Tarvisio | ||
Stemma e Bandiera | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Friuli-Venezia Giulia | |
Territorio | Tarvisiano | |
Altitudine | 754 m s.l.m. | |
Superficie | 208,36 km² | |
Abitanti | 4.273 (2016) | |
Nome abitanti | Tarvisiani | |
Prefisso tel | +39 0428 | |
CAP | 33018 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | Santi Pietro e Paolo (29 giugno) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Tarvisio (Tarvis in tedesco e friulano, Trbiž in sloveno) è una città del Friuli-Venezia Giulia.
Da sapere
modificaGeograficamente non appartiene alla regione italiana essendo posta al di là dello spartiacque alpino. Un'altra curiosità è che sul Monte Forno vi è la triplice frontiera, punto in cui si incontrano i confini di Italia, Austria e Slovenia.
Quando andare
modificaNonostante sia posta a soli 754 m s.l.m., ha un clima continentale con inverni freddi (temperatura minima assoluta -23 °C nel gennaio 1985) e molto nevosi (causa precipitazioni elevate, media annua di 250 cm di precipitazioni nevose). Per contro le estati sono piuttosto calde (massima assoluta 37 °C nel luglio 1983)
Cenni storici
modificaD'origine romana, sembra che la città sorga in una località abitata precedentemente da una popolazione celtica, i Taurisci, da cui deriverebbe appunto il nome Tarvisio. Possesso del Capitolo di Bamberga fin dall'XI secolo, a partire dal XII secolo assunse notevole importanza commerciale e nel 1456 ottenne dal vescovo di Bamberga il privilegio di tenere una fiera annuale che vi ha luogo tuttora. A partire dal XV secolo vi fiorì l'industria del ferro; nello stesso periodo (1478 e 1492) subì saccheggi da parte dei Turchi. Fu coinvolta dalle vicende della Guerra di Gradisca (1615-18).
Per lungo tempo il confine con i territori veneti della Carnia fu a Pontebba, il centro che precede Tarvisio risalendo il fiume Fella e segna il limite tra la Val Canale ed il Canal del Ferro. Il centro, ritornato stabilmente all'Austria, fu in epoca napoleonica teatro di battaglie assieme alla vicina Malborghetto-Valbruna tra le truppe austriache e francesi (1797, 1809, 1813).
Entrò a far parte del Regno d'Italia nel 1919, dopo la prima guerra mondiale e da allora ha conosciuto un notevole impulso come luogo di frontiera, trovandosi sulla direttrice Venezia-Vienna e in prossimità degli importanti valichi di Coccau, di Fusine e del Predil. A partire dagli anni venti del Novecento il comune di Tarvisio ha ricevuto consistenti flussi migratori, dal Friuli e dal resto d'Italia, che ne hanno radicalmente mutato la composizione etnica.
Lingue parlate
modificaAnalogamente ai vicini Malborghetto-Valbruna e Pontebba, anche Tarvisio è un comune tetralingue in cui, oltre all'italiano, vengono parlati anche lo sloveno, il tedesco e il friulano.
Da un punto di vista storico è lo sloveno-carinziano l'idioma più antico della Val Canale, parlato almeno dal VII secolo. Il tedesco, di tipo bavarese-carinziano, si è diffuso a partire dal basso medioevo, favorito dal dominio dei vescovi di Bamberga prima e degli Asburgo poi. L'italiano ed il friulano sono invece il risultato delle recenti immigrazioni seguite all'annessione al Regno d'Italia dopo la grande guerra e per questo non appartiene a un dialetto preciso, ma riflette i caratteri di diverse varietà.
La distribuzione di questi gruppi linguistici (come in tutta la Val Canale, del resto) non è omogenea, sicché nelle frazioni possono coesistere idiomi differenti; anzi, normalmente gli abitanti sono in grado di comprendere o addirittura parlare più lingue. A Tarvisio capoluogo la maggioranza della popolazione è di madrelingua italiana o friulana, ma sussiste anche una percentuale di germanofoni non trascurabile. A Fusine prevale il tedesco, mentre Camporosso e Cave del Predil sembrano essere soprattutto slovenofone. Le tre lingue sono soggette a tutela in base a leggi regionali e nazionali.
La popolazione oggi è di maggioranza italiana, ma sono sempre presenti le minoranze slovena e tedesca.
Come orientarsi
modificaCome arrivare
modifica- 1 Aeroporto Friuli-Venezia Giulia, via Aquileia 60 (a Ronchi dei Legionari), ☎ +39 0481 773224.
- 2 Aeroporto Marco Polo di Venezia, viale Galilei (a Tessera), ☎ +39 041 2609260.
- 3 Aeroporto di Verona (Catullo), Caselle di Sommacampagna, ☎ +39 045 8095666, contatti@aeroportoverona.it.
