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mai arrivata in orbita geostazionaria, il motore fallì
 
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{{Missione spaziale
[[File:Hipparcos.jpg|thumb|right|250px|Il satellite Hipparcos]]
|nome_missione = Hipparcos
'''Hipparcos''', acronimo di '''Hi'''gh '''P'''recision '''Par'''allax '''Co'''llecting '''S'''atellite (''Satellite per ottenere [[parallasse|parallassi]] ad alta precisione''), detto anche '''Hipparcos Space Astrometry Mission''' (''Missione di [[astrometria]] spaziale Hipparcos''), la prima missione spaziale dedicata all'[[astrometria]], accettata nel programma scientifico dell'Agenzia Spaziale Europea [[Agenzia Spaziale Europea|ESA]] nel [[1980]].
|proponente = {{bandiera|UE}} [[Agenzia Spaziale Europea|ESA]]
|foto_veicolo = Hipparcos-testing-estec.jpg
|descrizione_foto_veicolo = Il satellite Hipparcos nel ''Large Solar Simulator'', [[European Space Research and Technology Centre|ESTEC]].
|aziende = [[Alenia Spazio]]<br />[[Matra Marconi Space]]
|destinazione = [[Orbita geostazionaria|GEO]]
|satellite_di = [[Terra]]
|booster =
|esito = Missione completata
|spacecraft_name =
|luogo_lancio = [[Kourou]]
|lancio =
|durata = 4 anni e 7 giorni
|perigeo = 500,3 km
|apogeo = 35798 km
|inclinazione =
|eccentricità =
|periodo =
|semiasse_maggiore =
|massa = 1140&nbsp;kg
|carico = 210&nbsp;kg
|potenza = 295 [[watt]]
|inizio_operatività =
|fine_operatività = 15 agosto 1993
|orbita = [[Trasferimento in orbita geostazionaria]]
|orbite = 17830
|strumentazione = [[Telescopio Schmidt]] (29&nbsp;cm)
|web = http://sci.esa.int/hipparcos/
}}
'''Hipparcos''' (acronimo di High Precision Parallax Collecting Satellite, traducibile come "satellite per ottenere [[parallasse|parallassi]] ad alta precisione"), detto anche '''Hipparcos Space Astrometry Mission''' ("missione di [[astrometria]] spaziale Hipparcos"), la prima missione spaziale dedicata all'[[astrometria]], accettata nel programma scientifico dell'[[Agenzia Spaziale Europea|ESA]] nel [[1980]].<ref name=NASA>{{cita web|url=http://science.nasa.gov/missions/hipparcos/|titolo=Hipparcos|editore=NASA}}</ref>
 
Il progetto è stato chiamato in questo modo in onore di [[Ipparco di Nicea|Ipparco]], noto astronomo dell'[[antica Grecia]], vissuto tra il [[190 a.C.]] ed il [[120 a.C.]] che diede un notevole apporto alla comprensione della [[precessione degli equinozi]].
 
== Scopo del progetto ==
Il satellite è stato ideato e costruito, sotto la supervisione dell'ESA, da un consorzio industriale costituito dalla [[Matra Marconi Space]] ([[Francia]]) e dall'[[Thales Alenia Space|Alenia Spazio]] ([[Italia]]).
Il satellite è stato ideato e costruito, sotto la supervisione dell'ESA, da un consorzio industriale costituito dalla [[Matra Marconi Space]] ([[Francia]]) e dall'[[Thales Alenia Space|Alenia Spazio]] ([[Italia]]).<ref name=oato>{{cita web|url=http://www.oato.inaf.it/astrometry/AstroGalTec_web/AstroGalTec_link/Astrometry/HIPPARCOS.html|titolo=Hipparcos|editore=Osservatorio astrofisico di Torino|accesso=24 novembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151124165346/http://www.oato.inaf.it/astrometry/AstroGalTec_web/AstroGalTec_link/Astrometry/HIPPARCOS.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
Il progetto era dedicato alla misura delle [[Parallasse|parallassi stellari]], cosa che permette di ricavare la distanza di una [[stella]], e del [[moto proprio]] delle stelle. Il [[satellite artificiale|satellite]] è stato utilizzato per misurare la [[distanze astronomiche|distanza]] di 2 milioni e mezzo di stelle, situate fino a 150 [[parsec]] (circa 400 [[anno luce|anni luce]]) di distanza, raccolte nel [[Catalogo Tycho]].
 
