Papa Gregorio XIV: differenze tra le versioni

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{{Papa della Chiesa cattolica
{{Papa della Chiesa cattolica
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{{Bio
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|Attività3 = cardinale
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}}


==Biografia==
== Biografia ==
Niccolò Sfondrati nacque a [[Somma Lombardo]], cittadina sulla sinistra del [[Ticino (fiume)|Ticino]], un [[feudo]] della famiglia che vi possedeva un castello, ancora oggi presente. Il padre era il conte Francesco Sfondrati; la madre era Anna [[Visconti]], appartenente alla nobile famiglia ducale. In quanto figlio primogenito, fu lui ad ereditare il titolo di conte del [[Sacro Romano Impero]] e gli averi del padre: duca e signore di [[Vallassina]], [[Pusiano]], [[Bosisio Parini|Bosisio]], [[Sueglio]], [[Mojana]], [[Garbagnate Monastero|Garbagnate]], Borima, [[Costa Masnaga|Masnaga]], [[Tregolo]], [[Tabiago]], [[Mandello del Lario|Mandello]], [[Bellano]] e [[Dervio]]. Ereditò anche il titolo di [[Patrizio (titolo)|patrizio]] di [[Milano]] e di [[Cremona]].
Niccolò Sfondrati nacque a [[Somma Lombardo]], cittadina sulla sinistra del [[Ticino (fiume)|Ticino]], antico [[feudo]] della famiglia Visconti che vi possedeva un castello, ancora oggi presente. Il padre era il conte Francesco Sfondrati; la madre era Anna [[Visconti]], appartenente al ramo sommese della famiglia ducale. In quanto figlio primogenito, fu lui ad ereditare il titolo di conte del [[Sacro Romano Impero]] e gli averi del padre: duca e signore di [[Vallassina]], [[Pusiano]], [[Bosisio Parini|Bosisio]], [[Sueglio]], [[Mojana]], [[Garbagnate Monastero|Garbagnate]], Borima, [[Costa Masnaga|Masnaga]], [[Tregolo]], [[Tabiago]], [[Mandello del Lario|Mandello]], [[Bellano]] e [[Dervio]]. Ereditò anche il titolo di [[Patrizio (titolo)|patrizio]] di [[Milano]] e di [[Cremona]].


Nel 1543 la madre morì partorendo il settimo figlio; il padre Francesco, rimasto vedovo, decise di mettersi al servizio della Chiesa e si trasferì a [[Roma]].
Nel 1543 la madre morì partorendo il settimo figlio; il padre [[Francesco Sfondrati|Francesco]], rimasto vedovo, decise di mettersi al servizio della Chiesa e si trasferì a [[Roma]], dove venne poi creato cardinale da [[papa Paolo III]].


Niccolò studiò all'[[Università di Perugia]] e poi all'[[Università di Padova]]; si laureò a [[Università di Pavia|Pavia]]. Al termine degli studi decise di abbracciare la vita ecclesiastica. Nel 1551 ricevette l'[[ordinazione sacerdotale]].
Niccolò studiò all'[[Università di Perugia]] e poi all'[[Università di Padova]]; si laureò a [[Università di Pavia|Pavia]]. Al termine degli studi decise di abbracciare la vita ecclesiastica. Nel 1551 ricevette l'[[ordinazione sacerdotale]].
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Il 20 giugno 1552, re [[Filippo II di Spagna]], in qualità di duca di Milano, lo elesse quale membro del senato della capitale lombarda. Contemporaneamente egli entrò a far parte del clero milanese, ove fece conoscenza dell'allora arcivescovo di Milano, il cardinale [[San Carlo Borromeo|Carlo Borromeo]], la cui figura morale ebbe grande influenza su di lui<ref>John N.D. Kelly, ''Gran Dizionario Illustrato dei Papi'', p. 657</ref>. In seguito divenne presidente del governo di [[Siena]]. Nominato vescovo, partecipò al [[Concilio di Trento]]. Durante il concilio il vescovo Sfondrati ebbe un ruolo importante, prendendo parte a tutte le sessioni dal 1561 alla conclusione, avvenuta nel 1563; in particolare fu tenace assertore circa l'obbligo dei vescovi di risiedere nella propria diocesi, argomento che fu accettato solo dopo molte discussioni. Fu poi membro della commissione incaricata di preparare la lista dei libri da mettere all'[[Indice dei libri proibiti|Indice]] (17 febbraio 1562) e, dal 21 giugno 1563, della commissione ''ad conficiendos canones de matrimonio''<ref name="miranda">{{Miranda|bios1583.htm#Sfondrati|SFONDRATI, Francesco}}</ref>.
Il 20 giugno 1552, re [[Filippo II di Spagna]], in qualità di duca di Milano, lo elesse quale membro del senato della capitale lombarda. Contemporaneamente egli entrò a far parte del clero milanese, ove fece conoscenza dell'allora arcivescovo di Milano, il cardinale [[San Carlo Borromeo|Carlo Borromeo]], la cui figura morale ebbe grande influenza su di lui<ref>John N.D. Kelly, ''Gran Dizionario Illustrato dei Papi'', p. 657</ref>. In seguito divenne presidente del governo di [[Siena]]. Nominato vescovo, partecipò al [[Concilio di Trento]]. Durante il concilio il vescovo Sfondrati ebbe un ruolo importante, prendendo parte a tutte le sessioni dal 1561 alla conclusione, avvenuta nel 1563; in particolare fu tenace assertore circa l'obbligo dei vescovi di risiedere nella propria diocesi, argomento che fu accettato solo dopo molte discussioni. Fu poi membro della commissione incaricata di preparare la lista dei libri da mettere all'[[Indice dei libri proibiti|Indice]] (17 febbraio 1562) e, dal 21 giugno 1563, della commissione ''ad conficiendos canones de matrimonio''<ref name="miranda">{{Miranda|bios1583.htm#Sfondrati|SFONDRATI, Francesco}}</ref>.


