Visualizza wikitesto di Nume tutelare

[[File:TibetianGanpati.jpg|thumb|Dipinto tibetano raffigurante [[Ganesha]], divinità della tradizione induista venerato come distruttore degli ostacoli]]

Un '''nume tutelare''' rappresenta gli dei in generale, [[divinità]] che protegge un luogo, una città, la [[patria]], o la propria casa<ref name=treccaniv>{{Treccani|nume|nume|v = 1|accesso = 30 giugno 2019}}</ref> una persona, una famiglia ecc.<ref>{{cita web|https://dizionari.repubblica.it/Italiano/N/nume.html |nume |30 giugno 2019 }}</ref> Il termine, fuori dall'ambito religioso, viene utilizzato in senso figurato per indicare una persona alla quale si deve una particolare venerazione.<ref name=treccaniv/> Tra i numi tutelari vi sono i [[patrono|patroni]], i [[mentore|mentori]]<ref name=treccanisc>{{Treccani|tutelare1_(Sinonimi-e-Contrari)|tutelare¹|v = 1|accesso = 30 giugno 2019}}</ref> e gli [[antenato|antenati]].<ref>{{cita|Caetani e Tessitore|p. 128}}.</ref> Tra le entità soprannaturali definite numi tutelari vi sono gli [[angelo custode|angeli custodi]],<ref name=treccanisc/> i ''[[Genio (divinità)|genii]]'' della [[religione romana]],<ref name=treccanigenio>{{Treccani|genio_(Sinonimi-e-Contrari)|genio|v = 1|accesso = 30 giugno 2019}}</ref> quelle simboleggiate dalla [[Pietra Nera]] per alcune civiltà [[semiti]]che pre-islamiche<ref>{{cita|Caetani e Tessitore|p. 93}}.</ref> e gli [[spiriti della natura]] idolatrati in diverse [[tribalismo|comunitá tribali]] come in [[India]], [[Indocina]] e [[Indonesia]].<ref>{{cita web|https://www.academia.edu/1483246/Sacrificio_di_bovini_rituale_funerario_e_culto_degli_antenati_nelle_culture_tribali_dellIndia_e_del_sudest_asiatico |Sacrificio di bovini, rituale funerario e culto degli antenati nelle culture tribali dell'India e del sudest asiatico |30 giugno 2019 |autore= Francesco Brighenti |p= 2 }}</ref>

== Numi tutelari nelle religioni ==
=== Asia ===
[[File:Stone Doors of an Early Medieval Tomb, Ching-pien County.jpg|thumb|Porte in pietra di un'antica tomba cinese raffiguranti due guardiani della tomba armati di tridente.]]
[[File:Geisterhaus BMW Bangkok.JPG|thumb|Una [[casa degli spiriti]] in Thailandia situata di fronte a un ufficio di [[Bangkok]]]]
[[File:Gate leading to the akha hilltribe village.jpg|thumb|Portale di ingresso costruito per tenere lontani gli spiriti maligni della foresta in un villaggio [[akha]] nelle montagne della Thailandia del Nord]]
[[File:Bust Athena Velletri Glyptothek Munich 213.jpg|thumb|Busto di [[Atena]], dea greca della sapienza venerata come patrona dell'Atene antica, dove fu costruito in suo onore il [[Partenone]]]]

