiuso da Milano I e da Fossati[11], collezionò altre quattro presenze nel primo dopoguerra, dopo la ripresa dell'attività internazionale; segnò un gol in Italia-Francia 9-4 del 18 gennaio 1920[39].
Allenatore
[modifica | modifica wikitesto]Gli esordi alla Valenzana e all'Internaples
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1924 iniziò la carriera di allenatore sulla panchina della Valenzana, che concluse il campionato di Seconda Divisione al secondo posto, mancando di un punto l'ammissione agli spareggi per la promozione in massima serie[40]. Al termine del torneo passò un breve ma felice periodo all'Internaples, che arrivò a disputare le finali per la Lega Sud; con lui vi era Giovanni Ferrari, giovane attaccante da lui notato mentre palleggiava per le strade di Alessandria[41], e che rivolle con sé l'anno dopo, quando fu la squadra nella quale aveva militato da calciatore a chiamarlo in panchina.
Le esperienze all'Alessandria e in nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Si dimostrò altamente capace; sotto la sua guida l'Alessandria, reduce da un campionato negativo, divenne una delle potenze calcistiche di primo piano dell'epoca[42]. Vinse immediatamente la Coppa CONI e sfiorò la vittoria dello scudetto nel 1927-1928 con calciatori quasi tutti provenienti dal vivaio, tra cui il già citato Ferrari, l'attaccante Banchero, e Luigi Bertolini, che per una sua intuizione fu spostato da centravanti a mediano sinistro, ruolo nel quale si laureò poi campione del Mondo[43].
Tra l'ottobre 1928 e l'aprile 1929 fu affidato a Carcano il ruolo di allenatore della nazionale, prima dell'avvento di Vittorio Pozzo; l'esperienza terminò dopo solamente sei gare, ma gli è riconosciuta l'introduzione dei primi schemi arretrati, con «l'esordio del gioco di copertura e dei blocchi difensivi» mantenuti negli anni a venire dal suo successore[23][44].
La Juventus: il Quinquennio d'oro
[modifica | modifica wikitesto]Lasciò l'Alessandria nel 1930, quando fu ingaggiato dall'ambiziosa Juventus: sulla panchina dei torinesi vinse immediatamente i primi quattro dei cinque scudetti consecutivi che contrassegnarono il Quinquennio d'oro bianconero[6], una striscia che ne farà l'allenatore più vittorioso del calcio italiano per i seguenti cinquant'anni[8]. Alla Juventus introdusse, oltre a una ferrea disciplina[26], l'innovativo Metodo; seppe sfruttare la classe degli oriundi[5] e contribuì portando con sé vari elementi da lui eruditi all'Alessandria, lanciando tra gli altri il giovane cannoniere Felice Borel, divenendo una sorta di deus ex machina[45]. Pozzo lo scelse come vicecommissario tecnico in occasione dei vittoriosi Mondiali del 1934.
Il proficuo rapporto con la Juventus e la nazionale azzurra, però, si chiuse bruscamente nel dicembre di quell'anno, quando Carcano venne licenziato, ufficialmente, per «motivi personali»[46]; in realtà, le voci di una presunta omosessualità dell'allenatore si erano fatte troppo insistenti per essere tollerate in epoca fascista[9][47]: alcuni dirigenti avevano infatti denunciato al presidente Edoardo Agnelli presunte ambiguità nel trattamento che l'allenatore riservava ad alcuni tra consiglieri e giocatori, tra i quali Mario Varglien, Luis Monti[15] e, in particolare, un giovane sudamericano[9][47]. Agnelli, al termine di una riunione, optò per l'allontanamento di Carcano[14], sostituito dall'ex capitano bianconero Carlo Bigatto il quale traghettò la squadra verso il quinto titolo italiano consecutivo[5].
L'oblio e il secondo dopoguerra
[modifica | modifica wikitesto]Fino alla fine della seconda guerra mondiale, Carcano non allenò più ufficialmente: venne assunto per un periodo al Genova 1893, in Serie B, come secondo di Renzo De Vecchi e poi, nel 1941, visse un'esperienza alla Sanremese, in C. Dopo la Liberazione venne ingaggiato dall'Inter, che seguì durante il campionato 1945-1946, e sulla cui panchina si avvicendò, nelle due stagioni successive, con Giuseppe Meazza[48].
