Visualizza wikitesto di Federico Guella

{{militare
|Nome = Federico Guella
|Immagine =
|Didascalia =
|Soprannome = 
|Data_di_nascita =27 novembre [[1893]]
|Nato_a  = [[Bezzecca]]
|Data_di_morte =28 dicembre [[1915]]
|Morto_a = [[Rovereto]]
|Cause_della_morte =
|Luogo_di_sepoltura =
|Etnia =
|Religione =
|Nazione_servita ={{ITA 1861-1946}}
|Forza_armata =[[Regio Esercito]] 
|Corpo =[[Arma di Fanteria|Fanteria]]
|Specialità = 
|Unità = 
|Reparto =12ª [[Compagnia (unità militare)|Compagnia]], III Battaglione, [[114º Reggimento fanteria "Mantova"|114º Reggimento fanteria]], [[Brigata meccanizzata "Mantova"|Brigata "Mantova"]]
|Anni_di_servizio =1915
|Grado = [[Sottotenente]]
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre =[[Prima guerra mondiale]]
|Campagne =
|Battaglie =
|Comandante_di =
|Decorazioni =vedi [[#Onorificenze|qui]] 
|Studi_militari =
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref =dati tratti da ''Federico Guella''<ref name=U6p14>{{Cita|UNUCI n.1/2, gennaio-marzo 2016|p. 14}}.</ref>
}}
{{Bio
|Nome = Federico
|Cognome = Guella
|Sesso = M
|LuogoNascita = Bezzecca
|GiornoMeseNascita = 27 novembre
|AnnoNascita = 1893
|LuogoMorte = Rovereto
|GiornoMeseMorte = 28 dicembre
|AnnoMorte = 1915
|Epoca = 1900
|Attività = militare
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , [[Irredentismo|irredentista]] e pluridecorato ufficiale combattente della [[prima guerra mondiale]]
}}

==Biografia==
[[File:Colle di Santo Stefano a Bezzecca - Monumento Guella.jpg|thumb|upright=1|left|Monumento a Guella sul colle di Santo Stefano a [[Bezzecca]]]]
Nacque a [[Bezzecca]], allora sotto il dominio [[Austro-ungarico]], il 27 novembre [[1893]], figlio di Luigi, [[medico]] condotto del paese ed ex deputato alla [[Dieta (storia)|Dieta]] di [[Innsbruck]], e di Elvira Bertolasi.<ref name=Treccani>http://www.treccani.it/enciclopedia/federico-guella_(Dizionario-Biografico)</ref> Iniziò i suoi studi presso il [[Liceo classico Giovanni Prati|ginnasio di Trento]] e li proseguì all'[[Imperial Regio Ginnasio di Rovereto]]. Ancora studente, quando l'[[Impero austro-ungarico]] dichiarò guerra al [[Regno di Serbia]] il 28 agosto [[1914]], non volendo essere arruolato nell'[[Imperiale e regio esercito]] al compimento del 21 anno di età, nell’ottobre<ref name=Treccani/> dello stesso anno attraversò illegalmente il confine<ref group=N>Giunto a [[Salò]] si presentò alle autorità italiane che lo arrestarono per aver oltrepassato illegalmente il confine di stato.</ref> venendo poi arrestato.<ref name=Treccani/> Una volta liberato entrò in contatto con la Commissione dell’emigrazione trentina, che aveva sede a [[Milano]], diretta da [[Cesare Battisti]] e [[Guido Larcher]],<ref name=Treccani/> prendendo quindi residenza a [[Padova]].<ref name=U6p14/> Iscrittosi alla [[facoltà di medicina]] della [[università di Padova|locale università]], si arruolò nel Battaglione volontari "San Giusto",<ref group=N>Si trattava di una formazione paramilitare.</ref> composta da studenti e professionisti, partecipando a numerose manifestazioni a favore dell’entrata in guerra dell’Italia.

