Passer domesticus
La passera europea, o passera oltremontana (Passer domesticus Linnaeus, 1758, Passero Domestico o europeo, Da Spoltore, 2008) è un uccello appartenente alla famiglia dei Passeridi[2]. Detto comunemente passero o passerotto, ha raggiunto una distribuzione cosmopolita.[1] Non va confuso con la passera d'Italia, la specie comunemente presente nella penisola italiana.
Passera europea | |
---|---|
Femmina (in alto) e maschio | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Superordine | Neognathae |
Ordine | Passeriformes |
Sottordine | Oscines |
Infraordine | Passerida |
Superfamiglia | Passeroidea |
Famiglia | Passeridae |
Genere | Passer |
Specie | P. domesticus |
Nomenclatura binomiale | |
Passer domesticus Linnaeus, 1758 | |
Areale | |
habitat naturale zone di introduzione |
Tra il 1980 e il 2017, la popolazione di questa specie ha subito un forte declino in varie parti d'Europa, a causa dell'attività agricola umana che ne ha danneggiato gli habitat.[3][4][5]
Descrizione
modificaIl piumaggio dei maschi adulti differisce dal piumaggio delle femmine e degli immaturi. Il maschio è facilmente confondibile con le altre specie del genere Passer, se non fosse per il vertice grigio. La taglia è di circa 15 cm, per 32 g di peso.
-
Passera europea femmina
-
Passera europea maschio
Biologia
modificaÈ una specie molto socievole; infatti, può stare in gruppi di una decina di esemplari e spesso si avvicina agli umani per cercare cibo. È granivora, ma in estate non disdegna larve e insetti. I passeri europei, per liberarsi dei parassiti, fanno bagni di terra. Vive in media 5 o 6 anni.
Riproduzione
modificaIl maschio prepara più nidi, nei posti più disparati ma sempre comodi: sotto le tegole, negli anfratti di edifici e occasionalmente sugli alberi. La paglia è la componente principale dei suoi nidi, che poi imbottisce con piume di altri uccelli; l'ingresso del nido è sempre laterale. La femmina che si farà attirare in uno dei nidi preparati dal maschio vi deporrà dalle 4 alle 8 uova, quando giunge la primavera. La nidiata è svezzata da entrambi i genitori.
Spostamenti
modificaNon migra e, in zone abitate, si lascia avvicinare facilmente dalle persone. Vive in stormi anche grandi ed è socievole anche nel periodo di cova.
Distribuzione e habitat
modificaL'areale originario di questa specie si estende dall'Europa, al Nord Africa all'Asia. A seguito di ripetute introduzioni da parte dell'uomo si è naturalizzata anche in America, in Africa australe e in Oceania, divenendo di fatto una specie a distribuzione cosmopolita.[1]
L'areale di questa specie non comprende però l'Italia (a parte alcune aree di confine). In Sicilia e in Sardegna essa è sostituita dalla passera sarda (o passero spagnolo), diffusa anche in Spagna, in Grecia e in Nordafrica, paesi nei quali può coesistere con Passer domesticus. Nelle restanti regioni d'Italia è sostituita dal passero italiano (o passera d'Italia), quasi-endemismo del nostro paese (fuori d'Italia è presente in Corsica, in Canton Ticino, in aree alpine di frontiera e a Creta). In Sicilia sono presenti sia il passero spagnolo che il passero italiano. Le due specie suddette hanno abitudini e aspetto simili al congenere Passer domesticus; evidente comunque la differenza nel colore della testa del maschio.
Sistematica
modificaIl Congresso Ornitologico Internazionale riconosce le seguenti sottospecie:[2]
- Passer domesticus domesticus (Linnaeus, 1758)
- Passer domesticus balearoibericus von Jordans, 1923
- Passer domesticus biblicus Hartert, 1904
- Passer domesticus hyrcanus Zarudny & Kudashev, 1916
- Passer domesticus persicus Zarudny & Kudashev, 1916
- Passer domesticus indicus Jardine & Selby, 1831
- Passer domesticus bactrianus Zarudny & Kudashev, 1916
- Passer domesticus parkini Whistler, 1920
- Passer domesticus hufufae Ticehurst & Cheesman, 1924
- Passer domesticus tingitanus Loche, 1867
- Passer domesticus niloticus Nicoll & Bonhote, 1909
- Passer domesticus rufidorsalis Brehm, CL, 1855
Note
modifica- ^ a b c (EN) BirdLife International 2016, Passer domesticus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 6 aprile 2018.
- ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Passeridae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 9 maggio 2014.
- ^ I passeri si stanno estinguendo in un mondo minacciato dall’uomo, su LifeGate, 16 dicembre 2021. URL consultato il 25 gennaio 2023.
- ^ (EN) Eleonora Tomasini, IL DECLINO DELLA POPOLAZIONE DI PASSERI, su Divulgatura Blog, 3 gennaio 2022. URL consultato il 25 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2023).
- ^ Sabrina Del Fico, Strage di passeri, se continuiamo così tra poco non sentiremo più il canto di alcuni tra gli uccelli più belli e diffusi d'Europa, su greenMe, 16 novembre 2021. URL consultato il 25 gennaio 2023.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni sul passero
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «passero»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul passero
- Wikispecies contiene informazioni sul passero
Collegamenti esterni
modifica- Passer domesticus, in Avibase - il database degli uccelli nel mondo, Bird Studies Canada.
Controllo di autorità | GND (DE) 4159280-3 |
---|