Visualizza wikitesto di Officine Meccaniche Emiliane Reggio

{{F|aziende dei trasporti|arg2=aziende italiane|luglio 2017}}
{{Azienda
|nome= OMER Fabbrica Italiana Motocarri
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|forma societaria= 
|data fondazione= 1948
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|luogo fondazione= [[Reggio Emilia]]
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|data chiusura= metà [[anni 1980|anni ottanta]]
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|nazione= ITA
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|settore= [[Case motociclistiche|Casa motociclistica]]
|prodotti=[[Motocarro|motocarri]] e [[ciclomotore|ciclomotori]]
}}

La '''OMER''', ovvero '''Officine Meccaniche Emiliane Reggio''', è stata una [[casa motociclistica]] italiana attiva tra il [[1948]] e la metà degli [[anni 1980|anni ottanta]].

==Storia==
Fondata da Guglielmo Pezzarossa, ex dipendente delle [[Reggiane]], l'azienda iniziò l'attività costruendo [[Motocarro|motocarri]] per conto di [[Benelli]] e [[Moto Parilla|Parilla]]; a fine [[anni 1950|anni cinquanta]] cominciò a produrre motocarri con proprio marchio e motori [[NSU Motorenwerke|NSU]] da 50 a 250 cc, poi sostituiti con propulsori [[Motori Minarelli|Minarelli]] e [[Motori Franco Morini|Franco Morini]].

A metà [[anni 1960|anni sessanta]] la OMER affiancò alla produzione di motocarri quella di [[ciclomotore|ciclomotori]] da trasporto e da turismo. Del [[1968]] è il ''Miura Cross'', ciclomotore da fuoristrada ispirato alla [[Bultaco Pursang]] da Cross che ottenne un buon successo commerciale e sportivo (tre titoli regionali emiliani consecutivi di motocross tra il [[1969]] e il [[1971]]).

Al Miura Cross, aggiornato nel corso degli anni, si affiancarono negli [[anni 1970|anni settanta]] altri modelli, tra cui il [[tubone]] ''Maggiolino'', lo ''Scrambler'' (disponibile anche in cilindrata 125 cc), le [[minimoto]] ''Daytona'' e ''Vallelunga'', il [[chopper (motocicletta)|chopper]] ''Mantide'' e il ''Tanga'', piccolo ciclomotore pieghevole. Nello stesso decennio la OMER assemblò ciclomotori per conto della [[Garelli]], per la quale realizzò alcuni modelli di telaio.

La crisi del settore dei ciclomotori di metà anni Ottanta portò la OMER, come molte altre aziende del settore, a chiudere i battenti: tra le ultime realizzazioni vi è lo ''Skipper'', evoluzione del Tanga.

==Bibliografia==
*Mario Schepis, ''Buon lavoro!'', [[Motociclismo d'Epoca]] 4/2008, Edisport, Milano, pagg. 78-81

{{Portale|aziende|moto|trasporti}}

[[Categoria:Case motociclistiche del passato italiane]]