Tavium
Tavium, or Tavia, was the chief city of the Galatian tribe of Trocmi, one of the three Celtic tribes which migrated from the Danube Valley to Galatia in present-day central Turkey in the 3rd century BCE. Owing to its position on the high roads of commerce was an important trading post. The site was successively occupied by Hittites, Cimmerians, Persians, Celts, Greeks, Romans, Seljuk Turks and Ottoman Turks. At the time of the Roman Empire, Tavium was an important crossroads and a stopping place on the caravan routes.
One of the few things known about Tavium is that there was metalworking, because coins have been found that were minted there in the early 1st century bearing the likenesses of Marcus Aurelius and Elagabalus. Copper, tin, iron and silver were mined in the nearby mountains. Similar to other Celtic towns of the time, the smelting and stamping was done by a small group of artisans working in one or two stone huts.
In the temple at Tavium there was a colossal statue of Jupiter in bronze, greatly venerated by the Galatians. There was some doubt about the exact site of the city, but it is today generally believed to be the ruins situated close to the village of Nefezköy (today known as Büyüknefes), lying in a very fertile plain east of the Halys in the province of Yozgat.
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Tvm
by: Tiziano FerroFinestre aperte per il caldo che non fa dormire
Umore in scatola e miele, faccio colazione
Mi perdo tra le note di una melodia d'amore
E il tuo sapore
Lo sguardo pronto, il cuore mobile
L'orgoglio poco disponibile
A darla vinta a te
Renderti facile
Rivendicarti ancora in un'ora
Mare, mare, mare
Qualcuno da lassù saprà ascoltare
Mare, mare, mare
Ti spiego una parola, due non lo so fare
La nostra fine non fu niente di speciale
Rispetto al fatto che poi tutto sa passare
Ma mi perseguitano queste tre parole:
Ti Voglio Male
Guardare la Sicilia al riverbero del sole
L'estate amplifica l'effetto forte di un dolore
L'odore misto di salsedine e il tuo colore
Parlan per ore
La rabbia attenta il passo debole
La mia allegria non può convincere
Il viso bianco e
L'umore fragile
Mentre impetuoso lasciami star male
Mare, mare, mare
Qualcuno da lassù saprà ascoltare
Mare, mare, mare
Ti spiego una parola, due non lo so fare
La nostra fine non fu niente di speciale
Rispetto al fatto che poi tutto sa passare
Ma mi perseguitano queste tre parole:
Ti Voglio Male
Finestre aperte non è il caldo che non fa dormire
L'umore è quello, sempre quello, ora non può cambiare
Ora mi perdo però poi se mi vorrai trovare
Sai dove andare
La nostra fine non fu niente di speciale
Rispetto al fatto che poi tutto sa passare
Ma mi perseguitano queste tre parole:
Ti Voglio Male
Mare, mare, mare