Nominato [[Diocesi di Cremona|vescovo di Cremona]] il 3 marzo 1560, all'inizio del pontificato di Pio IV, applicò gli insegnamenti del Concilio di Trento nella sua diocesi a partire dal 1564, dopo essere rimasto lontano per quattro anni a causa della partecipazione al Concilio.
Nominato [[Diocesi di Cremona|vescovo di Cremona]] il 13 marzo 1560, all'inizio del pontificato di Pio IV, applicò gli insegnamenti del Concilio di Trento nella sua diocesi a partire dal 1564, dopo essere rimasto lontano per quattro anni a causa della partecipazione al Concilio.


Creato [[cardinale presbitero]] nel 1583, nel 1585 fu insignito del titolo di [[Santa Cecilia (titolo cardinalizio)|Santa Cecilia]].<br />
Creato [[cardinale presbitero]] nel 1583, nel 1585 fu insignito del titolo di [[Santa Cecilia (titolo cardinalizio)|Santa Cecilia]].<br />
Durante la sua permanenza a Roma come cardinale divenne molto amico di [[san Filippo Neri]] e sostenne la sua idea di [[Oratorio (centro giovanile)|oratorio]]. Partecipò ai tre conclavi che si tennero dal 1585 al 1590.
Durante la sua permanenza a Roma come cardinale divenne molto amico di [[san Filippo Neri]] e sostenne la sua idea di [[Oratorio (centro giovanile)|oratorio]]. Partecipò ai tre conclavi che si tennero dal 1585 al 1590.


===Cronologia incarichi===
=== Cronologia incarichi ===
[[File:Castello di San Vito.JPG|thumb|Il castello di [[Somma Lombardo]] ove nacque Gregorio XIV]]
[[File:Castello di San Vito.JPG|thumb|Il castello di [[Somma Lombardo]] ove nacque Gregorio XIV]]
*1551: è nominato [[abate]] di [[Civate]]
*1551: è nominato [[abate]] di [[Civate]]
*3 marzo 1560: è nominato [[Diocesi di Cremona|vescovo di Cremona]], incarico che tiene fino all'elezione al pontificato
*13 marzo 1560: è nominato [[Diocesi di Cremona|vescovo di Cremona]], incarico che tiene fino all'elezione al pontificato
*12 dicembre 1583: è creato [[cardinale presbitero]]
*12 dicembre 1583: è creato [[cardinale presbitero]]
*14 gennaio 1585: ottiene il [[titolo cardinalizio]] di [[Santa Cecilia (titolo cardinalizio)|Santa Cecilia]]
*14 gennaio 1585: ottiene il [[titolo cardinalizio]] di [[Santa Cecilia (titolo cardinalizio)|Santa Cecilia]]
*5 dicembre 1590: viene eletto [[romano pontefice]].
*5 dicembre 1590: viene eletto [[romano pontefice]].


===Il secondo conclave del 1590===
=== Il secondo conclave del 1590 ===
{{vedi anche|Conclave dell'ottobre-dicembre 1590}}
{{vedi anche|Conclave dell'ottobre-dicembre 1590}}
Alla morte del papa il [[Collegio cardinalizio|Sacro Collegio dei Cardinali]] era formato da 67 membri, ma 13 cardinali non parteciparono al conclave; pertanto il nuovo papa fu eletto da 54 cardinali<ref name=concl>{{Miranda|conclave-xvi.htm#1590A|Conclave of October 8 to December 5, 1590}}</ref>.
Alla morte di [[Papa Urbano VII|Urbano VII]] il [[Collegio cardinalizio|Sacro Collegio dei Cardinali]] era formato da 67 membri; di essi 54 si riunirono in conclave<ref name=concl>{{Miranda|conclave-xvi.htm#1590A|Conclave of October 8 to December 5, 1590}}</ref>, il quale durò poco meno di due mesi: si aprì l'8 ottobre e si concluse il 5 dicembre. <br />
La Spagna era il Paese che esercitava la maggiore influenza sulla nomina del romano pontefice. Madrid presentò una lista di sette candidati che il re avrebbe desiderato vedere sul Soglio di Pietro, tra i quali figurava anche il cardinal Sfondrati.<br />
Il conclave durò poco meno di due mesi: si aprì l'8 ottobre e si concluse il 5 dicembre. <br />
I suoi avversari caddero uno dopo l'altro: dapprima il marchigiano [[Ippolito Aldobrandini]], poi il bolognese [[Gabriele Paleotti]], quindi il [[cardinale protopresbitero]] [[Michele Bonelli]], infine il vescovo di Orvieto, [[Girolamo Simoncelli (cardinale)|Girolamo Simoncelli]].<br />
Vi parteciparono 54 cardinali. La Spagna era il Paese che esercitava la maggiore influenza sulla nomina papale. Madrid presentò una lista di sette candidati che il re avrebbe desiderato vedere sul Soglio di Pietro, tra i quali figurava anche il cardinal Sfondrati.<br />
I suoi avversari furono bruciati uno dopo l'altro: cadde prima il marchigiano [[Ippolito Aldobrandini]], poi il bolognese [[Gabriele Paleotti]], quindi il [[cardinale protopresbitero]] [[Michele Bonelli]], infine il vescovo di Orvieto, [[Girolamo Simoncelli (cardinale)|Girolamo Simoncelli]].<br />
I membri del collegio cardinalizio trovarono infine un consenso sul vescovo di Cremona. Niccolò Sfondrati fu eletto papa nel pomeriggio del 5 dicembre 1590 nel [[Palazzo Vaticano]]. L'8 dicembre fu incoronato; scelse il [[nome pontificale]] di Gregorio XIV.
I membri del collegio cardinalizio trovarono infine un consenso sul vescovo di Cremona. Niccolò Sfondrati fu eletto papa nel pomeriggio del 5 dicembre 1590 nel [[Palazzo Vaticano]]. L'8 dicembre fu incoronato; scelse il [[nome pontificale]] di Gregorio XIV.


