Videos by Anna Maria Panzera
Due minuti e mezzo di "buio" per un'intervista audio a cura della rubrica TUTTO LIBRI de LA STAMP... more Due minuti e mezzo di "buio" per un'intervista audio a cura della rubrica TUTTO LIBRI de LA STAMPA online. Segue, in parole e immagini, la recensione di Maurizio Cucchi a Caravaggio, Giordano Bruno e l'invisibile natura delle cose. 3 views
SULLA LUCE. SCIENZA E BELLEZZA
Incontro in ricordo di Pietro Greco
A cura di Rossana Cecchi.
Cli... more SULLA LUCE. SCIENZA E BELLEZZA
Incontro in ricordo di Pietro Greco
A cura di Rossana Cecchi.
Clip dell'intervento di ANNA MARIA PANZERA
Storica dell'arte
"La luce nell'arte - Modellare le superfici"
Mercoledì 28 Aprile ore 17:30. L’evento è rivolto a studenti, docenti, e cittadini di ogni età, e si è svolto presso l’Universit... more L’evento è rivolto a studenti, docenti, e cittadini di ogni età, e si è svolto presso l’Università Roma Tre (Via Ostiense 238). L’evento è il secondo organizzato in onore di Pietro Greco dalle due associazioni Amore&Psiche e La scuola che verrà di Roma.
Con: Paola Vittorioso, Vittorio Lubicz, Raffaele Sardella, Marco Ciardi, Annelore Homberg, Daniela Ceselli, Anna Maria Panzera, Enrico Pierannunzi.
A cura di Rossana Cecchi. Modera Maria Nicolaci Books by Anna Maria Panzera
L'Asino d'oro Edizioni, 2023
A cura di Anna Maria Panzera
Testi di Marina Longo, Alessandro Carlevaro, Anna Maria Panzera
... more A cura di Anna Maria Panzera
Testi di Marina Longo, Alessandro Carlevaro, Anna Maria Panzera
Collana Le Gerle, L’Asino d’oro edizioni, 2023
A 200 anni dalla morte di Canova, L’Asino d’oro Edizioni decide di rendere omaggio a un artista tanto riconosciuto e significativo nel panorama nazionale e internazionale, quanto iconico per la stessa casa editrice, segno riconoscibile della sua produzione più importante. L’intenzione, allora, è di restituire – insieme ai tratti generali e più noti – un aspetto particolare del lavoro del grande artista veneziano, cioè il processo creativo che lo conduce alla realizzazione, nel volgere di poco più d’un decennio, dei due gruppi scultorei intitolati Amore e Psiche; in tale arco temporale, fecondo di immaginazione e di crescita professionale, la ricerca della bellezza e del sublime neoclassici si sostanzia di un movimento umano e di una ricerca culturale, tale da proporsi come un condensato di visionarietà e di ideale rivoluzione, riconosciuta immediatamente – e non di rado biasimata – dai suoi contemporanei, fino ad epoche più recenti.
Il libro offre un triplice angolo visuale sull’artista, rileggendo accuratamente la multiforme produzione letteraria e critica su lui e la sua opera, e proponendo alcuni affondi originali. Il riflesso dei tempi nelle sue sculture, tra storia e politica; l’influenza che la musica e la danza hanno avuto sulla sua formazione e sull’ideazione del modello scultoreo; il rinnovamento del pensiero e l’afflato moderno dell’ambiente che circonda lo scultore, diventano nel volume un affresco, all’interno del quale la vicenda umana e artistica di Canova emerge con la sua potente sensibilità creativa.
Dal disegno alla creta, dal marmo alla scultura come “metodo di vita”, dal suono alla drammaturgia compositiva, fino al pensiero che trasforma e crea, nell’invisibile trama anche filosofica di un’epoca complessa: il racconto di Canova, antesignano dell’artista moderno, si svolge appassionante fino all’ultima mano, esclusiva del suo segno che parte dal corpo e inventa il corpo, dandogli nuova vita, nel bagliore tremulo della fiamma di una candela.
Newton Compton, 2022
Dal Pigneto a San Lorenzo, da Testaccio a Garbatella, la storia nascosta di vie, piazze e palazzi... more Dal Pigneto a San Lorenzo, da Testaccio a Garbatella, la storia nascosta di vie, piazze e palazzi della Capitale. La bellezza segreta dei quartieri più frequentati e meno conosciuti della Capitale.
Roma è celebrata in tutto il mondo per i suoi monumenti antichi, che ogni anno attirano milioni di turisti: dal Colosseo ai Fori, da San Pietro ai numerosi musei. Eppure, l’Urbe nasconde anche un’altra faccia spesso ignota agli stessi romani, forse meno appariscente, ma di certo non meno interessante. Marina Giorgini e Anna Maria Panzera conducono il lettore alla scoperta dei quartieri operai di Roma: zone edificate in epoca moderna e legate allo sviluppo industriale della città, che nel tempo sono state riconvertite pur mantenendo il loro carattere originario. In questi quartieri, l’edilizia popolare si fonde con le antichità, dando luogo a scorci suggestivi e particolari. Dall’Area Industriale nel quartiere Ostiense alla piramide di Caio Cestio a Testaccio, dal Cimitero del Verano a San Lorenzo all’ex Pastificio Pantanella al Pigneto: un tour affascinante attraverso l’anima operaia della Città Eterna.
Bordeaux Edizioni, 2019
60 profili di artiste gravitanti nell'area romana e non solo; contributi critici di 15 fra studio... more 60 profili di artiste gravitanti nell'area romana e non solo; contributi critici di 15 fra studiose e studiosi di discipline storico-artistiche, filosofiche, sociologiche, antropologiche, psicologiche. Questi sono i numeri di FEMM[E]: un progetto - e ora un libro - nato sotto la denominazione e l'intento di una "ricerca sulla specificità (eventuale) dell'arte femminile", realizzata dal 2016 al 2018 su iniziativa e cura della storica dell'arte Anna Maria Panzera e dell'artista Veronica Montanino, con la collaborazione di Giorgio de Finis, curatore e direttore del MAAM-Museo dell'Altro e dell'Altrove di Metropoliz_città meticcia e attuale direttore di Macro Asilo. Un progetto nato dall'idea di mappare la presenza delle artiste sul territorio romano e di creare una rete di interazioni professionali nel quale l'ingresso di ciascuna partecipante per autocandidatura è stato un'assunzione di responsabilità; ogni contributo è un frammento specchiante della varietà dell'attuale ricerca artistica e umana. Ne è emerso uno spaccato di pensiero attivo e militante non solo sull'arte femminile ma sul femminile nell'arte.
