Susan Sarandon

attrice statunitense

Susan Sarandon, pseudonimo di Susan Abigail Tomalin[1] (New York, 4 ottobre 1946), è un'attrice statunitense.

Susan Sarandon nel 2016
Statuetta dell'Oscar Oscar alla miglior attrice 1996

Ha ricevuto cinque candidature al Premio Oscar, rispettivamente per Atlantic City, U.S.A. (1980), Thelma & Louise (1991), L'olio di Lorenzo (1992), Il cliente (1994) e si è aggiudicata la statuetta nella sezione miglior attrice protagonista per Dead Man Walking - Condannato a morte (1995). Nel corso della sua carriera è stata inoltre premiata con un Premio BAFTA e uno Screen Actors Guild Award, venendo candidata nove volte ai Golden Globe e sei al Premio Emmy.

Biografia

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Susan Sarandon al Tribeca Film Festival per la prima di Speed Racer (2008)

Susan Sarandon è nata e cresciuta a New York,[2] primogenita dei nove figli[3][4][5] di Phillip Leslie Tomalin (1917-1999), un produttore televisivo statunitense di origini inglesi, irlandesi e gallesi (i suoi avi inglesi erano originari del borgo londinese di Hackney, mentre quelli gallesi di Bridgend),[6] e di Lenora Marie Criscione (1923-2020), una casalinga statunitense d'origini italiane[3][7][8][9] (il nonno materno della futura attrice, Giuseppe Vincenzo Cosimo Cascione, era originario di Ragusa,[10] mentre sua nonna, Anita Rigali, una ballerina, era figlia di immigrati italiani originari di Coreglia Antelminelli,[7] in provincia di Lucca, a sua volta figlia dello scultore Mansueto Rigali[11]). Ha otto fratelli (quattro maschi e quattro femmine), tra cui il giornalista Terry Tomalin, morto d'infarto nel 2016, all'età di 56 anni.

Riceve un'educazione piuttosto severa e un'istruzione scolastica presso rigidi istituti cattolici. Forse proprio per ribellarsi al rigore con cui viene cresciuta, Susan è un'adolescente ribelle e anticonformista, che si scatena in piazza durante le manifestazioni contro la guerra del Vietnam e a favore dei diritti civili. I suoi genitori si separarono nel 1982.

Dopo aver ottenuto il diploma a Washington si iscrive alla Catholic University of America, dove viene attratta dalla recitazione: qui conosce il futuro attore Chris Sarandon, con cui si sposa nel 1968 e di cui, anche dopo il divorzio, manterrà legalmente il cognome[1]. Sempre nel 1968 partecipa alla Convenzione Nazionale del Partito Democratico, in cui interviene a favore degli studenti, che in quel momento si ribellano contro la società. Poco dopo prende parte al film La guerra del cittadino Joe, che arriva nelle sale cinematografiche solo nel 1970. Nel 1971 recita ne La mortadella di Mario Monicelli, che le permette di farsi conoscere anche in Italia.

Per molto tempo tuttavia è ignorata da Hollywood e, per rimanere nel mondo del cinema, è costretta a prendere parte a film minori come Lovin' Molly (1974). Nello stesso anno però viene notata dal grande regista Billy Wilder che la vuole con sé nel suo Prima pagina, in cui può finalmente misurarsi con attori come Jack Lemmon e Walter Matthau. Nell'anno successivo si fa ammirare nel cult-movie The Rocky Horror Picture Show di Jim Sharman, che la consacra definitivamente agli occhi della critica. Nel 1976 viene scartata ai provini per il ruolo di Adriana in Rocky perché considerata "troppo sensuale" per la parte.[12]

Nel 1978 ha il ruolo di protagonista in Pretty Baby di Louis Malle, primo tentativo di farla diventare un sex symbol del cinema statunitense. Nella pellicola interpreta infatti Hattie, una prostituta di un bordello d'alto bordo nella New Orleans degli anni dieci, che tenta di far intraprendere la stessa strada alla figlia dodicenne Violet, la quale, restia a vendere il proprio corpo, decide di sposarsi giovanissima con Bellocq, un bizzarro e ambiguo fotografo cajun: il film suscita grande scandalo per gli argomenti trattati e per le numerose scene di nudo e di sesso in cui sono coinvolte la Sarandon e, in misura minore, Brooke Shields (che interpreta la sua giovane figlia), ma va aggiunto che è proprio lei a rifiutare categoricamente che la Shields, all'epoca minorenne, posi completamente senza veli.

