Vai al contenuto

Libro di Zaccaria

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Antico Testamento
Torah o Pentateuco:

Profeti anteriori:

Profeti posteriori - maggiori:

Profeti posteriori - minori:

Ketuvim:

Meghillot:
Deuterocanonici:

Libro di Zaccaria, testo contenuto nella Bibbia ebraica e cristiana, attribuito al profeta Zaccaria.

Zaccaria in una miniatura del XIII sec.

Nell'ottavo mese dell'anno secondo del regno di Dario, fu rivolta questa parola del Signore al profeta Zaccaria figlio di Barachia, figlio di Iddò: "Il Signore si è molto sdegnato contro i vostri padri. Tu dunque riferirai loro: Così parla il Signore degli eserciti: Convertitevi a me – oracolo del Signore degli eserciti – e io mi rivolgerò a voi, dice il Signore degli eserciti. Non siate come i vostri padri, ai quali i profeti di un tempo andavan gridando: Dice il Signore degli eserciti: Tornate indietro dal vostro cammino perverso e dalle vostre opere malvagie. Ma essi non vollero ascoltare e non mi prestarono attenzione, dice il Signore. Dove sono i vostri padri? I profeti forse vivranno sempre? Le parole e i decreti che io avevo comunicato ai miei servi, i profeti, non si sono forse adempiuti sui padri vostri? Essi si sono convertiti e hanno detto: Quanto il Signore degli eserciti ci aveva minacciato a causa dei nostri traviamenti e delle nostre colpe, l'ha eseguito sopra di noi".
[La sacra Bibbia, edizione CEI, 1974]