L'Asino doro Edizioni, 2016
In un contesto straordinario e contraddittorio come quello tra Ottocento e Novecento dove ‘normal... more In un contesto straordinario e contraddittorio come quello tra Ottocento e Novecento dove ‘normali’ difficoltà intralciavano la realizzazione dell’identità femminile, Camille Claudel riuscì ad affermarsi ritagliando uno spazio d’azione inedito e non piccolo all’arte e alle donne.
Questa biografia ripercorre la vicenda della scultrice soffermandosi con sguardo critico sugli anni della sua stagione creativa, alla luce di alcuni snodi esistenziali che la influenzarono fortemente: il problematico rapporto con la famiglia, in cui s’intrecciarono istanze culturali e complessità patologiche; la storia d’amore e odio con lo scultore Rodin, egocentrico e geniale; il legame con il fratello Paul, esponente di rilievo di un cattolicesimo intransigente allora assai attivo in Francia; la malattia mentale e l’internamento in manicomio, che forse ostacolarono la completa maturazione del suo percorso artistico.
L’autrice, con dovizia di particolari e argomentazioni, vuole dar conto dell’unicità di Camille Cluadel, aprendo spiragli di ulteriore comprensione su una figura complessa il cui ruolo nella Francia della Belle Époque merita di essere meglio precisato.
L'Asino d'oro Edizioni, 2011
Intorno al 1596 sia Caravaggio sia Giordano Bruno respirano l'aria di Roma: l'uno è sulla strada ... more Intorno al 1596 sia Caravaggio sia Giordano Bruno respirano l'aria di Roma: l'uno è sulla strada per intraprendere una brillante carriera artistica, l'altro è prigioniero dell'Inquisizione pontificia già dal 1593. Se è poco probabile che Caravaggio si dedicasse a letture filosofiche, è sicuro che Bruno, nella sua cella delle carceri del Sant'Uffizio, non vide mai un quadro di mano del Caravaggio. Eppure, a dispetto di esistenze cosi separate, l'autrice ben ci racconta come i due uomini furono accomunati da un approccio al reale in contrasto col principio d'autorità vigente nella cultura coeva e incentrato sull'esperienza personale e diretta del mondo, trasformato in un universo di immagini, che adombrano verità più profonde. Per il filosofo, il pensiero umano è come un pittore. Per l'artista, le immagini sono un modo di pensare. Prefazione di Claudio Strinati e Michele Ciliberto.
Electa, 2009
Forte del successo di Educare all'Arte 2005, il secondo volume della collana presenta un'insolita... more Forte del successo di Educare all'Arte 2005, il secondo volume della collana presenta un'insolita e innovativa storia dell'arte che traccia un itinerario cronologico e iconografico e accompagna il lettore verso la comprensione della contemporaneità. Una proposta che raccoglie alcune opere d'arte per temi, l'oggetto, il ritratto, lo spazio, l'astratto, e permette di confrontare fra loro immagini lontane nel tempo. Come nell'albo illustrato le opere d'arte diventano raffigurazioni di una storia da seguire girando le pagine e accostando un'immagine all'altra. Le sezioni riservate alle parole degli artisti danno voce alle scelte stilistiche e concettuali degli stessi, proponendo ulteriori prospettive di riflessione e una nuova e originale bibliografia. Per sottolineare l'importanza dell'esperienza nella comprensione dell'arte e favorire un rapporto attivo nell'incontro tra questa e la quotidianità, ogni tema è corredato da un'esperienza estetica che coinvolge il fruitore in un percorso creativo. E ancora la sezione "per esempio, un libro di" propone una lettura che confronta i linguaggi visivi dell'arte e dell'illustrazione.
Il volume ha un intento prevalentemente didattico: un'educazione all'arte per "imparare a vedere" grazie alle immagini degli artisti, ai linguaggi e alla ricerca della storia dell'arte.
Nuove Edizioni Romane, 2001
In a beautiful corner of Rome, crowded with tourists, stands the Basilica of Santa Cecilia. A cen... more In a beautiful corner of Rome, crowded with tourists, stands the Basilica of Santa Cecilia. A central garden, an elegant fountain, a splendid portal leads to the wonderful basilica.
The guide is enriched with watercolours by Mario Bagordo.
Nuove Edizioni Romane, 2000
Una guida alla Basilica di Santa Cecilia in Trastevere, abbellita dagli acquerelli di Mario Bagordo.
Fratelli Palombi Editori, 1994
Il testo affronta il confronto tra le metodologie storiche e critiche dell'Arte nella riscoperta... more Il testo affronta il confronto tra le metodologie storiche e critiche dell'Arte nella riscoperta di Caravaggio, a partire dalla seconda metà del XX secolo. Contemporaneamente, propone un confronto tra le immagini del pittore e la teoria di un suo illustre contemporaneo, Giordano Bruno. Avvicinabili solo in un mondo ideale, in quanto mai ebbero occasione d'incontro, i due autori permettono una ricerca in chiave ermeneutica del rapporto fra arte e scienza, arte e filosofia, che porta le loro opere a far parte viva della nostra contemporaneità.