== Storia ==
Il progetto iniziale del satellite fu proposto nel [[1980]], e fu presto approvato vista l'importanza del fornire misure di base su cui poi le [[teoria|teorie]] astrofisiche potessero basarsi. Il satellite fu lanciato da un razzo [[Ariane 4]] il [[18 agosto]] [[1989]], dalla base spaziale di [[Kourou]], nella [[Guyana francese]].
Il progetto iniziale del satellite fu proposto nel [[1980]], e fu presto approvato vista l'importanza del fornire misure di base su cui poi le [[teoria|teorie]] astrofisiche potessero basarsi. Il satellite fu lanciato da un razzo [[Ariane 4]] l'8 agosto [[1989]], dalla base spaziale di [[Kourou]], nella [[Guyana francese]].
L'obiettivo originale era di piazzarlo in un'[[orbita geostazionaria]], ma un guasto al razzo risultò in un'orbita altamente [[ellisse|ellittica]]. Nonostante questa difficoltà, quasi tutti gli obiettivi della missione furono realizzati. Il satellite è stato spento il [[17 agosto]] [[1993]].
L'obiettivo originale era di piazzarlo in un'[[orbita geostazionaria]], ma un guasto al razzo (si dimenticarono di levare lo spinotto di sicurezza nell'innesco del motore di apogeo) risultò in un'orbita altamente [[ellisse|ellittica]]. Nonostante questa difficoltà, quasi tutti gli obiettivi della missione furono realizzati. Il satellite è stato spento il 17 agosto [[1993]].<ref name=oato/>
 
Il programma di lavoro era diviso in due parti: l<nowiki>{{'</nowiki>}}''esperimento Hipparcos'', il cui obiettivo era di misurare i parametri [[astrometria|astrometrici]] di circa 120.000 stelle con una precisione da 2 a 4 [[Secondo (geometria)|milli-arcosecondi]], e l<nowiki>{{'</nowiki>}}''esperimento Tycho'', la misura delle proprietà astrometriche e di [[Fotometria (astronomia)|fotometria]] in due colori di 400.000 stelle ad una precisione leggermente inferiore.<ref name=NASA/>
 
== Risultati ==
Il [[Catalogo Hipparcos]] finale (120.000 stelle con risoluzione di 1 milliarcsec) e il [[Catalogo Tycho]] finale (più di un milione di stelle con risoluzione di 20-30 milliarcsec e fotometria a 2 colori) furono completati nell'agosto del 1996, e pubblicati dall'ESA nel giugno del 1997.
 
=== Catalogo Hipparcos ===
I dati dei due cataloghi sono stati utilizzati per realizzare il '''Millennium Star Atlas''' (''Atlante Stellare del Millennio''): un atlante di tutto il cielo, comprendente un milione di stelle fino alla [[magnitudine apparente|magnitudine]] 11 dai dati Hipparcos, più circa 10.000 oggetti non stellari.
Le osservazioni del satellite dovevano concentrarsi su una lista predefinita di stelle chiamata ''Hipparcos Input Catalogue'' (HIC). Tutte le stelle incluse poi nel [[Catalogo Hipparcos]] finale facevano già parte della lista iniziale.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Turon|nome=C.|titolo=Properties of the Hipparcos Input Catalogue|rivista=Astronomy & Astrophysics|volume=304|pp=82–93|data=1995|bibcode=1995A&A...304...82T}}</ref>
 
