Malek Ouary: differenze tra le versioni

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{{Bio
'''Malek Ouary''' ([[Ighil Ali]], [[Cabilia]], [[Algeria]], [[27 gennaio]] [[1916]] - [[Argelès-Gazost]], [[Francia]], [[21 dicembre]] [[2001]]) fu uno [[scrittore]] e [[giornalista]] algerino.
|Nome = Malek
|Cognome = Ouary
|Sesso = M
|LuogoNascita = Ighil Ali
|GiornoMeseNascita = 27 gennaio
|AnnoNascita = 1916
|LuogoMorte = Argelès-Gazost
|GiornoMeseMorte = 21 dicembre
|AnnoMorte = 2001
|Attività = scrittore
|Attività2 = giornalista
|Nazionalità = algerino
}}


==Biografia==
Dopo le elementari al villaggio, continuò gli studi ad [[Algeri]], dove divenne in seguito giornalista [[radio]]fonico a [[Radio-Algeri]]. La sua attività giornalistica ha contribuito a far conoscere il patrimonio culturale tradizionale della Cabilia ([[musica]], danze, canti, poesie e racconti). Ha cominciato a raccogliere le produzioni orali della Cabilia nel suo villaggio e poi ha allargato le sue indagini sul resto della Cabilia e tra i cabili emigrati in Francia (''Par les chemins d’émigration'', ''[[reportage]]'' preceduto dal ''Collier d’épreuves'' [canti e poesie cabili in traduzione], Algeri [[1955]]).
Dopo le elementari al villaggio, continuò gli studi ad [[Algeri]], dove divenne in seguito giornalista [[Radio (mass media)|radiofonico]] a [[Radio-Algeri]]. La sua attività giornalistica ha contribuito a far conoscere il patrimonio culturale tradizionale della Cabilia ([[musica]], danze, canti, poesie e racconti). Ha cominciato a raccogliere le produzioni orali della Cabilia nel suo villaggio e poi ha allargato le sue indagini sul resto della Cabilia e tra i cabili emigrati in Francia (''Par les chemins d'émigration'', ''[[reportage]]'' preceduto dal ''Collier d'épreuves'' [canti e poesie cabili in traduzione], Algeri [[1955]]).


Il nucleo della sua opera letteraria e giornalistica è il suo interesse appassionato per la [[Lingua (linguistica)|lingua]] e la [[letteratura]] cabila che egli ha (ri-)scoperto dopo la «rottura integrale» con essa durante i suoi anni di studio ad Algeri. Ricordava infatti che fu la lettura dei ''Chants berbères de Kabylie'' di [[Jean Amrouche]] a fargli prendere la decisione di dedicarsi con tutte le sue forze alla salvaguardia della cultura cabila e [[berberi|berbera]].
La sua produzione letteraria ha ottenuto il favore della critica e del pubblico con il suo primo romanzo, ''Le grain dans la meule'' ([[1956]]). Per continuare la sua attività di giornalista durante la [[guerra di Algeria]], Malek Ouary emigrò a [[Parigi]], dove lavorò all’[[ORTF]]. In Francia, dove prese moglie, continuò la sua carriera di giornalista e scrittore pubblicando una raccolta di poesie cabile, ''Poèmes et chants de Kabylie'' ([[1974]]), e il suo secondo [[romanzo]], ''La montagne aux chacals'' ([[1981]]).

==Opere==
La sua produzione letteraria ha ottenuto il favore della critica e del pubblico con il suo primo romanzo, ''Le grain dans la meule'' ([[1956]]). Per continuare la sua attività di giornalista durante la [[guerra di Algeria]], Malek Ouary emigrò a [[Parigi]], dove lavorò all'[[ORTF]]. In Francia, dove prese moglie, continuò la sua carriera di giornalista e scrittore pubblicando una raccolta di poesie cabile, ''Poèmes et chants de Kabylie'' ([[1974]]), e il suo secondo [[romanzo]], ''La montagne aux chacals'' ([[1981]]).


