Venere bionda
Venere bionda (Blonde Venus) è un film del 1932 diretto da Josef von Sternberg.
Trama
modificaSul matrimonio felice fra l'ex cantante tedesca Helen e il chimico statunitense Ned, da cui è nato il piccolo Johnny, pesa la grave malattia dell'uomo, contaminato dalle radiazioni. Per raccogliere in fretta il denaro necessario alle terapie, Helen torna a cantare con grande successo nei night club e, in cambio di un aiuto finanziario, accetta di diventare l'amante dell'affascinante playboy Nick Townsend.
Quando il marito, di ritorno dalle cure, scopre che Helen è stata via di casa per molto tempo, si insospettisce. Lei gli confessa il tradimento compiuto per salvare la vita del marito; nonostante Helen abbia perseguito un nobile scopo, egli la ripudia e le annuncia che le toglierà il figlio. Terrorizzata da questa prospettiva, Helen fugge con Johnny ma si ritrova ben presto al verde. Viene braccata dalla polizia e accusata di sequestro di persona e vagabondaggio. Alla fine, si separa spontaneamente dal figlio si trasferisce a Parigi dove si ricostruisce un'esistenza riprendendo a esibirsi nei teatri cittadini e raccogliento un sempre crescente successo. È a quel punto che incontra nuovamente Nick. I due stavolta finiscono per fidanzarsi e decidono di ritornare insieme negli Stati Uniti; il progetto fa notizia sui giornali e persino l'ex compagno di Helen viene a saperne.
Sulla riconquistata serenità di Helen pesa tuttavia il ricordo della sua famiglia, in particolare la mancanza del figlio Johnny, anche se la donna fa di tutto per nasconderlo a Nick. Alla fine, comunque, il fidanzato si rende conto della situazione e, con uno slancio di insospettata generosità, riesce a convincere mi due genitori che il rientro a casa di Helen sarà la soluzione migliore per tutti.
Riprese
modificaIl film venne girato dal 26 maggio all'11 giugno 1932 in California, al Paramount Ranch - 2813 Cornell Road di Agoura e ai Paramount Studios - 5555 Melrose Avenue di Hollywood.
Distribuzione
modificaIl film uscì in sala il 16 settembre 1932, distribuito dalla Paramount Pictures.
Date di uscita
modifica- USA 16 settembre 1932
- Germania 18 novembre 1932
- Francia 25 novembre 1932
- Finlandia 27 novembre 1932
- Danimarca 26 dicembre 1932
- Germania Ovest 15 febbraio 1969 (prima TV)
- Germania Est 23 gennaio 1980 (prima TV)
- Germania Ovest 1987 (anteprima video)
- Giappone 4 marzo 2000 (riedizione)
Alias:
- Blonde Venus USA (titolo inglese)
- Blonde Venus Finlandia / Germania (titolo TV)
- Blonde Vénus Francia
- Blonda Venus Svezia
- Den blonde Venus Danimarca
- Die blonde Venus Germania
- La Venus rubia Spagna
- Szőke Vénusz Ungheria
- Vaalea Venus Finlandia
- Venere bionda Italia
- Venus Loira Portogallo
- Xanthi Afroditi Grecia
Citazioni
modifica- Il film viene citato, utilizzando filmati di repertorio, in Le dee dell'amore (The Love Goddesses), documentario di Saul J. Turell del 1965.
- Nel film Batman & Robin il personaggio interpretato da Uma Thurman si esibisce nella danza del gorilla come Marlene Dietrich.
- Nel film di Bernardo Bertolucci, The Dreamers - I sognatori, il personaggio di Isabelle interroga e sfida il fratello a riconoscere la danza del gorilla.
Bibliografia
modifica- Giovanni Buttafava, Sternberg, Il Castoro Cinema, Ed. La nuova Italia, settembre 1976.
Altri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Venere bionda
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Venere bionda
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Blonde Venus, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Venere bionda, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Venere bionda, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Venere bionda, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Venere bionda, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Venere bionda, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Venere bionda, su FilmAffinity.
- (EN) Venere bionda, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Venere bionda, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
- (DE, EN) Venere bionda, su filmportal.de.
- Venere bionda / Venere bionda (altra versione), su Moving Image Archive, Internet Archive.