Nel 1979 divorzia dal marito Chris e comincia a frequentare Malle, che la dirige nuovamente in Atlantic City, U.S.A., per la cui interpretazione viene candidata per la prima volta agli Oscar. Di questo periodo sono la sua interpretazione in Miriam si sveglia a mezzanotte (1983), al fianco di David Bowie, con il quale avrà una breve ma intensa relazione, Le streghe di Eastwick (1987), di George Miller, al fianco di Jack Nicholson, Cher e Michelle Pfeiffer, e Bull Durham - Un gioco a tre mani, pellicola del 1988 per la regia di Ron Shelton.

Negli anni ottanta, si trasferisce a Roma. Per molto tempo divide la sua vita tra Roma e New York. Nel 1991, al fianco di Geena Davis, interpreta il road movie Thelma & Louise di Ridley Scott, che ottiene un grande successo internazionale e le vale una candidatura all'Oscar e la conquista del David di Donatello come migliore attrice straniera, insieme alla stessa Davis. La pellicola successiva, Lo spacciatore (1992) di Paul Schrader, non ottiene tuttavia lo stesso successo del suo precedente film. Nel 1993 ottiene una nuova candidatura all'Oscar alla miglior attrice per L'olio di Lorenzo di George Miller. Il film narra la vera vicenda della famiglia Odone e della malattia del piccolo figlio Lorenzo, l'adrenoleucodistrofia. La quarta candidatura, sempre come attrice protagonista, giunge nel 1995 con Il cliente, di Joel Schumacher, tratto dal romanzo di John Grisham.

 
Susan Sarandon al Sitges - Festival internazionale del cinema fantastico della Catalogna nel 2017

Compagna dal 1986 dell'attore e regista Tim Robbins, conosciuto sul set di Bull Durham, la loro convivenza è destinata a durare più di 20 anni (i due hanno annunciato la propria separazione nel dicembre 2009) ed è un proficuo sodalizio artistico. Diretta dal compagno, la Sarandon recita infatti in Dead Man Walking - Condannato a morte (1995), in cui la sua straordinaria interpretazione di suor Helen Prejean le consente di conquistare finalmente l'ambita statuetta agli Oscar 1996, e nel successivo Il prezzo della libertà (1999).

Nel 1998 è impegnata nella commedia drammatica Nemiche amiche accanto a Julia Roberts, mentre nel 2002 è la partner di sua figlia Eva e di Goldie Hawn in Due amiche esplosive. Altre pellicole di rilievo sono Un amore sotto l'albero (2004), Shall we dance? (2004), con Jennifer Lopez e Richard Gere, Elizabethtown (2005), con Kirsten Dunst e Jessica Biel, e Romance & Cigarettes (2005).

Il 10 febbraio 2006 partecipa alla Cerimonia di apertura dei XX Giochi olimpici invernali di Torino 2006 portando, insieme ad altre 7 celebri donne, la bandiera olimpica. Il 30 agosto 2006 riceve il premio "Ragusani nel mondo" e la cittadinanza onoraria di Ragusa, essendo figlia di Leonora Criscione, nata a sua volta dal padre Giuseppe, emigrato negli anni '20 dal ragusano negli USA. Nel 2007 interpreta il ruolo della perfida Regina Narissa nel film Come d'incanto, e nello stesso anno recita nel film Nella valle di Elah, assieme a Tommy Lee Jones. Nel 2009 torna a recitare a Broadway dopo quasi quarant'anni per interpretare Il re muore di Ionesco, accanto a Geoffrey Rush. Il 15 ottobre 2010 è nominata ambasciatrice di buona volontà dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura delle Nazioni Unite (FAO). Nel 2022 ha ottenuta il ruolo della villain Victoria Kord nel quattordicesimo film del DC Extended Universe Blue Beetle, diretto da Ángel Manuel Soto, in uscita nelle sale il 18 agosto 2023.

Vita privata

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Susan Sarandon è stata sposata una volta dal 1967 al 1979 con l'attore Chris Sarandon, da cui prese poi il cognome, mantenendolo anche dopo il divorzio. Dopo la fine dell'unione con Chris, dichiarò di non credere più nel matrimonio.

Ha avuto una relazione di due anni col regista Louis Malle. Nel 1983, durante la lavorazione del film Miriam si sveglia a mezzanotte, ebbe una piccola avventura con David Bowie.[13] Nel corso degli anni ottanta, ebbe poi una chiacchierata relazione con il giovane attore Sean Penn.

Ha tre figli: l'attrice Eva Amurri, nata nel 1985 dalla breve relazione col regista italiano Franco Amurri, e due maschi, Jack Henry (nato nel 1989 e chiamato così in onore dello scrittore Jack Henry Abbott) e Miles (nato nel 1992), avuti dalla lunga relazione con Tim Robbins (dal 1988 al 2009).[14] Nel 2015, dopo cinque anni di fidanzamento, interrompe la sua relazione con lo sceneggiatore Jonathan Bricklin.[15]

Politica

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Susan Sarandon e Tim Robbins alla sinistra di John Edwards durante la campagna elettorale per le presidenziali statunitensi del 2008.