Concluse la carriera allenando nel finale della stagione 1948-1949 l'Atalanta, sostituendo il dimissionario Ivo Fiorentini; rivestì poi il ruolo di direttore tecnico all'Alessandria, in B, nella stagione 1949-1950 (allenatore era Bert Flatley)[49] e alla Sanremese, nel 1952-1953 (coaudiuvò Filippo Pascucci)[50].
Visse in Liguria fino alla morte, sopraggiunta nel 1965.
Carlin's Boys
[modifica | modifica wikitesto]A Sanremo, dove risiedeva dalla metà degli anni 30, nel 1947 lavorò con l'ex calciatore Amilcare Gilardoni e col politico Luigi Napolitano alla fondazione della Carlin's Boys, società calcistica così chiamata per il suo stesso soprannome. Tale club ha anche istituito l'omonimo torneo internazionale giovanile cittadino[51], e nel 2015 ha rilevato la tradizione sportiva della principale squadra cittadina, la Sanremese.
Statistiche
[modifica | modifica wikitesto]Presenze e reti nei club
[modifica | modifica wikitesto]Stagione | Squadra | Campionato | ||
---|---|---|---|---|
Comp | Pres | Reti | ||
1912-1913 | Nazionale Lombardia | Prom. | ? | ? |
1913-1914 | Alessandria | 1ª Cat | 15 | 6 |
1914-1915 | 1ª Cat | 13 | 1 | |
1919-1920 | 1ª Cat | 20 | 2 | |
1920-1921 | 1ª Cat | 15 | 1 | |
1921-1922 | 1ª Div | 19 | 5 | |
1922-1923 | 1ª Div | 22 | 3 | |
1923-1924 | 1ª Div | 4 | 0 | |
Totale Alessandria | 108 | 18 | ||
1925-1926 | Internaples | 1ª Div | 8 | 0 |
Cronologia presenze e reti in nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia | |||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|
Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
31-1-1915 | Torino | Italia | 3 – 1 | Svizzera | Amichevole | - | CT: Resegotti |
18-1-1920 | Milano | Italia | 9 – 4 | Francia | Amichevole | 1 | CT: Resegotti |
28-3-1920 | Berna | Svizzera | 3 – 0 | Italia | Amichevole | - | CT: Milano |
20-2-1921 | Marsiglia | Francia | 1 – 2 | Italia | Amichevole | - | CT: Milano |
6-3-1921 | Milano | Italia | 2 – 1 | Svizzera | Amichevole | - | CT: Milano |
Totale | Presenze | 5 | Reti | 1 |
Carriera da allenatore
[modifica | modifica wikitesto]Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Totale | Vittorie % | |||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | G | V | N | P | % | ||
1924-1925 | Valenzana | 2ª Div | 18 | 11 | 4 | 3 | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 18 | 11 | 4 | 3 | 61,11 |
1925-1926 | Internaples | 1ª Div | 18 | 12 | 5 | 1 | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 18 | 12 | 5 | 1 | 66,66 |
1926-1927 | Alessandria | DN | 18 | 9 | 3 | 6 | CI CONI |
1 12 |
1 8 |
0 4 |
0 0 |
– | – | – | – | – | 31 | 18 | 7 | 6 | 58,06 |
1927-1928 | DN | 34 | 18 | 8 | 8 | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 34 | 18 | 8 | 8 | 52,94 | |
1928-1929 | DN | 30 | 16 | 8 | 6 | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 30 | 16 | 8 | 6 | 53,33 | |
1929-1930 | A | 34 | 14 | 8 | 12 | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 34 | 14 | 8 | 12 | 41,17 | |
Totale Alessandria | 116 | 57 | 27 | 32 | – | 13 | 9 | 4 | 0 | – | – | – | – | – | 129 | 66 | 31 | 32 | 51,16 | ||
1930-1931 | Juventus | A | 34 | 25 | 5 | 4 | – | – | – | – | – | CEC | 3 | 1 | 0 | 2 | 37 | 26 | 5 | 6 | 70,27 |
1931-1932 | A | 34 | 24 | 6 | 4 | – | – | – | – | – | CEC | 4 | 2 | 1 | 1 | 38 | 26 | 7 | 5 | 68,42 | |
