Sigfrid Edström

1º presidente della IAAF

Johannes Sigfrid Edström (Orust, 21 novembre 1870Stoccolma, 18 marzo 1964[1]) è stato un dirigente sportivo svedese.

Sigfrid Edström

Presidente del Comitato Olimpico Internazionale
Durata mandato1942 –
15 agosto 1952
PredecessoreHenri de Baillet-Latour
SuccessoreAvery Brundage

Presidente dell'International Association of Athletics Federations
Durata mandato1912 –
1946
Predecessore-
SuccessoreDavid Burghley

Ha ricoperto la carica di Presidente del Comitato Olimpico Internazionale dal 1946 al 1952. Sua moglie Ruth Miriam Randall Edström è stata un'attivista per i diritti delle donne.

Biografia

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Nato nel piccolo villaggio di Morlanda sull'isola svedese di Orust, da studente si dedica all'atletica leggera, in particolar modo sulle distanze dei 100 (è in grado di correrli in 11 secondi[2]) e dei 150 metri (nel 1891 li corre in 16.4, record della Svezia[3]).

Dopo avere studiato in Svezia (alla Università di tecnologia Chalmers di Göteborg), in Svizzera e negli Stati Uniti, nel 1930 diventa direttore dell'ASEA (una industria svedese di apparecchiature elettriche) e successivamente diventa presidente del consiglio di amministrazione (dal 1934 al 1939).

È stato uno degli organizzatori dei Giochi olimpici a Stoccolma nel 1912, ed è stato capo della delegazione svedese alle Olimpiadi del 1908, 1920, 1924, 1928, 1932 e 1936.

Il 17 luglio 1912, tre giorni dopo la conclusione dell'ultima gara del programma di atletica leggera delle Olimpiadi di Stoccolma, ha partecipato alla fondazione della IAAF, l'Associazione Internazionale delle Federazioni di Atletica Leggera, della quale è divenuto il primo presidente (carica mantenuta fino al 1946).

Diviene membro del Comitato Olimpico Internazionale nel 1920 e vice presidente nel 1931. Dopo la morte del presidente Henri de Baillet-Latour avvenuta nel 1942, Edström viene scelto come reggente fino alla fine della Seconda guerra mondiale, al termine della quale viene formalmente eletto presidente.

Dopo avere giocato un ruolo importante nel rilancio del Movimento Olimpico nel dopoguerra, si ritira dalla carica di presidente nel 1952, venendo eletto Presidente Onorario a vita del CIO.

Nel 1931 Edström è stato uno dei principali artefici della controversa decisione che ha impedito al corridore finlandese Paavo Nurmi di partecipare alle Olimpiadi di Los Angeles del 1932[4].

  1. ^ Encyclopedia of the Modern Olympic Movement (pag. 471), di John E. Findling e Kimberly D. Pelle. Greenwood Publishing Group, 2004. ISBN 0313322783, 9780313322785
  2. ^ Scheda sul sito del C.I.O., su olympic.org. URL consultato il 22-9-2009.
  3. ^ (PDF) Dalla scheda del C.I.O. sul "Fondo Sigfrid Edström" (PDF), su multimedia.olympic.org. URL consultato il 22-9-2009 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2009).
  4. ^ Nurmi fu considerato dal CIO un professionista perché lautamente retribuito per partecipare ai meeting di atletica. Poiché all'epoca i Giochi olimpici erano riservati agli atleti dilettanti, fu squalificato e gli fu impedito di partecipare ai Giochi di Los Angeles.

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