Così come l'ex compagno storico Tim Robbins, Susan Sarandon è schierata politicamente coi Democratici e ha fortemente criticato il presidente statunitense George W. Bush per la guerra in Iraq. Fortemente pacifista ed ecologista, si è vociferata una sua possibile candidatura alla presidenza degli Stati Uniti d'America con il Partito Verde degli Stati Uniti. Per le elezioni primarie del Partito Democratico del 2016 sostiene il candidato socialdemocratico Bernie Sanders, senatore degli Stati Uniti per il Vermont. Successivamente dichiara che non avrebbe votato per Hillary Clinton, ma per Jill Stein del Partito Verde degli Stati Uniti.

Ha anche sostenuto battaglie per i diritti civili degli omosessuali.[16]

Il 18 ottobre 2011, durante un'intervista rilasciata all'Hamptons International Film Festival, ha definito l'allora papa Benedetto XVI "un nazista".[17]

Nel 2018 è stata trattenuta in stato d'arresto per un breve periodo insieme ad oltre 500 donne a Washington, durante la partecipazione a una marcia contro la "tolleranza zero" del presidente statunitense Donald Trump sull'immigrazione e la separazione dei bambini dai genitori entrati clandestinamente alla frontiera col Messico.[18]

Il 21 novembre 2023 l'agenzia UTA ha cessato i rapporti con la Sarandon a causa di alcune sue dichiarazioni sulla situazione in Medio Oriente pro Palestina.[19]

Filmografia

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Attrice

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Televisione

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Cortometraggi

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  • Little Miss Spider (2002)
  • A Whale in Montana (2005)

Documentari

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Doppiatrice

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  • An Evening with Richard Nixon and..., di Gore Vidal, regia di Edwin Sherin. Shubert Theatre di Broadway (1972)
  • A Couple White Chicks Sitting Around Talking, di John Ford Noonn, regia di Dorothy Lyman. Astor Place Theatre dell'Off Broadway (1980)
  • Extremities, di William Mastrosimone, regia di Robert Allan Ackerman. Westside Arts Theatre dell'Off Broadway (1982)
  • The Guys, di Anne Nelson, regia di Jim Simpson. Flea Theater dell'Off Broadway (2002)
  • Il re muore, di Eugène Ionesco, regia di Neil Armfield. Ethel Barrymore Theatre di Broadway (2009)
  • Happy Talk, di Jesse Eisenberg, regia di Scott Elliott. Pershing Square Signature Center dell'Off Broadway (2019)

Riconoscimenti

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Doppiatrici italiane

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Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Susan Sarandon è stata doppiata da:

  • Anna Rita Pasanisi in La tempesta, Bull Durham - Un gioco a tre mani, Un detective... particolare, Illuminata, Nemiche amiche, Il prezzo della libertà, Moonlight Mile - Voglia di ricominciare, Jiminy Glick in Lalawood, Alfie, Rescue Me, Elizabethtown, Romance & Cigarettes, The Exonerated - Colpevole fino a prova contraria, Le verità negate, Speed Racer, Solitary Man, The Big C, Mike & Molly, Louie, La frode, Indovina perché ti odio, Snitch - L'infiltrato, Big Wedding, The Calling - Vocazione omicida, Ray Donovan, Tammy, Marilyn - La vita segreta, Zoolander 2, Bad Moms 2 - Mamme molto più cattive, Feud, Blackbird - L'ultimo abbraccio, Jolt - Rabbia assassina, Monarch - La musica è un affare di famiglia, Ti presento i suoceri, Blue Beetle
  • Rossella Izzo in Io e il duce, Le streghe di Eastwick, Un'arida stagione bianca, Thelma & Louise, Ritrovarsi, Twilight, La mia adorabile nemica, Destino fatale, Due amiche esplosive, 30 Rock, Come d'incanto, Amabili resti, Cloud Atlas, Mothers and Daughters
  • Angiola Baggi in E.R. - Medici in prima linea, Dead Man Walking - Condannato a morte, Circondata dai ghiacci, Nella valle di Elah, Bernard & Doris - Complici amici, Fratelli in erba, You Don't Know Jack - Il dottor morte, A casa con Jeff, 3 Generations - Una famiglia quasi perfetta, La mia vita con John F. Donovan, Jesus Rolls - Quintana è tornato!
  • Maria Pia Di Meo in La forza dell'amore, Ancora insieme, L'olio di Lorenzo, Il cliente, Piccole donne, Igby, Wall Street - Il denaro non dorme mai
  • Vittoria Febbi in La mortadella, Prima pagina, Il temerario
  • Melina Martello in Un amore sotto l'albero, Shall We Dance?, Gli ostacoli del cuore
  • Ludovica Modugno in Miriam si sveglia a mezzanotte, Lo spacciatore
  • Roberta Greganti in Peacock, The Meddler - Un'inguaribile ottimista
  • Isabella Pasanisi in Quattro passi sul lenzuolo, Friends
  • Lia Tanzi in Pretty Baby
  • Aurora Cancian in Atlantic City, U.S.A.
  • Lorenza Biella in Posizioni compromettenti
  • Fiamma Izzo in A.D. - Anno Domini
  • Manuela Andrei in Calda emozione
  • Ottavia Piccolo ne Il segreto di Joe Gould
  • Daniela Nobili ne I figli di Dune
  • Serena Verdirosi in Malcolm
  • Emanuela Rossi in La regola del silenzio - The Company You Keep
  • Marina Tagliaferri in Piccola investigatrice a Manhattan
  • Alessandra Chiari in Lovin' Molly (ridoppiaggio)
  • Monica Pariante in Il temerario (ridoppiaggio)
  • Ludovica Marineo in Destino fatale (ridoppiaggio)

