UEFA Champions League

massima competizione calcistica UEFA per squadre di club
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Disambiguazione – "Coppa dei Campioni" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Coppa dei Campioni (disambigua).

La UEFA Champions League, meglio nota come Champions League o semplicemente Champions, è la più importante e prestigiosa competizione calcistica continentale per squadre di club organizzata dalla UEFA.

UEFA Champions League
File:UEFA Champions League 2000px.png
Altri nomiCoppa dei Campioni
(1955-1992)
Sport
Tiposquadre di club
FederazioneUEFA
ContinenteBandiera dell'Europa Europa
OrganizzatoreUEFA
TitoloUEFA Champions League winner (vincitore della UEFA Champions League) (de iure)
European champion (campione europeo) (de facto)
Cadenzaannuale
Aperturagiugno (preliminari), settembre (fase a gruppi)
Chiusuramaggio/giugno
Partecipanti32 squadre
Formula8 gironi all'italiana da 4 squadre + eliminazione diretta A/R con le prime due + finale
Retrocessione inUEFA Europa League
Sito Internetuefachampionsleague
Storia
Fondazione1955[1]
Numero edizioni65 al 2020
DetentoreLiverpool
Record vittorieReal Madrid (13)
Edizione in corsoUEFA Champions League 2019-2020

Trofeo o riconoscimento

La denominazione di Champions LeagueLega dei Campioni») sostituì nel 1992 quella storica di Coppa dei Campioni d'Europa propriamente detta e istituita nel 1955. Fin dagli albori e per i successivi trentacinque anni tale torneo ha contemplato esclusivamente doppi turni a eliminazione diretta e la partecipazione delle sole società vincitrici delle varie massime divisioni nazionali; negli anni novanta i requisiti per accedervi furono rivisti ed ampliati, inizialmente a beneficio di alcune squadre classificatesi seconde nel proprio campionato e in seguito includendo anche le terze e le quarte in base al ranking UEFA (attualmente terze e quarte dei primi quattro Paesi, terze dei primi sei). Inoltre dal 1991 sono state introdotte una o più fasi a gironi.

Nella sua formula odierna la UEFA Champions League inizia a luglio con tre turni preliminari di qualificazione e un turno di play-off. Le sei squadre che superano questa fase accedono alla fase a gruppi, unendosi ad altre ventisei già qualificate. Le trentadue formazioni si suddividono dunque in otto gironi composti da quattro contendenti ciascuno, affrontandosi in partite di andata e ritorno. Le sedici classificate al primo e al secondo posto nei gironi vengono ammesse alla fase a eliminazione diretta, che inizia dopo la sosta invernale con gli ottavi di finale e culmina con la finale in gara unica da giocarsi nel mese di maggio o giugno. La compagine campione acquisisce il diritto a disputare l'incontro valido per l'assegnazione della Supercoppa UEFA e si qualifica anche per la Coppa del mondo per club FIFA.

La società più titolata nella manifestazione è il Real Madrid, con 13 successi (di cui cinque consecutivi tra il 1956 e il 1960), seguita dal Milan con 7 trofei e dal Liverpool fermo a quota 6. La competizione vanta ventidue club vincitori, dodici dei quali plurimi (oltre ai tre citati, anche Benfica, Inter, Ajax, Bayern Monaco, Nottingham Forest, Juventus, Manchester Utd, Porto e Barcellona).

Storia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della UEFA Champions League.

Formula del torneo

Evoluzione della formula

La formula della competizione è mutata radicalmente solo dal 1991, con l'introduzione della fase a gironi, e dal 1998, quando per ogni nazione fu ammessa più di una squadra.