* '''Cina''' - Nella [[religione popolare cinese]] vi sono state e vi sono tuttora svariate divinità tutelari, e persone che hanno compiuto in vita atti straordinari possono a loro volta diventare numi tutelari. Il generale ed [[eroe nazionale]] [[Guan Yu]] è venerato come [[bodhisattva]] nel buddhismo e divinità guardiana nella religione popolare e nel [[taoismo]].<ref>{{cita pubblicazione|autore= You Zi'an|titolo= 敷化宇內：清代以來關帝善書及其信仰的傳播 |url= http://www.cuhk.edu.hk/ics/journal/articles/v50p219.pdf |rivista= Journal of Chinese Studies No. 50 |anno= 2010 |editore= The Chinese University of Hong Kong |lingua= zh }}</ref> I ''[[Chenghuangye]]'' sono antiche divinità cinesi che governano al buon ordine terrestre e infernale delle loro circoscrizioni, mentre i ''Tudigong'' sono le divinità dei villaggi.
* '''India''' - I numi tutelari sono conosciuti nell'[[induismo]] come ''ishta-devata'' e ''kuladevta''. I ''gramadevata'' sono i protettori dei villaggi. Il dio [[Shiva]] protegge gli ''[[yogi]]'' e quelli che hanno fatto voto di rinuncia. [[Ganesha]], figlio di Shiva, è particolarmente amato e invocato poiché rimuove gli ostacoli di ordine materiale o spirituale.<ref>{{Treccani|ganesa|Gaṇeśa|v = |accesso = 30 giugno 2019}}</ref>
* '''Corea''' - Nello [[sciamanesimo]] coreano, i [[totem]] ''jangseung'' e i pali con in cima la raffigurazione di un uccello chiamati ''sotdae'' sono piazzati all'ingresso dei villaggi per spaventare gli spiriti maligni.
* '''Giappone''' - I ''[[kami]]'' sono i venerati spiriti dello [[shintoismo]], l'antica religione tradizionale giapponese. Possono nutrire e amare quando sono rispettati, oppure possono causare distruzione e disarmonia se ignorati. Ci sono 300 diverse classificazioni di ''kami'' elencate nel ''[[Kojiki]]'', e tutti hanno funzioni diverse, come il ''kami'' del vento, i ''kami'' degli ingressi e i ''kami'' delle strade.<ref>{{cita libro|autore= Jones, Lindsay |titolo= Encyclopedia of Religion |editore= Macmillan, 2005 |pp= 5071-5074 |ISBN= 9780028657349 |lingua= en }}</ref>
* '''Sud-est asiatico'''
** '''Filippine''' - Secondo l'[[animismo]] filippino, i ''[[Diwata]]'' sono spiriti benevoli invocati per una buona crescita delle colture, salute o fortuna, che se non sono rispettati possono portare malattie o avversità.<ref>{{cita libro|autore= William Henry Scott |titolo= Barangay: Sixteenth-Century Philippine Culture and Society |anno= 1994 |ISBN= 9789715501354 |lingua= en }}</ref>
** '''Thailandia''' - Il [[Buddha di smeraldo]] si trova a Bangkok ed è il [[Palladio (mitologia)|palladio]] che protegge il Paese e la monarchia locale. I pilastri ''lak mueang'' sono custoditi in appositi santuari e sono i numi protettori delle principali città. Quasi tutte le case thailandesi hanno in giardino una [[casa degli spiriti]] che protegge la casa e i suoi abitanti. Le case degli spiriti sono diffuse anche in [[Laos]], [[Birmania]] e [[Cambogia]], tutti Paesi in cui come in Thailandia la religione largamente più diffusa è il [[buddhismo theravada]]; la tradizione di utilizzarle per proteggere la casa è legata al buddhismo ma si rifà anche alle precedenti tradizioni del [[brahmanesimo]] e dell'[[animismo]].<ref>{{cita libro|url= https://books.google.co.jp/books?id=D5gpCwAAQBAJ |titolo= Popular Religion in Southeast Asia |autore= Robert L. Winzeler |editore= Rowman & Littlefield, 2015 |ISBN= 0-7591-2441-8 |lingua= en |pp= 92-94 }}</ref>
** '''Comunità tribali nelle montagne del Sud-est asiatico''' - Tra le svariate popolazioni tribali stanziate sulle montagne del Sud-est asiatico, le credenze popolari sono legate soprattutto all'[[animismo]] e al [[culto degli antenati]]; i numi tutelari possono quindi essere spiriti della natura o antenati, ai quali vengono offerti sacrifici per proteggere i villaggi.<ref>{{cita libro|url= https://books.google.co.jp/books?id=3Xv4CgAAQBAJ&pg=PA19 |autore= AA. VV. |curatore= Kaj Arhem, Guido Sprenger |titolo= Animism in Southeast Asia |editore= Routledge, 2015 |p= 19 |ISBN= 9781317336624 |lingua= en }}</ref>
* '''Tibet''' - Nel [[buddhismo tibetano]], uno [[Yidam]] è una divinità che aiuta il praticante a fare progressi spirituali durante la meditazione.<ref>{{cita libro |autore= Buswell Robert E. e Lopez Donald S. |titolo= The Princeton dictionary of Buddhism|anno= 2014 |url= https://archive.org/details/isbn_9780691157863 |città= Princeton e Oxford |editore= Princeton University Press, 2013 |isbn=978-0-691-15786-3 |lingua= en }}</ref> Un ruolo simile hanno le ''[[Ḍākinī]]'', che appaiono anche nell'[[Induismo]] e nella tradizione [[Bön]]; sono manifestazioni di aspetti puri della mente in forma femminile evocanti il movimento dell'energia nello spazio. In tale contesto, il cielo o lo spazio indicano la ''[[shunyata]]'', la vacuità o inconsistenza di tutti i fenomeni.