Da doppiatrice è sostituita da:

  1. ^ a b Janet Bernice, Susan Catches Wales, in Ancestry Magazine, marzo–aprile 2007. URL consultato il 27 marzo 2011.
  2. ^ (EN) Susan Sarandon Shares Her New York Favorites, su blogs.villagevoice.com, The Village Voice, 30 agosto 2011. URL consultato il 23 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2011).
  3. ^ a b Suzie MacKenzie, A fine romancer, in The Guardian, London, 18 marzo 2006. URL consultato il 24 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2008).
  4. ^ Susan Sarandon biography, su filmreference.com, Profile at FilmReference.com.
  5. ^ Person Details for L Tomalin, "United States Public Records, 1970-2009", su FamilySearch.org, 3 marzo 2016. URL consultato il 20 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  6. ^ Susan Sarandon traces roots to Wales, su Walesonline.co.uk, 1º settembre 2006. URL consultato l'8 gennaio 2018.
  7. ^ a b Susan Sarandon: «La mia nonna italiana? Anticonformista come me», su style.it. URL consultato il 20 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2016).
  8. ^ Who Do You Think You Are, su nbc.com, NBC. URL consultato il 13 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2010).
  9. ^ Sarandon learns about Welsh roots, BBC News, 28 novembre 2006. URL consultato il 20 maggio 2023.
  10. ^ Cinema: Susan Sarandon a Ragusa incontra suoi parenti, su ansa.it, ANSA, 13 giugno 2016. URL consultato il 20 maggio 2023.
  11. ^ L'attrice Susan Sarandon alla ricerca delle origini (toscane), in Corriere fiorentino, 19 giugno 2012. URL consultato il 20 maggio 2023.
  12. ^ 8 cose che forse non sapete su "Rocky", in Il Post, 21 novembre 2016. URL consultato il 28 ottobre 2017.
  13. ^ Susan Sarandon compie 75 anni, su corriere.it, 4 ottobre 2021.
  14. ^ Sarandon-Robbins, è addio, si separa la coppia forte di Hollywood, in Corriere della Sera, 24 dicembre 2009. URL consultato il 13 settembre 2014.
  15. ^ (EN) Laurel Brown, 'I love her more than anyone': Jonathan Bricklin speaks about Susan Sarandon as he confirms their break-up after five years, in Daily Mail, 31 marzo 2015. URL consultato il 20 maggio 2023.
  16. ^ (EN) Love is Love: Susan Sarandon, su hulshofschmidt.wordpress.com, 28 marzo 2011. URL consultato il 13 settembre 2014.
  17. ^ (EN) Susan Sarandon calls the pope a 'Nazi', su theguardian.com, 18 ottobre 2011. URL consultato il 13 settembre 2014.
  18. ^ Sarandon arrestata a marcia Washington - Cinema, su ansa.it, ANSA, 29 giugno 2018. URL consultato il 6 luglio 2018.
  19. ^ Susan Sarandon: l'agenzia UTA abbandona l'attrice dopo le dichiarazioni pro-Palestina e considerate antisemita, su Movieplayer.it. URL consultato il 21 novembre 2023.
  20. ^ a b I Simpson, su antoniogenna.net. URL consultato il 14 gennaio 2022.

Bibliografia

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  • (EN) Irene Lamano, Susan Sarandon in Italian Americans of the Twentieth Century, ed. George Carpetto and Diane M. Evanac, Tampa (FL), Loggia Press, 1999, pp. 328-329.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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