Citazioni

[modifica]
  • Gerusalemme sarà priva di mura, per la moltitudine di uomini e di animali che dovrà accogliere. Io stesso – parola del Signore – le farò da muro di fuoco all'intorno e sarò una gloria in mezzo ad essa. (2, 8 – 9; 1974)
  • Poi mi fece vedere il sommo sacerdote Giosuè, ritto davanti all'angelo del Signore, e Satana era alla sua destra per accusarlo. L'angelo del Signore disse a Satana: «Ti rimprovera il Signore, o Satana! Ti rimprovera il Signore che ha eletto Gerusalemme! Non è forse costui un tizzone sottratto al fuoco?». (3, 1 – 2; 2008)
  • Questa è la parola del Signore a Zorobabele: Non con la potenza né con la forza, ma con il mio spirito, dice il Signore degli eserciti! Chi sei tu, o grande monte? Davanti a Zorobabele diventa pianura! Egli estrarrà la pietra, quella del vertice, fra le acclamazioni: Quanto è bella! (4, 6 – 7; 1974)
  • Le mani di Zorobabele hanno fondato questa casa: le sue mani la compiranno e voi saprete che il Signore degli eserciti mi ha inviato a voi. Chi oserà disprezzare il giorno di così modesti inizi? Si gioirà vedendo il filo a piombo in mano a Zorobabele. (4, 9 – 10; 1974)
  • Poi l'angelo che parlava con me si avvicinò e mi disse: "Alza gli occhi e osserva ciò che appare". E io: "Che cosa è quella?". Mi rispose: "È un'efa che avanza". Poi soggiunse: "Questa è la loro corruzione in tutta la terra". Fu quindi alzato un coperchio di piombo; ecco dentro all'efa vi era una donna. Disse: "Questa è l'empietà!". Poi la ricacciò dentro l'efa e ricoprì l'apertura con il coperchio di piombo. Alzai di nuovo gli occhi per osservare e vidi venire due donne: il vento agitava le loro ali, poiché avevano ali come quelle delle cicogne, e sollevarono l'efa fra la terra e il cielo. Domandai all'angelo che parlava con me: "Dove portano l'efa costoro?". Mi rispose: "Vanno nella terra di Sènnaar per costruirle un tempio. Appena costruito, l'efa sarà posta sopra il suo piedistallo". (5, 5 – 11; 1974)
La visione dei carri (Gustave Doré, 1866)
  • Alzai ancora gli occhi per osservare ed ecco quattro carri uscire in mezzo a due montagne e le montagne erano di bronzo. Il primo carro aveva cavalli bai, il secondo cavalli neri, il terzo cavalli bianchi e il quarto cavalli pezzati. Domandai all'angelo che parlava con me: "Che significano quelli, signor mio?". E l'angelo: "Sono i quattro venti del cielo che partono dopo essersi presentati al Signore di tutta la terra. I cavalli neri vanno verso la terra del settentrione, seguiti da quelli bianchi; i pezzati invece si dirigono verso la terra del mezzogiorno. Essi fremono di percorrere la terra". (6, 1 – 7; 1974)
  • Ecco ciò che dice il Signore degli eserciti: Praticate la giustizia e la fedeltà; esercitate la pietà e la misericordia ciascuno verso il suo prossimo. Non frodate la vedova, l'orfano, il pellegrino, il misero e nessuno nel cuore trami il male contro il proprio fratello. (7, 9 – 10; 1974)
  • Indurirono il cuore come un diamante per non udire la legge e le parole che il Signore degli eserciti rivolgeva loro mediante il suo spirito, per mezzo dei profeti del passato. Così si accese un grande sdegno da parte del Signore degli eserciti. Come al suo chiamare essi non vollero dare ascolto, così quand'essi grideranno, io non li ascolterò, dice il Signore degli eserciti. (7, 12 – 13; 1974)
  • Come foste oggetto di maledizione fra le genti, o casa di Giuda e d'Israele, così quando vi avrò salvati, diverrete una benedizione. Non temete dunque: riprendano forza le vostre mani. (8, 13; 1974)
  • Come decisi di affliggervi quando i vostri padri mi provocarono all'ira – dice il Signore degli eserciti – e non mi lasciai commuovere, così invece mi darò premura in questi giorni di fare del bene a Gerusalemme e alla casa di Giuda; non temete. Ecco ciò che voi dovrete fare: parlate con sincerità ciascuno con il suo prossimo; veraci e sereni siano i giudizi che terrete alle porte delle vostre città. Nessuno trami nel cuore il male contro il proprio fratello; non amate il giuramento falso, poiché io detesto tutto questo. (8, 14 – 17; 1974)
Zaccaria (J. Tissot, 1896-1902)
  • Tiro si è costruita una fortezza | e vi ha accumulato argento come polvere | e oro come fango delle strade. | Ecco, il Signore se ne impossesserà, | sprofonderà nel mare le sue ricchezze | ed essa sarà divorata dal fuoco. | Ascalòna vedrà e ne sarà spaventata, | Gaza sarà in grandi dolori, | come anche Ekròn, | perché svanirà la sua fiducia; | scomparirà il re da Gaza | e Ascalòna rimarrà disabitata. (9, 3 – 5; 1974)
  • Bastardi dimoreranno in Asdòd, | abbatterò l'orgoglio del Filisteo. | Toglierò il sangue dalla sua bocca | e i suoi abomini dai suoi denti. | Diventerà anche lui un resto per il nostro Dio, | sarà come una famiglia in Giuda | ed Ekròn sarà simile al Gebuseo. (9, 6 – 7; 1974)
  • Esulta grandemente, figlia di Sion, | giubila, figlia di Gerusalemme! | Ecco, a te viene il tuo re. | Egli è giusto e vittorioso, | umile, cavalca un asino, | un puledro figlio d'asina.[1] | Farà sparire il carro da guerra da Èfraim | e il cavallo da Gerusalemme, | l'arco di guerra sarà spezzato, | annuncerà la pace alle nazioni, | il suo dominio sarà da mare a mare | e dal Fiume fino ai confini della terra. | Quanto a te, per il sangue dell'alleanza con te, | estrarrò i tuoi prigionieri dal pozzo senz'acqua. | Ritornate alla cittadella, prigionieri della speranza! (9, 9 – 12; 2008)
  • Apri, Libano, le tue porte, | e il fuoco divori i tuoi cedri. | Urla, cipresso, perché il cedro è caduto, | gli splendidi alberi sono distrutti. (11, 1 – 2; 1974)
  • Ecco, io farò di Gerusalemme come una coppa che dà le vertigini a tutti i popoli vicini [...]. In quel giorno io farò di Gerusalemme come una pietra pesante per tutti i popoli: quanti vorranno sollevarla ne resteranno graffiati; contro di essa si raduneranno tutte le nazioni della terra. (12, 2 – 3; 2008)
  • Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a colui che hanno trafitto. Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo piangeranno come si piange il primogenito.[2] (12, 10; 1974)
  • Insorgi, spada, contro il mio pastore, | contro colui che è mio compagno. | Oracolo del Signore degli eserciti. | Percuoti il pastore e sia disperso il gregge,[3] | allora volgerò la mano sopra i deboli. (13, 7; 1974)
  • Verrà allora il Signore mio Dio e con lui tutti i suoi santi. In quel giorno, non vi sarà né luce né freddo, né gelo: sarà un unico giorno, il Signore lo conosce; non ci sarà né giorno né notte; verso sera risplenderà la luce. In quel giorno acque vive sgorgheranno da Gerusalemme e scenderanno parte verso il mare orientale, parte verso il Mar Mediterraneo, sempre, estate e inverno. Il Signore sarà re di tutta la terra e ci sarà il Signore soltanto, e soltanto il suo nome. (14, 5 – 9; 1974)

In quel tempo anche sopra i sonagli dei cavalli si troverà scritto: "Sacro al Signore", e le caldaie nel tempio del Signore saranno come i bacini che sono davanti all'altare. Anzi, tutte le caldaie di Gerusalemme e di Giuda saranno sacre al Signore, re degli eserciti; quanti vorranno sacrificare verranno e le adopereranno per cuocere le carni. In quel giorno non vi sarà neppure un Cananeo nella casa del Signore degli eserciti.

[La sacra Bibbia, edizione CEI, 1974]

Citazioni sul Libro di Zaccaria

[modifica]

Note

[modifica]
  1. Cfr. Vangelo secondo Matteo: «Dite alla figlia di Sion: | Ecco, il tuo re viene a te | mite, seduto su un'asina, | con un puledro figlio di bestia da soma».
  2. La tradizione cristiana ha visto nel "trafitto" una prefigurazione di Gesù.
  3. Cfr. Vangelo secondo Matteo: «Percuoterò il pastore | e saranno disperse le pecore del gregge».

Bibliografia

[modifica]

Altri progetti

[modifica]