Il catalogo HIC iniziale è stato compilato dal consorzio INCA tra il 1982 e il 1989, pubblicato sia in forma digitale che a stampa nel 1992.<ref>{{Cita libro|cognome=Turon|nome=Catherine|titolo=Hipparcos Input Catalogue, ESA SP-1136 (7 volumes)|editore=European Space Agency|data=1992}}</ref>
Sebbene poco appariscente, il lavoro di Hipparcos è di importanza fondamentale: senza misure accurate di posizione e soprattutto di distanza non si può fare astrofisica. La parallasse stellare è l'''unico'' metodo diretto per misurare le distanze delle stelle: tutti gli altri, come le [[candela standard|candele standard]], sono metodi indiretti e incerti che si basano sulla parallasse per essere calibrati correttamente.
 
Il [[Catalogo Hipparcos]] finale comprendeva 118.218 stelle con risoluzione di 1 milliarcosecondi.<ref>{{cita pubblicazione|url=http://adsabs.harvard.edu/cgi-bin/bib_query?1997A&A...323L..49P|titolo=The HIPPARCOS Catalogue|autore=M.A.C. Perryman ''et al.''|rivista=Astronomy and Astrophysics |volume=323|numero= L49-L52|data=luglio 1997}}</ref> Il numero di stelle doppie risolte o individuate come tali è di 23.882.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Lindegren|nome=L.|titolo=Double star data in the Hipparcos Catalogue|rivista=Astronomy & Astrophysics |volume=323|p=L53–L56|data=1997|bibcode=1997A&A...323L..53L}}</ref> Le osservazioni [[Fotometria (astronomia)|fotometriche]] furono in media 110 per stella, con una precisione fotometrica media di 0,0015 magnitudini; 11.597 osservazioni erano riferite a stelle individuate come variabili.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Van Leeuwen|nome=F.|titolo=The Hipparcos Mission: Photometric Data|rivista=Astronomy & Astrophysics|volume=323|pp=L61–L64|data=1997|bibcode=1997A&A...323L..61V}}</ref>
C'è da dire che è stato riscontrato un errore di tracciamento delle stelle in Hipparcos (dovuto a leggere variazioni di temperatura), per cui [[Floor van Leeuwen]], dell'[[osservatorio di Cambridge]], ha compiuto un lavoro decennale di ricalcolo delle posizioni stellari. Il risultato è il catalogo di stelle più accurato che esista, che si intitola ''"Hipparcos. The new reduction of the raw data."''.
 
=== Catalogo Tycho ===
La mappatura stellare fu condotta dal Tycho Data Analysis Consortium (TDAC) che produsse il [[Catalogo Tycho]], che comprendeva più di un milione di stelle con risoluzione di 20-30 milliarcsec e fotometria a 2 colori nelle bande B e V.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Høg|nome=E.|titolo=The Tycho Catalogue|rivista=Astronomy & Astrophysics|volume=323|pp=L57–L60|data=1997 |bibcode=1997A&A...323L..57H}}</ref>
 
Una successiva analisi più estesa dei dati di mappatura permise di estrarre un numero addizionale di stelle deboli. Combinando queste osservazioni con le lastre fotografiche prodotte in diversi decenni per redigere la [[Carte du Ciel]], fu possibile ottenere il [[Catalogo Tycho-2]] comprendente 2,5 milioni di stelle e pubblicato nel 2000.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Høg|nome=E. |titolo=The Tycho-2 Catalogue of the 2.5 million brightest stars|rivista=Astronomy & Astrophysics|volume=355|pp=L27–L30|data=2000|bibcode=2000A&A...355L..27H|doi=10.1888/0333750888/2862|isbn=978-0333750889}}</ref>
 
I due cataloghi finali ''Hipparcos'' e ''Tycho'' furono completati nell'agosto del 1996, e pubblicati dall'ESA nel giugno del 1997.<ref>
{{Cita libro|cognome=European Space Agency|titolo=The Hipparcos and Tycho Catalogues|data=1997|isbn=978-92-9092-399-2|editore=ESA Publications Division|città=Noordwijk, the Netherlands}}</ref>
 
