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Scolacium: differenze tra le versioni

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'''Minervia Scolacium''', nota in [[lingua greca|greco]] come '''Skylletion''' ({{polytonic|Σκυλλήτιον}}, per [[Stefano di Bisanzio]] e [[Strabone]], o {{polytonic|Σκυλάκιον}}, per [[Claudio Tolomeo]]), è un'antica città della [[Magna Grecia]], situata nei pressi dell'odierna [[Catanzaro]], in [[Calabria]]. Fu fondata dagli [[Atene (città antica)|ateniesi]]<ref>Strabone, ''Geografia'', 6.1.10</ref> fra VIII e VI secolo a.C. e poi rifondata dai [[Antica Roma|romani]] per volontà di [[Gaio Sempronio Gracco]]. Corrisponde all'attuale [[Squillace]], ma le sue rovine si trovano nel comune di [[Borgia (Italia)|Borgia]], in località [[Borgia (Italia)|Roccelletta]], dove vi è un importante [[parco archeologico]] ad essa dedicato. Dalla città, situata sulla costa del [[mar Ionio]], prende il nome il [[Golfo di Squillace]].
'''Scolacium''', città di [[Cassiodoro]], detta anche '''Scylletium''' – in [[Lingua latina|latino]] '''Scylacium''', '''Scolatium''', '''Scyllaceum''', '''Scalacium''', o '''Scylaeium'''<ref>Richard Talbert, Barrington Atlas of the Greek and Roman World, (ISBN 0-691-03169-X), Map 46, notes.</ref> ([[lingua greca|greco]]: {{polytonic|Σκυλλήτιον}}, per [[Stefano di Bisanzio]] e [[Strabone]], o {{polytonic|Σκυλάκιον}}, per [[Claudio Tolomeo]]) – e successivamente, '''Minervium''' e '''Colonia Minervia''', è un'antica città costiera del [[Bruzio]]. Ebbe una storia millenaria attraverso greci, brettii, romani, bizantini, saraceni e normanni. Le sue rovine si trovano sulla costa ionica nel [[Golfo di Squillace]] a [[Borgia (Italia)|Roccelletta di Borgia]] [[Provincia di Catanzaro|(CZ)]], tracce della città si trovano anche nella località Santa Maria del Mare in Caminia di [[Stalettì]], ed altre ancora nei quartieri [[Catanzaro Lido|Lido]] e [[Germaneto]] di [[Catanzaro]].<ref>{{cita web |url=http://www.mycatanzaro.it/html/pagina/87/id_14907/l-area-dei-ritrovamenti-archeologici-sara-ancora-oggetto-di-ricerche.html |titolo=L'area dei ritrovamenti archeologici sarà ancora oggetto di ricerche |nome=Giuseppe |cognome=Lo Re |editore=My Catanzaro |data=01-06-2008 |accesso=16-10-2009 |urlmorto=sì }}</ref> La cittadina di [[Squillace]] deve il suo nome attuale all'antica Scolacium. Nel comune di [[Borgia (Italia)|Borgia]] è situato un [[parco archeologico]] ormai completamente conurbato con i quartieri marinari di [[Catanzaro]].<ref>{{cita web| editore=Google Maps |titolo=Chiave di ricerca: Catanzaro |url=https://maps.google.it/maps?q=catanzaro&oe=utf-8&rls=org.mozilla:it:official&client=firefox-a&um=1&ie=UTF-8&split=0&gl=it&ei=MNkuSpHaNpSlsAaQmtSwCQ&sa=X&oi=geocode_result&ct=image&resnum=1 |accesso=16-10-2009}}</ref>


==Storia==
==Storia==


Secondo le fonti antiche fu fondata o dagli [[Atene (città antica)|Ateniesi]] o dai [[Crotone#Antichità|Crotoniati]] nel [[V secolo a.C.|V-VI secolo a.c]]. Strabone ne identifica il mitico fondatore con [[Menesteo]], re di Atene ai tempi della [[guerra di Troia]]. La città greca dà il suo nome al [[golfo di Squillace]], che insieme al [[golfo di Sant'Eufemia]] delimita l'[[istmo di Catanzaro]].
Minervia Scolacium è il nome della colonia romana che fu fondata nel [[123 a.C.|123]]-[[122 a.C.]] nel sito dove precedentemente si trovava la città greca di Skylletion, a nord di [[Kaulon|Caulonia]].


