Vai al contenuto

Gian Carlo Wick: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Biografia: fixing refs
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: correggo codici SBN (cfr. Special:Diff/142495694)
 
(14 versioni intermedie di 8 utenti non mostrate)
Riga 16: Riga 16:


== Biografia ==
== Biografia ==
Figlio di Carlo Federico<ref name=geni>{{cita web|cid=Wick su GENi|url=https://www.geni.com/people/Gian-Carlo-Wick/6000000015896566917|accesso=22 ottobre 2018|titolo=Gian Carlo Wick}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione
Wick nacque in una famiglia appartenente alla borghesia intellettuale torinese<ref>{{cita libro | autore = (a cura di) Giovanni Cavagnini |titolo = Un gioco da ragazzi. La fisica diversa di via Panisperna nei ricordi di Gian Carlo Wick | editore=Viella | anno=2021 |pagina=11 |città= Roma |isbn=978-88-3313-817-6}}</ref>. Infatti, i genitori erano due docenti di scuola media superiore: il padre, Federico Carlo, insegnava lettere classiche, mentre la madre, [[Barbara Allason]], insegnava letteratura tedesca e fu anche scrittrice, giornalista e successivamente una figura di spicco dell'[[antifascismo]] cittadino<ref name=geni>{{cita web|cid=Wick su GENi|url=https://www.geni.com/people/Gian-Carlo-Wick/6000000015896566917|accesso=22 ottobre 2018|titolo=Gian Carlo Wick}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione
|nome=Vittorio
|nome=Vittorio
|cognome=De Alfaro
|cognome=De Alfaro
|titolo=Commemorazione di Gian Carlo Wick
|titolo=Commemorazione di Gian Carlo Wick
|rivista=Atti dell'Accademia delle scienze di Torino. Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali
|rivista=Atti dell'Accademia delle scienze di Torino. Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali
|volume =3–4
|volume =127
|pp=139–155
|pp=139-160
|numero=
|numero=1–2 gennaio-aprile
|anno=1993
|anno=1993
|url=
|url=
|wkautore=
|wkautore=
|doi =
|doi =
}}</ref>, ingegnere chimico, e della scrittrice e germanista torinese [[Barbara Allason]], studiò con [[Enrico Fermi]]. Wick fu docente a [[Palermo]] e [[Roma]] alla cattedra di [[fisica teorica]]<ref name=nap>{{cita web|cid=Wick su The National Academies Press|editore=The National Academies Press|autore=Maurice Jacob|titolo=Biographical memoir|capitolo=Gian-Carlo Wick|url=https://www.nap.edu/read/9681/chapter/21|anno=1999|accesso=22 ottobre 2018}}</ref>. Tra i suoi allievi ricordiamo [[Giulio Cortini]] che fece la tesi di laurea con lui nel [[1942]] dopo aver seguito il suo corso in cui trattava numerosi problemi emergenti di [[meccanica quantistica]]<ref>{{cita libro|capitolo=Giulio Cortini|titolo=Maestri e allievi nella fisica italiana del novecento|url=https://fisica.unipv.it/percorsi/pdf/Maestri.pdf|autore= (a cura di) Luisa Bonolis|cid=Bonolis|editore=La goliardica pavese|anno=2008|pagine=69-94|isbn=978-88-7830-487-1}}
}}</ref><ref name="treccani.it">{{cita web|cid=Treccani|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/gian-carlo-wick_%28Dizionario-Biografico%29/ |titolo=Wick, Gian Carlo|accesso=6 febbraio 2022}}</ref>. Iscrittosi al Politecnico di Torino, al terzo anno passò a Fisica nell'ateneo della stessa città ivi laureandosi. Studiò poi con [[Enrico Fermi]]. Wick fu docente a [[Palermo]] e [[Roma]] alla cattedra di [[fisica teorica]]<ref name=nap>{{cita web|cid=Wick su The National Academies Press|editore=The National Academies Press|autore=Maurice Jacob|titolo=Biographical memoir|capitolo=Gian-Carlo Wick|url=https://www.nap.edu/read/9681/chapter/21|anno=1999|accesso=22 ottobre 2018}}</ref>. Tra i suoi allievi ricordiamo [[Giulio Cortini]] che fece la tesi di laurea con lui nel [[1942]] dopo aver seguito il suo corso in cui trattava numerosi problemi emergenti di [[meccanica quantistica]]<ref>{{cita libro|capitolo=Giulio Cortini|titolo=Maestri e allievi nella fisica italiana del novecento|url=https://fisica.unipv.it/percorsi/pdf/Maestri.pdf|autore= (a cura di) Luisa Bonolis|cid=Bonolis|editore=La goliardica pavese|anno=2008|pagine=69-94|isbn=978-88-7830-487-1}}
</ref>.
</ref>.
Negli anni 1935-38 è stato anche redattore dell'[[Enciclopedia Italiana]]. Con le sue prime ricerche si è occupato di numerosi problemi di meccanica quantistica, di spettroscopia e di fisica nucleare, in particolare di fisica del neutrone. Ha portato avanti importanti ricerche sulla radiazione cosmica, sulle particelle elementari e sull'elettrodinamica quantistica<ref>{{cita web|cid=Treccani|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/gian-carlo-wick/|titolo=Wick, Gian Carlo|accesso=22 ottobre 2018}}</ref>.
Negli anni 1935-38 è stato anche redattore dell'[[Enciclopedia Italiana]]. Con le sue prime ricerche si è occupato di numerosi problemi di meccanica quantistica, di spettroscopia e di fisica nucleare, in particolare di fisica del neutrone. Ha portato avanti importanti ricerche sulla radiazione cosmica, sulle particelle elementari e sull'elettrodinamica quantistica<ref name="treccani.it" />.
La [[rotazione di Wick]] e il [[teorema di Wick]] sono idee centrali nella [[teoria quantistica dei campi]]. Nel [[1967]], ricevette il [[Premio Dannie Heineman per la fisica matematica|premio Heinemann]] dalla [[American Physical Society]]. Wick fu membro dell'[[Accademia dei Lincei]] dal 5 settembre 1975<ref name=nap/> e dell'[[Accademia delle Scienze di Torino]] dall'11 aprile 1984<ref>{{Cita web|url=https://www.accademiadellescienze.it/accademia/soci/giancarlo-wick|titolo=Gian Carlo WICK|sito=www.accademiadellescienze.it|accesso=}}</ref>.
La [[rotazione di Wick]] e il [[teorema di Wick]] sono idee centrali nella [[teoria quantistica dei campi]]. Nel [[1967]], ricevette il [[Premio Dannie Heineman per la fisica matematica|premio Heinemann]] dalla [[American Physical Society]]. Wick fu membro dell'[[Accademia dei Lincei]] dal 5 settembre 1975<ref name=nap/> e dell'[[Accademia delle Scienze di Torino]] dall'11 aprile 1984<ref>{{Cita web|url=https://www.accademiadellescienze.it/accademia/soci/giancarlo-wick|titolo=Gian Carlo WICK|accesso=}}</ref>.