  • 1955-1991: Eliminazione diretta. Un club per nazione (la squadra campione del proprio paese) più i campioni in carica.
    • 1956-1961: Nel caso in cui la squadra campione in carica sia anche la squadra campione del proprio paese, si allarga la partecipazione ai vicecampioni di quel paese[2].
  • 1991-1993: Tre turni di qualificazione a eliminazione diretta, fase a gironi con due gruppi. Le vincitrici dei due gruppi si affrontano in finale. Un club per nazione (la squadra campione del proprio paese) più i campioni in carica.
  • 1993-1994: Dopo la fase a gironi sono introdotte le semifinali (in gara unica, in casa delle prime classificate dei gironi)
  • 1994-1997: Un turno di qualificazione a eliminazione diretta, fase a gironi con quattro gironi. Le vincitrici e le seconde classificate nei gironi accedono ai quarti di finale. Un club per nazione (la squadra campione del proprio paese) più i campioni in carica.
  • 1997-1999: Due turni di qualificazione a eliminazione diretta, fase a gironi con sei gironi. Le vincitrici e le due migliori seconde classificate nei gironi accedono ai quarti di finale. Fino a due squadre per nazione.
  • 1999-2003: Tre turni di qualificazione a eliminazione diretta, due fasi a gironi: prima fase con otto gironi e sedici squadre qualificate (le vincitrici e le seconde classificate nei gironi), seconda fase con quattro gironi. Le vincitrici e le seconde classificate nei gironi della seconda fase accedono ai quarti di finale. Fino a quattro squadre per nazione.
  • dal 2003: Tre turni di qualificazione a eliminazione diretta, fase a gironi con otto gironi. Le vincitrici e le seconde classificate nei gironi accedono agli ottavi di finale. Fino a quattro squadre per nazione.
    • dal 2009: Turno aggiuntivo di spareggio dopo il terzo turno.

Fino al 1970 in caso di parità nel punteggio complessivo tra andata e ritorno si procedeva a uno spareggio e (se necessario) al lancio della moneta. Da allora vige la regola dei gol fuori casa e (se necessari) si disputano i tempi supplementari e si tirano i rigori. Fino alla fine degli anni settanta la finale, se terminata in parità, veniva ripetuta.

Storia della formula

La formula iniziale era quella del torneo a eliminazione diretta: ad eccezione della finale, disputata in gara unica, i turni precedenti (sedicesimi, ottavi, quarti di finale, semifinali) erano giocati con gare di andata e ritorno. In caso di parità del punteggio aggregato era prevista una terza partita (spareggio) da giocare in altra nazione. Nel caso vi fossero più di trentadue squadre ai nastri di partenza, quelle con il coefficiente UEFA più basso dovevano spareggiare per entrare a far parte del tabellone principale. La vincitrice della Coppa dei Campioni era ammessa di diritto all'edizione dell'anno successivo e questo era l'unico caso in cui era possibile vedere più di una squadra per federazione; inoltre fino al 1961-1962 se la vincitrice della Coppa dei Campioni era anche campione nazionale, la squadra seconda classificata in campionato era invitata a partecipare.

Tale formula rimase praticamente immutata per oltre trent'anni: l'unica novità fu l'introduzione, nei primi anni settanta, della regola dei gol fuori casa in luogo della partita di spareggio. Furono anche introdotti i tempi supplementari e gli eventuali tiri di rigore per le situazioni di parità aggregata con punteggi speculari. Solo sul finire degli anni ottanta si cominciarono a mettere in cantiere progetti di riforma. La struttura delle coppe europee era da sempre considerata provvisoria, e riecheggiava ciclicamente quell'idea di un campionato europeo per club che era stata proposta da Gabriel Hanot decenni prima.

Il primo cambiamento alla ormai classica formula della coppa fu apportato nella stagione 1991-1992, quando furono previsti, in luogo dei quarti di finale e delle semifinali, due gruppi di qualificazione all'italiana di quattro squadre ciascuna. Il pubblico dimostrò di gradire la novità, tanto che nella successiva stagione 1992-1993 l'UEFA diede a questi nuovi raggruppamenti il nome "UEFA Champions League", registrandone un logo e un inno ufficiale.

Nel 1993-1994 fu introdotta una piccola variazione al regolamento: dopo i gruppi eliminatori fu introdotta una semifinale di sola andata (in casa delle prime classificate) tra prime e seconde, le cui vincenti andavano in finale.