==Il pontificato==
== Il pontificato ==
{{Approfondimento|titolo=Curia romana|contenuto={{sp}}
{{Approfondimento|titolo=Curia romana|contenuto={{sp}}
*[[Cardinal nipote|Sovrintendente generale]]: [[Paolo Emilio Sfondrati]] (1590-1591)
*[[Cardinal nipote|Sovrintendente generale]]: [[Paolo Emilio Sfondrati]] (1590-1591)
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*Vicario per la diocesi di Roma: [[Girolamo Rusticucci]] (1588-1603)
*Vicario per la diocesi di Roma: [[Girolamo Rusticucci]] (1588-1603)
}}
}}
===Relazioni con le istituzioni della Chiesa===
=== Relazioni con le istituzioni della Chiesa ===
*Il 18 febbraio 1591 confermò l'ordine dei [[Chierici regolari minori]], fondato da [[Francesco Caracciolo (santo)|Francesco Caracciolo]] nel 1588;
*Il 18 febbraio 1591 confermò l'ordine dei [[Chierici regolari minori]], fondato da [[Francesco Caracciolo (santo)|Francesco Caracciolo]] nel 1588;
* Il 21 settembre 1591 riconobbe l'ordine dei [[Chierici regolari Ministri degli Infermi]], fondato da [[Camillo de Lellis]] nel 1582 ([[Sisto V]] ne aveva già approvato gli statuti nel 1586);
* Il 21 settembre 1591 riconobbe l'ordine dei [[Chierici regolari Ministri degli Infermi]], fondato da [[Camillo de Lellis]] nel 1582 ([[Sisto V]] ne aveva già approvato gli statuti nel 1586);
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*Il 19 dicembre 1590 creò cardinale il nipote [[Paolo Emilio Sfondrati]], conferendogli successivamente il titolo di [[Santa Cecilia (titolo cardinalizio)|cardinale presbitero di Santa Cecilia]] e facendo di lui quindi un [[cardinal nipote]]. Con questo atto Gregorio XIV inaugurò la pratica di creare cardinali nipoti la cui investitura formale coincideva ''de facto'' con la nomina, separandola così dalla prassi ordinaria seguita per gli altri cardinali.<ref>Gianvittorio Signorotto, Maria Antonietta Visceglia (a cura di), ''La corte di Roma tra Cinque e Seicento "teatro" della politica europea'', Roma, Bulzoni, 1998. p. 144.</ref>
*Il 19 dicembre 1590 creò cardinale il nipote [[Paolo Emilio Sfondrati]], conferendogli successivamente il titolo di [[Santa Cecilia (titolo cardinalizio)|cardinale presbitero di Santa Cecilia]] e facendo di lui quindi un [[cardinal nipote]]. Con questo atto Gregorio XIV inaugurò la pratica di creare cardinali nipoti la cui investitura formale coincideva ''de facto'' con la nomina, separandola così dalla prassi ordinaria seguita per gli altri cardinali.<ref>Gianvittorio Signorotto, Maria Antonietta Visceglia (a cura di), ''La corte di Roma tra Cinque e Seicento "teatro" della politica europea'', Roma, Bulzoni, 1998. p. 144.</ref>


