Coordinate: 50°29′35.45″N 4°27′19.54″W

Trethevy Quoit

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Trethevy Quoit
Utilizzosepoltura
EpocaNeolitico
Localizzazione
StatoRegno Unito (bandiera) Regno Unito
DistrettoCaradon
Dimensioni
Altezza3 m
Scavi
Data scoperta1584
Amministrazione
EnteCornwall Heritage Trust
Visitabile
Sito webwww.english-heritage.org.uk/visit/places/trethevy-quoit/
Mappa di localizzazione
Map
Trethevy Quoit
Trethevy Quoit in un'illustrazione di William Copeland Borlase del 1872

Trethevy Quoit ("quoit/dolmen[1] di Trethevy"; in lingua cornica: Koyt Tredhewi), nota localmente come "The Giants House"[2][3][4][5][6][7], è una camera di sepoltura preistorica situata nei pressi del villaggio inglese di Trethevy, nella parrocchia civile di St Cleer, in Cornovaglia, e risalente ad un periodo compreso probabilmente tra il 3700 e il 2500 a.C.[2][3][8][9][10][11] (Neolitico). È uno dei dolmen meglio conservati della Gran Bretagna.[3][11]

La tomba originale aveva probabilmente un diametro di 6,5 metri.[2]

Il sito venne descritto per la prima volta nel 1584 dall'antiquario John Norden, geometra della regina Elisabetta I[2][5][10][12], che definì il dolmen "una piccola casa su una collina tra i campi formata da pietre massicce".[5][10] La testimonianza di Norden con tanto di disegno del sito venne inserita nel manoscritto Speculi Britanniae pars, or a topographical and historical description of Cornwall, by the perambulacion, view and delineacion of John Norden, presentato da Norden nel 1604 a re Giacomo I, manoscritto che fu tuttavia pubblicato soltanto nel 1728[12], molti anni dopo la morte dell'autore[2][12] e che fu acquistato dal British Museum nel 1753.[12]

In seguito, nel corso del XIX secolo, vennero effettuati i primi scavi attorno al sito, che però non riportarono alla luce alcun reperto.[6]

Nel 2016 il sito venne acquisito dal Cornwall Heritage Trust[7][11] e nel 2017, il dolmen venne ritenuto un monumento a rischio a causa dell'erosione del terreno e dai lavori nei campi circostanti.[6][7][11]

Trevethy Quoit si trova su un promontorio della brughiera di Bodmin, che si affaccia sulla confluenza di vari corsi d'acqua che scorrono a sud del fiume Seaton, tra i villaggi di Darite e Tremar.[7][10][11]

Il dolmen è costituito da sette pietre[4] alte circa 3 metri[3][4] e ha una dimensione complessiva di 2x1,5 metri[4] e un peso di circa 20 tonnellate.[6] La struttura è coperta da una pietra della lunghezza di 3,7 metri.[4]

Secondo la leggenda, il dolmen sarebbe opera dei giganti (da qui il nome The Giant House, ovvero "casa dei giganti").[6] Secondo un'altra leggenda, che lo lega al ciclo arturiano, sarebbe invece stato costruito da Mago Merlino.[6]

  1. ^ quoit è un termine diffuso in Cornovaglia per indicare un dolmen
  2. ^ a b c d e (EN) Trethevy Quoit, su London Museums. URL consultato il 28 ottobre 2020.
  3. ^ a b c d (EN) Ross, David, Trethevy Quoit, su Britain Express. URL consultato il 28 ottobre 2020.
  4. ^ a b c d e Trethevy Quoit, su Stone Pages. URL consultato il 28 ottobre 2020.
  5. ^ a b c (EN) Trethevy Quoit, su Haunted Britain and Ireland. URL consultato il 28 ottobre 2020.
  6. ^ a b c d e f (EN) Whelan, Ed, The Many Legends Accounting for the Mysterious Trethevy Quoit, su Ancient Origins, 7 agosto 2020. URL consultato il 28 ottobre 2020.
  7. ^ a b c d (EN) Trethevy Quoit, su The Megalithic Portal. URL consultato il 28 ottobre 2020.
  8. ^ (EN) Trethevy Quoit, su Historic England. URL consultato il 28 ottobre 2020.
  9. ^ (EN) History of Trethevy Quoit, su English Heritage. URL consultato il 28 ottobre 2020.
  10. ^ a b c d (EN) Trethevy Quoit, su Cornwall.gov.uk. URL consultato il 28 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2020).
  11. ^ a b c d e (EN) Trethevy Quoit. A burial chamber from the late Neolithic period, su Cornwall Heritage Trust. URL consultato il 28 ottobre 2020.
  12. ^ a b c d (EN) Trethevy Quoit, su British Library. URL consultato il 28 ottobre 2020.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]