 
Il logo della UEFA Champions League, esibito nel cerchio di centrocampo prima di ogni partita

Un altro grande cambiamento avvenne nella stagione 1994-1995. Con l'edizione precedente, infatti, si era concluso il contratto che legava l'UEFA all'Unione Europea di Radiodiffusione e che dava diritto a quest'ultima di trasmettere in esclusiva la finale della Coppa dei Campioni. Ciò diede campo libero all'UEFA per rivedere integralmente il format (formula) della competizione secondo canoni più appetibili per le televisioni private. L'accesso alla coppa fu dunque riservato ai soli 24 migliori campioni del continente, mentre gli altri furono qualificati alla meno prestigiosa Coppa UEFA. Il termine UEFA Champions League prese ad indicare l'intera manifestazione e non solo la fase a gruppi, e la Coppa si strutturò su una fase a gruppi autunnale e una ad eliminazione diretta primaverile.[3]

Un'ulteriore svolta avvenne con la stagione 1997-1998, quando fu abrogata quella clausola che era divenuta l'essenza stessa della Coppa dei Campioni: la partecipazione dei soli campioni nazionali in carica. In quell'anno, infatti, il meccanismo dei preliminari estivi da un lato ricomprese quelle nazioni che erano state escluse tre anni prima, e dall'altro aprì le porte alle seconde classificate degli otto migliori campionati continentali.

La paventata ipotesi di una Superlega fra le migliori società europee spinse nel 1999 l'UEFA a ridisegnare l'intero impianto delle sue tre coppe. La porta della Champions League venne aperta anche alle terze classificate delle sei principali federazioni e alle quarte classificate delle migliori tre. Il format fu ampliato con ben due fasi a gironi seguite da due turni ad eliminazione più la finale. Per laurearsi campione era dunque necessario disputare ben 17 gare, se non 19, 21 o addirittura 23 nel caso di partenza dai preliminari. La Champions League assunse quindi un ruolo di assoluto predominio nell'immaginario sportivo collettivo, relegando in una posizione marginale la Coppa UEFA e determinando l'abrogazione della Coppa delle Coppe. La crescente visibilità e importanza della Champions League ha portato con sé un calo di interesse per le altre competizioni continentali.[4] Nel 2008-09 la UEFA ha cercato di ovviare a questo problema riformando la Coppa UEFA e ribattezzandola UEFA Europa League.

Dalla stagione 2003-2004 il torneo si compone di tre turni iniziali di qualificazione ad eliminazione diretta, le squadre iniziavano a prendere parte a una delle tre fasi in base alla posizione ottenuta nel proprio campionato nazionale e al coefficiente UEFA della propria federazione (vedi anche la sezione Squadre ammesse). Sedici squadre, quelle meglio classificate nei campionati nazionali più importanti del continente, prendevano direttamente parte alla fase a gruppi senza passare dai turni preliminari. Le squadre sconfitte al terzo turno preliminare venivano ammesse alla Coppa UEFA, mentre le 16 squadre uscite vincenti potevano prendere parte alla fase a gironi, assieme alle altre 16 già ammesse direttamente. La fase a gruppi venne ridotta a una soltanto, con la reintroduzione degli ottavi di finale a eliminazione diretta.

La formula attuale

Nel 2009 è stata operata una riforma della competizione, che ha coinvolto soprattutto i turni preliminari. Le squadre ammesse direttamente ai gruppi sono 22: i campioni d'Europa, le prime quattro classificate dei tre migliori campionati, le prime due delle nazioni dal 4º al 6º posto del ranking e i campioni delle federazioni fra il 7º e il 12º posto. I dieci posti residui sono attribuiti attraverso quattro turni preliminari di andata e ritorno, ad eliminazione diretta. Cinque posti sono riservati ai campioni nazionali minori che devono affrontare obbligatoriamente almeno due turni di qualificazione, cui se ne aggiunge un terzo per le federazioni dal 16º posto in giù, e un quarto per i sei più piccoli paesi. Altri cinque ingressi riguardano invece le peggiori piazzate dei quindici migliori campionati: in questo caso si svolgono solo due turni preliminari, dal primo dei quali sono esclusi i club delle cinque migliori nazioni.

Le quindici squadre eliminate negli ultimi due turni preliminari accedono comunque alla UEFA Europa League: le cinque eliminate al terzo turno sono obbligate ad affrontare l'ultimo turno preliminare dell'Europa League, mentre le dieci eliminate al quarto turno accedono direttamente alla fase a gironi.

