Coordinate: 41°33′N 12°59′E

Sermoneta

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Sermoneta
comune
Sermoneta – Stemma
Sermoneta – Bandiera
Sermoneta – Veduta
Sermoneta – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lazio
Provincia Latina
Amministrazione
SindacoGiuseppina Giovannoli (lista civica) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate41°33′N 12°59′E
Altitudine237 m s.l.m.
Superficie45 km²
Abitanti9 971[1] (01-01-2024)
Densità221,58 ab./km²
FrazioniCarrara, Doganella, Monticchio, Pontenuovo, Sermoneta Scalo, Tufette
Comuni confinantiBassiano, Cisterna di Latina, Latina, Norma, Sezze
Altre informazioni
Cod. postale04013
Prefisso0773
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT059027
Cod. catastaleI634
TargaLT
Cl. sismicazona 3A (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 1 547 GG[3]
Nome abitantiSermonetani
Patronosan Giuseppe
Giorno festivo19 marzo
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sermoneta
Sermoneta
Sermoneta – Mappa
Sermoneta – Mappa
Posizione del comune di Sermoneta nella provincia di Latina
Sito istituzionale

Sermoneta è un comune italiano di 9 971 abitanti[1] della provincia di Latina nel Lazio.

Geografia fisica

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Panorama di Sermoneta dalla pianura
Torrione ("maschio") del Castello Caetani
Affresco della chiesa di San Michele Arcangelo

Il territorio comunale si estende tra l'Agro Pontino e i monti Lepini.

Tra le cime che si elevano, ci sono il Monte Carbolino e il Monte Furchia Vecchia.

Classificazione climatica: zona D, 1547 GR/G

Il territorio di Sermoneta fu popolato già in epoca arcaica. Nel suo territorio, nei pressi dell'attuale abbazia di Valvisciolo si pensa che sorgesse l'antica città volsca Sulmo, citata da Virgilio nell'Eneide.

Si è ipotizzato che l'espansione delle paludi pontine e le invasioni dei Saraceni abbiano spinto gli abitanti dell'antica Sulmo a trasferirsi nell'attuale Sermoneta, che viene citata con questo nome già nell'XI secolo.

Il castrum Sermineti, caduto agli inizi del XIII secolo sotto il dominio della famiglia Annibaldi, divenne possesso della famiglia Caetani: nel 1297 Pietro Caetani, conte di Caserta, l'acquistò grazie ai buoni uffici di papa Bonifacio VIII (Benedetto Caetani). I Caetani fecero di Sermoneta il centro dei loro domini nel Lazio meridionale, per via della fortunata posizione sulla via Pedemontana, arteria che aveva sostituito l'Appia nei collegamenti fra il Nord e il Sud dell'Italia. I sermonetani, per il controllo della strada e in particolare della dogana di passaggio, diedero appoggio ai Caetani nelle lotte contro la città di Ninfa e quindi contro la confinante Sezze. A questo periodo risale l'espansione del nucleo abitato medievale, molto ben conservato, in cui spiccano il Castello Caetani e la collegiata di S. Maria Assunta.

Dal 1499 al 1500 il castrum Sermineti fu sotto il dominio di papa Alessandro VI il quale, dopo averlo confiscato ai Caetani, nel 1500 ne vendette la signoria alla figlia Lucrezia Borgia. Sul finire del 1501 il dominio sul castrum fu acquistato dal figlio di lei Rodrigo d'Aragona, che per primo portò il titolo di duca di Sermoneta. Si deve a papa Alessandro VI l'ampia ristrutturazione del Castello Caetani, che assunse l'aspetto ancor oggi visibile; sotto il governo di Lucrezia Borgia fu redatto ed emanato, nel 1501, un nuovo Statuto comunale, la raccolta organica di leggi relative all'amministrazione locale edita nell'elegante codice miniato degli Statuta populi Sermonetani, che rimase in vigore fino al ritorno dei Caetani nel 1503.