Papers by Anna Maria Panzera
Aktualʹnye problemy teorii i istorii iskusstva, 2022
Actual Problems of Theory and History of Art
This work mentions the interplay of our respective research and two case studies related to the s... more This work mentions the interplay of our respective research and two case studies related to the situation of female artists at the beginning of the 20 th century. Wishing to react to some issues related to art and gender studies, let us start by presenting in a very fast way a project carried out in Rome from 2016 to 2019. Many works have been published reporting data and statistics on the presence of women in the art world (from the provocative Guerrilla Girls, to the results of research by Taylor Whitten Brown for Art Basel in 2019 and by Antonietta Trasforini in Italy) [15; 35; 31]. The project I am talking about, ended with the publication of a volume entitled FEMM[E] Arte [eventualmente] femminile (FEMM[E] [Eventually] feminine Art) [19], it was born and developed in an unusual and original way, perhaps less scientific, appointed over time as an operational specificity (Ill. 59). Promoters and curators of the initiative were: Veronica Montanino, a Roman artist who has been working since 2000 with great visual impact works inspired by camouflage and metamorphosis; I myself, a teacher and art historian engaged since 2005, among other things, in research on art in relation to women; about sixty female Roman artists who spontaneously joined the survey. The idea was born from the MAAM-Museo dell' Altro e dell' Altrove (MAAM-Museum of the Others and the Elsewhere), a former Roman factory occupied by immigrants-but also by homeless Italian citizens-due to the housing emergency in Rome. Here, in the succession of rooms not originally intended for domestic life or for works of art, an exhibition of 500 free and spontaneous interventions by artists from Italy and other parts of the world was held, in order to raise a "barricade" to defend the allocation and the dignity of the people who had settled there [10]. We observed that many of the artists working there were women, in a percentage not usually seen in museums. Some questions raised up: was the high number of female artists in such an irregular and unconventional place a symptom or consequence of the difficulties that female artists still encounter when entering the art system and market? Did the operation in its entirety (and all the engaged artists as well), inspired by principles such as acceptance, inclusion, the need to defend a "non-economic" humanity, have a generally "feminine" character, opposed to the financial rationalism of our times? What had changed compared to the experiences and studies of female artists and scholars who, at least starting from the 1970s, had tried to highlight and undermine the strongly masculine character of the art system and historiography?
Actual Problems of Theory and History of Art: Vol. 11, 2021
This work mentions the interplay of our respective research and two case studies related to the s... more This work mentions the interplay of our respective research and two case studies related to the situation of female artists at the beginning of the 20 th century. Wishing to react to some issues related to art and gender studies, let us start by presenting in a very fast way a project carried out in Rome from 2016 to 2019. Many works have been published reporting data and statistics on the presence of women in the art world (from the provocative Guerrilla Girls, to the results of research by Taylor Whitten Brown for Art Basel in 2019 and by Antonietta Trasforini in Italy) [15; 35; 31]. The project I am talking about, ended with the publication of a volume entitled FEMM[E] Arte [eventualmente] femminile (FEMM[E] [Eventually] feminine Art) [19], it was born and developed in an unusual and original way, perhaps less scientific, appointed over time as an operational specificity (Ill. 59). Promoters and curators of the initiative were: Veronica Montanino, a Roman artist who has been working since 2000 with great visual impact works inspired by camouflage and metamorphosis; I myself, a teacher and art historian engaged since 2005, among other things, in research on art in relation to women; about sixty female Roman artists who spontaneously joined the survey. The idea was born from the MAAM-Museo dell' Altro e dell' Altrove (MAAM-Museum of the Others and the Elsewhere), a former Roman factory occupied by immigrants-but also by homeless Italian citizens-due to the housing emergency in Rome. Here, in the succession of rooms not originally intended for domestic life or for works of art, an exhibition of 500 free and spontaneous interventions by artists from Italy and other parts of the world was held, in order to raise a "barricade" to defend the allocation and the dignity of the people who had settled there [10]. We observed that many of the artists working there were women, in a percentage not usually seen in museums. Some questions raised up: was the high number of female artists in such an irregular and unconventional place a symptom or consequence of the difficulties that female artists still encounter when entering the art system and market? Did the operation in its entirety (and all the engaged artists as well), inspired by principles such as acceptance, inclusion, the need to defend a "non-economic" humanity, have a generally "feminine" character, opposed to the financial rationalism of our times? What had changed compared to the experiences and studies of female artists and scholars who, at least starting from the 1970s, had tried to highlight and undermine the strongly masculine character of the art system and historiography?
Etgraphiae, 2022
Il convegno organizzato dal Comune di Monte Santa Maria Tiberina (PG), per volontà della sindaco ... more Il convegno organizzato dal Comune di Monte Santa Maria Tiberina (PG), per volontà della sindaco Letizia Michelini, si è svolto presso il Palazzo Museo Bourbon del Monte in una giornata espositiva e di studio, il 2 ottobre 2021.
E’ dedicato alle donne che hanno avuto un ruolo determinante per Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, siano esse state artiste sue seguaci, sponsor, sostenitrici, filosofe, martiri o amanti dell’artista.
Nel pomeriggio l’attenzione si era spostata su Artemisia Gentileschi, artista della quale è stata esposta un’opera raffigurante una piccola ma pregiata Maddalena penitente, inedita e proveniente dagli Stati Uniti, anteriormente al restauro, che in queste due date viene nuovamente mostrata al pubblico al termine dell’intervento con tutto il suo corredo di esami diagnostici.
etgraphiae, 2022
All'interno di "Scritti di donne. 40 studiose per la storia dell'arte", volume appartenente alla ... more All'interno di "Scritti di donne. 40 studiose per la storia dell'arte", volume appartenente alla collana "I quaderni di aboutArtonline", a cura di Stefania Macioce per un'idea e con il contributo di Pietro Di Loreto, il saggio vuole essere una riflessione sul ruolo degli artisti nella città contemporanea, a partire dal concetto di vincolo/legame bruniani, che tiene unite tutte le cose del mondo.
Http Www Altritaliani Net, 2014
Quello che proprio non pensavo mai di fare nella vita, era scrivere su un piccolo paese pugliese,... more Quello che proprio non pensavo mai di fare nella vita, era scrivere su un piccolo paese pugliese, quale è San Cesario di Lecce. Pochi chilometri lo separano dal capoluogo salentino, ben più splendente di ricchezze architettoniche, risonante delle grida che i putti di tufo lanciano, dalle facciate di chiese e palazzi, alle rondini che letteralmente affollano le piazze insieme ai passanti.
