Shaabi
Shaabi (Arabo egiziano: شعبي, tradotto: Shaʻbī, pronunciato: [ˈʃæʕbi]) è un genere musicale egiziano. È una forma di musica popolare della classe lavoratrice che si è evoluta dal baladi nella seconda metà del XX secolo.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Shaabi significa "del popolo". Nacque al Cairo negli anni '70, come una nuova forma di musica urbana che esprimeva le difficoltà e le frustrazioni della moderna vita egiziana.[1] I testi dello Shaabi possono essere sia intensamente politici che pieni di umorismo e doppi sensi. A causa della sua natura di musica di strada e di una diffusa indifferenza nei confronti della legge sul copyright tra gli egiziani, lo Shaabi oggi è principalmente distribuito su nastri e CD piratati.
Il primo cantante shaabi a diventare famoso fu Ahmed Adaweyah, il cui primo album nel 1972 vendette un milione di copie.[1] Come molti cantanti shaabi, Adaweyah era famoso per il suo mawwal. Più di recente, Shaaban Abdel Rahim è diventato famoso nel 2000 con la controversa Ana Bakra Israel (Odio Israele) ed è rimasto un eroe della classe operaia a causa di una serie di successi politici populisti.
Altri cantanti famosi nel genere shaabi comprendono Saad al-Soghayer, Amina e Abdelbaset Hamouda. Un altro cantante degno di nota è Hakim, che proviene dalla classe media a differenza della maggior parte dei cantanti shaabi e il cui marchio commerciale di shaabi-pop di successo commerciale è generalmente allegro e apolitico.
Mahraganat
[modifica | modifica wikitesto]Il più recente nuovo sviluppo uscito dalla scena Shaabi del Cairo è la musica "mahraganat" ('festivals' in arabo مهرجانات?, pronuncia mɑh.ɾɑ.ɡɑˈnɑːt), conosciuta anche come "electro-shaabi" in Occidente. Tuttavia gli artisti usano il mahraganat (che significa un evento grande, rumoroso, disordinato e un festival) per distinguersi dallo sha'bi.[2] Gli artisti più noti di questo genere sono Hamo Beka, Oka Wi Ortega, Sadat, Figo, Alaa 50 Cent, Shahta Karika,[3][4][5] Islam Fanta.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Andrew Hammond, Pop Culture Arab World!: Media, Arts, and Lifestyle, Santa Barbara, CA, ABC-CLIO, 2005, pp. 153–156, ISBN 978-1-85109-449-3.
- ^ Ben Hubbard, Out of Egypt’s Chaos, Musical Rebellion, in New York Times, 11 maggio 2013.
- ^ Maria Golla, “Egypt’s Mahragan: Music of the Masses.” Middle East Institute. July 7, 2015.http://www.mei.edu/content/at/egypt%E2%80%99s-mahragan-music-masses (accessed September 9, 2018)
- ^ Ali Abdel Mohsen, “A Q & A with Leading Mahraganat Singer Sadat.” Egypt Independent (April 13, 2013) http://www.egyptindependent.com/qa-leading-mahraganat-singer-sadat/ (accessed August 20, 2018)
- ^ https://www.facebook.com/OkaWiOrtega
- ^ (FR) Mathilde Doiezie, Islam Chipsy : "Notre langage musical est sauvage, brutal, bruyant", in Le Figaro, 18 dicembre 2014, ISSN 0182-5852 . URL consultato l'11 ottobre 2016.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Electro Chaabi, su Generation Bass, Generation Bass. URL consultato il 12 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2015).