In questo periodo nacque a Sermoneta il pittore Girolamo Siciolante (1521 - 1580 circa), del quale in loco si conservano tre dipinti: uno di essi proviene dall'abbazia di Valvisciolo, dove ornava l'altare maggiore; si ha anche notizia di un Giovanni Paolo da Sermoneta, pittore attivo a Cori nel 1527. A partire dal XVI secolo, con le prime opere di bonifica dell'Agro Pontino e la riapertura dell'Appia, la città iniziò un lento declino. Si pensa che abbia ospitato Leonardo da Vinci. Nel 1567 perse il titolo di capitale del ducato dei Caetani, che posero la loro sede centrale a Cisterna. Sermoneta continuò a essere una centro culturalmente vivace e a metà del Settecento diede i natali al pittore Antonio Cavallucci (Sermoneta, 1752 – Roma, 1795), che grazie al mecenatismo del duca Francesco Caetani poté formarsi a Roma.

Nel 1928 su una parte del suo territorio, in località Doganella di Ninfa, l'Opera Nazionale Combattenti pose uno dei quartieri generali per le operazioni di bonifica dell'Agro pontino. A partire dal dopoguerra, il suo centro storico ha conosciuto un pesante spopolamento a favore del suo territorio in pianura dove sono sorte le frazioni di Doganella, Tufette, Pontenuovo e Carrara ai confini con i comuni di Cisterna di Latina e Latina.

Al tempo stesso ha conosciuto una notevole espansione turistica che ha come meta l'antico e ben conservato borgo antico, sede di numerose manifestazioni culturali e il vicino giardino di Ninfa.

Gonfalone civico

Lo stemma comunale è uno scudo partito d'oro e di azzurro su cui è raffigurata un'aquila con le ali spiegate.[4] Nella blasonatura ufficiale, l'aquila risulta sormontata da una corona reale,[4] sebbene questa risulti omessa nella rappresentazione grafica utilizzata dal comune.

Il gonfalone è un drappo partito di giallo e di azzurro.

L'11 febbraio 2021 il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito a Sermoneta il titolo onorifico di Città.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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  • Abbazia di Valvisciolo
  • Collegiata di Santa Maria Assunta in Cielo
  • Chiesa di San Giuseppe (sec. XVI): all'interno la Cappella Caetani affrescata da Girolamo Siciolante da Sermoneta (1550 ca.).
  • Chiesa di San Michele Arcangelo
  • Chiesa ed ex Convento di S. Francesco
  • Chiesa di Santa Maria delle Grazie
  • Resti della Chiesa di Santa Maria della Vittoria (XVI secolo)

Architetture civili

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  • Loggia dei Mercanti
  • Palazzo De Marchis - Caetani (sec. XVI), oggi sede della Mostra permanente sulla ceramica.
  • Palazzo Americi (sec. XVI), oggi sede del Comune.

Architetture militari

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Siti archeologici

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  • Necropoli arcaica di Caracupa

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[5]

Lo stesso argomento in dettaglio: Comunità ebraica di Sermoneta.

Dal XIII al XVI secolo, Sermoneta è stata sede di una fiorente comunità ebraica. Ne rimangono tracce nel quartiere chiamato "Portella" (via Marconi angolo via Riccelli), dove si trova un edificio in cui alcuni hanno voluto identificare la vecchia sinagoga (ora parte di una casa privata).[6]

Vicoli medievali del centro storico

Istituzioni, enti e associazioni

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  • Sbandieratori Ducato Caetani
  • Banda Musicale Fabrizio Caroso di Sermoneta

Tradizioni e folclore

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  • Festa dei fauni (18 marzo)
  • Festival Pontino di Musica (luglio)
  • Festival internazionale Sermoneta in Folklore (Agosto)
  • Secolare Fiera di San Michele (Settembre)
  • Rievocazione storica della Battaglia di Lepanto (seconda domenica di ottobre)

Sermoneta è stato set cinematografico per 91 film dal 1909 al 2019. Tra questi:

  • Maggio sermonetano (tutti i fine settimana di maggio)
  • Festival pontino di musica (luglio)
  • Festival Internazionale Sermoneta in Folklore

Con il suo spiccato aspetto medievale è un paese molto frequentato dai turisti, anche per via del Castello Caetani nonché per la sua vicinanza al Giardino di Ninfa, importantissima oasi naturalistica di proprietà della Fondazione Caetani, che rientra però nel confinante comune di Cisterna.