Http Www Altritaliani Net, 2013
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Videos by Anna Maria Panzera
Incontro in ricordo di Pietro Greco
A cura di Rossana Cecchi.
Clip dell'intervento di ANNA MARIA PANZERA
Storica dell'arte
"La luce nell'arte - Modellare le superfici"
Mercoledì 28 Aprile ore 17:30.
Con: Paola Vittorioso, Vittorio Lubicz, Raffaele Sardella, Marco Ciardi, Annelore Homberg, Daniela Ceselli, Anna Maria Panzera, Enrico Pierannunzi.
A cura di Rossana Cecchi. Modera Maria Nicolaci
Books by Anna Maria Panzera
Testi di Marina Longo, Alessandro Carlevaro, Anna Maria Panzera
Collana Le Gerle, L’Asino d’oro edizioni, 2023
A 200 anni dalla morte di Canova, L’Asino d’oro Edizioni decide di rendere omaggio a un artista tanto riconosciuto e significativo nel panorama nazionale e internazionale, quanto iconico per la stessa casa editrice, segno riconoscibile della sua produzione più importante. L’intenzione, allora, è di restituire – insieme ai tratti generali e più noti – un aspetto particolare del lavoro del grande artista veneziano, cioè il processo creativo che lo conduce alla realizzazione, nel volgere di poco più d’un decennio, dei due gruppi scultorei intitolati Amore e Psiche; in tale arco temporale, fecondo di immaginazione e di crescita professionale, la ricerca della bellezza e del sublime neoclassici si sostanzia di un movimento umano e di una ricerca culturale, tale da proporsi come un condensato di visionarietà e di ideale rivoluzione, riconosciuta immediatamente – e non di rado biasimata – dai suoi contemporanei, fino ad epoche più recenti.
Il libro offre un triplice angolo visuale sull’artista, rileggendo accuratamente la multiforme produzione letteraria e critica su lui e la sua opera, e proponendo alcuni affondi originali. Il riflesso dei tempi nelle sue sculture, tra storia e politica; l’influenza che la musica e la danza hanno avuto sulla sua formazione e sull’ideazione del modello scultoreo; il rinnovamento del pensiero e l’afflato moderno dell’ambiente che circonda lo scultore, diventano nel volume un affresco, all’interno del quale la vicenda umana e artistica di Canova emerge con la sua potente sensibilità creativa.
Dal disegno alla creta, dal marmo alla scultura come “metodo di vita”, dal suono alla drammaturgia compositiva, fino al pensiero che trasforma e crea, nell’invisibile trama anche filosofica di un’epoca complessa: il racconto di Canova, antesignano dell’artista moderno, si svolge appassionante fino all’ultima mano, esclusiva del suo segno che parte dal corpo e inventa il corpo, dandogli nuova vita, nel bagliore tremulo della fiamma di una candela.
Roma è celebrata in tutto il mondo per i suoi monumenti antichi, che ogni anno attirano milioni di turisti: dal Colosseo ai Fori, da San Pietro ai numerosi musei. Eppure, l’Urbe nasconde anche un’altra faccia spesso ignota agli stessi romani, forse meno appariscente, ma di certo non meno interessante. Marina Giorgini e Anna Maria Panzera conducono il lettore alla scoperta dei quartieri operai di Roma: zone edificate in epoca moderna e legate allo sviluppo industriale della città, che nel tempo sono state riconvertite pur mantenendo il loro carattere originario. In questi quartieri, l’edilizia popolare si fonde con le antichità, dando luogo a scorci suggestivi e particolari. Dall’Area Industriale nel quartiere Ostiense alla piramide di Caio Cestio a Testaccio, dal Cimitero del Verano a San Lorenzo all’ex Pastificio Pantanella al Pigneto: un tour affascinante attraverso l’anima operaia della Città Eterna.
Questa biografia ripercorre la vicenda della scultrice soffermandosi con sguardo critico sugli anni della sua stagione creativa, alla luce di alcuni snodi esistenziali che la influenzarono fortemente: il problematico rapporto con la famiglia, in cui s’intrecciarono istanze culturali e complessità patologiche; la storia d’amore e odio con lo scultore Rodin, egocentrico e geniale; il legame con il fratello Paul, esponente di rilievo di un cattolicesimo intransigente allora assai attivo in Francia; la malattia mentale e l’internamento in manicomio, che forse ostacolarono la completa maturazione del suo percorso artistico.
L’autrice, con dovizia di particolari e argomentazioni, vuole dar conto dell’unicità di Camille Cluadel, aprendo spiragli di ulteriore comprensione su una figura complessa il cui ruolo nella Francia della Belle Époque merita di essere meglio precisato.
Il volume ha un intento prevalentemente didattico: un'educazione all'arte per "imparare a vedere" grazie alle immagini degli artisti, ai linguaggi e alla ricerca della storia dell'arte.
The guide is enriched with watercolours by Mario Bagordo.
Papers by Anna Maria Panzera
E’ dedicato alle donne che hanno avuto un ruolo determinante per Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, siano esse state artiste sue seguaci, sponsor, sostenitrici, filosofe, martiri o amanti dell’artista.
Nel pomeriggio l’attenzione si era spostata su Artemisia Gentileschi, artista della quale è stata esposta un’opera raffigurante una piccola ma pregiata Maddalena penitente, inedita e proveniente dagli Stati Uniti, anteriormente al restauro, che in queste due date viene nuovamente mostrata al pubblico al termine dell’intervento con tutto il suo corredo di esami diagnostici.
Incontro in ricordo di Pietro Greco
A cura di Rossana Cecchi.
Clip dell'intervento di ANNA MARIA PANZERA
Storica dell'arte
"La luce nell'arte - Modellare le superfici"
Mercoledì 28 Aprile ore 17:30.
Con: Paola Vittorioso, Vittorio Lubicz, Raffaele Sardella, Marco Ciardi, Annelore Homberg, Daniela Ceselli, Anna Maria Panzera, Enrico Pierannunzi.