===Provvedimenti in materia liturgica===
=== Provvedimenti in materia liturgica ===
*Il 7 febbraio 1591 istituì la commissione incaricata di portare a termine l'opera di revisione della ''[[Vulgata]]'' (versione latina ufficiale della [[Bibbia]]) avviata dal predecessore [[Sisto V]]. Il 21 aprile successivo approvò la nomina dei membri della commissione. Il futuro cardinale [[Roberto Bellarmino]], rientrato in Roma dopo la morte di Sisto V (che lo aveva allontanato), consigliò Gregorio XIV di non proibire la [[Traduzioni della Bibbia in italiano|Bibbia in volgare italiano]], ma di farla correggere; si allestì infatti un gruppo di studiosi che si misero all'opera per eliminare i numerosi errori della traduzione biblica precedente.
*Il 7 febbraio 1591 istituì la commissione incaricata di portare a termine l'opera di revisione della ''[[Vulgata]]'' (versione latina ufficiale della [[Bibbia]]) avviata dal predecessore [[Sisto V]]. Il 21 aprile successivo approvò la nomina dei membri della commissione. Il futuro cardinale [[Roberto Bellarmino]], rientrato in Roma dopo la morte di Sisto V (che lo aveva allontanato), consigliò Gregorio XIV di non proibire la [[Traduzioni della Bibbia in italiano|Bibbia in volgare italiano]], ma di farla correggere; si allestì infatti un gruppo di studiosi che si misero all'opera per eliminare i numerosi errori della traduzione biblica precedente.
*Il 25 aprile 1591 il pontefice stabilì l'obbligo per i cardinali di indossare abiti di colore rosso e di portare un copricapo a forma di calotta emisferica, sempre di colore rosso. Divenne popolare col nome di [[zucchetto]]. Estese l'uso del noto cappello a larga tesa ([[galero]]) anche ai cardinali provenienti da [[ordine religioso|ordini religiosi]]. Conferì personalmente il galero ai cardinali [[Michele Bonelli]] e [[Girolamo Bernerio]] (domenicani) e [[Gregorio Petrocchini]] (agostiniano).
*Il 25 aprile 1591 il pontefice stabilì l'obbligo per i cardinali di indossare abiti di colore rosso e di portare un copricapo a forma di calotta emisferica, sempre di colore rosso. Divenne popolare col nome di [[zucchetto]]. Estese l'uso del noto cappello a larga tesa ([[galero]]) anche ai cardinali provenienti da [[ordine religioso|ordini religiosi]]. Conferì personalmente il galero ai cardinali [[Michele Bonelli]] e [[Girolamo Bernerio]] (domenicani) e [[Gregorio Petrocchini]] (agostiniano).


===Provvedimenti in materia di etica e morale===
=== Provvedimenti in materia di etica e morale ===
* Con la [[bolla pontificia|bolla]] ''Cogit nos depravata'' (21 marzo 1591) il pontefice estese il divieto di scommessa (fino ad allora limitato all'elezione papale) sulla creazione di cardinali ed anche sulla proclamazione dei santi<ref>John N.D. Kelly, ''Gran Dizionario Illustrato dei Papi'', p. 658.</ref>;
* Con la [[bolla pontificia|bolla]] ''Cogit nos depravata'' (21 marzo 1591) il pontefice estese il divieto di scommessa (fino ad allora limitato all'elezione papale) sulla creazione di cardinali ed anche sulla proclamazione dei santi<ref>John N.D. Kelly, ''Gran Dizionario Illustrato dei Papi'', p. 658.</ref>;
*Con un decreto datato 18 aprile 1591 ordinò che i nativi delle [[Filippine]], costretti in [[schiavitù]] dagli europei, fossero lasciati liberi e, sotto pena di [[scomunica]], comandò che si interrompesse la [[tratta degli schiavi]] nell'arcipelago<ref>{{cita web|url=http://www.uccronline.it/2010/09/07/chiesa-e-colonialismo/|titolo=Chiesa e colonialismo|accesso=31 agosto 2015}}</ref>;
*Con un decreto datato 18 aprile 1591 ordinò che i nativi delle [[Filippine]], costretti in [[schiavitù]] dagli europei, fossero lasciati liberi e, sotto pena di [[scomunica]], comandò che si interrompesse la [[tratta degli schiavi]] nell'arcipelago<ref>{{cita web|url=http://www.uccronline.it/2010/09/07/chiesa-e-colonialismo/|titolo=Chiesa e colonialismo|accesso=31 agosto 2015}}</ref>;
*Con la bolla ''Cum Alias'' (24 maggio 1591) intese limitare il [[diritto d'asilo]], introducendo l'esclusione per i colpevoli dei crimini più gravi ([[banditismo]], [[omicidio]], assassinio su commissione, [[lesa maestà]])<ref>{{Treccani|papa-gregorio-xiv_%28Dizionario_Biografico%29/|Papa Gregorio XIV|accesso=31/08/2015|v=sì|citazione=}}</ref>;
*Con la bolla ''Cum Alias'' (24 maggio 1591) intese limitare il [[diritto d'asilo]], introducendo l'esclusione per i colpevoli dei crimini più gravi ([[banditismo]], [[omicidio]], assassinio su commissione, [[lesa maestà]])<ref>{{Treccani|papa-gregorio-xiv_(Dizionario-Biografico)|Papa Gregorio XIV|accesso=31/08/2015|v=sì|citazione=}}</ref>;
*Con la [http://www.internetculturale.it/opencms/opencms/it/viewItemMag.jsp?case=&id=oai%3Awww.internetculturale.sbn.it%2FTeca%3A20%3ANT0000%3ABVEE032451 ''Constitutio moderatoria''] (31 maggio 1591) il pontefice punì sia chi si sottoponeva all'[[aborto]] sia chi lo favoriva e procurava ''venena sterilitatis'';
*Con la [http://www.internetculturale.it/opencms/opencms/it/viewItemMag.jsp?case=&id=oai%3Awww.internetculturale.sbn.it%2FTeca%3A20%3ANT0000%3ABVEE032451 ''Constitutio moderatoria''] (31 maggio 1591) il pontefice punì sia chi si sottoponeva all'[[aborto]] sia chi lo favoriva e procurava ''venena sterilitatis'';
*Gregorio XIV ostacolò la [[castrazione]], che veniva praticata per ottenere [[voci bianche]].
*Gregorio XIV ostacolò la [[castrazione]], che veniva praticata per ottenere [[voci bianche]].


