Canariomys bravoi
Il ratto gigante di Tenerife (Canariomys bravoi) è una specie estinta di roditori endemica dell'isola di Tenerife (Isole Canarie, Spagna).
Ratto gigante di Tenerife | |
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Canariomys bravoi Museo de la Naturaleza y el Hombre, Santa Cruz de Tenerife | |
Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Euarchontoglires |
(clade) | Glires |
Ordine | Rodentia |
Sottordine | Myomorpha |
Superfamiglia | Muroidea |
Famiglia | Muridae |
Sottofamiglia | Murinae
Illiger, 1811 |
Genere | Canariomys |
Specie | C. bravoi |
Nomenclatura binomiale | |
Canariomys bravoi |
Sono stati ritrovati resti fossili di questo animale praticamente in tutta l'isola, specialmente nei depositi e nelle grotte vulcaniche, all'interno delle quali sono stati ritrovati i resti di altre specie, come lucertole giganti (Gallotia goliath).
I fossili risalgono all'epoca del Pliocene e del Pleistocene; il cranio era lungo circa 7 centimetri, così da raggiungere le dimensioni di un coniglio, molto più grande rispetto ad altre specie di ratto europee.
Il ratto gigante, come altre specie autoctone dell'arcipelago, si è estinto sia a causa delle azioni degli esseri umani, sia per l'introduzione del gatto. Oggi il Museo de la Naturaleza y el Hombre di Santa Cruz de Tenerife espone diversi teschi e ossa fossili di questo animale, così come ricostruzioni fedeli della sua morfologia.
Uno studio scientifico pubblicato nel 2012 ha messo a confronto la specie Canariomys bravoi con roditori arboricoli attuali, come Phloeomys cumingi, il ratto gigante dell'isola di Luzon nelle Filippine.[1] Lo studio ha rivelato che tra le caratteristiche distintive di C. bravoi erano gli artigli, che crescevano quasi allo stesso modo negli arti anteriori e posteriori. Anche la lunghezza delle zampe posteriori, maggiore delle anteriori, evocava una forma intermedia tra ratti e murino arboree come Phloeomys. Canariomys bravoi era un roditore forte e potentemente muscoloso, in grado di muoversi su diversi substrati da terra agli alberi, e probabilmente aveva capacità di scavo.[1]
Note
modificaBibliografia
modifica- (EN) ITIS Standard Report Page: Canariomys, in Integrated Taxonomic Information System. URL consultato il 21 gennaio 2012.
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