In auto
modificaIn treno
modificaCome spostarsi
modificaCon mezzi pubblici
modifica- I trasporti urbani del comune vengono svolti con autoservizi di linea gestiti dalla società SAF.
Cosa vedere
modifica- 1 Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo. Costruita nel XIV secolo e completata nel Quattrocento, fu ampliata tra il 1959 ed il 1962.
- 2 Santuario del Monte Lussari (a Camporosso). Si trova sul Monte Lussari nel territorio della frazione Camporosso. La prima cappella, della quale non rimane più traccia, venne costruita nel 1360 nel luogo ove secondo la tradizione venne ritrovata una statuetta della Madonna col Bambino.
L'attuale chiesa risale invece al 1500 ed al 1600. Nel corso dei secoli ha subito alcuni danneggiamenti: nel 1807 venne colpita da un fulmine e nel 1915 venne bombardata, ma fu sempre ricostruita. Nell'anno 2000, in occasione del Giubileo, la chiesa è stata completamente ristrutturata e rinnovata.
La chiesa è chiamata anche “dei tre popoli”, in quanto è luogo di pellegrinaggio per le genti di tutte e tre le nazionalità confinanti: austriaci, italiani e sloveni. - 3 Chiesa di Sant'Egidio (a Camporosso).
- Chiesa della Beata Vergine di Loreto (Tarviso Bassa). Costruzione seicentesca.
- 4 Chiesa di San Michele Arcangelo. Costruita tra il 1934 e il 1939.
- Chiesetta di San Giovanni Nepomuceno. Edificata a Riofreddo intorno alla metà del XX secolo.
- 5 Chiesa di San Leonardo (Fusine in Valromana). Risalente al XV secolo.
- 6 Chiesa di San Nicolò (Coccau).
- Chiesa di Sant'Antonio (Oltreacqua).
- Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo (Plezzut). Fu edificata nel XVII secolo.
- Chiesa di Sant'Anna (Cave del Predil).
- 7 Monumento al granatiere austriaco.
Siti di interesse naturalistico
modifica- 8 Laghi di Fusine. Di origine glaciale, sono due specchi d'acqua: il Lago Superiore ed il Lago Inferiore, fra i più begli esempi di lago alpino collocati in un anfiteatro calcareo. La valle che li ospita corre parallela al confine italo-sloveno e dal 1971 è un'area protetta, con il nome di Parco naturale dei Laghi di Fusine.
Il Lago Superiore si trova a 929 m s.l.m., ha una profondità massima di 10 m ed una superficie di 9 ha; il lago inferiore si trova a 924 m s.l.m., ha una profondità massima di 25 m ed una superficie di 13,5 ha. Nelle vicinanze del lago inferiore si trovano anche altri due minuscoli specchi d'acqua, chiamati laghi piccoli. Il lago Superiore alimenta il lago Inferiore per via sotterranea e quest'ultimo alimenta l'emissario di entrambi i laghi.
In inverno la zona dei laghi di Fusine è uno dei posti più freddi di tutta la regione Friuli-Venezia Giulia e spesso vi si registrano le temperature minime d'Italia insieme al Cansiglio. Risulta essere molto fredda la parte iniziale del lago inferiore ed anche Alpe Tamer posta sotto il Mangart, che secondo rilevamenti non ufficiali il 6 gennaio 1985 ha raggiunto i -34 °C.
I fattori principali che generano queste temperature sono il sottosuolo carsico e la scarsa illuminazione invernale; in inverno i laghi sono ghiacciati da inizio dicembre fino a marzo in annate normali.
- 9 Lago del Predil. Il lago sorge a 959 m s.l.m., è lungo 1,5 km, largo 500 m e profondo circa 30 m, ed è per dimensioni il secondo lago naturale del Friuli-Venezia Giulia dopo quello di Cavazzo. La sua conca, che si apre a metà circa della valle del Rio del Lago, è dominata a sud dalla Cima del Lago (Jerebica) (2.125 m), e a nord-est dalle Cinque Punte (1.909 m).
È probabilmente di origine glaciale, dovuto a sbarramento morenico o alle frane frequenti lungo l'emissario. Tende rapidamente a colmarsi per le ghiaie che apporta il Rio di Saletto che scende da Sella Nevea.
Grazie alla bellezza delle sue acque e dei dintorni è un punto di grande interesse turistico-naturalista. - 10 Passo del Predil. Fino al 1918 era completamente in Austria Ungheria, poi dal 1918 al 1947 divenne confine tra la provincia di Udine e la provincia di Gorizia. Dopo il passaggio di gran parte della provincia di Gorizia alla Jugoslavia diventò per la prima volta un passo di confine, dal 1991 con la Slovenia.
