Jean Bertaut: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
== Biografia ==
Proveniva da una [[famiglia]] [[borghese]] di origine [[Normanni|normanna]] di buone tradizioni culturali. Il padre professore inculcò in Bertaut la passione per le [[letteratura|lettere]], per la [[filosofia]] e per la [[matematica]].
Proveniva da una [[famiglia]] [[borghesia|borghese]] di origine [[Normanni|normanna]] di buone tradizioni culturali. Il padre professore inculcò in Bertaut la passione per le [[letteratura|lettere]], per la [[filosofia]] e per la [[matematica]].


Riuscì ad effettuare una brillante carriera a corte non solo nel ruolo di [[poeta]], ma anche in quello di [[disegnatore]], di [[musicista]], di [[librettista]] dei balletti di corte oltre che di precettore del conte d’Angoulême, figlio legittimo di [[Carlo IX di Francia]], segretario di gabinetto.
Riuscì ad effettuare una brillante carriera a corte non solo nel ruolo di [[poeta]], ma anche in quello di [[disegnatore]], di [[musicista]], di [[Libretto|librettista]] dei balletti di corte oltre che di precettore del conte d'Angoulême, figlio legittimo di [[Carlo IX di Francia]], segretario di gabinetto.<ref name ="M" />


I suoi servigi gli valsero alti riconoscimenti ecclesiastici quali la nomina a [[cardinale]] di [[Bourbon]], la direzione dell'abbazia de Bourguei e nel [[1605]] la nomina di [[vescovo]] di [[Sées]], e trascorse gli ultimi anni della sua vita segnalandosi per una sincera devozione che frenò la sua produzione letteraria.<ref>"Le muse", De Agostini, Novara, 1964, Vol.II, pag.224</ref>
I suoi servigi gli valsero alti riconoscimenti ecclesiastici quali la nomina a [[cardinale]] di [[Bourbon]], la direzione dell'abbazia de Bourguei e nel [[1605]] la nomina di [[vescovo]] di [[Sées]], e trascorse gli ultimi anni della sua vita segnalandosi per una sincera devozione che frenò la sua produzione letteraria.<ref name ="M">{{cita libro | titolo=le muse | editore=De Agostini | città=Novara | anno=1964 |volume=II |p=224}}</ref>


Dopo il matrimonio del re con [[Maria de Medici]], venne nominato consigliere della regina e fu il padrino di battesimo dei figli.
Dopo il matrimonio del re con [[Maria de' Medici]], venne nominato consigliere della regina e fu il padrino di battesimo dei figli.


Partecipò alla conversione di Enrico IV al [[cattolicesimo]] e alla morte di quest'ultimo compose una orazione funebre.
Partecipò alla conversione di Enrico IV al [[Chiesa cattolica|cattolicesimo]] e alla morte di quest'ultimo compose una orazione funebre.
Tra le sue opere si annoverano: il ''Recuiel de quelques vers amoureux'' ([[1602]]), che raccoglie le sue liriche giovanili; le ''Oeuvres poétiques'' ([[1620]]), contenenti anche un lungo poema intitolato ''Le Timandre''; i ''Sermons'' ([[1613]]), influenzati dalla produzione di [[Francesco di Sales|S.Francesco di Sales]].


Tra le sue opere si annoverano: il ''Recuiel de quelques vers amoureux'' ([[1602]]), che raccoglie le sue liriche giovanili; le ''Oeuvres poétiques'' ([[1620]]), contenenti anche un lungo poema intitolato ''Le Timandre''; i ''Sermons'' ([[1613]]), influenzati dalla produzione di [[Francesco di Sales|S.Francesco di Sales]].Le opere di Bertaut sono raccolte nelle ''Oeuvres complètes'' (1620).
Gli ispiratori di bertaut furono [[Ronsard]] e [[Desportes]] da cui colse a piene mani sia il [[Petrarca|petrarchismo]] sia la passione per la letteratura italiana.


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I suoi versi si caratterizzarono per una notevole sensibilità poetica, tendente al malinconico ed a una forte colorazione dei sentimenti.

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I suoi versi si caratterizzarono per una notevole sensibilità poetica, tendente al malinconico ed a una forte manifestazione della commozione e dei sentimenti.


== Note ==
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*G.Grente, ''J.Bertaut'', Parigi, 1903
*G.Grente, ''J.Bertaut'', Parigi, 1903


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Jean Bertaut

Jean Bertaut (Caen, 1552Sées, 1611) è stato un poeta francese.

Proveniva da una famiglia borghese di origine normanna di buone tradizioni culturali. Il padre professore inculcò in Bertaut la passione per le lettere, per la filosofia e per la matematica.

Riuscì ad effettuare una brillante carriera a corte non solo nel ruolo di poeta, ma anche in quello di disegnatore, di musicista, di librettista dei balletti di corte oltre che di precettore del conte d'Angoulême, figlio legittimo di Carlo IX di Francia, segretario di gabinetto.[1]

I suoi servigi gli valsero alti riconoscimenti ecclesiastici quali la nomina a cardinale di Bourbon, la direzione dell'abbazia de Bourguei e nel 1605 la nomina di vescovo di Sées, e trascorse gli ultimi anni della sua vita segnalandosi per una sincera devozione che frenò la sua produzione letteraria.[1]

Dopo il matrimonio del re con Maria de' Medici, venne nominato consigliere della regina e fu il padrino di battesimo dei figli.

Partecipò alla conversione di Enrico IV al cattolicesimo e alla morte di quest'ultimo compose una orazione funebre.

Tra le sue opere si annoverano: il Recuiel de quelques vers amoureux (1602), che raccoglie le sue liriche giovanili; le Oeuvres poétiques (1620), contenenti anche un lungo poema intitolato Le Timandre; i Sermons (1613), influenzati dalla produzione di S.Francesco di Sales.Le opere di Bertaut sono raccolte nelle Oeuvres complètes (1620).

Gli ispiratori di Bertaut furono Ronsard e Desportes da cui colse a piene mani sia il petrarchismo sia la passione per la letteratura italiana.[1][2]

Scrisse liriche d'amore e di argomento sacro, che per lo stile e l'armonia, rappresentarono un'evoluzione della poesia francese e sembrano anticipare Malherbe.[2][3]

I suoi versi si caratterizzarono per una notevole sensibilità poetica, tendente al malinconico ed a una forte manifestazione della commozione e dei sentimenti.

  1. ^ a b c le muse, II, Novara, De Agostini, 1964, p. 224.
  2. ^ a b Bertaut, Jean, su sapere.it. URL consultato il 28 maggio 2018.
  3. ^ (FR) Jean Bertaut, su larousse.fr. URL consultato il 28 maggio 2018.
  • G.Grente, J.Bertaut, Parigi, 1903

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