Caiolo

comune italiano

Caiolo (Cajööl in dialetto valtellinese[4]) è un comune italiano di 1 040 abitanti della provincia di Sondrio in Lombardia, situato nel cuore del Parco delle Orobie Valtellinesi, a sud del capoluogo. Caiolo è conosciuto in provincia per la sua aviosuperfice e per il campo da golf a 18 buche che si estende in parte anche nel territorio di Cedrasco.

Caiolo
comune
Caiolo – Stemma
Caiolo – Bandiera
Caiolo – Veduta
Caiolo – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Sondrio
Amministrazione
SindacoBianchini Pietro (lista civica) dal 9-6-2024
Territorio
Coordinate46°09′N 9°48′E
Altitudine335 m s.l.m.
Superficie32,97 km²
Abitanti1 040[1] (31-5-2022)
Densità31,54 ab./km²
FrazioniBachet, Palù, Pessina, San Bernardo
Comuni confinantiAlbosaggia, Carona (BG), Castione Andevenno, Cedrasco, Foppolo (BG), Piateda, Postalesio, Sondrio
Altre informazioni
Cod. postale23010
Prefisso0342
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT014011
Cod. catastaleB366
TargaSO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 111 GG[3]
Nome abitanticaiulàt
Patronosan Vittore
Giorno festivo8 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Caiolo
Caiolo
Caiolo – Mappa
Caiolo – Mappa
Posizione del comune di Caiolo nella provincia di Sondrio
Sito istituzionale

Geografia fisica

modifica

Territorio

modifica

Il comune di Caiolo, la cui sede comunale si trova a 335 m s.l.m., nel fondovalle della bassa Valtellina a ridosso del versante orobico, è caratterizzato da un territorio montuoso con una altezza minima di 278 m s.l.m. e una massima di 2663 m s.l.m. Il territorio circostante è ricco di valli delle quali la più importante è la Val Livrio. Il torrente Livrio nasce dal lago del Publino (2118 m s.l.m.) dove, nel 1951, è stata costruita una diga. Poco distante dal lago è situato il Corno Stella dalla cui cima, nei giorni limpidi, è possibile vedere a sud la Pianura Padana, a ovest il Monte Rosa e a nord il Pizzo Bernina.

Il paese ha origini molto antiche, infatti sono state trovate in epoca precedente alcune monete romane e un paal-stab, un coltello usato dai Galli nei riti sacrificali. In passato l'abitato si chiamava Soltojo, nome che deriva forse dalla parola latina "saltus" che significa selva o bosco, dei quali il territorio è ricco; smise definitivamente di assumere questo nome dal 1522 quando in un atto consiliare inspiegabilmente non venne più utilizzato Soltojo ma Cajolo che deriva probabilmente dal nome di una diffusa stirpe valtellinese, i "cà degli joli".

Nel 1202 il feudo comprendente il territorio di Caiolo venne concesso da parte del Vescovo di Como alla famiglia dei Capitanei di Sondrio e solo successivamente, nel 1446 Caiolo divenne comune libero sotto il dominio degli Sforza.

Nel 16 marzo 1487 venne combattuta la battaglia di Caiolo; nell'occasione si scontrarono le truppe dei Grigioni e quelle del Ducato di Milano capitanate da Ludovico il Moro le cui ambizioni erano quelle di fermare l'avanzata dei Grigioni che dall'Alta Valtellina erano giunti fino alla piana di Caiolo. Lo scontro avvenne a fondovalle tra i torrenti Livrio e Val Canale in un territorio allora paludoso per le esondazioni del fiume Adda e questo favorì le truppe milanesi che tra i canneti erano agevolate nel fare agguati alle truppe nemiche; forse è proprio per questo che Ludovico il Moro riuscì a sconfiggere i Grigioni e a sedare temporaneamente le loro mire espansionistiche.

La popolazione di Caiolo ebbe il suo apice nel 1589 quando contò circa 1 500 abitanti anche se poco dopo nel '600 arrivò la peste anche in Valtellina che decimò buona parte della popolazione.