Nessun cambiamento sostanziale per la formula della competizione vera e propria, confermata sino al 2015. Sono stabiliti solo piccoli ritocchi di calendario: gli ottavi si svolgono nell'arco di un mese (quattro partite a settimana), mentre dal 2010 la finale si svolge di sabato per agevolare l'afflusso del pubblico all'atto conclusivo della manifestazione, in uno stadio determinato un paio di anni prima. Nell'edizione 2014-15 la finale si è disputata per la prima volta nel mese di giugno, essendo in programma la chiusura dei campionati europei a fine maggio.

La fase a gruppi si compone di 8 gruppi eliminatori di 4 squadre e ogni squadra gioca con le altre tre due volte, una in casa e una in trasferta. Questa fase dura da metà settembre ai primi di dicembre. Le terze classificate vengono ammesse ai sedicesimi di finale di UEFA Europa League, mentre l'ultima verrà eliminata da ogni torneo. Le prime due passano al turno successivo, ad eliminazione diretta (da fine febbraio fino alla finale di maggio): agli ottavi le prime classificate giocheranno con le seconde e avranno il fattore campo a favore nella partita di ritorno. Nella fase a gironi e negli ottavi non possono disputarsi per regolamento incontri fra squadre della stessa nazione.

In caso di parità di punti fra due o più squadre nella fase a gironi, si utilizzano i seguenti criteri:

  • 1: maggior numero di punti negli scontri diretti (classifica avulsa)
  • 2: miglior differenza reti negli scontri diretti
  • 3: maggior numero di gol segnati negli scontri diretti
  • 4: maggior numero di gol segnati fuori casa negli scontri diretti
  • 5: in caso di più squadre a pari punti, se utilizzando i criteri dall'1 al 4 due squadre sono ancora pari, questi criteri vengono riutilizzati considerando i soli incontri fra queste due
  • 6: miglior differenza reti generale del girone
  • 7: maggior numero di gol segnati nel girone
  • 8: miglior coefficiente UEFA.[5]

Negli incontri a eliminazione diretta, in caso di parità di gol segnati da entrambe le squadre al termine dei 180 minuti è prevista la regola dei gol fuori casa, con due tempi supplementari ed eventualmente calci di rigore in caso di ulteriore parità. Anche nella finale a turno unico, in caso di parità al termine dei 90 minuti regolamentari si giocheranno i due tempi supplementari ed eventualmente i calci di rigore.

Il 23 maggio 2013 il Comitato Esecutivo dell'UEFA ha deliberato, a partire dalla stagione 2015-2016, la partecipazione in UEFA Champions League della vincitrice della UEFA Europa League,[6] con il limite massimo di club per nazione che è salito da quattro a cinque.

Trofeo

 
La Coppa dei Campioni originaria, assegnata dal 1956 al 1966

La forma del trofeo così com'è conosciuto ora fu commissionata nel 1966 per 10.000 franchi svizzeri e la prima squadra a vincere la nuova coppa fu il Celtic Glasgow (vincente nella finale del 25 maggio 1967 a Lisbona contro l'Inter). La forma, con i particolari manici denominati "grandi orecchie", venne approvata dall'allora segretario generale dell'UEFA, Hans Bangerter, sulla base di varie proposte presentate da uno specialista di Berna, Hans Stadelmann. I ritocchi finali furono opera dell'incisore Fred Bänninger dopo 340 ore di lavoro del figlio di Stadelmann, Jürg. La coppa misura 62 cm di altezza e pesa 8,5 kg. Se le versioni del 1973 e del 1976 furono sostanzialmente conformi all'originale del 1966, quella del 1994 variò nel particolare della scritta Coupe des clubs champions européens che da minuscola divenne maiuscola, e del retro su cui si incominciarono a incidere i risultati delle finali, mentre il trofeo attuale, datato 2005, porta incisi sul retro i nomi di tutte le squadre che l'hanno vinto in precedenza, e ha le orecchie più aggraziate.