Dopo la guerra lasciò l'Italia.
Dopo la guerra lasciò l'Italia.
Riga 42: Riga 42:
* Tra il 1965 e il 1977 e poi fino alla morte fu alla [[Columbia University]] come ''Emeritus Professor''<ref name=aip>{{cita web|cid=Wick su American Institute of Physics|titolo=G. C. WICK|lingua=en|url=https://history.aip.org/phn/11606009.html|editore=American Institute of Physics|accesso=22 ottobre 2018}}</ref>.
* Tra il 1965 e il 1977 e poi fino alla morte fu alla [[Columbia University]] come ''Emeritus Professor''<ref name=aip>{{cita web|cid=Wick su American Institute of Physics|titolo=G. C. WICK|lingua=en|url=https://history.aip.org/phn/11606009.html|editore=American Institute of Physics|accesso=22 ottobre 2018}}</ref>.


Nel corso della sua carriera visitò frequentemente il [[CERN]], luogo dove trascorse più di due anni<ref>{{Cita libro|titolo=Read "Biographical Memoirs: Volume 77" at NAP.edu|url=https://www.nap.edu/read/9681/chapter/21|accesso=2022-06-01|lingua=en}}</ref>
In tarda età tornò in Italia. Tra 1977 e 1984 fu alla [[Scuola normale superiore]] di [[Pisa]]<ref name=aip/>. Morì nel [[1992]] ed è sepolto nel cimitero di [[Pecetto Torinese]]<ref name=geni/>.

In tarda età tornò in Italia. Tra 1977 e 1984 fu alla [[Scuola normale superiore]] di [[Pisa]]<ref name="aip" />. Morì nel [[1992]] ed è sepolto nel cimitero di [[Pecetto Torinese]]<ref name="geni" />.