Posizionata strategicamente al centro del suo golfo e all'imboccatura del più stretto passaggio terrestre fra [[Mar Ionio|ionio]] e [[Mar Tirreno|tirreno]], fu a lungo oggetto di contesa fra le potenze vicine, in particolare [[Crotone]] e [[Locri Epizefiri]], mentre il tiranno [[Dionisio I di Siracusa]] progettò, senza mai riuscirci, di costruire un muro fra Skylletion e la costa tirrenica, per dividere le città greche della Calabria.
Il centro [[greci|greco]] è nominato da [[Strabone]] ed ha un mito di fondazione collegato alle vicende della [[guerra di Troia]]: sarebbe stata fondata da [[Ulisse]], naufragato in quella terra o dall'ateniese Menesteo durante il ritorno da [[Troia]].


In epoca [[Antica Roma|romana]], venne rifondata col nome di Minervia Scolacium. Rientra tra le fondazioni di [[Gaio Sempronio Gracco|Caio Gracco]] insieme con [[Taranto]], [[Capua (città antica)|Capua]] e [[Cartagine]]. Divenne una città prospera, dotata di un [[teatro romano (architettura)|teatro]] e di un [[anfiteatro|anfiteatro romano]], l'unico finora scoperto in Calabria.
Storicamente la fondazione di Skylletion si deve con ogni probabilità a [[Crotone]], che si contendeva con [[Locri Epizefiri]] il controllo sull'attuale [[istmo di Catanzaro]] e dei traffici marittimi presenti in quel settore; il centro ebbe all'origine specificamente il carattere di presidio militare, presente dalla prima metà del [[VI secolo a.C.]] {{Storia di Catanzaro}}
Sembra sia passata sotto il controllo dell'ethnos italico dei Brettii nel corso del [[IV secolo a.C.]] e che abbia conosciuto un periodo di decadenza dal [[III secolo a.C.]], fino alla fondazione della colonia romana ad opera di [[Gaio Sempronio Gracco]].


Nel [[V secolo]] diede i natali a [[Cassiodoro]], il più importante intellettuale della tarda romanità. A Scolacium fondò il celebre [[Vivarium]], considerato il primo monastero dell'Occidente e dotato di una vasta biblioteca che raccoglieva le opere classiche greche e latine.
La Scolacium romana ebbe vita prospera nei secoli seguenti e conobbe una fase di notevole sviluppo economico, urbanistico e architettonico in età Giulio-Claudia. Vi fu fondata una nuova colonia sotto [[Marco Cocceio Nerva|Nerva]], nel [[96]]-[[98]], col nome appunto di Colonia Minerva Nervia Augusta Scolacium.


Dopo la [[Guerra gotica (535-553)|guerra greco-gotica]] divenne una città [[Impero bizantino|greco-bizantina]], sede di una importante [[Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace|diocesi]] e roccaforte contro le incursioni dei [[Saraceni]], come dimostrano le granate bizantine rinvenute lungo la costa del comune di [[Stalettì]], che contenevano il famoso [[fuoco greco]].
In età bizantina diede i natali a [[Cassiodoro]] ([[487]]-[[583]]), uno dei più grandi autori della tarda romanità a cui si deve una messe di opere di carattere teologico ed enciclopedico.
Il declino cominciò con la [[Guerra gotica (535-553)|guerra greco-gotica]] del [[VI secolo]] e le incursioni dei [[Saraceni]] dal 902 d.C., concludendosi con l'abbandono della città nell'[[VIII secolo]].
Gli abitanti, ripetendo una pratica comune in quell'epoca sul suolo italico, trasferirono il loro insediamento sulle alture circostanti, fondando altri insediamenti tra i quali quello sulla collina prospiciente l'attuale quartiere Santa Maria di [[Catanzaro]].
Successivamente questi centri provvisori furono riorganizzati in posizioni più difendibili e le popolazioni insediate intorno allo Zarapotamo come quelle della collina prospiciente l'attuale quartiere S. Maria di Catanzaro contribuirono alla fondazione della nuova città di [[Catanzaro]].


Nell'[[VIII secolo]], per ragioni difensive, gli abitanti trasferirono il loro insediamento sulle alture circostanti, fondando nuovi insediamenti tra i quali quello che sarebbe divenuto la città bizantina di [[Catanzaro]].
==Il parco archeologico==


==Il parco archeologico ==
Il Parco Archeologico di Scolacium si trova in località [[Borgia (Italia)|Roccelletta di Borgia]], località completamente conurbata con i quartieri marinari del comune di Catanzaro. Dell'abitato preromano rimangono interessanti resti che dimostrano l'impianto della colonia romana, con i suoi monumenti più importanti.