Dal 1997 il trofeo originale viene consegnato al sindaco della città ospitante la finale, così da poter essere visitato dal pubblico per uno o due mesi prima dell'incontro decisivo. Fino al 2008, per le squadre capaci di aggiudicarsi tre tornei consecutivi o cinque in tutto, era inoltre possibile trattenere in via definitiva la versione originale della coppa.[7]

Solo cinque società detengono il trofeo originale:

Dal 2009, la coppa originale, che è la sesta utilizzata viste le cinque assegnazioni permanenti e che è in uso dal 2006, resta in ogni caso alla UEFA.[8][9] La squadra vincitrice della Champions League ritira la coppa al termine della cerimonia di premiazione, e riconsegna il trofeo al quartier generale della UEFA due mesi prima della finale della stagione successiva. La UEFA consegna comunque una replica della coppa che viene mantenuta dalla società vincitrice, replica che dal 2009 è delle stesse dimensioni del trofeo originale,[8] mentre in precedenza erano in scala massima dell'80%.

Distintivo dei plurivincitori e logo del detentore

Dalla stagione 2000-2001 le squadre capaci di aggiudicarsi tre tornei consecutivi o cinque in tutto sono, inoltre, insignite del multiple-winner badge (in italiano: distintivo dei plurivincitori). Tale stemma, inizialmente di colore blu e divenuto argento dal 2012, consiste in un bollo raffigurante la coppa stilizzata con all'interno il numero di Champions League (e Coppe Campioni) vinte, ed è posto sulla manica sinistra della divisa ufficiale.[7]

I sei club che possono fregiarsi del distintivo dei plurivincitori sono:

 
Il "logo del detentore del titolo" utilizzato nella stagione 2012-2013 dai campioni d'Europa uscenti del Chelsea

Nell'edizione 2004-2005 l'UEFA ha, infine, introdotto il title-holder logo (in italiano: logo del detentore del titolo), che viene apposto sulla manica destra della maglia della detentrice del trofeo nella stagione successiva alla vittoria. La prima squadra a indossare il logo è stato il Porto, campione d'Europa 2003-2004.[10]

Squadre ammesse

Alla UEFA Champions League possono partecipare le squadre che militano nei campionati associati alla UEFA, in base alla posizione in classifica ottenuta durante la precedente stagione. A queste si aggiungono per diritto la squadra detentrice del trofeo e la squadra vincitrice della UEFA Europa League.

Ogni nazione quindi apporta un numero di partecipanti differente a seconda della difficoltà del proprio campionato, calcolato in base al coefficiente UEFA. Secondo questa classifica viene deciso il numero di squadre partecipanti:

  • dalla prima alla quarta nazione: si qualificano le squadre classificate dal 1º al 4º posto;
  • quinta e sesta nazione: si qualificano le squadre classificate dal 1º al 3º posto;
  • dalla settima alla quindicesima nazione: si qualificano le squadre classificate al 1º e al 2º posto;
  • oltre la sedicesima nazione: si qualifica solo la squadra classificata al 1º posto;
  • detentrice del torneo;
  • detentrice dell'Europa League.

Il coefficiente UEFA determina automaticamente a che livello una squadra dovrà iniziare a competere: i primi quattro campionati, che apportano quattro squadre, vedono tali squadre tutte dai gironi all'italiana.

Le successive due nazioni iscrivono due squadre direttamente alla fase a gironi ed una al terzo turno di qualificazione (tuttavia c'è un'eccezione per la squadra terza classifica nel campionato della quinta federazione nel ranking UEFA, cioè la Ligue 1: questa squadra sarà ammessa direttamente ai gironi qualora la detentrice dell'Europa League fosse qualificata ai gironi della competizione tramite il campionato a cui prende parte); le seguenti quattro federazioni di posti assicurati nei gironi ne hanno uno solo a testa (club vincitore del campionato nazionale), invece l'altro con un posto nei playoff.

Le nazioni dall'11º al 15º posto nel Ranking europeo non hanno squadre direttamente qualificate ai gironi, ma solamente due che dovranno affrontare le qualificazioni (eccezion fatta per la nazione 11ª classificata, ovvero l'Austria: il club vincitore del suo campionato si qualificherà ai gironi solo se la detentrice della Champions League fosse già qualificata ai gironi della successiva edizione tramite il campionato a cui prende parte). Infine tutte le nazioni classificate dal 16º posto in giù in Europa potranno avere solamente una squadra ai preliminari (ad eccezione del Liechtenstein in quanto non ha un campionato nazionale, ma solamente la coppa nazionale di cui la squadra vincitrice si assicurerà un posto ai gironi dell'Europa League; ovviamente se essa detiene una delle due coppe europee, quindi si fosse qualificata di diritto ai gironi della Champions League, il posto lasciato vacante in Europa League da questo club spetterà alla finalista sconfitta della Coppa del Liechtenstein o, se è necessario, alla terza classificata nel torneo tale), però la fase preliminare da cui partiranno dipende dal piazzamento del loro campionato nella classifica europea.