== Contributi scientifici ==
== Contributi scientifici ==
Nel gruppo di [[Enrico Fermi]] a Roma, Wick ha calcolato il [[momento magnetico]] della molecola di [[idrogeno]] applicando metodi tratti dalla [[teoria dei gruppi]].<ref>{{Cita pubblicazione|url=https://link.springer.com/article/10.1007/BF02957544|autore=Gian Carlo Wick|titolo=Sul momento magnetico della molecola di idrogeno|rivista=[[Nuovo Cimento]]|anno=1933|volume=10|numero=3|pp=118-127}}</ref> Ha esteso la teoria di Fermi sul [[decadimento beta]] all'emissione di [[positroni]] e alla [[cattura elettronica]] e ha spiegato la relazione tra il raggio di interazione di una forza e la massa della corrispondente [[Bosone (fisica)|particella mediatrice]]. Lavorò anche al rallentamento dei [[neutroni]] nella materia, e si unì a un gruppo di fisici italiani guidati da [[Gilberto Bernardini]] che fece la prima misurazione della vita del [[muone]].<ref name=nap/>
Nel gruppo di [[Enrico Fermi]] a Roma, Wick ha calcolato il [[momento magnetico]] della molecola di [[idrogeno]] applicando metodi tratti dalla [[teoria dei gruppi]].<ref>{{Cita pubblicazione|url=https://link.springer.com/article/10.1007/BF02957544|autore=Gian Carlo Wick|titolo=Sul momento magnetico della molecola di idrogeno|rivista=[[Nuovo Cimento]]|anno=1933|volume=10|numero=3|pp=118-127}}</ref> Ha esteso la teoria di Fermi sul [[decadimento beta]] all'emissione di [[positroni]] e alla [[cattura elettronica]] e ha spiegato la relazione tra il raggio di interazione di una forza e la massa della corrispondente [[Bosone (fisica)|particella mediatrice]]. Lavorò anche al rallentamento dei [[neutroni]] nella materia, e si unì a un gruppo di fisici italiani guidati da [[Gilberto Bernardini]] che fece la prima misurazione della vita del [[muone]].<ref name=nap/>
Mentre negli Stati Uniti, Wick apportò contributi fondamentali alla [[teoria quantistica dei campi]], come il [[teorema di Wick]] nel 1950, che mostrava come esprimere calcoli nella teoria dei campi quantistici in termini di prodotti normalmente ordinati e quindi derivare il [[diagramma di Feynman]].<ref name=nap/> Ha anche introdotto la [[rotazione di Wick]], in cui i calcoli sono analiticamente prolungati dallo [[spazio di Minkowski]] allo [[spazio euclideo]] quadridimensionale usando un cambio di coordinate al [[tempo immaginario]].<ref name=auj>{{Cita pubblicazione|titolo=The Wick rotation|autore=D. M. O'Brien|rivista=Australian Journal of Physics|volume=28|data=febbraio 1975|pp=7–13|bibcode=1975AuJPh..28....7O}}</ref> Inoltre, ha sviluppato la formulazione di [[elicità]] per collisioni tra particelle con spin arbitrario, lavorato con [[Geoffrey Chew]] sull'approssimazione all'impulso e contribuito alla teoria del [[mesone]], i principi di simmetria in fisica e la struttura del vuoto della teoria dei campi quantici.<ref name=nap/>
Nel periodo trascorso negli Stati Uniti, Wick apportò contributi fondamentali alla [[teoria quantistica dei campi]], come il [[teorema di Wick]] nel 1950, che mostrava come esprimere un [[propagatore]] (o [[funzione di Green]]) a molte particelle in termini di propagatori a singola particella e quindi derivarne il [[diagramma di Feynman]].<ref name=nap/> Ha anche introdotto la [[rotazione di Wick]], in cui i calcoli sono analiticamente prolungati dallo [[spazio di Minkowski]] allo [[spazio euclideo]] quadridimensionale usando un cambio di coordinate al [[tempo immaginario]].<ref name=auj>{{Cita pubblicazione|titolo=The Wick rotation|autore=D. M. O'Brien|rivista=Australian Journal of Physics|volume=28|data=febbraio 1975|pp=7–13|bibcode=1975AuJPh..28....7O}}</ref> Inoltre, ha sviluppato la formulazione di [[elicità]] per collisioni tra particelle con spin arbitrario, lavorato con [[Geoffrey Chew]] sull'approssimazione all'impulso e contribuito alla teoria del [[mesone]], i principi di simmetria in fisica e la struttura del vuoto della teoria dei campi quantici.<ref name=nap/>