All'atto dell’entrata in [[prima guerra mondiale|guerra]]<ref name=U6p14/> dell'Italia, avvenuta il 24 maggio [[1915]], si arruolò volontario nel [[Regio Esercito]],<ref name=U6p14/> assegnato al 58º Reggimento fanteria della Brigata "Abruzzi".<ref name=Treccani/> Frequentato il corso per ufficiali di complemento, l'8 luglio fu nominato [[sottotenente]] ed assegnato al [[72º Reggimento fanteria "Puglie"|72º Reggimento fanteria]] della Brigata "Puglie", di stanza a [[Mantova]]. Divenuto istruttore, all’inizio del mese di settembre il suo reparto fu mandato nelle retrovie del fronte, e il 18 dello stesso mese entrò in servizio nella 12ª [[Compagnia (unità militare)|Compagnia]] del III [[Battaglione]], [[114º Reggimento fanteria "Mantova"|114º Reggimento fanteria]] della [[Brigata meccanizzata "Mantova"|Brigata "Mantova"]] operante in [[Val Lagarina]].<ref name=Treccani/> Dimostrò ben presto doti di coraggio e comando tanto da essere decorato con una [[Medaglia di bronzo al valor militare]] durante la conquista di Costa Violina di [[Rovereto]].<ref name=U6p14/> Impegnato con la sua unità nel dicembre [[1915]] sempre in Vallagarina, guidò il 25 dello stesso mese l'assalto<ref group=N>Era giunto in linea con la sua compagnia nonostante il fatto di avere un piede congelato, e insieme ad altri ufficiali lavorò alla costruzione degli apprestamenti difensivi in vista dell’imminente contrattacco nemico.</ref> alla importante postazione nemica di Castel Dante,<ref name=Treccani/> dove sorge oggi l'omonimo [[Ossario di Castel Dante|sacrario]], nei pressi di Rovereto,<ref name=Antonelli>Quinto Antonelli, Diego Leoni e Fabrizio Rasera, ''La città mondo: Rovereto 1914-1918'', Osiride, Rovereto, 1998.</ref> che fu conquistata. Difese la posizione dal tentativo di riconquista nemica il giorno successivo, e poi il 28 dicembre, durante un attacco nemico con supposto dell'artiglieria, perse la vita in un contrattacco alla [[baionetta]].<ref name=U6p14/>

Per questa azione fu inizialmente decorato con la [[Medaglia d'argento al valor militare]] alla memoria, che con Regio Decreto del 2 ottobre [[1922]]<ref name=Treccani/> fu trasformata in [[Medaglia d'oro al valor militare|Medaglia d'oro]].<ref group=N>Tale medaglia fu consegnata alla madre dal [[tenente generale]] [[Ambrogio Clerici]] durante una apposita cerimonia tenutasi a Bezzecca il 23 luglio [[1923]].</ref><ref name=U6p14/>

Nel primo dopo guerra, l'amministrazione del Regio Esercito ricordò la figura dell'eroico ufficiale dedicandogli una [[caserma]] di [[Gorizia]],<ref name=Kuzmin>Diego Kuzmin, ''La "Guella" prima che caserma fu un lussuoso albergo'', in ''Il Piccolo'', Trieste, 24 febbraio 2013.</ref> divenuta prima, sede del comando della [[Brigata meccanizzata "Gorizia"]] e della [[Brigata cavalleria "Pozzuolo del Friuli"]], poi.<ref name=Kuzmin/>  A Federico Guella è stata dedicata anche la caserma del [[7º Reggimento carabinieri "Trentino-Alto Adige"]] con sede a [[Laives (Italia)|Laives]].