===Relazioni con i monarchi europei===
=== Relazioni con i monarchi europei ===
Gregorio XIV ribadì la [[scomunica]] al [[re di Francia]], [[Enrico IV di Francia|Enrico IV]], già comminata dal suo predecessore [[Sisto V]]. Però, rispetto a Sisto V, che aveva cercato il raggiungimento di un equilibrio tra [[Francia]] e [[Spagna]], Gregorio XIV si schierò nettamente per una delle due parti in campo, la Spagna di [[Filippo II di Spagna|Filippo II]] (il conflitto terminò nel 1594, dopo la morte del pontefice). Dopo aver dichiarato Enrico IV eretico e persecutore della Chiesa, fece radunare un esercito mercenario per attaccare la Francia. Inoltre sovvenzionò con {{formatnum:15000}} scudi la [[Lega Cattolica (Francia)|Lega Cattolica]] nella sua lotta contro i protestanti [[ugonotti]], utilizzando i fondi accumulati durante il pontificato di papa Sisto V.<ref>Claudio Rendina, ''I papi'', p. 668.</ref>
Gregorio XIV ribadì la [[scomunica]] al [[re di Francia]], [[Enrico IV di Francia|Enrico IV]], già comminata dal suo predecessore [[Sisto V]]. Però, rispetto a Sisto V, che aveva cercato il raggiungimento di un equilibrio tra [[Francia]] e [[Spagna]], Gregorio XIV si schierò nettamente per una delle due parti in campo, la Spagna di [[Filippo II di Spagna|Filippo II]] (il conflitto terminò nel 1594, dopo la morte del pontefice). Dopo aver dichiarato Enrico IV eretico e persecutore della Chiesa, fece radunare un esercito mercenario per attaccare la Francia. Inoltre sovvenzionò con {{formatnum:15000}} scudi la [[Lega Cattolica (Francia)|Lega Cattolica]] nella sua lotta contro i protestanti [[ugonotti]], utilizzando i fondi accumulati durante il pontificato di papa Sisto V.<ref>Claudio Rendina, ''I papi'', p. 668.</ref>


===Governo dello Stato Pontificio===
=== Governo dello Stato Pontificio ===
Gregorio XIV nominò [[Segretario di Stato (Santa Sede)|Segretario di Stato]] il nipote [[Paolo Emilio Sfondrati]], affinché trovasse valido supporto nelle difficili scelte.
Gregorio XIV nominò [[Segretario di Stato (Santa Sede)|Segretario di Stato]] il nipote [[Paolo Emilio Sfondrati]], affinché trovasse valido supporto nelle difficili scelte.


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L'amministrazione civile dovette fronteggiare inoltre le gravi carestie che nello stesso periodo si diffusero in diverse aree del territorio. Cercò inoltre di debellare il banditismo che imperversava nella [[campagna romana]].
L'amministrazione civile dovette fronteggiare inoltre le gravi carestie che nello stesso periodo si diffusero in diverse aree del territorio. Cercò inoltre di debellare il banditismo che imperversava nella [[campagna romana]].


===Patrono di arti e scienze===
=== Patrono di arti e scienze ===
Nel 1591 il pontefice affidò la direzione del Collegio di Sant'Atanasio di [[Roma]] (oggi Pontificio Collegio greco) ai [[Gesuiti]] (essi la tennero fino al 1602).
Nel 1591 il pontefice affidò la direzione del Collegio di Sant'Atanasio di [[Roma]] (oggi Pontificio Collegio greco) ai [[Gesuiti]] (essi la tennero fino al 1602).


==Morte e sepoltura==
== Morte e sepoltura ==
Gregorio XIV morì prematuramente all'età di 56 anni la notte del 16 ottobre 1591 a Roma, a causa di un aggravamento della [[calcolosi biliare]] che lo affliggeva.
Gregorio XIV morì la notte del 16 ottobre 1591 a Roma, a causa di un aggravamento della [[calcolosi biliare]] che lo affliggeva. Aveva 56 anni. È sepolto nella [[Basilica Vaticana]].
È sepolto nella [[Basilica Vaticana]].


==Creazione di nuove diocesi==
== Creazione di nuove diocesi ==
*10 maggio 1591 (bolla ''Regiminis Universae Ecclesiae''):
*10 maggio 1591 (bolla ''Regiminis Universae Ecclesiae''):
**[[Diocesi di Oria]] (la diocesi riacquistò l'autonomia dopo cinque secoli, venendo sciolta dall'unione con l'[[Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni|arcidiocesi di Brindisi]]).
**[[Diocesi di Oria]] (la diocesi riacquistò l'autonomia dopo cinque secoli, venendo sciolta dall'unione con l'[[Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni|arcidiocesi di Brindisi]]).


