Ispica | ||
Stemma e Bandiera | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Sicilia | |
Territorio | ragusano | |
Altitudine | 170 m s.l.m. | |
Superficie | 113,75 km² | |
Abitanti | 16.312 (2019) | |
Nome abitanti | Ispicesi | |
Prefisso tel | +39 0932 | |
CAP | 97014 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | Madonna del Carmelo | |
Posizione
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Sito del turismo | ||
Sito istituzionale |
Ispica (o Spaccaforno) è una città della Sicilia.
Da sapere
[modifica]Cenni geografici
[modifica]La città di Ispica si trova su una cresta a ovest del canyon di Cava d'Ispica nel sud-est della provincia di Ragusa, a pochi chilometri dalla costa dell'entroterra.
Cenni storici
[modifica]Ispica e il cinema |
In città sono state girate diverse scene di film, tra cui Andiamo a quel paese di Ficarra e Picone, delle scene della fiction il Commissario Montalbano (soprattutto presso il loggiato del Sinatra), ma soprattutto il film Divorzio all'italiana di Pietro Germi con Marcello Mastroianni del 1963. |
La regione venne popolata da Greci e Romani, i primi segni di insediamenti paleocristiani da parte dei bizantini si trovano presso Cava d'Ispica. Dopo il dominio arabo, l'insediamento fu menzionato per la prima volta dei Normanni nel 1093 come Isbacha, in una bolla papale nel 1169 si menzionò Spaccafurni.
Dopo i periodi di dominio degli Angioini degli Aragonesi, la città passò sotto il controllo della contea di Modica ad Andrea Chiaramonte e in seguito a Bernardo Cabrera. Nel 1453 Ispica passò ad Antonio Caruso di Noto, come dote di sua figlia qualche decennio dopo a Francesco II Statella, i Conti di Statella rimasero sovrani della città fino alla fine del dominio feudale nel 1812.
L'insediamento, originariamente situato sul pendio di Cava d'Ispica, fu gravemente colpito dal terremoto del 1693 e ricostruito secondo i moderni principi urbanistici del barocco siciliano su un terreno relativamente piatto sull'altopiano della città di oggi.
Come parte dell'italianizzazione dei nomi dei luoghi sotto il regime fascista, Spaccaforno fece richiesta nel 1934, che fu accolta nel 1935 rinominandola in Ispica.
Come orientarsi
[modifica]Il 1 Corso Umberto I, la 2 Via Vittorio Veneto e la 3 Piazza Unità d'Italia sono in direzione ovest-est di fronte alla Chiesa Madre, dall'altra parte la 4 Via Roma continua verso est.
Frazioni
[modifica]Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- 1 Aeroporto di Comiso (Aeroporto Pio La Torre, IATA: CIY), ☎ +39 0932 961467, info@aeroportodicomiso.eu. Aeroporto convertito per uso civile, ha iniziato le operazioni di volo nel 2013 ed è servito da alcuni vettori a basso costo.
- 2 Aeroporto di Catania (Aeroporto di Catania Fontanarossa "Vincenzo Bellini". IATA: CTA), Via Fontanarossa, 20, Fontanarossa, ☎ +39 0957239111. 00:00-24:00. Aeroporto per voli nazionali e internazionali.
In auto
[modifica]Dall'autostrada Messina - Siracusa, che attualmente termina a Rosolini e proseguirà fino a Gela, Ispica si trova lungo la . Da sud la città è collegata tramite fino a Pozzallo e in direzione di S. Maria del Focallo tramite e proseguendo fino a Capo Passero.
In nave
[modifica]- 3 Porto di Pozzallo. Il Porto di Pozzallo viene utilizzato perlopiù per scopi commerciali, ma effettua anche collegamenti giornalieri con Malta tramite traghetto della Virtu Ferries Limited. Le tariffe subiscono variazioni stagionali ed è previsto anche il trasporto auto.
In treno
[modifica]- 4 Stazione di Ispica (la stazione si trova fuori dalla città vicino alla ). I collegamenti ferroviari esistono solo da Siracusa, la linea Siracusa - Gela - Canicattì passa da Ispica, Ragusa e Modica.
