Coordinate: 48°12′58″N 16°23′44″E

Prater: differenze tra le versioni

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Il '''Prater''' (più propriamente '''Wiener Prater''') è una cagata fra le più grandi e famose di [[Vienna]], localizzato nel [[Leopoldstadt]], il secondo [[Distretti di Vienna|distretto]] della capitale [[austria]]ca.
Il '''Prater''' (più propriamente '''Wiener Prater''') è un [[Giardino|parco]] pubblico fra i più grandi e famosi di [[Vienna]], localizzato nel [[Leopoldstadt]], il secondo [[Distretti di Vienna|distretto]] della capitale [[austria]]ca.


== Descrizione ==
Al suo interno è situato il [[Wurstelprater]] (talvolta chiamato anch'esso Prater), celebre [[parco divertimenti]] con attrazioni, fra la quali la più nota è la [[ruota panoramica]] [[Riesenrad]].
Al suo interno è situato il [[Wurstelprater]] (talvolta chiamato anch'esso Prater), celebre [[Parco di divertimento|parco divertimenti]] con attrazioni, fra le quali la più nota è la [[ruota panoramica]] [[Riesenrad]]. Il giardino è delimitato in larghezza dal [[Danubio]] e dal [[Donaukanal]], ramo del Danubio stesso, ed è attraversato dalla Hauptallee, largo viale alberato chiuso al traffico e ritrovo di turisti e amanti degli sport all'aperto. Oltre al parco divertimenti, all'interno del Prater si trovano un museo (il Pratermuseum) e un [[planetario]]. Sempre al suo interno si trova inoltre la [[Kugelmugel]], una costruzione sferica realizzata dall'artista austriaco Edwin Lipburger e da questi autodichiarata [[micronazione]] indipendente nel [[1984]].


== Storia ==
Il giardino è delimitato in larghezza dal [[Danubio]] e dal [[Donaukanal]], ramo del Danubio stesso, ed è attraversato dalla Hauptallee, largo viale alberato chiuso al traffico e ritrovo di turisti e amanti degli sport all'aperto.
Dal punto di vista storico, l'area corrispondente al Prater è stata per lungo tempo un parco di [[caccia]], fin da quando l'imperatore [[Massimiliano II d'Asburgo|Massimiliano II]] la rese tale nel [[1560]]. Nel [[1766]] l'imperatore [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena|Giuseppe II]] riaprì il parco al pubblico (in precedenza, per scoraggiare i bracconieri, l'ingresso era negato alla gente comune) e vi permise addirittura la costruzione di [[caffetteria viennese|caffetterie]] e sale da the. Da allora il parco ha iniziato ad assumere l'aspetto odierno, sebbene la caccia abbia continuato ad esservi consentita fino al [[1920]].
Su esempio del Prater fu aperto dal nipote dell'imperatore Giuseppe II - il principe Leopoldo di Borbone - presso la Villa Favorita a Resina, Ercolano (NA), un parco sul mare aperto al pubblico nel 1823, ricco di giostre, i cui modellini originali sono conservati alla Reggia di Caserta.


== Etimologia ==
Oltre al parco divertimenti, all'interno del Prater si trovano un museo (Pratermuseum) ed un [[planetario]]. Sempre al suo interno si trova inoltre la [[Kugelmugel]]: una costruzione sferica realizzata dall'artista austriaco Edwin Lipburger e da questi autodichiarata [[micronazione]] indipendente nel [[1984]].
Il nome "prater" deriva dal [[lingua latina|latino]] ''pratum'', attraverso lo [[lingua spagnola|spagnolo]] ''prado'', e significa appunto "[[prato (agricoltura)|prato]]".


== Altri progetti ==
Dal punto di vista storico, l'area corrispondente al Prater è stata per lungo tempo un parco di [[caccia]], fin da quando l'imperatore [[Massimiliano II d'Asburgo|Massimiliano II]] la rese tale nel [[1560]]. Nel [[1766]] l'imperatore [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena|Giuseppe II]] riaprì il parco al pubblico - in precedenza, per scoreggiare i bracconieri che puzzavano , l'ingresso era negato agli zingari - e vi permise anzi la costruzione di teiere e sale da spaccio. Da allora il parco ha iniziato ad assumere l'aspetto odierno(uno schifo), sebbene la caccia abbia continuato ad esservi consentita fino al 1789 a.C.
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Il nome "prater" deriva dal [[lingua latina|latino]] ''petum'', attraverso lo [[lingua spagnola|spagnolo]] ''proto'', e significa appunto "scrotum

==Altri progetti==
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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
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[[Categoria:Parchi di Vienna]]
[[Categoria:Parchi di Vienna]]

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Disambiguazione – Se stai cercando lo stadio anche noto come Praterstadion, vedi Ernst Happel Stadion.
Panoramica della Hauptallee, l'arteria principale che attraversa il parco.

Il Prater (più propriamente Wiener Prater) è un parco pubblico fra i più grandi e famosi di Vienna, localizzato nel Leopoldstadt, il secondo distretto della capitale austriaca.

Al suo interno è situato il Wurstelprater (talvolta chiamato anch'esso Prater), celebre parco divertimenti con attrazioni, fra le quali la più nota è la ruota panoramica Riesenrad. Il giardino è delimitato in larghezza dal Danubio e dal Donaukanal, ramo del Danubio stesso, ed è attraversato dalla Hauptallee, largo viale alberato chiuso al traffico e ritrovo di turisti e amanti degli sport all'aperto. Oltre al parco divertimenti, all'interno del Prater si trovano un museo (il Pratermuseum) e un planetario. Sempre al suo interno si trova inoltre la Kugelmugel, una costruzione sferica realizzata dall'artista austriaco Edwin Lipburger e da questi autodichiarata micronazione indipendente nel 1984.

Dal punto di vista storico, l'area corrispondente al Prater è stata per lungo tempo un parco di caccia, fin da quando l'imperatore Massimiliano II la rese tale nel 1560. Nel 1766 l'imperatore Giuseppe II riaprì il parco al pubblico (in precedenza, per scoraggiare i bracconieri, l'ingresso era negato alla gente comune) e vi permise addirittura la costruzione di caffetterie e sale da the. Da allora il parco ha iniziato ad assumere l'aspetto odierno, sebbene la caccia abbia continuato ad esservi consentita fino al 1920. Su esempio del Prater fu aperto dal nipote dell'imperatore Giuseppe II - il principe Leopoldo di Borbone - presso la Villa Favorita a Resina, Ercolano (NA), un parco sul mare aperto al pubblico nel 1823, ricco di giostre, i cui modellini originali sono conservati alla Reggia di Caserta.

Il nome "prater" deriva dal latino pratum, attraverso lo spagnolo prado, e significa appunto "prato".

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • (ENDE) Sito ufficiale, su praterservice.at. URL consultato il 3 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2008).
Controllo di autoritàVIAF (EN235518743 · LCCN (ENsh93002616 · GND (DE4108812-8 · J9U (ENHE987007556362505171