Albosaggia

comune italiano

Albosaggia (Busasgia in dialetto valtellinese[4]) è un comune italiano di 3 001 abitanti[1] della provincia di Sondrio in Lombardia.

Albosaggia
comune
Albosaggia – Stemma
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Sondrio
Amministrazione
SindacoGraziano Murada (lista civica - Murada x Albosaggia) dall'11-6-2018 (2º mandato dal 14-5-2023)
Territorio
Coordinate46°09′N 9°51′E
Altitudine490 m s.l.m.
Superficie34,35 km²
Abitanti3 001[1] (31-12-2023)
Densità87,37 ab./km²
FrazioniCentro, Moia, Porto, Torchione
Comuni confinantiCaiolo, Castione Andevenno, Faedo Valtellino, Montagna in Valtellina, Piateda, Sondrio
Altre informazioni
Cod. postale23010
Prefisso0342
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT014002
Cod. catastaleA172
TargaSO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 256 GG[3]
Nome abitantibosaggini
Patronosanta Caterina d'Alessandria
Giorno festivo25 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Albosaggia
Albosaggia
Albosaggia – Mappa
Albosaggia – Mappa
Posizione del comune di Albosaggia nella provincia di Sondrio
Sito istituzionale

Geografia fisica

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Territorio

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Il comune è situato nel versante orobico della media Valtellina, di fronte alla città di Sondrio.

Flora e fauna

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Nel paese sono presenti boschi di latifoglie e, a partire dai 1.200 metri di altitudine, di conifere. Vi si trovano esemplari di cince, galli cedrone, civetta nana e vari tipi di rapaci, fra i quali l'aquila. Le aree boschive che sovrastano il paesaggio orobico ospitano pure esemplari di camoscio, capriolo, cervo, cinghiale e stambecco.

Origini del toponimo

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Il toponimo significherebbe, letteralmente, "monte santo" (dal latino volgare alpes agia, con l'aggettivo che è a sua volta modellato sul greco ἄγια, -ας), ma anche "dono santo" (qualora si consideri la combinazione del sostantivo etrusco alpa(n), frequentemente inciso su ex voto, con l'aggettivo greco) o "luce santa" (< lat. alba + gr. ἄγια). Va però detto che la sillaba iniziale al- potrebbe essere spiegata come esito di aferesi a partire da un originario val-busàʃa, attestato in una fase antica del dialetto locale (albosaggia < *al-busàʃa < val-busàʃa), dove val- sarebbe da legare alla base pre-latina *bogy- / *būgy-, di norma impiegata per indicare cavità o avvallamento. Secondo un'altra interpretazione, meno accreditata ma sicuramente suggestiva, il nome sarebbe da ricondurre alla gens romana Albucia o Albutia, di origine ligure (è ormai appurato come, già prima della conquista romana della Valtellina, il territorio fosse abitato da una massiccia componente etrusco-ligure insieme con l'elemento celtico): il derivato prediale *albutiaca/*albutiacula, ricorstruito a posteriori a partire dal gentilizio Albutius (un Publio Albuziano è testimoniato da un'epigrafe di Varese), spiegherebbe la genesi del toponimo, accomunandola a quella di altre localita (vd. Albusciago, Albuzzano). In ogni caso, i membri della gens Albutia citati dalle fonti furono attivi soprattutto a Roma, Mediolanum e Novaria. Data la natura del territorio, non è da scartare l'ipotesi per cui Albosaggia derivi dal latino tardo albosarius, "boscaiolo".

ll ritrovamento nel suo territorio di un'ascia in bronzo ad alette fa pensare all'esistenza di un insediamento preistorico nella zona. In età imperiale romana (almeno fino al V secolo d.C.) la Valtellina rappresentò un importante punto di collegamento tra la Gallia Cisalpina e la Raetia, ma non si assistette alla fondazione né di castra né di nuovi centri urbani. La prima traccia documentale di Albosaggia risale al XIII secolo, quando il borgo che costituiva il nucleo del paese, detto Paradiso, venne citato in alcuni atti. Tra il 1354 e il 1357 venne costruito il primo nucleo della futura chiesa parrocchiale di S. Caterina. La storia locale è intensamente legata a quella della famiglia Paribelli, il cui palazzo familiare è tuttora presente in paese e lo sovrasta da una posizione sopraelevata. Tra i membri di questa famiglia, insignita del titolo di "nobile del Sacro Romano Impero" dal 1581, si ricordino Lorenzo e Gian Giacomo, diplomatici presso le corti europee, e poi Cesare, promotore della Repubblica Napoletana nel governo provvisorio della quale entrò a far parte nel 1799.

Simboli

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Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 24 novembre 1983.[5]

«Di rosso, alla campana d'argento battagliata di nero, munita di corona costituita da due delfini uniti con le pinne caudali, accompagnata in punta da due spade in decusse d'argento, con le punte in alto, guarnite d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[6]

Cultura

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In Albosaggia ogni anno vengono organizzate varie manifestazioni, tra cui i mercatini natalizi e il festival della letteratura "Il Paese delle Storie" nel mese di maggio,a inizio ottobre “Scargaámuut” dedicato al mondo degli alpeggiatori in collaborazione con il comune di Caiolo.

Geografia antropica

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È diviso principalmente in quattro frazioni:

  • Porto, chiamato così per via della funzione che un tempo svolgeva: prima della costruzione del ponte sull'Adda, il collegamento tra il paese e Sondrio era affidato a piccole imbarcazioni che partivano appunto da questa zona. È la prima frazione ad essere raggiunta da Sondrio, ospita una porzione del Sentiero Valtellina e si affaccia direttamente sul fiume Adda.
  • Torchione, situato nella parte centrale del paese, in corrispondenza del conoide formato dal torrente omonimo, abbraccia la maggior parte del territorio abitato di Albosaggia e ospita una grande porzione dei terreni agricoli del comune e dei servizi: è raggiungibile sia da ovest, provenendo da Caiolo, sia da nord, attraverso la località "Porto", e da est attraverso la frazione sopraelevata "Moia";
  • Moia, situata nella parte orientale, prende il nome dal terreno paludoso che un tempo caratterizzava la zona; qui ha sede una delle tre chiese principali, quella dedicata ai santi Giacomo e Filippo; il territorio è delimitato da due torrenti, la Marzigogna e l'Orsenigo, e collega Albosaggia al comune confinante Faedo;
  • Centro anche conosciuto come "Paradiso", situato nella parte alta del paese in corrispondenza del centro geografico; è sede del municipio di Albosaggia e della chiesa parrocchiale di Santa Caterina.

Economia

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Paese a forte vocazione agricola e zootecnica fino all'inizio del XX secolo, fu successivamente convertito all'attività industriale e infine commerciale, artigianale, edilizio e terziario.

Ad Albosaggia è presente pure una centrale idroelettrica, costruita nel 1922 sul torrente Torchione, ora di proprietà di Enel Green Power.

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2018 2023 Graziano Murada Lista civica Murada x Albosaggia Sindaco [7]
2023 in carica Graziano Murada Lista civica Murada x Albosaggia Sindaco [7]

Gemellaggi

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Leggende locali

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  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2022 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, p. 20.
  5. ^ Albosaggia, decreto 1983-11-24 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 20 ottobre 2022.
  6. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  7. ^ a b Anagrafe degli amministratori locali e regionali, su amministratori.interno.gov.it. URL consultato il 13 maggio 2023.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN145521065 · LCCN (ENn88061004 · J9U (ENHE987007560110905171
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