== Opere ==
== Opere ==
Tra le sue pubblicazioni ricordiamo:
Tra le sue pubblicazioni ricordiamo:
* {{cita libro|autore=Edoardo Amaldi|autore2=Gian Carlo Wick|titolo=Esercitazioni di Fisica|anno=1945|SBN =IT\ICCU\UM1\0157292}}
* {{cita libro|autore=Edoardo Amaldi|autore2=Gian Carlo Wick|titolo=Esercitazioni di Fisica|anno=1945|SBN =UM10157292}}
* {{cita libro|titolo=Sulla propagazione di un'onda di De Broglie in un mezzo materiale : (Assorbimento e polarizzazione)|anno=1942|SBN=IT\ICCU\UBO\1823832}}
* {{cita libro|titolo=Sulla propagazione di un'onda di De Broglie in un mezzo materiale : (Assorbimento e polarizzazione)|anno=1942|SBN=UBO1823832}}
* {{cita libro|autore=Edoardo Amaldi|autore2=Gian Carlo Wick|titolo=Lezioni su la fisica del neutrone|volume=1|anno=1948|SBN=IT\ICCU\PUV\1131934}}
* {{cita libro|autore=Edoardo Amaldi|autore2=Gian Carlo Wick|titolo=Lezioni su la fisica del neutrone|volume=1|anno=1948|SBN=PUV1131934}}
* {{cita libro|lingua=en|titolo=Invariance principles in nuclear physics|anno=1958|OCLC=9502314}}
* {{cita libro|lingua=en|titolo=Invariance principles in nuclear physics|anno=1958|OCLC=9502314}}


Riga 68: Riga 70:


== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www-news.uchicago.edu/fermi/Group29/fermi/wick_gian_carlo.htm|titolo=Wick sul sito dell'Università di Chicago|lingua=en}}
* {{cita web|url=http://www-news.uchicago.edu/fermi/Group29/fermi/wick_gian_carlo.htm|titolo=Wick sul sito dell'Università di Chicago|lingua=en}}
* {{cita web|url=http://ctp.berkeley.edu/history.html|titolo=Wick sul sito di Berkeley|lingua=en|accesso=10 settembre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305055832/http://ctp.berkeley.edu/history.html|dataarchivio=5 marzo 2016|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://ctp.berkeley.edu/history.html|titolo=Wick sul sito di Berkeley|lingua=en|accesso=10 settembre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305055832/http://ctp.berkeley.edu/history.html|dataarchivio=5 marzo 2016|urlmorto=sì}}
Riga 77: Riga 80:
{{Portale|biografie|fisica}}
{{Portale|biografie|fisica}}


[[Categoria:Studenti dell'Università degli Studi di Torino]]
[[Categoria:Accademici dei Lincei]]
[[Categoria:Accademici dei Lincei]]
[[Categoria:Membri dell'Accademia delle Scienze di Torino]]
[[Categoria:Membri dell'Accademia delle Scienze di Torino]]
[[Categoria:Personalità del CERN]]

Versione attuale delle 16:14, 8 dic 2024

Gian Carlo Wick (Copenaghen, 1963)

Gian Carlo Wick (Torino, 15 ottobre 1909Torino, 20 aprile 1992) è stato un fisico italiano.

Wick nacque in una famiglia appartenente alla borghesia intellettuale torinese[1]. Infatti, i genitori erano due docenti di scuola media superiore: il padre, Federico Carlo, insegnava lettere classiche, mentre la madre, Barbara Allason, insegnava letteratura tedesca e fu anche scrittrice, giornalista e successivamente una figura di spicco dell'antifascismo cittadino[2][3][4]. Iscrittosi al Politecnico di Torino, al terzo anno passò a Fisica nell'ateneo della stessa città ivi laureandosi. Studiò poi con Enrico Fermi. Wick fu docente a Palermo e Roma alla cattedra di fisica teorica[5]. Tra i suoi allievi ricordiamo Giulio Cortini che fece la tesi di laurea con lui nel 1942 dopo aver seguito il suo corso in cui trattava numerosi problemi emergenti di meccanica quantistica[6]. Negli anni 1935-38 è stato anche redattore dell'Enciclopedia Italiana. Con le sue prime ricerche si è occupato di numerosi problemi di meccanica quantistica, di spettroscopia e di fisica nucleare, in particolare di fisica del neutrone. Ha portato avanti importanti ricerche sulla radiazione cosmica, sulle particelle elementari e sull'elettrodinamica quantistica[4]. La rotazione di Wick e il teorema di Wick sono idee centrali nella teoria quantistica dei campi. Nel 1967, ricevette il premio Heinemann dalla American Physical Society. Wick fu membro dell'Accademia dei Lincei dal 5 settembre 1975[5] e dell'Accademia delle Scienze di Torino dall'11 aprile 1984[7].

Dopo la guerra lasciò l'Italia.