1932-1933 | A | 34 | 25 | 4 | 5 | – | – | – | – | – | CEC | 4 | 2 | 1 | 1 | 38 | 27 | 5 | 6 | 71,05 | |
1933-1934 | A | 34 | 23 | 7 | 4 | – | – | – | – | – | CEC | 6 | 4 | 1 | 1 | 40 | 27 | 8 | 5 | 67,50 | |
lug.-dic. 1934 | A | 8 | 5 | 2 | 1 | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 8 | 5 | 2 | 1 | 62,50 | |
Totale Juventus | 144 | 102 | 24 | 18 | – | – | – | – | – | – | 17 | 9 | 3 | 5 | 161 | 111 | 27 | 23 | 68,94 | ||
1941-1942 | Sanremese | C | 30 | 12 | 9 | 9 | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 30 | 12 | 9 | 9 | 40,00 |
1945-1946 | Inter | DN | 40 | 23 | 7 | 10 | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 40 | 23 | 7 | 10 | 57,50 |
1946-1947 | A | 15 | 2 | 6 | 7 | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 15 | 2 | 6 | 7 | 13,33[52] | |
1947-1948 | A | 8 | 1 | 2 | 5 | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 8 | 1 | 2 | 5 | 12,50[53] | |
Totale Inter | 63 | 26 | 15 | 22 | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 63 | 26 | 15 | 22 | 41,26 | ||
1948-1949 | Atalanta | A | 10 | 5 | 3 | 2 | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 10 | 5 | 3 | 2 | 50,00 |
Panchine da commissario tecnico della nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia | |||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|
Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
14-10-1928 | Zurigo | Svizzera | 2 – 3 | Italia | Coppa Internazionale 1927-1930 | Rossetti II 2 Baloncieri |
Cap: Baloncieri |
11-11-1928 | Roma | Italia | 2 – 2 | Austria | Amichevole | 2 Conti | Cap: Baloncieri |
2-12-1928 | Milano | Italia | 3 – 2 | Paesi Bassi | Amichevole | 2 Libonatti Baloncieri |
Cap: Baloncieri |
3-3-1929 | Bologna | Italia | 4 – 2 | Cecoslovacchia | Coppa Internazionale 1927-1930 | 3 Rossetti II Libonatti |
Cap: Rosetta |
7-4-1929 | Vienna | Austria | 3 – 0 | Italia | Coppa Internazionale 1927-1930 | - | Cap: Caligaris |
28-4-1929 | Torino | Italia | 1 – 2 | Germania | Amichevole | Rossetti II | Cap: Cevenini III |
Totale | Presenze | 6 | Reti | 13 |
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]- Promozione: 1
- Nazionale Lombardia: 1912-1913
Allenatore
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]- Coppa CONI: 1
- Alessandria: 1927
Individuale
[modifica | modifica wikitesto]- Inserito nella Hall of Fame del calcio italiano
- 2014 (riconoscimento alla memoria)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b L'ex azzurro Carcano è deceduto a Sanremo, in Stampa Sera, 23 giugno 1965, p. 11. L'Enciclopedia dello Sport riporta come luogo della morte Alessandria, cfr. Lo Presti.
- ^ Carlo F. Chiesa, Le tattiche: Il 4-2-4, in Calcio 2000, 8 [22], agosto 1999, p. 158, ISSN 1122-1712 .
- ^ Fugardi, p. 92.
- ^ Mario Bocchio, La celebre scuola alessandrina, su museogrigio.it, 16 gennaio 2015.
- ^ a b c d Sappino, p. 593.
- ^ a b Roberto Di Maggio, Italy - Coaches of Championship Teams, su rsssf.com, 17 luglio 2012. URL consultato il 25 aprile 2013.
- ^ Allegri nella storia: 5 scudetti di fila, su arenacalcio.it, 21 aprile 2019.
- ^ a b Angelo Caroli, Trap, un uomo chiamato scudetto, in Stampa Sera, 8 maggio 1984, p. 13.
- ^ a b c d Chiesa, Seconda puntata, p. 76.
- ^ Hall of Fame del calcio italiano, si aprono le porte per altre 10 stelle, su figc.it, 20 ottobre 2014. URL consultato il 21 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2014).