==Concistori==
== Concistori ==
{{vedi anche|Concistori di papa Gregorio XIV}}
{{vedi anche|Concistori di papa Gregorio XIV}}
Papa Gregorio XIV durante il suo pontificato ha creato cinque cardinali nel corso di due distinti concistori.<ref>{{miranda|consistories-xvi.htm#GregoryXIV|Gregory XIV|31 luglio 2015}}</ref>
Papa Gregorio XIV durante il suo pontificato ha creato cinque cardinali nel corso di due distinti concistori.<ref>{{miranda|consistories-xvi.htm#GregoryXIV|Gregory XIV|31 luglio 2015}}</ref>


== Genealogia episcopale ==
== Genealogia episcopale ==
La [[genealogia episcopale]] è:<ref>{{cita web|url=http://apostolicsuccession-episcopallineages.blogspot.com/2023/05/the-episcopal-ordination-of-pope.html|titolo=The EPISCOPAL ORDINATION of POPE GREGORY XIV|lingua=en|editore=Apostolic Succession & Episcopal Lineages in the Roman Catholic Church|data=23 maggio 2023|accesso=26 maggio 2023}}</ref>
La [[genealogia episcopale]] è:
* Vescovo [[Melchiorre Crivelli]], [[Ordine dei frati predicatori|O.P.]]
* Arcivescovo [[Filippo Archinto]]
* [[Papa Pio IV]]
* Cardinale [[Giovanni Antonio Serbelloni]]
* Cardinale [[Carlo Borromeo]]
* Papa Gregorio XIV
* Papa Gregorio XIV


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{{interprogetto}}
{{interprogetto}}


==Collegamenti esterni==
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Miranda|bios1583.htm#Sfondrati|SFONDRATI, Francesco}}
* {{Miranda|id=bios1583.htm#Sfondrati|titolo=SFONDRATI, Francesco|accesso=26 novembre 2021}}
* {{cita web|http://www.araldicavaticana.com/creati%20da%20gregorio_xiv%201590.htm|Cardinali nominati da Papa Gregorio XIV}}
* {{cita web|http://www.araldicavaticana.com/creati%20da%20gregorio_xiv%201590.htm|Cardinali nominati da Papa Gregorio XIV}}


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Papa Gregorio XIV
Philip Galle, Papa Gregorio XIV (1591); incisione, 23,5×16,4 cm, collezione d'arte della Fortezza di Coburgo
229º papa della Chiesa cattolica
Elezione5 dicembre 1590
Incoronazione8 dicembre 1590
Fine pontificato16 ottobre 1591
(0 anni e 315 giorni)
Cardinali creativedi Concistori di papa Gregorio XIV
Predecessorepapa Urbano VII
Successorepapa Innocenzo IX
 
NomeNiccolò Sfondrati
NascitaSomma Lombardo, 11 febbraio 1535
Ordinazione sacerdotale8 aprile 1560[1]
Nomina a vescovo13 marzo 1560 da papa Pio IV
Consacrazione a vescovo19 maggio 1560 dal vescovo Melchiorre Crivelli, O.P.
Creazione a cardinale12 dicembre 1583 da papa Gregorio XIII
MorteRoma, 16 ottobre 1591 (56 anni)
SepolturaBasilica di San Pietro in Vaticano

Gregorio XIV, nato Niccolò Sfondrati o Nicola Sfondrato (Somma Lombardo, 11 febbraio 1535Roma, 16 ottobre 1591), è stato il 229º papa della Chiesa cattolica e sovrano dello Stato Pontificio dall'8 dicembre 1590 alla morte.

Niccolò Sfondrati nacque a Somma Lombardo, cittadina sulla sinistra del Ticino, antico feudo della famiglia Visconti che vi possedeva un castello, ancora oggi presente. Il padre era il conte Francesco Sfondrati; la madre era Anna Visconti, appartenente al ramo sommese della famiglia ducale. In quanto figlio primogenito, fu lui ad ereditare il titolo di conte del Sacro Romano Impero e gli averi del padre: duca e signore di Vallassina, Pusiano, Bosisio, Sueglio, Mojana, Garbagnate, Borima, Masnaga, Tregolo, Tabiago, Mandello, Bellano e Dervio. Ereditò anche il titolo di patrizio di Milano e di Cremona.

Nel 1543 la madre morì partorendo il settimo figlio; il padre Francesco, rimasto vedovo, decise di mettersi al servizio della Chiesa e si trasferì a Roma, dove venne poi creato cardinale da papa Paolo III.

Niccolò studiò all'Università di Perugia e poi all'Università di Padova; si laureò a Pavia. Al termine degli studi decise di abbracciare la vita ecclesiastica. Nel 1551 ricevette l'ordinazione sacerdotale.