[[File:Anfiteatro di Scolacium (18 agosto 2020).jpg|thumb|left|Anfiteatro di Scolacium]]
Tra essi vanno segnalati gli avanzi delle strade lastricate, degli acquedotti, dei mausolei, di altri impianti sepolcrali, della basilica e di un impianto termale. Il teatro poggia sul pendio naturale della collina e poteva ospitare circa 5000 spettatori. Fu costruito nel corso del I secolo e fu dotato di una nuova scena in occasione della fondazione della colonia da parte di Nerva, in concomitanza con il notevole sviluppo monumentale della città e con l'ampliamento dell'intero abitato; fu peraltro oggetto di numerosi rifacimenti successivi, fino al IV secolo. Dal teatro, da rilevare, proviene la maggior parte del materiale recuperato durante gli scavi, tra cui spiccano i pregevoli frammenti architettonici e gruppi scultorei. Poco distante dal teatro si trovano i resti dell'anfiteatro, la cui costruzione risale all'epoca dell'imperatore Nerva.
[[File:Teatro romano di Scolacium (18 agosto 2020).jpg|thumb|left|Teatro romano di Scolacium]]
Il Parco Archeologico di Scolacium<ref>{{Cita libro|curatore=Roberto Spadea|titolo=Scolacium,
una città romana in Calabria|anno=2005|ISBN=88-86752-49-0}}</ref> si trova in località [[Borgia (Italia)|Roccelletta di Borgia]]. Dell'abitato preromano rimangono pochi resti, a differenza dell'impianto romano e tardo-antico, di cui spiccano i monumenti principali quali il [[Foro Romano|Foro]], il [[Teatro romano (architettura)|teatro]] e l'anfiteatro (unico esempio di [[Anfiteatro|anfiteatro romano]] rinvenuto in Calabria).

Tra essi vanno segnalati inoltre gli avanzi delle strade lastricate, degli acquedotti, dei mausolei, di altri impianti sepolcrali, della basilica di epoca Normanna e di un impianto termale. Il teatro poggia sul pendio naturale della collina e poteva ospitare circa 5000 spettatori. Fu costruito nel corso del I secolo e fu dotato di una nuova scena in occasione della fondazione della colonia da parte di Nerva, in concomitanza con il notevole sviluppo monumentale della città e con l'ampliamento dell'intero abitato; fu peraltro oggetto di numerosi rifacimenti successivi, fino al IV secolo. Dal teatro, da rilevare, proviene la maggior parte del materiale recuperato durante gli scavi, tra cui spiccano i pregevoli frammenti architettonici e gruppi scultorei. Poco distante dal teatro si trovano i resti dell'anfiteatro, la cui costruzione risale all'epoca dell'imperatore Nerva.

All'interno del parco è presente inoltre un museo archeologico e un piccolo museo di archeologia industriale del XX secolo.


==Eventi culturali==
==Eventi culturali==
Nel Parco ogni anno la [[provincia di Catanzaro]] organizza la manifestazione culturale ''Intersezioni'' esponendo opere di artisti internazionali.
Nel Parco ogni anno la [[provincia di Catanzaro]] organizza la manifestazione culturale ''Intersezioni'' esponendo opere di artisti internazionali.
"Intersezioni" è la grande rassegna di scultura curata dal direttore artistico del museo MARCA di Catanzaro Alberto Fiz che si svolge dal 2005, durante il periodo estivo.
"Intersezioni" è la grande rassegna di scultura curata dal direttore artistico del museo MARCA di Catanzaro Alberto Fiz che si svolge dal 2005, durante il periodo estivo.
Nell'antica colonia di Minervia Scolacium, tra la Basilica Normanna, il Foro, il Teatro Romano, tutti circondati da un uliveto tra i più estesi del Mezzogiorno, la scultura entra in diretta relazione con la storia dando vita ad una mostra che assume caratteristiche esclusive, difficilmente paragonabili ad altre esperienze espositive. La ricerca plastica contemporanea compie un'azione rigeneratrice destinata a creare una trasformazione profonda nella percezione dello spazio e del tempo motivando un inedito processo formativo. Dal 2005 al 2010 hanno preso parte a Intersezioni Stephan Balkenhol, Tony Cragg, Wim Delvoye, Jan Fabre, Antony Gormley, Dennis Oppenheim, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto e Marc Quinn. Nel 2010 Pistoletto ha creato "Il DNA del Terzo Paradiso" proponendo la trascrizione genetica dell'arte.
Nell'antica colonia di Minervia Scolacium, tra la Basilica Normanna, il Foro, il Teatro Romano, tutti circondati da un uliveto tra i più estesi del Mezzogiorno, la scultura entra in diretta relazione con la storia dando vita ad una mostra che assume caratteristiche esclusive, difficilmente paragonabili ad altre esperienze espositive. La ricerca plastica contemporanea compie un'azione rigeneratrice destinata a creare una trasformazione profonda nella percezione dello spazio e del tempo motivando un inedito processo formativo. Dal 2005 al 2010 hanno preso parte a Intersezioni [[Stephan Balkenhol]], Tony Cragg, Wim Delvoye, Jan Fabre, Antony Gormley, Dennis Oppenheim, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto e Marc Quinn. Nel 2010 Pistoletto ha creato "Il DNA del Terzo Paradiso" proponendo la trascrizione genetica dell'arte.