Il passo era già noto ai romani dal III secolo a.C.. È uno dei passaggi ipotizzati come punto di ingresso dei Longobardi in Italia durante la grande invasione condotta da Alboino nella primavera del 568.
Fu teatro di combattimenti nelle campagne napoleoniche del 1796, del 1805 e del 1809 e durante la prima guerra mondiale. - Orrido dello Slizza.
- Foresta di Tarvisio.
Eventi e feste
modificaAnche nelle tradizioni popolari spiccano chiaramente la cultura austriaca (carinziana) e quella slovena, presenti all'epoca dell'impero asburgico.
- Festa di San Nicolò e dei Krampus. il 5 dicembre. È la festa folkloristica più sentita dalla popolazione e si tiene ogni anno in tutte le frazioni del Tarvisiano.
Cosa fare
modificaTarvisio è attraversata dalla Ciclovia Alpe Adria, percorribile in bicicletta.
- Pista sciistica "Di Prampero" e pista "Alpe Limerza". Nel territorio di Tarvisio sono presenti alcuni noti impianti sciistici, in particolare la famosa pista "Di Prampero", sul Monte Santo di Lussari, raggiungibile con la telecabina che porta gli sciatori, da dicembre ad aprile, a cimentarsi sulle svariate piste da sci che sorgono sui fianchi del monte quali la Di Prampero (con una lunghezza di 3.920 m ed un dislivello di 940 m) e la Alpe Limerza. Questa pista, oltre che essere stata teatro di numerose gare di sci valevoli per la Coppa Europa, ha ospitato la Coppa del Mondo di sci femminile nel 2007, nel 2009, e il 5 e 6 marzo 2011. Dalla frazione di Camporosso, ad 805 m s.l.m., parte una moderna telecabina che con una lunghezza di 3.070 m ed una portata di 1.880 persone/ora porta in poco più di 15 minuti a quota 1.760, ai piedi del borgo abitato ed all'inizio delle pista da sci.
- Sentiero del Pellegrino (Monte Lussari).
Acquisti
modificaCome divertirsi
modificaDove mangiare
modifica- 1 Ristorante Italia, via Roma 95, ☎ +39 0428 2041.
- 2 Alpino bar pizzeria spaghetteria trattoria, Via Roma, 66, ☎ +39 0428 2524.
- 3 Trattoria Pizzeria Da Isa, Via Vittorio Veneto, 89, ☎ +39 0428 40649.
- 4 Ristorante Stefania, Via Vittorio Veneto, 94, ☎ +39 0428 2343.
- 5 Tschurwald - ristorante, Via Roma, 8, ☎ +39 0428 40534.
- 6 Bar trattoria gasthaus al sole - ristorante, Via Alpi Giulie, 314 (a Camporosso).
- 7 Ristorante Nabucco, Via Torrente 12, ☎ +39 0428 644106.
- 8 Bar Trattoria Miramonti, Via Dante Alighieri, 73, ☎ +39 0428 2050.
Dove alloggiare
modificaPrezzi modici
modifica- 1 Rifugio Locanda al Convento.
- 2 Rifugio Guido Corsi.
- 3 Rifugio Luigi Zacchi.
Prezzi medi
modifica- 4 Hotel Trieste, Via Dante Alighieri, 62, ☎ +39 0428 645029.
- 5 Hotel Meuble' Tarvis, Via Vittorio Veneto, 148, ☎ +39 0428 40814.
- 6 Albergo Al Mangart, Via Vittorio Veneto, 39, ☎ +39 0428 2246.
- 7 Albergo Diffuso Foresta Di Tarvisio, Localita' Rutte Piccolo, 8, ☎ +39 0428 3003. Gli edifici ristrutturati si trovano a Rutte Piccolo e ad Aclete.
- 8 Albergo Rododendro (in località Monte Lussari), ☎ +39 0428 653923.
- 9 Rifugio Locanda Al Convento, Monte Lussari, 184 (in località Monte Lussari), ☎ +39 0428 63184.
- 10 Rifugio Al Santuario, Via Lussari, 1 (in località Monte Lussari), ☎ +39 328 6932779.
- 11 Hotel Il Cervo, Via Priesnig, 72, ☎ +39 0428 40305.
Sicurezza
modificaCome restare in contatto
modificaPoste
modifica- 6 Poste italiane, via Vittorio Veneto 30, ☎ +39 0428 2159.
Nei dintorni
modifica- Monte Lussari
- Villaco
- Kranjska Gora
- Bovec
- Pontebba-Passo Pramollo
- Chiusaforte-Sella Nevea-Canin
Altri progetti
modifica- Wikipedia contiene una voce riguardante Tarvisio
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tarvisio