The Artquids or Artuqid dynasty (Modern Turkish: Artuklu Beyliği or Artıklılar, sometimes also spelled as Artukid, Ortoqid or Ortokid; Turkish plural: Artukoğulları; Azeri Turkish : Artıqlı) was a Turkmen dynasty that ruled in Eastern Anatolia, Northern Syria and Northern Iraq in the eleventh and twelfth centuries. The Artuqid dynasty took its name from its founder, Artuk Bey, who was of the Döger branch of the Oghuz and ruled one of the Turkmen atabeyliks of the Seljuk Empire. The Artuqid rulers viewed the state as the common property of the dynasty members. Three branches of the family ruled in the region: Sokmen Bey's descendants ruled the region around Hasankeyf between 1102 and 1231; Necmeddin Ilgazi's branch ruled from Mardin between 1106 and 1186 (and until 1409 as vassals); and the Mayyafariqin Artuqid line ruled in Harput starting in 1112, and was independent between 1185 and 1233.
Artuqid rulers commissioned many public buildings, such as mosques, bazaars, bridges, hospitals and baths for the benefit of their subjects. They left an important cultural heritage by contributing to literature and the art of metalworking. The door and door handles of the great Mosque of Cizre are unique examples of Artuqid metal working craftsmanship, which can be seen in the Turkish and Islamic Arts Museum in Istanbul, Turkey.
Italiano del cazzo, pizzaiolo mangiaspaghetti vip d'amore, Perry Como, Luciano
Pavarotti o sole mio coglione e neppure sai cantare.
Non puoi paragonarci a ciò che hai già sentito, a quelle cose finte che hanno
definito il rap, sputtanando così ciò che é grande, quella cultura che per noi é
così importante. Fotti i fottuti venduti, i loro padroni, la loro manovra sporca,
guerra e disprezzo a quei bastardi astuti, e sulle loro rime io ci piscio sopra.
Ascolta adesso questo testo onesto giustamente avverso a chi si é permesso di
parlare, di darci contro adesso é il momento di pagare il conto fino in fondo: il
giorno é arrivato chi ha aspettato ora deve essere ripagato, il giorno é arrivato
per chi é isolato, per chi é imbavagliato, per chi ha sempre lottato. Parto,
attacco, spacco, rappo, cerco uno spazio, cerco un contatto non un patto, nessuna
condizione alla mia posizione questo e tutto il resto non conta, e tutto il resto é
merda. Ritmi diversi testi inversi e perversi, attrezzi per vincere giochi non
ancora persi, questo é quello che ho, quello che so, quello che do, quello che
chiamo potere del no, muovo il mio passo seguo il tempo di questo basso, penso al
sento intenso del fatto che compio e conscio dei rischi che corro continuo, perché
so di che parlo e perché so come farlo, é una linea retta é una divisione netta:
stai con noi o ci stai contro, scegli alla svelta, se ciò che predico é lecito
nessuno lo può dire perché questo é il nostro spazio, e questo é il nostro stile.
Questo é il nostro stile ! Questo é il nostro stile ! Questo é il nostro stile !
Stile: termine noto di cui si abusa, gente chiusa, ottusa, che lo usa e che non ha
capito, non l'ha ancora definito, e pensa che tutto sta nel modo in cui rappi,
graffi, o sei vestito. Dico qualsiasi coglione con qualche milione può avere due
piatti mixare, due bassi rappare di solito tocca ad uno stronzo qualsiasi che sia
dotato di una bocca, ma senza umiltà e senza esperienza non sarai mai nessuno, é
questa la differenza fra chi lotta con impegno per raggiungere la meta, e chi invece
se la mena credendosi un profeta, e mi disprezza mi vuole fottere, ma non sono io il
nemico da combattere fidati di me esse-ti-i-elle-e devi averlo di brutto e devi
dimostrarlo in tutto. Usalo rappando, parlando, camminando, graffiando, e perché no
scopando. Hai pensato a ciò che sei stato in passato, e ti sei accettato, rinnegato,
buttato e in che cosa ti sei cambiato? Ti sei disegnato, creato, o hai solo copiato?
C'é bisogno di te in questo momento critico, c'é bisogno di chi in questo momento
mitico ha inventiva, capacità creativa, e sa prendere un'idea e renderla viva.
Negativo o positivo come lo sono io e se non sei così che sia porco il tuo
...sti-elle-e fa questo il mio concetto di pi-a-ci-e verso chi ce l'ha diverso ma ce
l'ha non gli posso essere ostile se ha rispetto per noi e per il nostro stile.
Erre-u-emme-o-erre-e Art. 31 questo é il nostro stile, parla di quello che vivi, si,
parla di quello che é vero, sii sincero oppure fai a meno di sparare frasi fatte,
aria fritta, e cose già ascoltate, rime scontate, metriche copiate dallo stile nero,
qualcuno si sbaglia lo chiamano rep questo é rap, e viene dall'Italia:
i-ti-a-elle-i-a. Le mie radici, la mia naz-ione, al cui costume ho dichiarato
guerra, ma non dimentico che questa é la mia terra, e questo stivale corrotto al
nostro posto qui stile bianco verde e rosso un rima che faccio onore alla nostra
bandiera, non una stupida imitazione della cultura nera, attenzione: Milano sta
parlando, Art. 31 non sta sentenziando sta solo analizzando. Siamo partiti male col
rap commerciale, o poco originale e stupide lotte fratricide fra di noi, divisioni,
incomprensioni, pensa alle tue rime fatti i cazzi tuoi! Non ci sono regioni, ne
competizioni é il momento di capirci, é il momento di unirci nella rima: alleanza
latina. E' il momento di far scorrere le nostre parole da Milano nella nebbia a
Napoli sotto il sole, diversi nel linguaggio ma uguali nel concetto se é giusto ciò
che dici me ne frego del dialetto. Siamo latini e lo si deve sentire! Questo é il
nostro tempo, e questo é il nostro stile!!
Questo é il nostro stile ! Questo é il nostro stile ! Questo é il nostro stile !