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LD50

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LD50 in scala logaritmica

Citazioni sul DL50 (in inglese LD50).

  • Il più noto test di tossicità acuta è il DL50. DL50 sta per «dose letale al 50 per cento» – si riferisce cioè alla quantità di sostanza che ucciderà la metà degli animali dell'esperimento. Per arrivare a calcolare questa dose, vengono avvelenati dei gruppi campione di animali. Normalmente, prima di arrivare al punto in cui la metà di essi muore, gli animali si ammalano tutti gravemente e soffrono in modo evidente. Anche nel caso di sostanze relativamente innocue è considerata buona prassi individuare la concentrazione che farà morire metà degli animali; di conseguenza la sostanza deve esser fatta loro ingerire forzatamente in dosi enormi, e la morte può essere provocata semplicemente dalla grande quantità o dall'elevata concentrazione somministrate. Tutto ciò non ha alcuna attinenza con le circostanze in cui gli umani useranno il prodotto. Dal momento che lo scopo di questi esperimenti è proprio quello di misurare la quantità di sostanza che avvelenerà a morte la metà del campione, agli animali agonizzanti non vengono risparmiate sofferenze con una morte rapida, per timore di produrre risultati inesatti. (Peter Singer)
  • La sommaria e crudele procedura consiste nel determinare il dosaggio al quale il 50% degli animali sperimentati sopravvive e il 50% muore. Pressoché per definizione si stabilisce un livello di dosaggio al quale gli animali si ammalano, indugiando in maggioranza in uno stato prossimo alla morte prima di soccombere o di sopravvivere. [...] Non ci vuole molta fantasia per capire che ci deve essere sofferenza, per esempio, nella forzata alimentazione di cani con grandi e letali quantità di nuove polveri medicinali per lo stomaco o di sostanze per purificare l'alito. (Richard Ryder)
  • Le differenze nelle reazioni alle sostanze tossiche variano considerevolmente tra le specie, cosicché il valore di questi esperimenti è molto dubbio. [...] L'LD50 è sperimentato su diverse specie per volta. Le specie tradizionali sono i topi, i conigli, i cani (di solito i beagles) e le scimmie. Studi prolungati sulla tossicità consistono in dosi multiple estese a settimane o anni. Come ha scritto il dottor S.B. Baker: «Sono da tempo immemorabile la base degli studi di tossicologia. In pratica non servono a niente e costano cari». (Richard Ryder)

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