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Luigi Moneta: differenze tra le versioni

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|Cognome = Moneta
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|LuogoNascita = Milano
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|GiornoMeseNascita = 7 marzo
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|AnnoNascita = 1870
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|LuogoMorte = Roma
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|GiornoMeseMorte = 10 marzo
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|AnnoMorte = 1964
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|Immagine = Luigi Moneta - Il gigante di Metropolis.jpg
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|Didascalia = Luigi Moneta nel film ''[[Il gigante di Metropolis]]'' (1961)
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==Biografia==
==Biografia==
Si sa poco della vita, (sposato con Rosa Perego, - Figlia di Giacinto che lavorò con Ferravilla - anche lei attrice teatrale compare in poche pellicole, non c'è traccia delle numerose commedie che ha tradotto dal francese) ma anche della carriera, di questo attore milanese che ha lavorato davanti e dietro la macchina da ripresa; nel [[cinema italiano]] il primo film dove viene accreditato con sicurezza è nel periodo del [[cinema muto|muto]], nel 1921, quando aveva già 51 anni, in una pellicola prodotta dalla [[Tespi Film]] e diretta da [[Mario Corsi]], ''[[La scimitarra di Barbarossa]]''. Dopo altri due cortometraggi rientra sul grande schermo nel periodo [[cinema sonoro|sonoro]] addirittura nel secondo dopoguerra, nel 1950 (quindi a ben 80 anni; con ogni probabilità si tratta del debutto in età più avanzata che si ricordi) ricoprendo generalmente ruoli di nonno. Appare in otto film fino al 1955, lo si può sentire nel suo accento meneghino in '"'Miseria e nobiltà'"' dove interpreta il portiere del teatro, ed interpreta inoltre il padre di Antonio Caccavallo (Totò) in ''Totò e Carolina'' di [[Mario Monicelli]], doppiato da [[Lauro Gazzolo]].
Attore presente in una dozzina di film in un arco temporale lungo quasi quarant'anni, ha lavorato nel [[cinema muto]]; nel 1921 è nel cast della pellicola diretta da [[Mario Corsi]] ''[[La scimitarra del Barbarossa]]''. Pioniere del cinema ha fatto parte della prima troupe andata in Africa. Dopo altri due cortometraggi torna attivo nel periodo [[cinema sonoro|sonoro]] a partire dal 1950, ricoprendo generalmente ruoli di nonno. Interpreta il padre di Antonio Caccavallo ([[Totò]]) in ''[[Totò e Carolina]]'' di [[Mario Monicelli]].
Nel "Il Cappotto" è colui che da i soldi necessari a Renato Rascel per comprare il cappotto, nel "Il Generale della Rovere" è l'anziano al quale De Sica chiede ancora soldi davanti alla Caserma. Quindi ricompare nel 1961, quando aveva 91 anni, nella parte del saggio in "Maciste alla corte del Gran Khan" e per altri ruoli in due pellicole. In occasione del suo 94° compleanno oltre ai "Pionieri del Cinema" di cui era, il portabandiera, intervennero anche un fotografo ed un giornalista dell'AGI al quale raccontò alcuni dettagli di quando fece parte della prima Troupe che portò la cinepresa in Africa, insieme a [[Enrico Guazzoni]]. Morirà dopo tre giorni dall'evento, ultimo a dargli l'estremo saluto [[Alessandro Blasetti]]; {{citazione necessaria|che arrivato in ritardo fece riaprire la cassa per poterlo sollevare ed abbracciare.}} Era il padre delle attrici [[Vittorina Moneta]], [[Lidia Moneta]] e [[Gina Moneta]], la terza caratterista che iniziò la carriera cinematografica nel periodo muto, talvolta accreditata come Gina Moneta Cinquini, è la madre di [[Roberto Cinquini|Roberto]], [[Renato Cinquini|Renato]] e [[Jole Cinquini]]; i primi due montatori cinematografici, la terza capo sartoria del centro di Produzione Rai di Roma a partire dagli anni '60. (Questa informazione si lascia ma è sostanzialmente sbagliata in quanto Gina è morta nel 1924 - In almeno un caso Luigi e Gina hanno recitato insieme, nel film ''[[L'arte di arrangiarsi]]'' di Luigi Zampa.). Luigi Moneta compare nello stesso film con la nipote Barbara Volpicelli in "Prima Comunione" Barbara, è la figlia della sarta, Luigi il Vescovo. Barbara per quella scena fu voluta da Renato Rascel nel "Io sono il Capataz", nella scena del soldino, in quest'ultimo film tra i protagonisti [[Mario Volpicelli]].