In autobus
[modifica]I collegamenti con autobus sono assicurati nel Ragusano dall'AST con sede centrale nella vicina Modica.
Come spostarsi
[modifica]La città può essere esplorata a piedi e c'è anche un autobus locale. Si consiglia vivamente un'auto o uno scooter privato per raggiungere i vari siti di Cava d'Ispica.
Cosa vedere
[modifica]Chiese ed edifici religiosi
[modifica]- 1 Chiesa madre di San Bartolomeo, Piazza dell'Unità d'Italia, ☎ +39 0932 950531. Lun-Dom 10:30-12:00 e 16:30-18:30. Questa chiesa risale al XVIII-XIX secolo anche se è stata costruita in stile nel tardo barocco.
- 2 Basilica di Santa Maria Maggiore, Piazza Santa Maria Maggiore, ☎ +39 0932 951132. Lun-Dom 9:00 – 12:00 e 15:00 – 18:00. Nella chiesa è contenuta la venerata statua del Santissimo Cristo alla Colonna (Cristo legato a un pilastro), proveniente dalla chiesa nell'antica Spaccaforno distrutta dal terremoto. Costruita sotto l'architetto Rosario Gagliardi di Noto, i lavori di costruzione continuarono fino a quando un altro terremoto nel 1727 fece crollare la navata destra e il tetto. L'edificio potrebbe essere stato consacrato solo nel 1763. Nel frattempo, la costruzione della sala semicircolare a colonne, ispirata a quella della Basilica di San Pietro, proseguì sotto Vincenzo Sinatra. Il marchese Francesco Saverio Statella commissionò al pittore palermitano Olivio Sozzi, che purtroppo morì nel 1765 dopo essere caduto da un'impalcatura e non fu quindi in grado di completare l'opera.
- 3 Basilica della Santissima Annunziata, Via Verdi, 401, ☎ +39 3333955150. Lun-Dom 9:00 – 12:00 e 16:00 – 20:00. Fu costruita dopo il 1705 in sostituzione di una chiesa omonima nella vecchia Spaccaforno, all'interno sono presenti degli stucchi in parte in stile rococò. Vale la pena ricordare due dipinti del 1550 circa e una scultura di Cristo sulla croce di Guarino di Noto. Nel 1869 parte della facciata è crollata come parte dei lavori di ristrutturazione, ci vollero anni per riparare il danno. Le campane del primo campanile sul retro della chiesa erano apparentemente difficili da udire, tanto che esso fu demolito e sostituito dal nuovo campanile nel 1954.
- 4 Chiesa Madonna del Monte Carmelo (chiesa del Carmine), Piazza Statella, 6, ☎ +39 0932 951585. 9:00-12:00 e 16:00-19:00. La chiesa e il monastero carmelitano risalgono al 1534, il monastero fu ampliato, ma dovette essere ricostruito nella sua forma attuale dopo il devastante terremoto del 1693.
- 5 Santa Maria del Gesù (Convento del Gesù), Via Roma, 116, ☎ +39 0932 951020. Questo ex convento gesuita domina la valle di Cava d'Ispica. È facilmente visibile dalla strada quando si giunge da nord.
- 6 Chiesa S. Antonio Abate, Piazza S. Antonio, 2, ☎ +39 0932 950993. Una semplice chiesa a navata unica.
Palazzi ed edifici
[modifica]- 7 Rovine del castello (Fortilitium). Fortezza medievale e sede della famiglia Statella fu distrutta dal terremoto del 1693 e non fu successivamente ricostruita, le rovine si trovano ancora nell'area dell'ingresso al Parco Archeologico.
- 8 Palazzo Bruno di Belmonte (Municipio), Corso Umberto I, 45, ☎ +39 0932 701111. Questo edificio è uno dei migliori esempi di Liberty in Sicilia. La costruzione fu commissionata da Pietro Bruno di Belmonte, che proveniva da una delle famiglie più prestigiose della città, nel 1906 dall'architetto palermitano Ernesto Basile e non fu completato a causa degli eventi della guerra, della morte della moglie e poco dopo nel 1921 del proprietario. Negli anni '70, la città di Ispica è stata in grado di acquistare l'edificio e utilizzare l'edificio come municipio.