==Onorificenza==
{{Onorificenze
|immagine= Valor militare gold medal - old style BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro al valor militare
|collegamento_onorificenza=Valor militare
|motivazione=''Irredento, sfuggito alla coscrizione austriaca ed arruolatosi volontario nel nostro esercito, ottenne di essere destinato in prima linea, sulla fronte Trentina a lui ben nota, sprezzando i pericoli che a lui derivavano da tale assegnazione, nel caso fosse caduto prigioniero. Segnalatosi per intrepidezza e valore nella conquista di importante, avanzatissima posizione, la mantenne pure sotto intensi bombardamenti e malgrado ripetuti attacchi del nemico. Successivamente, in una azione violenta tentata dall’avversario per la riconquista della posizione, manteneva saldo il proprio reparto durante il fuoco di distruzione, sempre esposto per vigilare le mosse del nemico. Giunto il momento propizio, trascinando i suoi uomini al grido di “Savoia!“, si lanciava per primo al contrattacco, cadendo eroicamente sul campo, ucciso da tre fucilate alla faccia. Castel Dante di Rovereto, 28 dicembre 1915.''
|luogo=Regio Decreto 9 ottobre 1922 
}}
{{Onorificenze
|immagine=Valor militare silver medal BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d’argento al valor militare
|collegamento_onorificenza=Valor militare
|motivazione=''Durante un intenso bombardamento nemico, manteneva saldo il proprio reparto, dando prova di mirabile calma e arditezza. Cessato il fuoco, trascinando i suoi uomini al grido di “Savoia !”, si lanciava alla baionetta contro l’avversario, che aveva quasi raggiunta la posizione, cadendo eroicamente sul campo. Castel Dante, 28 dicembre 1915.''
|data=Decreto Luogotenenziale, 15 ottobre 1916.
}}
{{Onorificenze
|immagine = Valor militare bronze medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia di bronzo al valor militare
|collegamento_onorificenza = Valor militare
|motivazione = ''Incurante del pericolo, sempre fra i primi, trascinava il suo plotone alla conquista della vetta di una posizione nemica, nonostante l’intenso fuoco dell’artiglieria avversaria. Costa Violina di Rovereto, 11 novembre 1915.''
|data = Decreto Luogotenenziale, 1 ottobre 1916.
}}

==Note==
=== Annotazioni ===
<references group=N/>

=== Fonti ===
<references/>

==Bibliografia==
* {{Cita libro|autore=Lorenzo Cadeddu|autore2=Roberto Cartocci|titolo=La leggenda del soldato sconosciuto all'altare della patria|editore=Gaspari Editore|città=Udine|anno=2001|isbn=88-86338-73-2|cid=Cadeddu 2001}}
* {{DBI
|nome = GUELLA, Federico
|nomeurl = 
|autore = Marco Gemignani
|anno = 2003
|pagine = 
|volume = 60
|accesso = 
}}
* {{Cita libro|autore=|titolo=Gorizia e provincia: Grado, la laguna, il Collio, Redipuglia, l'Isonzo|editore=Touring Club Italiano|città=Milano|anno=2003|isbn=88-365-2858-9|cid=}}
* {{Cita libro|autore=Luigi Pepe|titolo=Universitari italiani nel Risorgimento|editore=CLUEB|città=Bologna|anno=2002|isbn=|cid=Pepe 2002}}
* {{Cita libro|autore=Gianni Pieropan|titolo=1915, obiettivo Trento: dal Brenta all'Adige il primo anno della Grande Guerra|editore=Ugo Mursia Editore|città=Milano|anno=1982|isbn=978-8-84253-965-0|cid=Pieropan 1982}}
* {{Cita libro|autore=Quinto Antonelli|autore2= Diego Leoni|autore3=Fabrizio Rasera|titolo=La città mondo: Rovereto 1914-1918 |editore=Osiride|città=Rovereto|anno=1998|isbn=|cid=Antonelli, Leoni, Rasera 1998}}

===Periodici===
* {{cita pubblicazione |autore=|titolo=Federico Guella|rivista=UNUCI|editore=Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia|città=Roma|numero=1/2|anno=2016|mese=gennaio-marzo|p=14|cid=UNUCI n.1/2, gennaio-marzo 2016}}

{{Portale|biografie|grande guerra|guerra}}

[[Categoria:Militari italiani della prima guerra mondiale]]
[[Categoria:Ufficiali del Regio Esercito]]
[[Categoria:Medaglie d'oro al valor militare]]
[[Categoria:Medaglie d'argento al valor militare]]
[[Categoria:Medaglie di bronzo al valor militare]]