Si tenne dal 31 ottobre 1999 al 17 giugno 2000 tra 12 squadre e si disputò, al pari delle due edizioni precedenti, con una formula a due gironi iniziali da 6 squadre ciascuno più una poule per decidere le semifinaliste[1].
Per la partita-scudetto vi fu un incontro inedito, tra la Rugby Roma e L'Aquila; per gli abruzzesi si trattava della seconda finale, per i capitolini l'esordio assoluto nella gara valevole per l'assegnazione del titolo.
A vincere fu la Rugby Roma, che chiuse il primo tempo 30-0[2] e, nonostante il ritorno aquilano nella ripresa (3 mete), riuscì a imporsi per 35-17 e ad assicurarsi il suo quinto scudetto, a 51 anni di distanza dal precedente, ottenuto nel 1948-49.
Si segnalarono, tra gli exploit di stagione, il Viadana, club della provincia mantovana che, alla sua prima stagione in serie A1, riuscì a giungere fino alla semifinale, persa contro i futuri campioni d'Italia, e il Piacenza il quale, quinto assoluto in campionato e al suo terzo anno di massima serie, si qualificò per l'European Challenge Cup.
A retrocedere in serie A2 furono il Bologna e il Mirano, quest'ultimo al 2020 alla sua apparizione più recente in prima divisione[1].
Il campionato fu diviso in due fasi: la prima fase di due gironi da sei squadre ciascuno: le prime tre di ogni girone accedettero alla Poule scudetto mentre le ultime tre alla Poule salvezza.
Di quest'ultima, la quinta e la sesta classificata retrocedettero in serie A2.
Della Poule scudetto accedettero ai play-off per il titolo le prime quattro; la quarta classificata dovette affrontare un turno preliminare contro la vincitrice del campionato di A2, e la vincitrice fu ammessa alle semifinali come quarta classificata.
In semifinale la vincitrice della Poule scudetto affrontò la quarta classificata, e la seconda affrontò la terza; tutti gli incontri dai preliminari alla semifinale furono disputati in gara unica, in casa della formazione miglior classificata nella Poule.
La finale fu in gara unica in campo neutro tra le due vincitrici delle semifinali.