==Note==
==Note==
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==Bibliografia==
==Bibliografia==
* Roberto Spadea, ''Da Skylletion a Scolacium: il parco archeologico della Roccelletta''. Roma: Gangemi, 1989, ISBN 88-7448-244-2.
* Roberto Spadea, ''Da Skylletion a Scolacium: il parco archeologico della Roccelletta'', Roma, Gangemi, 1989, ISBN 88-7448-244-2.
*Roberto Spadea (a cura di), ''Scolacium, una città romana in Calabria'', 2005, ISBN 88-86752-49-0.
*
== Altri progetti ==
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==Collegamenti esterni==
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* {{CulturaItalia}}
* {{cita web|titolo= Il Parco Archeologico di Scolacium|url= https://www.beniculturali.it/luogo/museo-e-parco-archeologico-nazionale-di-scolacium|accesso= 14 giugno 2022}}
*{{cita web|http://www.kaulon.it/skylletion.htm|Scheda sul sito di Kaulon}}


{{Colonie della Magna Grecia}}
{{Colonie della Magna Grecia}}
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[[Categoria:Città della Magna Grecia]]
[[Categoria:Città della Magna Grecia]]
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[[Categoria:Colonie romane]]
[[Categoria:Musei statali italiani]]
[[Categoria:Musei statali italiani della Calabria]]
[[Categoria:Borgia (Italia)]]
[[Categoria:Borgia (Italia)]]

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Scolacium
Area di probabile insistenza dell'antica colonia magnogreca di Skylletion, successivamente divenuta Minervia Scolacium in epoca romana
CiviltàGreci - Bruzi - Romani
UtilizzoCittà
Epoca124-123 a.C.
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Provincia  Catanzaro
Scavi
Data scoperta1982
Amministrazione
ResponsabileDott. Nisticò Elisa
Visitabilesi
Sito webwww.beniculturali.it/luogo/museo-e-parco-archeologico-nazionale-di-scolacium
Mappa di localizzazione
Map
Scolacium
Scolacium

Minervia Scolacium, nota in greco come Skylletion (Σκυλλήτιον, per Stefano di Bisanzio e Strabone, o Σκυλάκιον, per Claudio Tolomeo), è un'antica città della Magna Grecia, situata nei pressi dell'odierna Catanzaro, in Calabria. Fu fondata dagli ateniesi[1] fra VIII e VI secolo a.C. e poi rifondata dai romani per volontà di Gaio Sempronio Gracco. Corrisponde all'attuale Squillace, ma le sue rovine si trovano nel comune di Borgia, in località Roccelletta, dove vi è un importante parco archeologico ad essa dedicato. Dalla città, situata sulla costa del mar Ionio, prende il nome il Golfo di Squillace.

Secondo le fonti antiche fu fondata o dagli Ateniesi o dai Crotoniati nel V-VI secolo a.c. Strabone ne identifica il mitico fondatore con Menesteo, re di Atene ai tempi della guerra di Troia. La città greca dà il suo nome al golfo di Squillace, che insieme al golfo di Sant'Eufemia delimita l'istmo di Catanzaro.

Posizionata strategicamente al centro del suo golfo e all'imboccatura del più stretto passaggio terrestre fra ionio e tirreno, fu a lungo oggetto di contesa fra le potenze vicine, in particolare Crotone e Locri Epizefiri, mentre il tiranno Dionisio I di Siracusa progettò, senza mai riuscirci, di costruire un muro fra Skylletion e la costa tirrenica, per dividere le città greche della Calabria.