Il 20 giugno 1552, re Filippo II di Spagna, in qualità di duca di Milano, lo elesse quale membro del senato della capitale lombarda. Contemporaneamente egli entrò a far parte del clero milanese, ove fece conoscenza dell'allora arcivescovo di Milano, il cardinale Carlo Borromeo, la cui figura morale ebbe grande influenza su di lui[2]. In seguito divenne presidente del governo di Siena. Nominato vescovo, partecipò al Concilio di Trento. Durante il concilio il vescovo Sfondrati ebbe un ruolo importante, prendendo parte a tutte le sessioni dal 1561 alla conclusione, avvenuta nel 1563; in particolare fu tenace assertore circa l'obbligo dei vescovi di risiedere nella propria diocesi, argomento che fu accettato solo dopo molte discussioni. Fu poi membro della commissione incaricata di preparare la lista dei libri da mettere all'Indice (17 febbraio 1562) e, dal 21 giugno 1563, della commissione ad conficiendos canones de matrimonio[3].

Nominato vescovo di Cremona il 13 marzo 1560, all'inizio del pontificato di Pio IV, applicò gli insegnamenti del Concilio di Trento nella sua diocesi a partire dal 1564, dopo essere rimasto lontano per quattro anni a causa della partecipazione al Concilio.

Creato cardinale presbitero nel 1583, nel 1585 fu insignito del titolo di Santa Cecilia.
Durante la sua permanenza a Roma come cardinale divenne molto amico di san Filippo Neri e sostenne la sua idea di oratorio. Partecipò ai tre conclavi che si tennero dal 1585 al 1590.

Cronologia incarichi

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Il castello di Somma Lombardo ove nacque Gregorio XIV

Il secondo conclave del 1590

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Lo stesso argomento in dettaglio: Conclave dell'ottobre-dicembre 1590.

Alla morte di Urbano VII il Sacro Collegio dei Cardinali era formato da 67 membri; di essi 54 si riunirono in conclave[4], il quale durò poco meno di due mesi: si aprì l'8 ottobre e si concluse il 5 dicembre.
La Spagna era il Paese che esercitava la maggiore influenza sulla nomina del romano pontefice. Madrid presentò una lista di sette candidati che il re avrebbe desiderato vedere sul Soglio di Pietro, tra i quali figurava anche il cardinal Sfondrati.
I suoi avversari caddero uno dopo l'altro: dapprima il marchigiano Ippolito Aldobrandini, poi il bolognese Gabriele Paleotti, quindi il cardinale protopresbitero Michele Bonelli, infine il vescovo di Orvieto, Girolamo Simoncelli.
I membri del collegio cardinalizio trovarono infine un consenso sul vescovo di Cremona. Niccolò Sfondrati fu eletto papa nel pomeriggio del 5 dicembre 1590 nel Palazzo Vaticano. L'8 dicembre fu incoronato; scelse il nome pontificale di Gregorio XIV.

Il pontificato

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Relazioni con le istituzioni della Chiesa

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Provvedimenti in materia liturgica

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  • Il 7 febbraio 1591 istituì la commissione incaricata di portare a termine l'opera di revisione della Vulgata (versione latina ufficiale della Bibbia) avviata dal predecessore Sisto V. Il 21 aprile successivo approvò la nomina dei membri della commissione. Il futuro cardinale Roberto Bellarmino, rientrato in Roma dopo la morte di Sisto V (che lo aveva allontanato), consigliò Gregorio XIV di non proibire la Bibbia in volgare italiano, ma di farla correggere; si allestì infatti un gruppo di studiosi che si misero all'opera per eliminare i numerosi errori della traduzione biblica precedente.
  • Il 25 aprile 1591 il pontefice stabilì l'obbligo per i cardinali di indossare abiti di colore rosso e di portare un copricapo a forma di calotta emisferica, sempre di colore rosso. Divenne popolare col nome di zucchetto. Estese l'uso del noto cappello a larga tesa (galero) anche ai cardinali provenienti da ordini religiosi. Conferì personalmente il galero ai cardinali Michele Bonelli e Girolamo Bernerio (domenicani) e Gregorio Petrocchini (agostiniano).

Provvedimenti in materia di etica e morale

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  • Con la bolla Cogit nos depravata (21 marzo 1591) il pontefice estese il divieto di scommessa (fino ad allora limitato all'elezione papale) sulla creazione di cardinali ed anche sulla proclamazione dei santi[6];
  • Con un decreto datato 18 aprile 1591 ordinò che i nativi delle Filippine, costretti in schiavitù dagli europei, fossero lasciati liberi e, sotto pena di scomunica, comandò che si interrompesse la tratta degli schiavi nell'arcipelago[7];
  • Con la bolla Cum Alias (24 maggio 1591) intese limitare il diritto d'asilo, introducendo l'esclusione per i colpevoli dei crimini più gravi (banditismo, omicidio, assassinio su commissione, lesa maestà)[8];
  • Con la Constitutio moderatoria (31 maggio 1591) il pontefice punì sia chi si sottoponeva all'aborto sia chi lo favoriva e procurava venena sterilitatis;
  • Gregorio XIV ostacolò la castrazione, che veniva praticata per ottenere voci bianche.

Relazioni con i monarchi europei

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Gregorio XIV ribadì la scomunica al re di Francia, Enrico IV, già comminata dal suo predecessore Sisto V. Però, rispetto a Sisto V, che aveva cercato il raggiungimento di un equilibrio tra Francia e Spagna, Gregorio XIV si schierò nettamente per una delle due parti in campo, la Spagna di Filippo II (il conflitto terminò nel 1594, dopo la morte del pontefice). Dopo aver dichiarato Enrico IV eretico e persecutore della Chiesa, fece radunare un esercito mercenario per attaccare la Francia. Inoltre sovvenzionò con 15 000 scudi la Lega Cattolica nella sua lotta contro i protestanti ugonotti, utilizzando i fondi accumulati durante il pontificato di papa Sisto V.[9]

Governo dello Stato Pontificio

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Gregorio XIV nominò Segretario di Stato il nipote Paolo Emilio Sfondrati, affinché trovasse valido supporto nelle difficili scelte.

