Pazzano | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Calabria | |
Territorio | Costa dei Gelsomini | |
Altitudine | 460 m s.l.m. | |
Superficie | 15,57 km² | |
Abitanti | 521 (2016) | |
Nome abitanti | Pazzanesi | |
Prefisso tel | +39 0964 | |
CAP | 89040 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Giuseppe | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Pazzano è una città della Calabria.
Da sapere
[modifica]Fu uno dei più grandi centri minerari di tutto il Sud Italia.
Cenni geografici
[modifica]Pazzano si trova tra il Monte Stella e il Monte Consolino e a 15km dal Mar Jonio. Dista circa 150 km da Reggio Calabria e 75 km da Catanzaro. Confina con i comuni di Bivongi e Stilo.
Cenni storici
[modifica]Nel periodo romano fu istituita tra Pazzano e Stilo una colonia per i damnata ad metalla, ovvero i condannati ai lavori forzati nelle miniere.
L'origine del paese è legata infatti all'estrazione dei minerali di ferro per lo più di limonite e pirite, attività che ha dato origine a un villaggio di minatori in età normanna (come attesta un documento del 1094). La materia prima fornita dalle miniere si ricollega al sorgere nella zona di alcuni rudimentali forni per la fusione del ferro. Da antichi documenti risulta che un tempo Pazzano (o meglio il casale di Pezzano, come veniva chiamato) faceva parte della Contea di Stilo insieme con Guardavalle, Stignano, Camini e Riace.
Da 1231, con la promulgazione della Costituzioni di Melfi entra a far parte amministrativamente del Giustizierato di Calabria Ulteriore.
Si sa inoltre che dal 1325 vi era un prete, che dipendeva dalla diocesi di Squillace, che si occupava della cura delle anime.
Nel 1783 vi fu un grave terremoto nella zona che abbassò drasticamente il numero della popolazione (per la precisione a 857 abitanti) con un danno del valore di 20.000 ducati, ma nessun morto.
Nel 1796, il Dizionario geografico-istorico-fisico del Regno di Napoli definisce Pazzano come casale regio di Stilo della provincia di Catanzaro di 1015 abitanti e facente parte della diocesi di Squillace. Si annota la presenza di una parrocchia e della Chiesa del San Salvatore e della Chiesa del Carmine. L'economia era basata sulla frutticoltura (fichi d'India), vino, olio, gelsi per seta e allevamento.
Durante il Regno di Napoli e per tutta la durata del Regno delle Due Sicilie, con la legge 132 del 1806 varata l'8 agosto di quell'anno da Giuseppe Bonaparte Pazzano, in quanto casale di Stilo, amministrativamente fa parte del Distretto di Gerace e del Circondario di Stilo.
Pazzano nel 1811, durante il periodo francese divenne comune autonomo ad opera del commissario Masci che suddivise la contea di Stilo. Il primo sindaco del paese fu Giuseppe Certomà. L'estrazione del materiale minerario continuò fino ai primi decenni della seconda metà dell'Ottocento all'interno del polo siderurgico di Mongiana, quando cadde la dinastia Borbonica e si insediò il nuovo governo d'Italia, il quale privilegiò le attività industriali del Nord, spingendo all'emigrazione anche degli abitanti di Pazzano. Ai tempi del Regno delle Due Sicilie Pazzano era uno dei più importanti centri minerari che rifornivano tutto il Mezzogiorno con 25 miniere.
Col Decreto Rattazzi, dal 1860 al 1927 amministrativamente il paese rientra nel circondario di Gerace e nel mandamento X di Stilo. Successivamente con l'abolizione dei circondari farà solo parte della Provincia di Reggio Calabria (già esistente).
L'8 marzo del 1917 il comune dà in concessione le miniere per 50 anni al Cavaliere Alessandro Casini, al quale subentrò il 28 aprile del 1921 la società genovese Miniera di Pazzano. Quest'ultima concesse in subappalto le miniere alla Montecatini per circa un anno, ma con lo scadere del contratto, la Montecatini abbandonò tutto. In seguito si tentò di riaprire le miniere, ma senza esito.
Come orientarsi
[modifica]Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]L'aeroporto più vicino è quello di Lamezia Terme.
In auto
[modifica]Si raggiunge dalla Strada Statale 106, e prendendo la strada provinciale 9 (Ex. SS110) all'altezza di Monasterace marina.
In treno
[modifica]La città è servita dalla stazione RFI Monasterace-Stilo, che si trova a Monasterace ed è servita da treni regionali per Reggio Calabria e Catanzaro (Catanzaro Lido) ed Intercity per Taranto. Da lì va preso un autobus delle linee Federico.
In autobus
[modifica]Le due linee che servono Pazzano sono la linea Mangiatorella - Locri e la linea Reggio Calabria - Catanzaro.
Come spostarsi
[modifica]Pazzano è visitabile a piedi ma per girare anche nei paesi limitrofi è meglio dotarsi di un auto a noleggio all'aeroporto di Lamezia Terme. Se si farà solo una vacanza di mare basterà usare l'autobus per spostarsi.
Con mezzi pubblici
[modifica]Le due linee di autobous che servono Pazzano sono la linea Mangiatorella - Locri e la linea Reggio Calabria - Catanzaro.
Cosa vedere
[modifica]Architetture religiose
[modifica]Pazzano ha nel centro del paese la Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo, mentre sulla cima del Monte Stella c'è l'eremo di Santa Maria della Stella, una grotta abitata da monaci cristiano-ortodossi fin dal medioevo e nel periodo bizantino e dal XIV secolo come santuario cattolico.
- 1 Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo (Chiesa matrice).
- 2 Eremo di Santa Maria della Stella (Chiesa matrice).
Eventi e feste
[modifica]- Festa del Santissimo Salvatore. agosto.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Dove alloggiare
[modifica]Sicurezza
[modifica]Come restare in contatto
[modifica]Nei dintorni
[modifica]Itinerari
[modifica]- Sentiero di Pazzano per l'Eremo di Monte Stella — con un sentiero nel bosco si raggiunge l'Eremo di Monte Stella.