Nel corso della sua carriera visitò frequentemente il CERN, luogo dove trascorse più di due anni[9]

In tarda età tornò in Italia. Tra 1977 e 1984 fu alla Scuola normale superiore di Pisa[8]. Morì nel 1992 ed è sepolto nel cimitero di Pecetto Torinese[2].

Contributi scientifici

[modifica | modifica wikitesto]

Nel gruppo di Enrico Fermi a Roma, Wick ha calcolato il momento magnetico della molecola di idrogeno applicando metodi tratti dalla teoria dei gruppi.[10] Ha esteso la teoria di Fermi sul decadimento beta all'emissione di positroni e alla cattura elettronica e ha spiegato la relazione tra il raggio di interazione di una forza e la massa della corrispondente particella mediatrice. Lavorò anche al rallentamento dei neutroni nella materia, e si unì a un gruppo di fisici italiani guidati da Gilberto Bernardini che fece la prima misurazione della vita del muone.[5] Nel periodo trascorso negli Stati Uniti, Wick apportò contributi fondamentali alla teoria quantistica dei campi, come il teorema di Wick nel 1950, che mostrava come esprimere un propagatore (o funzione di Green) a molte particelle in termini di propagatori a singola particella e quindi derivarne il diagramma di Feynman.[5] Ha anche introdotto la rotazione di Wick, in cui i calcoli sono analiticamente prolungati dallo spazio di Minkowski allo spazio euclideo quadridimensionale usando un cambio di coordinate al tempo immaginario.[11] Inoltre, ha sviluppato la formulazione di elicità per collisioni tra particelle con spin arbitrario, lavorato con Geoffrey Chew sull'approssimazione all'impulso e contribuito alla teoria del mesone, i principi di simmetria in fisica e la struttura del vuoto della teoria dei campi quantici.[5]

Tra le sue pubblicazioni ricordiamo:

  • Edoardo Amaldi e Gian Carlo Wick, Esercitazioni di Fisica, 1945, SBN UM10157292.
  • Sulla propagazione di un'onda di De Broglie in un mezzo materiale : (Assorbimento e polarizzazione), 1942, SBN UBO1823832.
  • Edoardo Amaldi e Gian Carlo Wick, Lezioni su la fisica del neutrone, vol. 1, 1948, SBN PUV1131934.
  • (EN) Invariance principles in nuclear physics, 1958, OCLC 9502314.
  1. ^ (a cura di) Giovanni Cavagnini, Un gioco da ragazzi. La fisica diversa di via Panisperna nei ricordi di Gian Carlo Wick, Roma, Viella, 2021, p. 11, ISBN 978-88-3313-817-6.
  2. ^ a b Gian Carlo Wick, su geni.com. URL consultato il 22 ottobre 2018.
  3. ^ Vittorio De Alfaro, Commemorazione di Gian Carlo Wick, in Atti dell'Accademia delle scienze di Torino. Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali, vol. 127, 1–2 gennaio-aprile, 1993, pp. 139-160.
  4. ^ a b Wick, Gian Carlo, su treccani.it. URL consultato il 6 febbraio 2022.
  5. ^ a b c d e Maurice Jacob, Gian-Carlo Wick, su Biographical memoir, nap.edu, The National Academies Press, 1999. URL consultato il 22 ottobre 2018.
  6. ^ (a cura di) Luisa Bonolis, Giulio Cortini (PDF), in Maestri e allievi nella fisica italiana del novecento, La goliardica pavese, 2008, pp. 69-94, ISBN 978-88-7830-487-1.
  7. ^ Gian Carlo WICK, su accademiadellescienze.it.
  8. ^ a b (EN) G. C. WICK, su history.aip.org, American Institute of Physics. URL consultato il 22 ottobre 2018.
  9. ^ (EN) Read "Biographical Memoirs: Volume 77" at NAP.edu. URL consultato il 1º giugno 2022.
  10. ^ Gian Carlo Wick, Sul momento magnetico della molecola di idrogeno, in Nuovo Cimento, vol. 10, n. 3, 1933, pp. 118-127.
  11. ^ D. M. O'Brien, The Wick rotation, in Australian Journal of Physics, vol. 28, febbraio 1975, pp. 7–13, Bibcode:1975AuJPh..28....7O.
  • (a cura di) Giovanni Cavagnini, Un gioco da ragazzi. La fisica diversa di via Panisperna nei ricordi di Gian Carlo Wick, Roma, Viella, 2021, ISBN 978-88-3313-817-6.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN31861484 · ISNI (EN0000 0000 5121 6734 · SBN MILV215476 · BAV 495/270307 · LCCN (ENnr92028161 · GND (DE128168323