Genitore assieme a Rosa Perego di Gina e Vittorina Moneta, e meno conosciuta Lidialberta - Nonno di Roberto Cinquini (montatore) e Corrado Volpicelli (tecnico del suono) - Barbara Volpicelli presente in "Prima Comunione" e
==Filmografia==
===Periodo muto===
*''[[La scimitarra di Barbarossa]]'' di [[Mario Corsi]] (1921)
*''[[Italia, paese di briganti?]]'' di [[Pietro Silvio Rivetta|Toddi]] (1923)
*''[[Una tazza di thè]]'' di [[Pietro Silvio Rivetta|Toddi]] (1923)


"Io sono il Capataz) in quest'ultimo film il genero di Luigi Moneta, Mario Volpicelli è uno dei protagonisti
===Periodo sonoro===

*''[[Prima comunione (film)|Prima comunione]]'' di [[Alessandro Blasetti]] (1950)
Maciste alla Corte del Gran Khan del 1961 è stato il suo ultimo film.
*''[[Due mogli sono troppe]]'' di [[Mario Camerini]] (1950)

*''[[Accidenti alle tasse!!]]'' di [[Mario Mattoli]] (1951)
==Filmografia==
*''[[Il cappotto]]'' di [[Alberto Lattuada]] (1952)
*''[[Vacanze romane]]'' (''Roman Holiday'') di [[William Wyler]] (1953)
*''[[La scimitarra del Barbarossa]]'', regia di [[Mario Corsi]] (1921)
*''[[Una di quelle]]'' di [[Aldo Fabrizi]] (1953)
*''[[Italia, paese di briganti?]]'', regia di [[Pietro Silvio Rivetta|Toddi]] (1923)
*''[[L'arte di arrangiarsi]]'' di [[Luigi Zampa]] (1954)
*''[[Una tazza di thè]]'', regia di [[Pietro Silvio Rivetta|Toddi]] (1923)
*''[[Miseria e nobiltà]]'' di [[Mario Mattoli]] (1954)
*''[[Gli uomini, che mascalzoni...|Gli uomini che mascalzoni...]]'', regia di [[Mario Camerini]] (1932)
*''[[Totò e Carolina]]'' di [[Mario Monicelli]] (1955)
*''[[Prima comunione (film)|Prima comunione]]'', regia di [[Alessandro Blasetti]] (1950)
*''[[Il Generale della Rovere]]'' di [[Roberto Rossellini]] (1959)
*''[[Due mogli sono troppe]]'', regia di [[Mario Camerini]] (1950)
*''[[Il Federale]]'' di [[Luciano Salce]] (1961)
*''[[Accidenti alle tasse!!]]'', regia di [[Mario Mattoli]] (1951)
*''[[Il gigante di Metropolis]]'' di [[Umberto Scarpelli]] (1961)
*''[[Il cappotto (film)|Il cappotto]]'', regia di [[Alberto Lattuada]] (1952)
*''[[Akiko (film)|Akiko]]'' di [[Luigi Filippo D'Amico]] (1961)
*''[[Vacanze romane]]'' (''Roman Holiday''), regia di [[William Wyler]] (1953)
*''[[Una di quelle]]'', regia di [[Aldo Fabrizi]] (1953)
*Miseria e nobiltà, regia di Mario Mattoli (1954)
*''[[L'arte di arrangiarsi]]'', regia di [[Luigi Zampa]] (1954)
*Il matrimonio, regia di Antonio Petrucci (1954)
*''[[Totò e Carolina]]'', regia di [[Mario Monicelli]] (1955)
*Un eroe dei nostri tempi, regia di Mario Monicelli (1955)
*Il generale della Rovere, regia di Roberto Rossellini (1959)
*''[[Akiko (film)|Akiko]]'', regia di [[Luigi Filippo D'Amico]] (1961)
*''[[Il gigante di Metropolis]]'', regia di [[Umberto Scarpelli]] (1961)
*Maciste alla corte del Gran Khan, regia di Riccardo Freda (1961)


==Collegamenti esterni==
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{imdb|nome|0597899}}

{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie}}


[[Categoria:Caratteristi italiani]]
[[Categoria:Attori cinematografici italiani]]
[[Categoria:Figli d'arte]]
[[Categoria:Attori figli d'arte]]

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Luigi Moneta nel film Il gigante di Metropolis (1961)

Luigi Moneta (fl. XX secolo) è stato un attore italiano.

Attore presente in una dozzina di film in un arco temporale lungo quasi quarant'anni, ha lavorato nel cinema muto; nel 1921 è nel cast della pellicola diretta da Mario Corsi La scimitarra del Barbarossa. Pioniere del cinema ha fatto parte della prima troupe andata in Africa. Dopo altri due cortometraggi torna attivo nel periodo sonoro a partire dal 1950, ricoprendo generalmente ruoli di nonno. Interpreta il padre di Antonio Caccavallo (Totò) in Totò e Carolina di Mario Monicelli.

Genitore assieme a Rosa Perego di Gina e Vittorina Moneta, e meno conosciuta Lidialberta - Nonno di Roberto Cinquini (montatore) e Corrado Volpicelli (tecnico del suono) - Barbara Volpicelli presente in "Prima Comunione" e

"Io sono il Capataz) in quest'ultimo film il genero di Luigi Moneta, Mario Volpicelli è uno dei protagonisti

Maciste alla Corte del Gran Khan del 1961 è stato il suo ultimo film.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN2388151535364402890003 · LCCN (ENno2018000391
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