Tavenna
Tavenna comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Molise |
Provincia | Campobasso |
Amministrazione | |
Sindaco | Paolo Cirulli (lista civica Insieme per Tavenna) dal 27-5-2019 (2º mandato dal 9-6-2024) |
Territorio | |
Coordinate | 41°55′N 14°46′E |
Altitudine | 550 m s.l.m. |
Superficie | 21,97 km² |
Abitanti | 601[1] (31-12-2022) |
Densità | 27,36 ab./km² |
Comuni confinanti | Acquaviva Collecroce, Mafalda, Montenero di Bisaccia, Palata, San Felice del Molise |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 86030 |
Prefisso | 0875 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 070077 |
Cod. catastale | L069 |
Targa | CB |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona D, 1 919 GG[3] |
Nome abitanti | tavennesi |
Patrono | san Giorgio |
Giorno festivo | 23 aprile |
Cartografia | |
Posizione del comune di Tavenna nella provincia di Campobasso | |
Sito istituzionale | |
Tavenna è un comune italiano di 601 abitanti[1] della provincia di Campobasso, in Molise. Appartiene alla Comunità montana Trigno - Monte Mauro.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il toponimo di Tavenna viene citato per la prima volta nel XII secolo dal normanno Catalogus Baronum nella forma al plurale (Tavennas), ed il feudo era probabilmente all'epoca costituito da più casali sparsi nel territorio. Nelle decime dovute alla diocesi di Termoli compare nel XIII e XIV secolo con il toponimo di Tavenne.
L'abitato ebbe origine alla metà del XVI secolo dall'insediamento di popolazioni slave con le quali gli Aragonesi intendevano popolare il territorio, precedentemente disabitato.
In lingua slava il toponimo era "Tàvela", mentre nei documenti del XVII secolo[4] è nominato come "Casale Taberna" ovvero "Casale di Tabenna". All'origine slava della popolazione si riferisce anche l'iscrizione della chiesa parrocchiale di Santa Maria di Costantinopoli (1770-1773) che cita Illirici gens.
Alla metà del XVIII secolo dipendeva da Palata e faceva parte del Contado di Molise del Regno di Napoli.
Gli studiosi del XVIII e del XIX secolo[5] riferiscono che la parlata slava fosse ancora utilizzata ai loro tempi e anche l'etnologo Giovenale Vegezzi Ruscalla attesta l'uso presso gli anziani all'epoca del primo censimento del Regno d'Italia nel 1861: tuttavia, a partire almeno dall'inizio del XX secolo, l'uso della lingua slava risulta definitivamente abbandonato in questo centro, a differenza di San Felice del Molise, Montemitro e Acquaviva Collecroce.
In epoca successiva il paese fu interessato dal fenomeno dell'emigrazione (Argentina, Brasile e Stati Uniti).
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica n. 182 del 27 dicembre 1976.[6]
«D'azzurro, ad un ramoscello, fogliato di tre d'oro, uscente dalla punta. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo partito di giallo e di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa parrocchiale di Santa Maria di Costantinopoli (iniziata nel 1770 e completata nel 1773): conserva la data di completamento in un'iscrizione. Ad una sola navata, con decorazioni a stucco, comprende quattro altari oltre all'altare maggiore (dedicati a santa Maria del Rosario, al Corpo di Cristo, a san Giovanni Evangelista e a sant'Antonio da Padova).
- Convento di San Pietro di Montelateglia: monastero benedettino sorto nell'VIII secolo con monaci probabilmente provenienti dall'abbazia di Montecassino e ricostruito nell'XI secolo, forse in seguito ad un terremoto. Ebbe importanza nel XIV secolo, ma decadde in seguito e il villaggio che vi era sorto venne distrutto dal terremoto del 1688.
- Chiesa dell'Incoronata: finita di edificare ed inaugurata nel 1707, apparteneva alla famiglia Drusco. Si conservano le tele che ornavano gli stalli del coro, statue in legno di San Vito e di San Luca e cornici barocche.
- Cappella di San Nicola: piccola chiesetta costruita tra il 1885 ed il 1901 (anno della sua inaugurazione). Dedicata a San Nicola di Bari, vi si svolge la veglia di preghiera la notte tra il 10 e 11 maggio.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[7]
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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2 luglio 1985 | 23 giugno 1990 | Elio Mancini | Democrazia Cristiana | Sindaco | [8] |
23 giugno 1990 | 24 aprile 1995 | Mario Soriano | lista civica | Sindaco | [8] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Barbara Minelli | Alleanza Nazionale | Sindaco | [8] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Barbara Minelli | lista civica | Sindaco | [8] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Fulvio Dei Risi | lista civica | Sindaco | [8] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Leonardo Del Gesso | lista civica | Sindaco | [8] |
26 maggio 2014 | 26 maggio 2019 | Simone Spadanuda | lista civica Tavenna nel cuore | Sindaco | [8] |
27 maggio 2019 | 9 giugno 2024 | Paolo Cirulli | lista civica Insieme per Tavenna | Sindaco | [8] |
9 giugno 2024 | in carica | Paolo Cirulli | lista civica Insieme per Tavenna | Sindaco | [8] |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ "Numerazione del Regno" deI 1608 e registri parrocchiali del 1656
- ^ Giovanni Maria Galanti, Scritti sul Molise, I, Descrizione del Contado di Molise, edizione a cura di F. Barra, Napoli, Società Editrice Napoletana, 1987; Giuseppe Del Re, Cronisti e scrittori sincroni della dominazione normanna nel Regno di Puglia e Sicilia, Napoli 1845 (ristampa Arnaldo Forni Editore, 1976).
- ^ Tavenna, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 22 dicembre 2022.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Biagio D'Agostino, Termoli e la diocesi, 1977, pp. 257–259.
- Tavenna dalle origini alla grande guerra, Antonio Crecchia 2006.
- Tavenna Ottobre 1943, Antonio Crecchia.
- Antonio Sammartino / Ivo Marinović / Baldo Šutić, 'Radici - Croati del Biokovo e della Bassa Narenta in Italia', 2015.
Dati di archivio
[modifica | modifica wikitesto]- Memorie di monsignor Tomaso Giannelli (vescovo di Termoli dal 1753 al 1768).
- Memorie di don Francesco Iurescia (parroco dal 1901 al 1950).
- Tavenna dalle origini alla grande guerra, Antonio Crecchia 2006.
- Tavenna Ottobre 1943, Antonio Crecchia.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tavenna
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.tavenna.cb.it.
- Tavénna, su sapere.it, De Agostini.