Nel 1590/91 una serie di malattie infettive (tra cui la peste) uccise a Roma migliaia di persone. In quell'occasione il pontefice ebbe modo di conoscere Camillo de Lellis e Luigi Gonzaga, che si prodigarono in maniera encomiabile al sollievo della popolazione, offrendo un fulgido esempio di carità cristiana.

L'amministrazione civile dovette fronteggiare inoltre le gravi carestie che nello stesso periodo si diffusero in diverse aree del territorio. Cercò inoltre di debellare il banditismo che imperversava nella campagna romana.

Patrono di arti e scienze

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Nel 1591 il pontefice affidò la direzione del Collegio di Sant'Atanasio di Roma (oggi Pontificio Collegio greco) ai Gesuiti (essi la tennero fino al 1602).

Morte e sepoltura

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Gregorio XIV morì la notte del 16 ottobre 1591 a Roma, a causa di un aggravamento della calcolosi biliare che lo affliggeva. Aveva 56 anni. È sepolto nella Basilica Vaticana.

Creazione di nuove diocesi

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Lo stesso argomento in dettaglio: Concistori di papa Gregorio XIV.

Papa Gregorio XIV durante il suo pontificato ha creato cinque cardinali nel corso di due distinti concistori.[10]

Genealogia episcopale

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La genealogia episcopale è:[11]

Gran Maestro dell'Ordine Supremo del Cristo - nastrino per uniforme ordinaria

Albero genealogico

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Francesco Sfondrati, patrizio di Cremona Ludovico Sfondrati, patrizio di Cremona  
 
 
Giovanni Battista Sfondrati, patrizio di Cremona  
Lavinia Parravicini  
 
 
Francesco Sfondrati, conte, I signore di Bellagio  
Signorolo II Omodei, patrizio milanese Giovanni XI Omodei  
 
Margherita Brugora  
Margherita Omodei  
Lucia Trivulzio Giacomello Trivulzio, consignore di Codogno  
 
Isabella Conti  
Gregorio XIV  
Guido Visconti Giambattista Visconti  
 
Regola Galeazzi  
Antonio Visconti, conte di Lonate Pozzolo  
Leta Manfredi Guido Antonio Manfredi, signore di Faenza  
 
Bianca Trinci  
Anna Visconti  
Gianfermo Trivulzio, signore di Ferraria Antonio Trivulzio, signore di Codogno  
 
Francesca Visconti Aicardi  
Maddalena Trivulzio  
Margherita Valperga Giacomo Valperga, conte di Masino  
 
Violante Grimaldi  
 
  1. ^ Oppure pochi giorni dopo
  2. ^ John N.D. Kelly, Gran Dizionario Illustrato dei Papi, p. 657
  3. ^ (EN) Salvador Miranda, SFONDRATI, Francesco, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University.
  4. ^ (EN) Salvador Miranda, Conclave of October 8 to December 5, 1590, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University.
  5. ^ Gianvittorio Signorotto, Maria Antonietta Visceglia (a cura di), La corte di Roma tra Cinque e Seicento "teatro" della politica europea, Roma, Bulzoni, 1998. p. 144.
  6. ^ John N.D. Kelly, Gran Dizionario Illustrato dei Papi, p. 658.
  7. ^ Chiesa e colonialismo, su uccronline.it. URL consultato il 31 agosto 2015.
  8. ^ Papa Gregorio XIV, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 31/08/2015.
  9. ^ Claudio Rendina, I papi, p. 668.
  10. ^ (EN) Salvador Miranda, Gregory XIV, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University. URL consultato il 31 luglio 2015.
  11. ^ (EN) The EPISCOPAL ORDINATION of POPE GREGORY XIV, su apostolicsuccession-episcopallineages.blogspot.com, Apostolic Succession & Episcopal Lineages in the Roman Catholic Church, 23 maggio 2023. URL consultato il 26 maggio 2023.
  • John N.D. Kelly, Gran Dizionario Illustrato dei Papi, Casale Monferrato (AL), Edizioni Piemme S.p.A., 1989, ISBN 88-384-1326-6
  • Claudio Rendina, I papi, Roma, Ed. Newton Compton, 1990

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Papa della Chiesa cattolica Successore
Papa Urbano VII 5 dicembre 1590 – 16 ottobre 1591 Papa Innocenzo IX

Predecessore Abate commendatario di San Pietro in Civate Successore
Filippo Trivulzio 15511560 ?

Predecessore Vescovo di Cremona Successore
Federico Cesi
(amministratore apostolico)
13 marzo 1560 – 5 dicembre 1590 Cesare Speciano

Predecessore Cardinale presbitero di Santa Cecilia Successore
Alfonso Gesualdo 14 gennaio 1585 – 5 dicembre 1590 Paolo Emilio Sfondrati
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