=== Europa e Mediterraneo ===
====Antica Grecia====
Le antiche città greche veneravano ciascuna un patrono che le proteggesse. [[Atena]] era la patrona di [[Atene]], [[Sparta]] e [[Siracusa]]; [[Delfi]] e [[Delo]] veneravano [[Apollo]], [[Zeus]] era il dio di [[Elide]] e [[Olimpia]], mentre [[Corinto (città antica)|Corinto]] ebbe [[Poseidone]] e i patroni di [[Tebe (città greca antica)|Tebe]] furono Apollo e [[Dioniso]]. Secondo l'antica [[filosofia greca|filosofia]] e [[religione greca]], un ''[[dèmone|dáimōn]]'', letteralmente essere divino, è un essere che si pone a metà strada fra ciò che è [[divinità|divino]] e ciò che è umano, con la funzione di intermediario tra queste due dimensioni.<ref>{{Treccani|demone|demone|v=sì|accesso= 30 giugno 2019 }}</ref> Considerato uno dei principi più antichi della filosofia greca,<ref>Insieme a ''theos'' (dio), ''Zeus'' e ''Crono'' (Friedrich Gottlieb Welcker, ''Griechische Götterlehre'', Vol. I, Göttingen, Dieterisch, 1857, p. 129 § 25).</ref> [[Eraclito]] ne parla come di un [[destino]] legato all'indole: «Il carattere di un uomo è il suo ''daimon''».<ref>«{{polytonic|ἦθος ἀνθρώπῳ δαίμων}}», «''Ethos antrópo daimon''» (fr. B 119).</ref> [[Socrate]] riferisce di un ''dàimon'' o "guida divina" che lo assiste spesso in ogni sua decisione. Si tratterebbe di una sorta di «[[coscienza morale]]» che si rivela progressivamente come forma di delirio e di ispirazione divini,<ref>[[Monique Canto-Sperber]]. ''Socrate'', in ''Il sapere greco. Dizionario critico'', vol. II, p. 296, Torino, Einaudi, 2007.</ref> Secondo [[Platone]], il ''daimon'' di cui parla Socrate consiste in una presenza divina,<ref>Platone attribuirà all'[[anima]] un'origine divina, essendo stata donata all'uomo da Dio: ''Alcibiade'' 103a, 224e; ''Apologia'' 28e; ''Fedro'' 242b.</ref> simile a un [[angelo custode]],<ref name=Gobry>Ivan Gobry, Tiziana Villani, ''Vocabolario greco della filosofia'', p. 48, Pearson Italia, 2004.</ref> che si fa avvertire in lui tramite segni per stimolare la sua ragione ad eseguire la scelta più adatta,<ref>G. Vlastos. ''Socrate il filosofo dell'ironia complessa'' Firenze, La Nuova Italia, 1998 (ed. originale: ''Socrates: Ironist, and Moral Philosopher'', 1991).</ref> ma non tanto per indurlo a compiere certe azioni, quanto piuttosto per distoglierlo.

====Antica Roma====
[[File:Bronze statuette of Cybele.jpg|thumb|La [[corona muraria]] di [[Cibele]] rappresenta le mura cittadine che protegge]]

I numi tutelari che proteggevano luoghi o persone ebbero un ruolo fondamentale nell'antica [[religione romana]]. Il [[Genio (divinità)|Genio]] era il custode benevolo delle sorti delle famiglie ma anche dei singoli individui. Nell'[[impero romano|età imperiale]], fondamentale nel [[culto imperiale]] era il genio che proteggeva l'imperatore, il quale poteva anche scegliere una divinità maggiore come protettore, ad esempio [[Augusto]] scelse [[Apollo]].<ref>{{cita libro |autore= Ittai Gradel |titolo=Emperor Worship and Roman Religion |editore= Oxford University Press |anno= 2002 |pp=104-116 |lingua= en }}</ref><ref>{{cita|Lipka |pp. 20-21}}.</ref> Già in precedenza, nell'era repubblicana, il dittatore [[Lucio Cornelio Silla|Silla]] aveva scelto come proprio nume tutelare la dea [[Vittoria (divinità)|Vittoria]] in onore della quale aveva fatto disputare i giochi pubblici ''[[ludi]]''.<ref>{{cita libro |autore=Frank Bernstein |capitolo= Complex Rituals: Games and processions in republican Rome |titolo= A Companion to Roman Religion |pp=231 e seguenti |lingua= en }}</ref>