- ^ a b c d e f Chiesa, pp. 204-205.
- ^ a b c d e f Carcano ripercorse la sua vita e la sua carriera in un articolo pubblicato sul settimanale alessandrino Il Pungolo nel 1957; si veda Boccassi e Cavalli, pp. 279-280.
- ^ a b Ansaldo et al., p. 90.
- ^ a b Pennacchia, 1985, p. 123.
- ^ a b Brera, p. 117: «Vennero sospettati di pederastia e denunciati da dirigenti gelosi di Borel lo stesso Carletto Carcano, l'allenatore, un paio di consiglieri, Varglien I e perfino, ironia, Luigi Monti».
- ^ Carcano ferito in un incidente d'auto, in Stampa Sera, 4 settembre 1950, p. 4.
- ^ a b c Il Football, 12 dicembre 1914, citato in Boccassi e Cavalli, pp. 480-482.
- ^ La Gazzetta dello Sport, 27 ottobre 1913, citato in Boccassi e Cavalli, p. 140.
- ^ Citato in Chiesa, pp. 204-205.
- ^ Vittorio Pozzo, Il Mestiere del "Trainer", da «Lo Sport Fascista», n. 5 (I), ottobre 1928, p. 25.
- ^ Chiesa, Prima puntata, p. 63.
- ^ Boccassi et al., p. XVII.
- ^ a b Papa e Panico, p. 174.
- ^ Pennacchia, 1999, p. 148.
- ^ Chiesa, Prima puntata, p. 69.
- ^ a b Sappino, p. 1063.
- ^ Boccassi e Cavalli, p. 112.
- ^ Boccassi e Cavalli, pp. 482-483.
- ^ Boccassi e Cavalli, p. 118.
- ^ Boccassi e Cavalli, p. 151.
- ^ Ciò che Mister Garbutt pensa della squadra Alessandrina, da Il Calcio, 26 novembre 1913, citato in Boccassi e Cavalli, p. 185.
- ^ Boccassi e Cavalli, p. 200.
- ^ Boccassi e Cavalli, p. 550.
- ^ Boccassi et al., p. 30.
- ^ Boccassi e Cavalli, p. 551.
- ^ Boccassi et al., pp. 23, 27, 31.
- ^ Fontanelli, p. 84.
- ^ Chiesa, p. 170.
- ^ Melegari, pp. 516-517, 627.
- ^ Maggiora, p. 45.
- ^ Caligaris, p. 26.
- ^ Boccassi et al., pp. 41, 45.
- ^ Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Luigi Bertolini, su tuttojuve.com, 13 settembre 2012. URL consultato il 25 aprile 2013.
- ^ Stefano Boldrini, Altre competizioni: Coppa internazionali, citato in Sappino, p. 1439.
- ^ Mattia Fontana, Il "triplete" storico di Antonio Conte, su it.eurosport.yahoo.com, 4 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2014).
- ^ Chiesa, Seconda puntata, p. 75.
- ^ a b Lo Presti.
- ^ Allenatori: Tutte le stagioni e i Mister dell'Inter dal 1909/10 al 2012/13, su archivio.inter.it. URL consultato il 25 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2013).
- ^ Boccassi et al., p. 151.
- ^ Carcano alla Sanremese come direttore tecnico, in Stampa Sera, 10 dicembre 1952, p. 5.
- ^ Bruno Monticone. Da stasera il mitico «Carlin's», da La Stampa della Liguria, 180/1988, 20 agosto 1988, p. V.
- ^ Il sito ufficiale dell'Inter attribuisce a Carcano, nella stagione 1946-1947, la direzione di 19 gare (3 vinte, 7 pareggiate e 9 perse); da fonti dell'epoca risulta però che sia stato esonerato e sostituito da Meazza l'11 gennaio 1947, dunque prima della 16ª giornata di campionato, cfr. Meazza allenatore dell'Internazionale, da Corriere dello Sport, 12/1947, 12 gennaio 1947, p. 3.
