Tommaso Caputo

arcivescovo cattolico italiano

Tommaso Caputo (Afragola, 17 ottobre 1950) è un arcivescovo cattolico italiano, dal 10 novembre 2012 prelato di Pompei.

Tommaso Caputo
arcivescovo della Chiesa cattolica
L'arcivescovo Tommaso Caputo durante una celebrazione eucaristica, il 1º ottobre 2017.
Adiutores gaudii vestri
 
TitoloPompei
Incarichi attuali
Incarichi ricoperti
 
Nato17 ottobre 1950 (74 anni) ad Afragola
Ordinato presbitero10 aprile 1974 dal cardinale Corrado Ursi
Nominato arcivescovo3 settembre 2007 da papa Benedetto XVI
Consacrato arcivescovo29 settembre 2007 da papa Benedetto XVI
 

Biografia

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Nasce ad Afragola, in provincia ed arcidiocesi di Napoli, il 17 ottobre 1950.

Formazione e ministero sacerdotale

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Frequenta il seminario arcivescovile di Napoli e consegue la licenza in Sacra Teologia presso la Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, sezione "San Tommaso d'Aquino" di Napoli.

Il 10 aprile 1974 è ordinato presbitero dal cardinale Corrado Ursi per l'arcidiocesi di Napoli.

Dopo aver frequentato la Pontificia accademia ecclesiastica entra nel servizio diplomatico della Santa Sede. Dal 19 giugno 1993 alla nomina episcopale ricopre l'incarico di capo del protocollo presso la Segreteria di Stato della Santa Sede.

Ministero episcopale

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Nunzio apostolico a Malta e in Libia

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Mons. Caputo, il 1º ottobre 2017.

Il 3 settembre 2007 papa Benedetto XVI lo nomina arcivescovo titolare di Otricoli e nunzio apostolico a Malta e in Libia;[1] succede a Félix del Blanco Prieto, precedentemente nominato elemosiniere di Sua Santità. Il 29 settembre successivo riceve l'ordinazione episcopale, con gli arcivescovi Francesco Giovanni Brugnaro, Gianfranco Ravasi (poi cardinale), Vincenzo Di Mauro e Mieczysław Mokrzycki, e il vescovo Sergio Pagano, nella basilica di San Pietro in Vaticano, per imposizione delle mani dello stesso pontefice, co-consacranti i cardinali Tarcisio Bertone e Marian Jaworski.

Nel febbraio 2011 rivolge un appello ai governi nazionali, affinché si interessino dell'evacuazione degli eritrei dalla Libia e li accolgano come rifugiati.[2] Nell'ottobre dello stesso anno cerca di stabilire a Tripoli un primo contatto con il Consiglio nazionale di transizione.[3]

Prelato di Pompei

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Il 10 novembre 2012 papa Benedetto XVI lo nomina arcivescovo-prelato di Pompei e delegato pontificio del Santuario della Beata Vergine del Rosario;[4] succede a Carlo Liberati, dimessosi per raggiunti limiti di età. Il 21 novembre successivo prende possesso della prelatura per procura, mentre fa il suo ingresso nel santuario il 12 gennaio 2013.

È membro della Commissione episcopale per l'evangelizzazione dei popoli e cooperazione tra le Chiese della Conferenza Episcopale Italiana e, dal 2014, delegato per i problemi giuridici della Conferenza episcopale campana.

Nel settembre 2019 è nominato assessore dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme; succede a Giuseppe Lazzarotto, dimessosi per motivi di salute.

A seguito della scomparsa del vescovo Giovanni D'Alise, dal 5 ottobre 2020 al 20 gennaio 2021 ricopre l'ufficio di amministratore apostolico di Caserta.

Genealogia episcopale

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La genealogia episcopale è:

Onorificenze

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«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 27 novembre 1992[5]
«Capo del Protocollo. Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 19 gennaio 1999[6]
«Capo del Protocollo della Segreteria di Stato - Città del Vaticano. Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 24 giugno 2005[7]
  1. ^ Rinunce e nomine. Nomina del Nunzio Apostolico in Malta e in Libia, su press.vatican.va, 3 settembre 2007. URL consultato il 25 ottobre 2019.
  2. ^ Scatta la caccia ai neri: "Sono tutti mercenari", su faustobiloslavo.eu, 1º marzo 2011. URL consultato il 25 ottobre 2019.
  3. ^ Libia: primi contatti tra Vaticano e CNT, su toscanaoggi.it, 4 ottobre 2011. URL consultato il 25 ottobre 2019.
  4. ^ Rinunce e nomine. Nomina del Prelato di Pompei e delegato pontificio per il santuario della Beata Vergine del Rosario, su press.vatican.va, 10 novembre 2012. URL consultato il 25 ottobre 2019.
  5. ^ Le onorificenze della Repubblica Italiana – CAPUTO Mons. Tommaso, su quirinale.it. URL consultato il 21 gennaio 2024 (archiviato il 18 giugno 2021).
  6. ^ Le onorificenze della Repubblica Italiana – CAPUTO Mons. Tommaso, su quirinale.it. URL consultato il 21 gennaio 2024 (archiviato il 18 giugno 2021).
  7. ^ Le onorificenze della Repubblica Italiana – CAPUTO Mons. Tommaso, su quirinale.it. URL consultato il 21 gennaio 2024 (archiviato il 18 giugno 2021).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN89023477 · ISNI (EN0000 0000 6276 9860 · SBN SBLV158925