In epoca romana, venne rifondata col nome di Minervia Scolacium. Rientra tra le fondazioni di Caio Gracco insieme con Taranto, Capua e Cartagine. Divenne una città prospera, dotata di un teatro e di un anfiteatro romano, l'unico finora scoperto in Calabria.

Nel V secolo diede i natali a Cassiodoro, il più importante intellettuale della tarda romanità. A Scolacium fondò il celebre Vivarium, considerato il primo monastero dell'Occidente e dotato di una vasta biblioteca che raccoglieva le opere classiche greche e latine.

Dopo la guerra greco-gotica divenne una città greco-bizantina, sede di una importante diocesi e roccaforte contro le incursioni dei Saraceni, come dimostrano le granate bizantine rinvenute lungo la costa del comune di Stalettì, che contenevano il famoso fuoco greco.

Nell'VIII secolo, per ragioni difensive, gli abitanti trasferirono il loro insediamento sulle alture circostanti, fondando nuovi insediamenti tra i quali quello che sarebbe divenuto la città bizantina di Catanzaro.

Il parco archeologico

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Anfiteatro di Scolacium
Teatro romano di Scolacium

Il Parco Archeologico di Scolacium[2] si trova in località Roccelletta di Borgia. Dell'abitato preromano rimangono pochi resti, a differenza dell'impianto romano e tardo-antico, di cui spiccano i monumenti principali quali il Foro, il teatro e l'anfiteatro (unico esempio di anfiteatro romano rinvenuto in Calabria).

Tra essi vanno segnalati inoltre gli avanzi delle strade lastricate, degli acquedotti, dei mausolei, di altri impianti sepolcrali, della basilica di epoca Normanna e di un impianto termale. Il teatro poggia sul pendio naturale della collina e poteva ospitare circa 5000 spettatori. Fu costruito nel corso del I secolo e fu dotato di una nuova scena in occasione della fondazione della colonia da parte di Nerva, in concomitanza con il notevole sviluppo monumentale della città e con l'ampliamento dell'intero abitato; fu peraltro oggetto di numerosi rifacimenti successivi, fino al IV secolo. Dal teatro, da rilevare, proviene la maggior parte del materiale recuperato durante gli scavi, tra cui spiccano i pregevoli frammenti architettonici e gruppi scultorei. Poco distante dal teatro si trovano i resti dell'anfiteatro, la cui costruzione risale all'epoca dell'imperatore Nerva.

All'interno del parco è presente inoltre un museo archeologico e un piccolo museo di archeologia industriale del XX secolo.

Eventi culturali

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Nel Parco ogni anno la provincia di Catanzaro organizza la manifestazione culturale Intersezioni esponendo opere di artisti internazionali. "Intersezioni" è la grande rassegna di scultura curata dal direttore artistico del museo MARCA di Catanzaro Alberto Fiz che si svolge dal 2005, durante il periodo estivo. Nell'antica colonia di Minervia Scolacium, tra la Basilica Normanna, il Foro, il Teatro Romano, tutti circondati da un uliveto tra i più estesi del Mezzogiorno, la scultura entra in diretta relazione con la storia dando vita ad una mostra che assume caratteristiche esclusive, difficilmente paragonabili ad altre esperienze espositive. La ricerca plastica contemporanea compie un'azione rigeneratrice destinata a creare una trasformazione profonda nella percezione dello spazio e del tempo motivando un inedito processo formativo. Dal 2005 al 2010 hanno preso parte a Intersezioni Stephan Balkenhol, Tony Cragg, Wim Delvoye, Jan Fabre, Antony Gormley, Dennis Oppenheim, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto e Marc Quinn. Nel 2010 Pistoletto ha creato "Il DNA del Terzo Paradiso" proponendo la trascrizione genetica dell'arte.

  1. ^ Strabone, Geografia, 6.1.10
  2. ^ Roberto Spadea (a cura di), Scolacium, una città romana in Calabria, 2005, ISBN 88-86752-49-0.
  • Roberto Spadea, Da Skylletion a Scolacium: il parco archeologico della Roccelletta, Roma, Gangemi, 1989, ISBN 88-7448-244-2.
  • Roberto Spadea (a cura di), Scolacium, una città romana in Calabria, 2005, ISBN 88-86752-49-0.

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