A cura di Rossana Cecchi. Modera Maria Nicolaci
Testi di Marina Longo, Alessandro Carlevaro, Anna Maria Panzera
Collana Le Gerle, L’Asino d’oro edizioni, 2023
A 200 anni dalla morte di Canova, L’Asino d’oro Edizioni decide di rendere omaggio a un artista tanto riconosciuto e significativo nel panorama nazionale e internazionale, quanto iconico per la stessa casa editrice, segno riconoscibile della sua produzione più importante. L’intenzione, allora, è di restituire – insieme ai tratti generali e più noti – un aspetto particolare del lavoro del grande artista veneziano, cioè il processo creativo che lo conduce alla realizzazione, nel volgere di poco più d’un decennio, dei due gruppi scultorei intitolati Amore e Psiche; in tale arco temporale, fecondo di immaginazione e di crescita professionale, la ricerca della bellezza e del sublime neoclassici si sostanzia di un movimento umano e di una ricerca culturale, tale da proporsi come un condensato di visionarietà e di ideale rivoluzione, riconosciuta immediatamente – e non di rado biasimata – dai suoi contemporanei, fino ad epoche più recenti.
Il libro offre un triplice angolo visuale sull’artista, rileggendo accuratamente la multiforme produzione letteraria e critica su lui e la sua opera, e proponendo alcuni affondi originali. Il riflesso dei tempi nelle sue sculture, tra storia e politica; l’influenza che la musica e la danza hanno avuto sulla sua formazione e sull’ideazione del modello scultoreo; il rinnovamento del pensiero e l’afflato moderno dell’ambiente che circonda lo scultore, diventano nel volume un affresco, all’interno del quale la vicenda umana e artistica di Canova emerge con la sua potente sensibilità creativa.
Dal disegno alla creta, dal marmo alla scultura come “metodo di vita”, dal suono alla drammaturgia compositiva, fino al pensiero che trasforma e crea, nell’invisibile trama anche filosofica di un’epoca complessa: il racconto di Canova, antesignano dell’artista moderno, si svolge appassionante fino all’ultima mano, esclusiva del suo segno che parte dal corpo e inventa il corpo, dandogli nuova vita, nel bagliore tremulo della fiamma di una candela.
Roma è celebrata in tutto il mondo per i suoi monumenti antichi, che ogni anno attirano milioni di turisti: dal Colosseo ai Fori, da San Pietro ai numerosi musei. Eppure, l’Urbe nasconde anche un’altra faccia spesso ignota agli stessi romani, forse meno appariscente, ma di certo non meno interessante. Marina Giorgini e Anna Maria Panzera conducono il lettore alla scoperta dei quartieri operai di Roma: zone edificate in epoca moderna e legate allo sviluppo industriale della città, che nel tempo sono state riconvertite pur mantenendo il loro carattere originario. In questi quartieri, l’edilizia popolare si fonde con le antichità, dando luogo a scorci suggestivi e particolari. Dall’Area Industriale nel quartiere Ostiense alla piramide di Caio Cestio a Testaccio, dal Cimitero del Verano a San Lorenzo all’ex Pastificio Pantanella al Pigneto: un tour affascinante attraverso l’anima operaia della Città Eterna.
Questa biografia ripercorre la vicenda della scultrice soffermandosi con sguardo critico sugli anni della sua stagione creativa, alla luce di alcuni snodi esistenziali che la influenzarono fortemente: il problematico rapporto con la famiglia, in cui s’intrecciarono istanze culturali e complessità patologiche; la storia d’amore e odio con lo scultore Rodin, egocentrico e geniale; il legame con il fratello Paul, esponente di rilievo di un cattolicesimo intransigente allora assai attivo in Francia; la malattia mentale e l’internamento in manicomio, che forse ostacolarono la completa maturazione del suo percorso artistico.
L’autrice, con dovizia di particolari e argomentazioni, vuole dar conto dell’unicità di Camille Cluadel, aprendo spiragli di ulteriore comprensione su una figura complessa il cui ruolo nella Francia della Belle Époque merita di essere meglio precisato.
Il volume ha un intento prevalentemente didattico: un'educazione all'arte per "imparare a vedere" grazie alle immagini degli artisti, ai linguaggi e alla ricerca della storia dell'arte.
The guide is enriched with watercolours by Mario Bagordo.
E’ dedicato alle donne che hanno avuto un ruolo determinante per Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, siano esse state artiste sue seguaci, sponsor, sostenitrici, filosofe, martiri o amanti dell’artista.
Nel pomeriggio l’attenzione si era spostata su Artemisia Gentileschi, artista della quale è stata esposta un’opera raffigurante una piccola ma pregiata Maddalena penitente, inedita e proveniente dagli Stati Uniti, anteriormente al restauro, che in queste due date viene nuovamente mostrata al pubblico al termine dell’intervento con tutto il suo corredo di esami diagnostici.
Il simposio ha dato l’occasione di indagare il tema della formazione, della professione e del magistero artistico femminile nella Francia di fine secolo XIX. Ne è emerso un quadro complesso e molto interessante di presenze che lentamente stanno uscendo dall’anonimato cui sono state relegate, per una precisa scelta culturale imperante da secoli.
Qui, una possibile ricerca sulle tracce della presenza e della ricezione artistico-stilistica della scultrice francese in Italia.
Brindisi, non ha nulla di marginale. Tra le manifestazioni estive degne d’attenzione, che Municipio e organizzatori hanno avuto il buonsenso di intrecciare con attività dialoganti fra loro, sono: la prima edizione di
MEFF-Messapica Film Festival, con la direzione artistica di Floriana Pinto e il contributo di Apulia Film Commission, e la mostra Andy Warhol – L’alchimista degli anni Sessanta, a cura di Maurizio Vanni.
La segreteria scientifica del convegno è composta da Maria Antonella Fusco, Marcello Teodonio, Laura Biancini, Davide Pettinicchio, Fabio Pierangeli.
A cura del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli di Roma, in collaborazione con Istituto Centrale per la Grafica, Università di Roma Tor Vergata, Fondazione Besso, Teatro Argentina di Roma.