Oltre ai già citati meriti sportivi, ogni club, per partecipare alla UEFA Champions League, deve ricevere dalla propria associazione calcistica una particolare licenza, utile a comprovare l'adeguatezza dello stadio, delle infrastrutture e della stabilità finanziaria.[11]

Modifiche annunciate

Il 26 agosto 2016 la UEFA ha annunciato alcuni cambiamenti, in vigore a partire dalla stagione 2018-2019, riguardanti le squadre ammesse alla massima competizione europea per club. I principali cambiamenti prevedono che:[12]

  • La vincitrice dell'Europa League si qualificherà direttamente alla fase a gironi della Champions League[12]
  • Le prime quattro squadre delle quattro nazioni con il ranking più alto parteciperanno direttamente alla fase a gironi della Champions League[12]
  • Sarà adoperato un nuovo metodo per la determinazione dei coefficienti dei club: le squadre saranno valutate individualmente e verrà considerata la reputazione internazionale delle stesse (in base ai successi in ambito europeo)[12]
  • La distribuzione finanziaria ai club sarà aumentata significativamente per entrambe le competizioni e vedrà premiate maggiormente le prestazioni sportive, mentre diminuirà la quota relativa al market pool[12]

Prize Money

Premi Champions League 2019/2020, quote di partenza (489 milioni di euro)

I 32 club qualificati alla fase a gironi riceveranno 15,25 milioni di euro suddivisi in acconto da 14,5 milioni di euro e saldo da 0,75 milioni di euro.

Premi Champions League 2019/2020, importi fissi (585 milioni di euro)

Per ogni partita della fase a gironi verranno assegnati dei bonus in base alle prestazioni: 2,7 milioni di euro per una vittoria e 900.000 euro per un pareggio. Gli importi non distribuiti (900.000 euro a pareggio) saranno raccolti e ridistribuiti tra le squadre partecipanti alla fase a gironi con quote proporzionali al numero di vittorie.

I club che si qualificano alla fase ad eliminazione diretta riceveranno i seguenti contributi:

  • qualificazione agli ottavi di finale : 9,5 milioni di euro per club
  • qualificazione ai quarti di finale : 10,5 milioni di euro per club
  • qualificazione alle semifinali : 12 milioni di euro per club
  • qualificazione alla finale : 15 milioni di euro per club
  • La vincente della finale di UEFA Champions League riceverà 4 milioni di euro supplementari.
  • I due club che si qualificano alla Supercoppa UEFA 2020 riceveranno 3,5 milioni di euro ciascuno, con la vincente che riceverà 1 milione di euro supplementare.[13]

Albo d'oro e statistiche

(*) Dall'edizione 1992-1993 viene cambiato il nome in UEFA Champions League

Vittorie per squadra

  Lo stesso argomento in dettaglio: Statistiche della UEFA Champions League.
Squadra Nazione Vittorie Secondi
posti
Finali
giocate
Real Madrid   Spagna 13 3 16
Milan   Italia 7 4 11
Liverpool   Inghilterra 6 3 9
Bayern Monaco   Germania 5 5 10
Barcellona   Spagna 5 3 8
Ajax   Paesi Bassi 4 2 6
Inter   Italia 3 2 5
Manchester Utd   Inghilterra 3 2 5
Juventus   Italia 2 7 9
Benfica   Portogallo 2 5 7
Nottingham Forest   Inghilterra 2 0 2
Porto   Portogallo 2 0 2
Amburgo   Germania Ovest 1 1 2
Borussia Dortmund   Germania 1 1 2
Celtic   Scozia 1 1 2
Chelsea   Inghilterra 1 1 2
Olympique Marsiglia   Francia 1 1 2
Steaua Bucarest   Romania 1 1 2
Aston Villa   Inghilterra 1 0 1
Feyenoord   Paesi Bassi 1 0 1
PSV   Paesi Bassi 1 0 1
Stella Rossa   Jugoslavia /   Serbia 1 0 1