- 9 Palazzo Antonino Bruno, Piazza Unità d'Italia. Il palazzo è stato realizzato nel primo ventennio del '900 su progetto dell´architetto Lanzerotti di Catania. L'edificio, presenta un primo ordine a bugne lisce. Il primo piano comprende una successione di balconcini sovrastati da finestre con timpano triangolare spezzato. Le balaustre dei balconcini e quelle sistemate sopra la cornice di coronamento alleggeriscono la struttura.
- 10 Torre dell'Orologio, Piazza Unità d'Italia (sul lato ovest della piazza). Insieme al mercato coperto sono un esempio di architettura razionale di epoca fascita.
- 11 Loggiato del Sinatra (Loggiato di Piazza Santa Maria Maggiore), Piazza Santa Maria Maggiore. Questo splendido loggiato semicircolare è posto di fronte alla Basilica di Santa Maria Maggiore. La sua fame è prevalentemente cinematografica in quanto compare in molti film ambientati in Sicilia nonché in alcuni episodi della serie Montalbano.
- 12 Ex mercato (centro servizi culturali del Comune), Corso Umberto I°, 34. L'ex mercato risale al 1932 ed è di stile razionalista, e nell'essenzialità delle sue forme risulta equilibrato e armonico. I vari ambienti sono distribuiti attorno a un loggiato con colonne. Una sala ospita opere dello scultore Salvo Monica, un artista ispicese contemporaneo. Oggi ospita il centro servizi culturali del Comune.
Fuori dal centro abitato
[modifica]- 13 Catacombe San Marco (Lungo le ultime propaggini della Cava d'Ispica, oltre la fonte Favara. Si accede tramite una proprietà privata). accesso libero. Le catacombe San Marco, datate tra il IV e il V secolo d.C., è un importante sito archeologico che testimonia la presenza cristiana nel territorio in epoca tardo romana. Al suo interno si contano quasi 500 loculi.
- 14 Parco archeologico della forza, ☎ +39 0932952608. 2 € intero, 1€ ridotto (apr 2020). Chiuso al pubblico per l'esecuzione dei lavori di riqualificazione e valorizzazione. Questo parco si trova nella parte meridionale di Cava d'Ispica ed è costituito da insediamenti rupestri, chiese e tombe all'interno del canyon. Per dettagli vedi la voce Cava d'Ispica.
- 15 Pantano Longarini. Con il vicino Pantano Bruno, sono dei laghi d'acqua salmastra separati dal mare solo da dune di sabbia. Questi luoghi sono habitat di diverse specie di uccelli che vi nidificano e sostano periodicamente. Gli stagni erano usati come porto nei tempi antichi, vi è stata scoperta anche una nave del periodo bizantino.
Eventi e feste
[modifica]- Festa della "patena", basilica di Santa Maria Maggiore. martedì che precede l'inizio della Quaresima. La "patena" è l'aureola d'argento posta sopra la testa della statua lignea del Cristo flagellato alla colonna, dove sono incastonate le reliquie della santa Croce.
- Festa di san Giuseppe, Chiesa di san Giuseppe. domenica successiva al 19 marzo.
- Settimana Santa (Riti della Settimana santa di Ispica). Il Giovedì santo si svolge la "festa dei Cavari", che inizia alle due di notte con la via Crucis; questa parte dalla chiesa rupestre di Santa Maria della Cava e termina nella basilica di Santa Maria Maggiore, dove vengono aperte improvvisamente le porte e inizia il pellegrinaggio all'altare del Santissimo Cristo alla colonna che verrà portato in processione nel pomeriggio dopo la solenne messa.
Il Venerdì santo i "nunziatari" portano in processione la statua del Santissimo Cristo con la croce: nella mattinata inizia la cerimonia nella chiesa della Santissima Annunziata con l'apertura delle porte e la processione si svolge poi nel pomeriggio con la caratteristica cavalleria romana, toccando tutte le vie della città. Passando davanti alla chiesa di Santa Maria Maggiore, si ha l'incontro tra il Cristo e l'Addolorata. Dopo questo momento di commozione popolare la processione del Cristo continua il suo percorso concludendosi poi con il rientro in basilica e lo svolgimento dei tradizionali giri nelle navate della basilica stessa.