During the Fascist period, Italian Art was overwhelmed by the so-called reasons of State. Nevertheless, many authors kept alive the very sense of Art itself, being attentive about the new artistic languages born in Europe, thanks to the Avant-garde. Along these lines, Art became a freedom practice, capable to serve the Resistance Fight and to stand close to the people, telling all over the world the cruelty of the Fascism and the Nazism.
When Italy became a Republic, however, the artists who have had an important role in the fight against the dictatorships, such as Turcato, were disappointed by politics, even by the left-wing movements, enthusiastically subscribed at that moment. Therefore, a new Resistance movement went on, but an artistic one, in the name of the freest lines and forms could be invented: the Abstract Art was born in Italy too.
In occasione della celebrazione di un matrimonio in casa Pucci, a Firenze, Botticelli sintetizza in quattro episodi la novella di Nastagio degli Onesti, accogliendo l’indicazione di Boccaccio ma anche contaminandola di significati ulteriori.
Insieme a Firenze e Roma, teatro di questo cambiamento è Torino, città italiana tra le più coinvolte dai processi di modernizzazione e sede di importanti eventi, che culmineranno nel 1911 nell’Esposizione Internazionale dell’industria e del lavoro.
La capitale sabauda attiva la valorizzazione dell'industria delle arti applicate (in cui sono impiegate non poche lavoratrici); queste, l'attività artistica e le pubblicazioni periodiche trovano un trait d'union quando decidono di aprire gli occhi sulla condizione femminile e sulla necessità di far uscire le donne dal buio cui è relegata la loro professionalità e le loro capacità artistiche.
Torino è terreno fertile, perché già sede di numerose associazioni per la difesa dei diritti delle donne lavoratrici e per l’emancipazione femminile in ambiti quali l'istruzione, il diritto di famiglia e il diritto di voto. Se nel 1898 è la prima città italiana a dotarsi di una Cassa di Maternità, nel 1911 accoglie il primo Congresso nazionale pro-suffragio femminile. Il nostro contributo vuole indagare la relazione tra i movimenti emancipazionisti e la promozione dell’arte femminile, le cui esponenti operavano in entrambi gli ambiti. Tra i maggiori organi di stampa rivolti alle donne, in particolare La donna (1905 – 1922) ha un ruolo fondamentale nell’avviare una differente narrazione dell’arte femminile e nel riconoscere uno status di professioniste alle artiste, attraverso il lancio e l’organizzazione, tra il 1910 e il 1913, delle due edizioni dell’Esposizione Internazionale Femminile di Belle Arti, prima iniziativa del genere mai organizzata in Italia.
Oggi, le moderne tecnologie e un'estetica tesa sempre di più a coinvolgere lo spettatore in pratiche attive, offrono la possibilità di realizzare installazioni artistiche immersive, nelle quali la percezione è sollecitata a rimuovere gli ostacoli e le abitudini quotidiane, per addentrarsi nella nuova dimensione di un sentire totale.
PRENOTAZIONI QUI:
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-sul-tempo-scienza-e-bellezza-318679237177?fbclid=IwAR2u5qATQm5OJ2n3FU5RV987k0_x87KZsZg9I-p7ifYoCPLslk_m01FVwUo
A cura di: Lucilla Catania, Cesare Biasini Selvaggi, Cecilia Canziani, Roberto Gramiccia, Anna Maria Panzera
L’accès à l’École des beaux-arts, institution publique garante d’une forme de professionnalisme, n’étant possible qu’à la fin du XIXe siècle, la question de l’apprentissage demeure centrale pour les femmes. De la pratique artistique à la constitution d’un réseau, en passant par la connaissance acquise dans les musées ou les livres, il s’agit de s’intéresser à toutes les modalités de transmission ayant contribué à leur formation. Si les figures masculines ne peuvent être écartées de cette histoire, nous questionnerons plus particulièrement le rôle de référente et de pédagogue de certaines artistes.
Incontro in ricordo di Pietro Greco a cura di R. Cecchi, Ass. La scuola che verrà, Ass. Amore e Psiche, Fondazione Roma Sapienza, Coop Culture.
of Higher Education and Research, Italy). Women in Art: Presences, Traditional Narration and
Historiographical Problems. The Reception of Italian and Slavic Female Artists in Italy and Abroad
https://romeartweek.com/it/eventi/?id=3104&ida=832#invitoModal
ACTUAL PROBLEMS OF THEORY AND HISTORY OF ART
Saint Petersburg State University
Lomonosov Moscow State University
The State Hermitage Museum
actual-art.spbu.ru
Il volume “Beatrice Hastings – in full revolt”, edito e a cura del caffè letterario Le Cicale Operose – Livorno sarà presentato il 31 gennaio, ore 18:00, alla Sala Degli Specchi del Museo civico Fattori – Villa Mimbelli.
Intervengono: Matilde Cini (traduttrice), Maristella Diotaiuti (Autrice, curatrice), Anna Maria Panzera (Storica dell’arte), Federico Tortora (Autore, curatore).
Letture: Simonetta Filippi.
Sarà presente l’assessore alla Cultura del Comune di Livorno Simone Lenzi.
Si tratta del primo lavoro di raccolta e di traduzione, in Italia e all’estero, delle opere di Beatrice Hastings, intellettuale poliedrica e complessa, giornalista, poetessa, scrittrice. L’antologia comprende poesie, racconti, un romanzo breve, oltre ad articoli politici e femministi pubblicati su riviste letterarie, nonché alcune produzioni e memorie riferite al periodo parigino vissuto con Amedeo Modigliani.
Il volume contiene anche un’analisi sull’intensa vita di Beatrice Hastings e di alcune sue opere, a cura e di Maristella Diotaiuti (Le Cicale Operose), ampi cenni biografici a cura e di Federico Tortora (Le Cicale Operose) e un catalogo ragionato dei ritratti di Beatrice Hastings eseguiti da Amedeo Modigliani, a cura e della Storica dell’arte prof.ssa Anna Maria Panzera, redatto in linea con la mostra corrente. Traduzioni di Matilde Cini.
La bellissima opera “Beatrice Hastings”, raffigurata in copertina, è dell’artista Marek Dutka.