Vittorie per federazione

Federazione Finali vinte Finali perse Finali totali Vincitrici Finaliste
  Spagna 18 10 28 Real Madrid (13)
Barcellona (5)
Real Madrid (3)
Barcellona (3)
Atlético Madrid (3)
Valencia (2)
  Inghilterra 13 9 22 Liverpool (6)
Manchester Utd (3)
Nottingham Forest (2)
Aston Villa (1)
Chelsea (1)
Liverpool (3)
Manchester Utd (2)
Leeds Utd (1)
Arsenal (1)
Chelsea (1)
Tottenham (1)
  Italia 12 16 28 Milan (7)
Inter (3)
Juventus (2)
Juventus (7)
Milan (4)
Inter (2)
Fiorentina (1)
Roma (1)
Sampdoria (1)
  Germania 7 10 17 Bayern Monaco (5)
Amburgo (1)
Borussia Dortmund (1)
Bayern Monaco (5)
Borussia M'gladbach (1)
Eintracht Francoforte (1)
Bayer Leverkusen (1)
Borussia Dortmund (1)
Amburgo (1)
  Paesi Bassi 6 2 8 Ajax (4)
PSV (1)
Feyenoord (1)
Ajax (2)
  Portogallo 4 5 9 Benfica (2)
Porto (2)
Benfica (5)
  Francia 1 5 6 Olympique Marsiglia (1) Stade Reims (2)
Saint-Étienne (1)
Olympique Marsiglia (1)
Monaco (1)
  Jugoslavia 1 1 2 Stella Rossa (1) Partizan (1)
  Romania 1 1 2 Steaua Bucarest (1) Steaua Bucarest (1)
  Scozia 1 1 2 Celtic (1) Celtic (1)
  Belgio 1 1 Club Bruges (1)
  Grecia 1 1 Panathīnaïkos (1)
  Svezia 1 1 Malmö FF (1)

Note

  1. ^ Fondata con il nome "Coppa dei Campioni d'Europa", fu rinominata nel 1992 Champions League.
  2. ^ European Cups trivia: Runners-Up Stuff
  3. ^ Alessandro Tommasi, L' EUROPA PER DIVERTIRE, in Sport - la Repubblica, Ginevra, 26 agosto 1994, p. 34.
  4. ^ La Coppa dei cambiamenti, su lechampions.it, 23 luglio 2009. URL consultato il 23 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2013).
  5. ^ (EN) Regulations of the UEFA Champions League (PDF), su uefa.com. URL consultato il 5 ottobre 2012.
  6. ^ Bonus per i vincitori della UEFA Europa League, in UEFA.com, 24 maggio 2013. URL consultato il 27 febbraio 2014.
  7. ^ a b (EN) Capitolo XI, articolo 19º, paragrafo 14º: multiple-winner badge (PDF), su uefa.com, Regolamento dell'UEFA Champions League 2009-2010, 24 marzo 2009. URL consultato il 23 maggio 2010.
  8. ^ a b (ES) La Orejona ya es del Barça, su marca.com, 6 giugno 2015. URL consultato il 7 giugno 2015.
  9. ^ (EN) Regulations of the UEFA Champions League (PDF), su uefa.com. URL consultato il 19 agosto 2013.
  10. ^ Foto del multiple-winner badge e del title-holder badge, su flickr.com, Flickr. URL consultato il 23 maggio 2010.
  11. ^ La Champions vale 2 mld: i premi per il 2019/20, calcioefinanza.it, 11 luglio 2019.
  12. ^ a b c d e Modifiche a format competizioni UEFA per club dal 2018, su it.uefa.com, 26 agosto 2016. URL consultato il 26 agosto 2016.
  13. ^ Redazione, Premi Champions League 2019 2020, ecco tutti i dettagli, su Calcio e Finanza, 11 luglio 2019. URL consultato il 12 luglio 2019.

Bibliografia

  • (EN) Mike Mike, Champions League Yearbook 2007/2008, Know the Score Books, 2007, ISBN 1-905449-93-3.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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