NAMD (Nanoscale Molecular Dynamics program, formerly Not Another Molecular Dynamics Program) is a freeware molecular dynamics simulation package written using the Charm++ parallel programming model, noted for its parallel efficiency and often used to simulate large systems (millions of atoms). It has been developed by the joint collaboration of the Theoretical and Computational Biophysics Group (TCB) and the Parallel Programming Laboratory (PPL) at the University of Illinois at Urbana-Champaign.
It was introduced in 1995 by Nelson et al. as a parallel molecular dynamics code enabling interactive simulation by linking to the visualization code VMD. NAMD has since matured, adding many features and scaling to thousands of processors. The latest stable version (as of October 2014) is 2.10.
Both pre-compiled binaries and the source code of NAMD are available free of charge for non-commercial use by individuals, academic institutions and corporations for in-house business purposes.
Un vecchio e un bambino
si preser per mano
e andarono insieme
incontro alla sera;
la polvere rossa
si alzava lontano
e il sole brillava
di luce non vera;
l'immensa pianura sembrava arrivare
fin dove l'occhio di un uomo
poteva guardare
e tutto d'intorno non c'era nessuno
solo il tetro contorno di torri di fumo
i due camminavano,
il giorno cadeva,
il vecchio parlava
e piano piangeva
con l'anima assente,
con gli occhi bagnati,
seguiva il ricordo
di miti passati.
I vecchi subiscon
l'ingiuria degli anni
non sanno distinguere
il vero dai sogni
i vecchi non sanno
nel loro pensiero
distinguer nei sogni
il falso dal vero.
E il vecchio diceva
guardando lontano
immagina questo
coperto di grano
immagina i frutti
e immagina i fiori
e pensa alle voci
e pensa ai colori.
E in questa pianura
fin dove si perde
crescevano gli alberi
e tutto era verde;
cadeva la pioggia
segnavano i soli
il ritmo dell'uomo e delle stagioni.
Il bimbo ristette
lo sguardo era triste
e gli occhi guardavano
cose mai viste;
e poi disse al vecchio,
con voce sognante:
"Mi piaccio le fiabe
raccontane altre".