Nella Domenica di Pasqua avviene il tradizionale incontro tra il Cristo risorto della basilica della Santissima Annunziata con la Madonna della chiesa madre San Bartolomeo. Momento di forte emozione è quando i "nunziatari" portano il Cristo risorto incontro alla Madre correndo lungo il Corso Garibaldi. Dopo l'incontro e i tre inchini di omaggio la statua viene portata in Chiesa Madre. Da qui la sera verrà ripresa dai "nunziatari" che in processione la riporteranno in Basilica. - Festa di sant'Antonio da Padova, chiesa di Santa Maria del Gesù. 13 giugno.
- Festa della Madonna delle Grazie, Chiesa della Madonna delle Grazie. prima domenica di luglio.
- Festa della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, Chiesa della Madonna del Carmine. domenica successiva al 16 luglio. Festa patronale
- Zagara e rais. fine luglio. manifestazione culturale su scambio e integrazione con i paesi mediterranei.
- Palio dell'Assunta. prima metà di agosto. Giochi di squadra in acqua.
- Festa dell'Assunzione, chiesa di Santa Maria Maggiore. 15 agosto. Con la processione del simulacro e la partecipazione di "confrati" e "fazzoletti rossi". La festa prosegue la sera con uno spettacolo musicale e fuochi d'artificio.
- Festa di santa Lucia, chiesa di Sant'Antonio. 13 dicembre.
- Presepe vivente, Parco della Forza. Natale.
Cosa fare
[modifica]- Fare il bagno a Santa Maria del Focallo. Questa frazione posta sulla costa meridionale della Sicilia è un ottimo luogo per fare il bagno. Nel 2011 ha ricevuto la bandiera blu e nel 2015 quella verde per essere considerata una spiaggia a misura di bambino.
- 1 Punta Castellazzo. Con i resti di un edificio militare abbandonato e pittoresche strutture rocciose, anche le vicine spiagge balneari sono un ottimo posto dove fare il bagno.
- 2 Punta Cirica (Cozzo Ciriga). Spiaggia con faraglioni. Di fronte alla spiaggia sono visibili l'Isola dei porri e lo scoglio Iannuzzo.
- Spiaggia di Santa Maria del Focallo
- Punta Cirica
- Scoglio Iannuzzo
I dintorni di Ispica offrono molte possibilità di giri in bicicletta seguendo vari itinerari che vanno dal mare ai monti Iblei.
Acquisti
[modifica]- 1 CONAD Superstore, Contrada Garzalla, ☎ +39 0932 700093.
Come divertirsi
[modifica]- 1 Soda Thanks, Santa Maria del Focallo, info@sodathanks.com. 10€ - 30€. 08:00-00:00. Il Soda Thanks offre ai suoi visitatori un'ottima vista sul mediterraneo, offre anche il servizio per bagnanti, ombrelloni e WiFi in spiaggia. Tra l'altro puoi anche concederti un pranzo, una colazione o un ricco aperitivo
Dove mangiare
[modifica]La Carota Novella d'Ispica è stata posta sotto la protezione dell'UE a livello locale nel 2011 ed è uno dei prodotti locali da provare.
Prezzi modici
[modifica]- 1 See You bar, Piazza dell'Unità d'Italia, 1, ☎ +39 331 990 1824.
Prezzi medi
[modifica]- 2 Bella Napoli, Via Galliano, 22, ☎ +39 0932 793286.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Palazzo Gambuzza, Via Meli, 6.
- 2 Villa Principe di Belmonte Hotel, C.da Crocefia.
Sicurezza
[modifica]Come il resto della Sicilia sudorientale, la zona è sicura ma vanno mantenute le consuete cautele: nessun oggetto di valore lasciato nell'auto e nessun portafoglio a vista...
Non esiste un ospedale a Ispica, gli ospedali più vicini sono a Modica e Avola.
Come restare in contatto
[modifica]Tenersi informati
[modifica]Nei dintorni
[modifica]Itinerari
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