- ^ Il sito ufficiale dell'Inter attribuisce a Carcano, nella stagione 1947-1948, la direzione di 15 gare (5 vinte, 2 pareggiate e 8 perse); da fonti dell'epoca risulta però che il debutto si sia verificato in occasione di Inter-Lazio del 21 marzo 1948 (27ª giornata) e che il ruolo di allenatore sia stato rilevato, prima di Inter-Vicenza del 23 maggio (35ª giornata), da David John Astley, cfr. Inter: esordio di Carcano allenatore, da Corriere dello Sport, 69/1948, 20 marzo 1948, p. 3; Allenamenti: Inter e Milan, da Corriere dello Sport, 118/1948, 21 maggio 1948, p. 2.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Marco Ansaldo, Roberto Beccantini e Piero Bianco (a cura di), Il grande album della Juve, Torino, La Stampa, 1997.
- Ugo Boccassi e Anna Cavalli, La sostenibile certezza dell'essere "grigi" prima del 1912, Alessandria, I Grafismi Boccassi, 2010.
- Ugo Boccassi, Enrico Dericci e Marcello Marcellini, Alessandria U.S.: 60 anni, Milano, G.E.P., 1973.
- Gianni Brera, Storia critica del calcio italiano, Milano, Baldini & Castoldi, 1998.
- Mimma Caligaris, Grig100. Un secolo di Alessandria in cento partite, Alessandria, Il Piccolo, 2012.
- Carlo F. Chiesa, Il secolo azzurro, Bologna, Minerva, 2010.
- Carlo F. Chiesa, La grande storia dello scudetto - prima puntata, in Calcio 2000, dicembre 2001, pp. 54-70.
- Carlo F. Chiesa, Il grande romanzo dello scudetto. Seconda puntata: Continua il dominio della Juve, in Calcio 2000, gennaio 2002, pp. 58-77.
- Carlo Fontanelli, Vent'anni dopo, Juventus - I campionati italiani della stagione 1925-26, Geo Edizioni.
- Antonino Fugardi, Il calcio dalle origini ad oggi, Bologna, Cappelli, 1966.
- Salvatore Lo Presti, CARCANO, Carlo, in Enciclopedia dello Sport – Calcio, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002, p. 645.
- Pier Giorgio Maggiora, I primi cento anni della Valenzana, Valenza, Valenzana Calcio, 2006.
- Fabrizio Melegari (a cura di), Almanacco illustrato del calcio 2002, Modena, Panini, 2001.
- Antonio Papa e Guido Panico, Storia sociale del calcio in Italia: dai club dei pionieri alla Nazione Sportiva (1887-1945), Bologna, Il Mulino, 1993.
- Mario Pennacchia, Gli Agnelli e la Juventus, Milano, Rizzoli, 1985.
- Mario Pennacchia, Il calcio in Italia, con la collaborazione della Federazione Italiana Giuoco Calcio, vol. 1, Torino, UTET, 1999, ISBN 88-02-05351-0.
- Marco Sappino (a cura di), Dizionario del calcio italiano - Vol. 2, Milano, Baldini, Castoldi & Dalai, 2000.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Carlo Carcano
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Carlo Carcano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Carlo Carcano, su national-football-teams.com, National Football Teams.
- (DE, EN, IT) Carlo Carcano (calciatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (DE, EN, IT) Carlo Carcano (allenatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Carlo Carcano, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- (EN, RU) Carlo Carcano, su eu-football.info.
- Convocazioni e presenze in Nazionale di Carlo Carcano, su FIGC.it, FIGC.
- Calciatori del Nazionale Lombardia F.B.C.
- Calciatori dell'U.S. Alessandria Calcio 1912
- Calciatori del F.B.C. Internaples
- Allenatori della Valenzana Mado
- Allenatori del F.B.C. Internaples
- Allenatori dell'U.S. Alessandria Calcio 1912
- Allenatori della Juventus F.C.
- Allenatori del Genoa C.F.C.
- Allenatori della Sanremese Calcio
- Allenatori del F.C. Internazionale Milano
- Allenatori dell'Atalanta B.C.
- Allenatori di calcio italiani del XX secolo
- Calciatori italiani del XX secolo
- Nati nel 1891
- Morti nel 1965
- Nati il 26 febbraio
- Morti il 23 giugno
- Nati a Varese
- Morti a Sanremo
- Calciatori della Nazionale italiana
- Dirigenti dell'U.S. Alessandria Calcio 1912
- Membri della Hall of Fame del calcio italiano
- Commissari tecnici della Nazionale di calcio dell'Italia