=== Millennium Star Atlas ===
I dati dei due cataloghi sono stati utilizzati per realizzare il Millennium Star Atlas (''Atlante Stellare del Millennio''): un atlante di tutto il cielo, comprendente un milione di stelle fino alla [[magnitudine apparente|magnitudine]] 11 dai dati Hipparcos, più circa 10.000 oggetti non stellari.<ref>{{cita web|url=http://www.cosmos.esa.int/web/hipparcos/millennium-star-atlas|titolo=The Millennium Star Atlas|editore=[[Agenzia Spaziale Europea|ESA]]}}</ref>
 
Sebbene poco appariscente, il lavoro di Hipparcos è di importanza fondamentale: senza misure accurate di posizione e soprattutto di distanza non si può fare astrofisica. La parallasse stellare è l{{'}}''unico'' metodo diretto per misurare le distanze delle stelle: tutti gli altri, come le [[candela standard|candele standard]], sono metodi indiretti e incerti che si basano sulla parallasse per essere calibrati correttamente.
 
=== Aggiornamenti ===
Tra il 1997 e il 2007, continuò l'affinamento della calibrazione degli strumenti. Furono analizzati alcuni effetti nei dati che non erano stati precedentemente considerati, come le discontinuità nelle fasi di scansione, le oscillazioni dovute a effetti di micrometeoroidi e le inesattezze nel tracciamento delle stelle collegate a leggere variazioni di temperatura. [[Floor van Leeuwen]], dell'[[osservatorio di Cambridge]], ha compiuto un lavoro decennale di ricalcolo delle posizioni stellari. Il risultato della nuova riduzione di dati ha prodotto il catalogo "Hipparcos-2 Catalogue", pubblicato nel 2007.<ref name=vanLeeuwen>{{cita pubblicazione | cognome=van Leeuwen | nome=F. | titolo=Validation of the new Hipparcos reduction | url=https://archive.org/details/arxiv-0708.1752 | rivista=[[Astronomy and Astrophysics]] | volume=474 | numero=2 | mese=Novembre | anno=2007 | pp=653–664 | doi=10.1051/0004-6361:20078357}}{{arxiv|0708.1752 }}</ref><ref name="FVL">{{Cita libro|cognome=Van Leeuwen|nome=Floor|titolo=Hipparcos, the New Reduction of the Raw Data|editore=Springer, Dordrecht|data=2007|isbn=978-1-4020-6341-1}}</ref>
 
La nuova versione ha migliorato l'accuratezza delle misure astronomiche per le stelle con magnitudine superiore a 9, raggiungendo un fattore di circa 3 volte per le stelle più luminose (magnitudine <4,5). I valori pubblicati nel catalogo iniziale, rimangono validi entro i limiti riportati.
 
Tutti i cataloghi sono consultabili online al [[Centre de Données astronomiques de Strasbourg]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Catalogo Hipparcos]]
* [[FAME (satellite)|Full-sky Astrometric Mapping Explorer]]
* [[Satellite Gaia]]
* [[Geody]] - motore di ricerca geografico e stellare
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Hipparcos}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.rssd.esa.int/Hipparcos/hipparcos.html|titolo=La missione Hipparcos sul sito dell'ESA}}
* {{cita web|url=http://www.n2yo.com/satellite/?s=20169|titolo=Parametri orbitali}}
 
{{portale|astronautica|stelle}}
 
{{portale|astronautica|astronomia|stelle}}
 
[[Categoria:Telescopi spaziali ESA]]
{{Link VdQ|uk}}
 
[[be:Каталог Гіпарха]]
[[bg:Хипаркос]]
[[ca:Hipparcos]]
[[cs:Hipparcos]]
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[[lb:Hipparcos]]
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[[ru:Hipparcos]]
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[[zh:依巴谷卫星]]