Fino al 1700 Caiolo e i territori limitrofi vennero colpiti da carestie e gli allevamenti, in particolare quelli lasciati al pascolo negli alpeggi, furono frequentemente minacciati dagli attacchi dei lupi e degli orsi, estinti dal secolo scorso a causa della caccia. Le uniche fonti di sostentamento furono i cereali come la segale, il frumento, il grano saraceno e i prodotti appena importati dall'America come le patate e il granoturco le cui coltivazioni sono tuttora presenti.

Nella seconda metà dell'Ottocento la popolazione diminuì a causa dell'immigrazione in America, in Oceania e in Svizzera e a causa delle malattie come il gozzo e le febbri intermittenti causate dal lavoro nelle paludi nelle quali si raccoglieva la canapa. Il problema si risolse solo quasi un secolo dopo quando l'area venne bonificata e vennero costruiti gli argini per contenere il fiume Adda.

Simboli

modifica

Lo stemma del Comune di Caiolo è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 4 aprile 2007.[5]

«Partito: il primo di rosso, alla figura di san Vittore in maestà, aureolato, vestito con la corta tunica, la lorica, il mantello, le calighe ai piedi, impugnante con la mano destra il gladio con la punta all'insù, con la mano sinistra la palma del martirio, gladio e palma in palo, il tutto d'oro; il secondo, fasciato di nero e d'oro, la seconda fascia alle due stelle di sei raggi di nero, la quinta alle due simili stelle d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo partito di nero e di giallo.

Monumenti e luoghi d'interesse

modifica
 
Chiesa di San Vittore

Nel comune di Caiolo sono situate due torri, la torre di Soltojo e la torre di Ca' di Cup; la prima torre sorge su un poggio a 511 m s.l.m. in un fitto bosco di castagno, luogo dal quale era possibile avvistare le attività della valle ma anche da dove poter vedere i segnali provenienti dall'altra torre di Caiolo e un'ulteriore torre posta sulle Alpi Retiche. La torre di Soltojo ha origini molto antiche infatti venne probabilmente costruita dai Capitanei nel XIII secolo ma la tradizione vuole che sia stata costruita nel 1041 per volontà di Enrico III. Nonostante sia stata quasi completamente distrutta nel '600 dai Grigioni la parte inerte è rimasta intatta fino ai giorni nostri anche se non è più possibile apprezzarne l'antichità dopo la recente ristrutturazione. La suggestiva chiesa di San Vittore è posta sopra una parete rocciosa situata a picco sopra il torrente Livrio. La chiesa è stata edificata nel 1617 sopra un'antica chiesa medievale e si erge su delle imponenti arcate. L'ancona con l'Adorazione del Bambino, nella chiesa di San Vittore, è una pregevole opera d'intaglio di Andrea da Milano, allievo di Giovanni Antonio Amadeo.

Società

modifica

Evoluzione demografica

modifica

Abitanti censiti[6]

Infrastrutture e trasporti

modifica

Aeroporti

modifica

Nel territorio comunale è presente l'aviosuperfice di Sondrio-Caiolo.

Amministrazione

modifica
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
25 maggio 2014 26 maggio 2019 Giuseppe Pirana Lista civica Sindaco [7]
26 maggio 2019 9 giugno 2024 Primavera Farina Lista civica Sindaco [7]
9 giugno 2024 in carica Bianchini Pietro Lista civica Sindaco [7]
  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2022 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, p. 132.
  5. ^ Caiolo (Sondrio) D.P.R. 04.04.2007 concessione di stemma e gonfalone, su Governo Italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica, 2007. URL consultato il 17 gennaio 2021.
  6. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  7. ^ a b c Anagrafe degli amministratori locali e regionali, su amministratori.interno.gov.it. URL consultato il 13 maggio 2023.

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN235244262 · GND (DE4780518-3
  Portale Lombardia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Lombardia