Ogni città aveva il proprio nume tutelare; Roma era protetta da una dea il cui nome andava tenuto segreto, con la pena di morte inflitta a chi lo avesse rivelato come accadde al politico [[Quinto Valerio Sorano]].<ref>{{cita libro |autore= Marcello de Martino |titolo= L'identità segreta della divinità tutelare di Roma. Un riesame dell{{'}}''affaire'' Sorano |editore= Settimo Sigillo |anno= 2011}}</ref> Anche le divinità maggiori [[Giunone]], [[Giove (divinità)|Giove]] e [[Minerva]] che componevano la [[triade capitolina]] venivano considerate protettrici dell'Urbe.<ref>{{cita|Lipka |pp. 23-24}}.</ref> Tra i numi tutelari delle altre città del territorio romano vi fu spesso Giunone, che fu patrona della [[latini|latina]] [[Lanuvium]] e dell'[[etruschi|etrusca]] [[Veio]].<ref>{{cita libro |autore= Gary Forsythe |titolo= A Critical History of Early Rome: From prehistory to the first Punic War |url= https://archive.org/details/criticalhistoryo0000fors |editore= University of California Press |anno= 2006 |p= [https://archive.org/details/criticalhistoryo0000fors/page/128 128] |lingua= en }}</ref> L'antica [[Palestrina|Praeneste]] aveva come patrono [[Fortuna (divinità)|Fortuna]], la dea del caso e del destino.<ref>{{cita libro |autore= P.G.P. Meyboom |titolo= The Nile Mosaic of Palestrina: Early evidence of Egyptian religion in Italy |editore= Brill |anno= 1995 |p= 160 |url= https://books.google.com/books?id=jyTFEJ56iTUC |isbn=978-9004101371 |lingua= en }}.</ref>

Il rito religioso dell'''[[evocatio]]'' era pronunciato dal dittatore o generale romano per invitare la divinità protettrice della città avversaria posta sotto assedio ad abbandonare la città e unirsi al [[pantheon]] della [[religione romana]].<ref>{{cita|Lipka|pp. 126-127}}.</ref> La raffigurazione di alcune divinità come la ''Magna Mater'' [[Cibele]] cinte con la [[corona muraria]] rappresentava la loro capacità di difendere la città.<ref>{{cita|Lipka |p. 123}}.</ref>

I protettori della famiglia e delle sue proprietà erano gli spiriti degli antenati chiamati [[Lari (divinità)|Lari]], che venivano venerati e custoditi all'interno della casa in un ''lararium''; i [[Penati]] erano invece i protettori della casa e della dispensa ''(penus)''; [[Vesta]] era la dea del focolare domestico, venerata privatamente in ogni casa e il cui culto pubblico consisteva principalmente nel mantenere acceso il fuoco sacro nel tempio cittadino. Vi era inoltre il culto del ''[[Pater familias]]'', il capo-famiglia, custode delle memorie degli antenati.<ref>{{cita libro |autore= Valerie M. Warrior |titolo= Roman Religion |editore= Cambridge University Press |anno= 2006 |pp=28-29 |lingua=en }}</ref> Un nume tutelare che proteggeva luoghi circoscritti era chiamato ''[[Genius loci]]''; nel granaio di casa vi erano delle nicchie per le immagini dei numi tutelari, che potevano comprendere il ''[[Genius loci]]''.<ref>{{cita libro |autore= Geoffrey Rickman |titolo= Roman Granaries and Store Buildings |editore= Cambridge University Press, 1971 |pp=35, 52, 57, 313–314 |lingua= en }}</ref> I ''Lares Compitales'' erano i protettori del ''[[vicus]]'', l'antico borgo romano, all'interno del quale c'era il ''compitum'', una sorta di santuario nel quale erano venerati.<ref>{{cita libro |autore= Robert E.A. Palmer |titolo= The Archaic Community of the Romans |editore= Cambridge University Press, 2009 |p=81 |url=https://books.google.com/?id=-cgAQcJTqSMC&pg=PA81 |isbn=9780521077026 |lingua= en }}</ref>

==Note==
<references/>

==Bibliografia==
* {{cita libro|url= https://books.google.co.jp/books?id=sJx8XsK3f5wC |titolo= Altri studi di storia orientale: pagine inedite |autore= Leone Caetani |curatore= Fulvio Tessitore |editore= L'Erma di Bretschneider, 1997 |ISBN= 88-8265-001-4 |cid= Caetani e Tessitore}}
* {{cita libro |autore=Michael Lipka |titolo= Roman Gods: A conceptual approach |editore= Brill, 2009 |lingua= en |cid= Lipka }}

==Voci correlate==
* [[Angelo custode]]
* [[Famiglio (immaginario)]]
* [[Genio (divinità)]]
* ''[[Landvættir]]''
* ''[[Nahual]]''
* ''[[Numen]]''
* [[Palladio (mitologia)]]
* [[Patrono]]
* [[Totem]]
* ''[[Tulpa]]''

==Altri progetti==
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