Ruvettus pretiosus
Il ruvetto o tirsite[1] (Ruvettus pretiosus Cocco, 1833) è un pesce di mare appartenente alla famiglia Gempylidae, unica specie del genere Ruvettus Cocco, 1833. È detto anche "pesce olio" (Oilfish).
Ruvetto | |
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Ruvettus pretiosus | |
Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Osteichthyes |
Classe | Actinopterygii |
Sottoclasse | Neopterygii |
Infraclasse | Teleostei |
Superordine | Acanthopterygii |
Ordine | Perciformes |
Sottordine | Scombroidei |
Famiglia | Gempylidae |
Genere | Ruvettus Cocco, 1833 |
Specie | R. pretiosus |
Nomenclatura binomiale | |
Ruvettus pretiosus Cocco, 1833 | |
Sinonimi | |
Rovetus temminckii, Ruvettus delagoensis, Ruvettus pacificus, Ruvettus tydemani, Ruvettus whakari, Tetragonurus simplex, Thyrsites acanthoderma, Thyrsites scholaris |
Distribuzione e habitat
modificaÈ una specie che può essere definita cosmopolita in acque temperate e calde. Nel mar Mediterraneo e nelle acque italiane non è comune.
Si tratta di un pesce batipelagico diffuso a profondità tra la superficie (molto raramente) e gli 800-1000 m.
Descrizione
modificaCorpo allungato e fusiforme, occhi grandi, bocca molto grande che supera l'occhio armata di forti denti caniniformi. La pinna caudale è falcata, la pinna dorsale è divisa in 2 parti, l'anteriore è molto bassa con corti raggi spiniformi mentre la parte posteriore è più alta e simmetrica ed opposta alla pinna anale, le pinne ventrali sono piccole, sono presenti 2 pinnule sul peduncolo caudale. Le squame sono fornite di tubercoli ossei molto duri che sporgono dalla pelle. La linea laterale è assente.
Il colore è nero o bruno violaceo molto scuro con minute punteggiature chiare dovute ai tubercoli ossei cutanei.
La taglia può superare i 2 metri ed i 50 kg di peso.
Alimentazione
modificaPesca
modificaPrincipalmente casuale con palamiti di profondità o reti a strascico.
Consumo
modificaLe carni sono molto apprezzate (da cui il nome specifico di pretiosus) ma possono avere effetti sgradevolmente lassativi per l'alto contenuto di olio.
Insieme all'escolar ne è stata vietata la commercializzazione in Svizzera nel 2007, per i possibili disturbi alla salute (keriorrea, crampi, cefalee e vomito all'ingestione) causati dalla presenza elevata di esteri di cera nel suo grasso: più ridotta se sottoposto all'affumicatura a caldo, che quindi ne favorisce la commestibilità[2].
Note
modifica- ^ Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it.
- ^ Lettera Informativa Archiviato il 17 settembre 2011 in Internet Archive. 130/2007 del 07.06.2007 "Vietata la commercializzazione di pesce della famiglia delle Gempylidae nel settore della gastronomia" dell'Ufficio della Sanità UFSP svizzero, con riferimento al regolamento CE 2074/2005 (GU L 338 del 22.12.2005, pag. 27) e le raccomandazioni del Bundesinstitut für Risikobewertung tedesco
Bibliografia
modifica- Costa F. Atlante dei pesci dei mari italiani Mursia 1991 ISBN 88-425-1003-3
- Louisy P., Trainito E. (a cura di) Guida all'identificazione dei pesci marini d'Europa e del Mediterraneo. Milano, Il Castello, 2006. ISBN 88-8039-472-X
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ruvettus pretiosus
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Ruvettus pretiosus, su FishBase. URL consultato il 07.11.08.