Beatrice Hastings ebbe a dire: “I solemnly declare shall be republished in volume form”. Oggi, il suo sogno si realizza, proprio in questa occasione così simbolica, qual è la mostra di Amedeo Modigliani a Livorno, “Modigliani e l’avventura di Montparnasse”, fino al 16 febbraio al Museo della Città.
Un testo senza tempo, quello di Apuleio, che l’autrice ha tentato di riportare alla sua probabile origine, ossia alla trama essenziale di una fiaba di tradizione orale comune a molteplici realtà storiche. Un simile “intreccio” fiabesco è infatti presente in narrazioni che compaiono nel corso dei millenni in tutto il mondo, dall’India, alla Scandinavia, dalla Siberia giù fino alla Sicilia e al Maghreb. Come ebbe a dire lo psichiatra Massimo Fagioli, «Psiche è una protagonista, che attraverso tutto il percorso della storia realizza la sua piena identità di donna».
Nella versione attuale della fiaba Annamaria Zesi ha scelto di utilizzare molti registri narrativi, tratti da varie fonti: dalle fiabe antiche di tradizione orale, dall’epica, dalla letteratura favolistica; ha mescolato lingua alta e bassa, affidandosi anche a espressioni sia popolari sia letterarie e concedendosi qualche libertà sintattica.
I disegni di Daniele Durante, più che illustrare, “interpretano” le scene e i personaggi della fiaba, svelandoli in modo originale nel tratto e nei colori prescelti.
in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.
Una serie di incontri sul tema del colore vede coinvolti artisti che lo praticano, curatori che lo scelgono o lo escludono, filosofi che lo indagano o lo aborrono; ma anche esperti di cinema, psichiatri psicoterapeuti, architetti, fotografi che ci raccontano le loro pratiche e i loro ambiti disciplinari dal punto di vista della presenza o dell’assenza del colore.
Lungi dall’essere questione di “superficie”, il colore apre questioni esistenziali, cognitive, culturali, antropologiche, politiche.
L'ambiente ospiterà l'opera di Pablo Echaurren "Au bout de l’œil".
mai che di notte gli alberi
camminano o diventano sogni...".
Quest'incontro è nato sotto la buona stella della poesia....
Talk presso Artists Studio Rome, all'interno del progetto di Barbara Goebels Cattaneo ART EXHIBITION LINK per RAW - Rome Art Week 2019.
Ci rispondono i nostri ragazzi della classe 1ACAT che hanno chiesto ai loro familiari le storie di quegli anni, sono andati ad indagare, senza nessun pregiudizio, quanto dei loro affetti sia stato toccato e sconvolto da quelle che non sono solo pagine di storia ma radici della nostra esistenza di oggi. E ne hanno fatto, grazie alla guida della prof.ssa Anna Maria Panzera, un ebook disponibile per tutti, dove ci spiegano come “Oltre i conflitti delle parti, più forti di tutto, rimangono gli affetti e l’umanità che le persone narrate e narranti esprimono”.
Non possiamo che inchinarci quindi, ai racconti degli ideali, delle perdite e delle lotte di chi ci ha preceduto e ci ha permesso di essere qui, ancora, a parlare di libertà e festeggiare la fine di una guerra, mentre nel mondo ce ne sono ancora tante, troppe.
Promosso dalla Fondazione Mondo Digitale, in collaborazione con l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America a Roma, il progetto Ro-Lab - Rome Live Art Lab coinvolge gli studenti in un lavoro collaborativo con artisti, associazioni, imprese culturali creative e cittadini per la rigenerazione e l'animazione degli spazi della capitale. Alla luce dell’emergenza Covid-19 ai dieci team finalisti viene lanciata una nuova sfida: dotare i propri progetti di rigenerazione urbana di "anticorpi sociali" contro l'isolamento. La prima co-progettazione in tempo reale degli spazi urbani dismessi nella città in lockdown. In questa fase gli studenti sono stati supportati dall'Istituto Europeo di Design e dal Quasar Institute for Advanced Design.
Mesagne, 23-28 luglio 2019
This book is a collection of selected papers presented at the Neothemi
project (The New Network of Thematic Museums and Institutes) Final
Conference held at the University of Campobasso, Italy, 8/9 October, 2004.
Some are the result of parallel sessions and some of the workshops organized to disseminate and promote an interaction on the areas covered by the project.The multifaceted philosophy of the project is conveyed in the choice of organizing the essays both as a hypertext and in a traditional way, linearly following the five parts (Introduction to ICT and Communicating Cultures, Cultural Heritage and New Perspectives,Virtuality and Learning, Neothemi: Thematic Outcomes, Neothemi: Final Evaluation). This project develops around a virtual museum, as a clear metaphor of preserving and sharing different national cultural heritages through ten countries’ pavilions, electronically constructed and each representing a different national identity.
Neothemi chose the metaphor of the museum because of its being a network of institutions whose main aim was to find an open but regulated way of allowing local cultures to compare themselves and interact effectively in a global project. Cultural heritage, based on the recollection of the past, is a driving force in shaping the identities of both individuals and communities, and at the same time it travels with them towards the future and globalisation. We are well aware that a book is a highly sophisticated technological tool – as pleasurably and provokingly suggested by U. Eco in 1994 – therefore, even if the virtual museum is certainly the most powerful image to convey the project’s ultimate aim, nonetheless both the choices and the same organization of this volume are consciously and strongly metaphorical.
Invitate nelle sale del grande edificio dedicato all’arte e al design, le quattro protagoniste hanno scelto un concept ispirato innanzi tutto dalla natura unica, contemporanea e mitologica insieme, che lo circonda e lo sostanzia: contemporanea, perché il luogo nasce dall’aspirazione dei suoi ideatori a farne un motore di cultura e ricerca, di sperimentazioni e creatività all’avanguardia; mitologica, perché fortemente connotato dalle ricchezze naturalistiche dell’intorno che, se per gli antichi erano sede di divinità fluviali – ninfe oracolari che risiedevano sulle rive del Clitunno – hanno poi ispirato poeti, artisti e pensatori.