Alla sua morte aveva da poco terminato il suo terzo romanzo, ''La robe kabyle de Baya'', e stava scrivendo un saggio sul suo villaggio, Ighil-Ali, durante il periodo di attività missionaria dei [[Padri Bianchi]].
Alla sua morte aveva da poco terminato il suo terzo romanzo, ''La robe kabyle de Baya'', e stava scrivendo un saggio sul suo villaggio, Ighil-Ali, durante il periodo di attività missionaria dei [[Padri Bianchi]].


Malek Ouary ha inoltre pubblicato numerosi studi e testimonianze sulla [[società]] e la [[cultura]] cabile in riviste di divulgazione, in particolare ''Algeria'' (Algeri: [[1949]], [[1950]], [[1951]], [[1952]], [[1955]]).
Malek Ouary ha inoltre pubblicato numerosi studi e testimonianze sulla [[società (sociologia)|società]] e la [[cultura]] cabile in riviste di divulgazione, in particolare ''Algeria'' (Algeri: [[1949]], [[1950]], [[1951]], [[1952]], [[1955]]).

Il nucleo della sua opera letteraria e giornalistica è il suo interesse appassionato per la [[Lingua (idioma)|lingua]] e la [[letteratura]] cabila che egli ha (ri-)scoperto dopo la «rottura integrale» con essa durante i suoi anni di studio ad Algeri. Ricordava infatti che fu la lettura dei ''Chants berbères de Kabylie'' di [[Jean Amrouche]] a fargli prendere la decisione di dedicarsi con tutte le sue forze alla salvaguardia della cultura cabila e [[berberi|berbera]].




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Malek Ouary (Ighil Ali, 27 gennaio 1916Argelès-Gazost, 21 dicembre 2001) è stato uno scrittore e giornalista algerino.

Dopo le elementari al villaggio, continuò gli studi ad Algeri, dove divenne in seguito giornalista radiofonico a Radio-Algeri. La sua attività giornalistica ha contribuito a far conoscere il patrimonio culturale tradizionale della Cabilia (musica, danze, canti, poesie e racconti). Ha cominciato a raccogliere le produzioni orali della Cabilia nel suo villaggio e poi ha allargato le sue indagini sul resto della Cabilia e tra i cabili emigrati in Francia (Par les chemins d'émigration, reportage preceduto dal Collier d'épreuves [canti e poesie cabili in traduzione], Algeri 1955).

Il nucleo della sua opera letteraria e giornalistica è il suo interesse appassionato per la lingua e la letteratura cabila che egli ha (ri-)scoperto dopo la «rottura integrale» con essa durante i suoi anni di studio ad Algeri. Ricordava infatti che fu la lettura dei Chants berbères de Kabylie di Jean Amrouche a fargli prendere la decisione di dedicarsi con tutte le sue forze alla salvaguardia della cultura cabila e berbera.

La sua produzione letteraria ha ottenuto il favore della critica e del pubblico con il suo primo romanzo, Le grain dans la meule (1956). Per continuare la sua attività di giornalista durante la guerra di Algeria, Malek Ouary emigrò a Parigi, dove lavorò all'ORTF. In Francia, dove prese moglie, continuò la sua carriera di giornalista e scrittore pubblicando una raccolta di poesie cabile, Poèmes et chants de Kabylie (1974), e il suo secondo romanzo, La montagne aux chacals (1981).

Alla sua morte aveva da poco terminato il suo terzo romanzo, La robe kabyle de Baya, e stava scrivendo un saggio sul suo villaggio, Ighil-Ali, durante il periodo di attività missionaria dei Padri Bianchi.

Malek Ouary ha inoltre pubblicato numerosi studi e testimonianze sulla società e la cultura cabile in riviste di divulgazione, in particolare Algeria (Algeri: 1949, 1950, 1951, 1952, 1955).

Controllo di autoritàVIAF (EN51694026 · ISNI (EN0000 0001 1472 5537 · LCCN (ENn82121823 · GND (DE143425420 · BNF (FRcb11918278g (data)