È stato spontaneo, quindi, lasciare che uno dei versi di Giosuè Carducci, espressamente dedicato alle fonti del Clitunno, diventasse il titolo dell’esposizione, lasciando che a esso si legassero poi le suggestioni provenienti da altri autori; questi incontrano anche le ricerche specifiche delle artiste e della curatrice coinvolte, le quali esporranno le proprie opere, alla ricerca del femminile dell’arte e del pensiero, anche in relazione con la natura evocata dallo spazio circostante.
Temple Gallery of Art presenta ed espone i disegni preparatori, le maquettes e i bozzetti, i plastici e i progetti, che hanno preceduto le opere, ma anche i lavori grafici e pittorici che le hanno sostenute, accompagnate e definite durante il corso della loro realizzazione. Tutto questo, pensato per ciò che avrebbe occupato un posto tra gli olivi e i querceti, mostra come il corpo dell’artista e la sua idea si muovano in una dimensione dilatata e processuale, una forma fluens, che talvolta non ha avuto bisogno del disegno preliminare e si è integrata nel sito, incorporando la terra e le rocce; altre volte ha usato la scala e i metodi delle procedure architettoniche; altre volte si è prima precisata nella mente e nelle mani
dell’ideatore con i media più diversi, per concretarsi nello spazio e diventare mondo reale di tutti.
Per la fisica e l’astrofisica attuali, non ci sono dubbi che la materia di cui siamo fatti sia composta dalla polvere di antichissimi astri e che, soprattutto, il nostro universo interiore si muova secondo leggi comuni, che appartengono a tutti e al tutto; un’unità sostanziale lega la nostra esistenza al movimento più ampio del cosmo, non fosse altro che per la potenza simbolica che esso reca con sé, quale dimensione in costante espansione e trasformazione.
Perciò due pittrici e una scultrice, riunite in un titolo e in un progetto comune, ciascuna con la propria cifra espressiva, possono divenire l’immagine stessa dei pianeti che si spostano di continuo all’interno dello stesso universo, quello molteplice e vario della creatività. Come quella delle stelle, che vivono e mutano, l’energia produttiva e feconda di Carolyn, Edith e Georgina si muove in relazione/incontro/scontro con gli astri circostanti, talvolta esplodendo, talvolta comprimendosi in una densità apparentemente impenetrabile, ma solo perché creatrice di uno spazio diverso. I presenti, dai loro mondi, sono chiamati a partecipare.
L’idea della mostra si lega al progetto “Per una ricerca sulla specificità dell’arte [eventualmente] femminile”, condotto dalle medesime curatrici, che tra il 2016 e il 2018 ha visto coinvolte oltre sessanta artiste e quindici studiose in una serie d’incontri, convegni e giornate di studio, nel 2019 divenuti oggetto di una pubblicazione per i tipi Bordeaux, dal titolo FEMM[E] – Arte [eventualmente] femminile.
Trascorsi due anni da allora, sorge l’esigenza di dare sviluppo e concretezza visiva alle riflessioni e ai concetti allora emersi. In particolare, la complessità del termine “femminile”: soprattutto associato al fatto artistico, esso non può essere chiuso in una categorizzazione che limiti il discorso e il linguaggio a una questione di genere; invece, si vuole proporre quale concetto trasversale e paradigmatico per parlare di creatività, intesa come processo di trasformazione che origina nella sensibilità del corpo e nel vissuto, che si dinamizza in un particolare rapporto con la materia, per approdare a una dimensione immaginifica dell’essere. Attraverso le opere degli artisti partecipanti e l’interazione con lo spazio, ci si vuole interrogare sulla “natura femminile” dell’arte tout court, come rapporto profondo e fertile col mondo e con gli altri esseri umani, con l’auspicio di contribuire all’esplorazione e al sedimentarsi di una nuova prospettiva culturale.
Per questo, le curatrici hanno pensato a questa collettiva come il primo di una serie di episodi, durante i quali si possa riprendere e ragionare visivamente sui termini legati al fare artistico, emersi nel progetto d’origine, in continuità con esso ma anche in un’ottica di suo superamento: sia nelle occasioni di confronto, stavolta proposte intorno a opere e immagini; sia nella temporalità degli eventi, di breve durata e di volta in volta diversi nel concept e nei contenuti.
Il primo di essi è #la materia sensibile.
Partecipano:
Bankeri
EPVS
Bruna Esposito
Claire Fontaine
Piotr Hanzelewicz
Marianna Masciolini
Maurizio Savini
Cristina Russo
Intervento ambientale di Sauro Radicchi
In chiusura di questa edizione, il 28 novembre 2021 alle ore 17:00, presso i locali dell’esposizione si terrà un incontro con la collezionista Marica Croce (cui fa capo l’associazione no profit e centro studi DARPS – Donne Arte Pensiero Società), le curatrici e gli artisti in mostra.
Però sembrano attraversare agilmente i secoli e arrivare sino a noi con un contenuto, la cui portata sa affatto di baroccamente antico; anzi, mi paiono, a rileggerle, incredibilmente contemporanee. Proprio come il titolo che Veronica Montanino ha scelto per la sua opera: Wunderkammer, la Stanza delle Meraviglie. Un dispositivo visivo che richiama gli ambienti privati, occupati da collezioni stupefacenti di oggetti, reperti e curiosità d’ogni tipo, provenienti da ogni parte del mondo, allestiti da donne e uomini d’ingegno, tra il XVI e il XVII secolo. Cose sorprendenti, che sollecitavano la fantasia e proseguivano il disegno intrapreso dalla natura su percorsi inattesi.
In collaborazione con Comenius 3 e con l'Università di Helsinki, il progetto di recupero patrimoniale si è allargato ulteriormente. La classe IV a a.a. 2002/2003, che ha aderito al progetto Neothemi ICT Communication and Culture, ha iniziato a condurre dapprima la realizzazione del proprio padiglione di un museo virtuale, quindi è intervenuta direttamente sul monumento reale, allestendo una mostra di opere dei ragazzi, coadiuvati dalla presenza dell'artista Veronica Montanino. Questo piccolo saggio è il resoconto di quell'avventura culturale.