A Sermoneta è stata conferita la Bandiera Arancione per il turismo dal Touring Club Italiano.

Nel 2010 l'Unione Europea ed il Ministero del Turismo ha conferito a Sermoneta il riconoscimento "Destinazione Europea d'Eccellenza"[senza fonte]

Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema Unità locali, intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero addetti delle unità locali delle imprese attive (valori medi annui).[8]

2015 2014 2013
Numero imprese attive % Provinciale Imprese attive % Regionale Imprese attive Numero addetti % Provinciale Addetti % Regionale Addetti Numero imprese attive Numero addetti Numero imprese attive Numero addetti
Sermoneta 423 1,25% 0,11% 2.194 1,8% 0,02% 481 2.063 487 2.153
Latina 39.304 8,43% 122.198 7,75% 39.446 120.897 39.915 123.310
Lazio 455.591 1.539.359 457.686 1.510.459 464.094 1.525.471

Nel 2015 le 423 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano l'1,25% del totale provinciale (39.304 imprese attive), hanno occupato 2.194addetti, l'1,8% del dato provinciale (122.198 addetti); in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato quattro persone (4,45).

Amministrazione

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Nel 1934 passa dalla provincia di Roma alla nuova provincia di Littoria, costituita dal governo fascista dell'epoca.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
18 settembre 1986 22 giugno 1990 Osvaldo Corradini lista civica Sindaco
22 giugno 1990 21 dicembre 1992 Michele Paolelli DC Sindaco
21 dicembre 1992 23 aprile 1995 Antonio Scarsella PDS Sindaco
23 aprile 1995 13 giugno 1999 Antonio Scarsella centrosinistra Sindaco
13 giugno 1999 12 giugno 2004 Antonio Scarsella centrosinistra Sindaco
12 giugno 2004 7 giugno 2009 Giuseppina Giovannoli lista civica Sindaco
7 giugno 2009 26 maggio 2014 Giuseppina Giovannoli lista civica Sindaco
26 maggio 2014 30 aprile 2019 Claudio Damiano lista civica Sindaco [9][10]
30 aprile 2019 27 maggio 2019 Marialanda Ippolito Commissario Prefettizio
27 maggio 2019 9 giugno 2024 Giuseppina Giovannoli lista civica Sindaco
9 giugno 2024 in carica Giuseppina Giovannoli lista civica Sindaco

Altre informazioni amministrative

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La squadra A.S.D. Latina S. Sermoneta FC partecipa all'Eccellenza laziale.

Pallacanestro

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  • Basket Bee che, nel campionato 2019-2020, milita nel campionato maschile di Serie C Silver.[11]
  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ a b Comune di Sermoneta, Statuto comunale (PDF), art.1 c. 7.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Annie Sacerdoti, Guida all'Italia ebraica, Marietti, Genova 1986.
  7. ^ a b c Comune di Sermoneta - Musei, su Comune di Sermoneta, 21 agosto 2014. URL consultato l'8 aprile 2015.
  8. ^ Atlante Statistico dei comuni dell'Istat, su asc.istat.it. URL consultato il 7 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2020).
  9. ^ Dimessosi ed in seguito sfiduciato dal Consiglio Comunale.
  10. ^ https://www.ilcaffe.tv/articolo/54691/il-consiglio-comunale-sfiducia-il-sindaco-di-sermoneta-che-si-era-gia-dimesso
  11. ^ Il campionato regionale sul sito della FIP
  • Pietro Pantanelli, Notizie istoriche appartenenti alla terra di Sormoneta, in distretto di Roma, 2 voll., Roma, Tip. Forzani e C., 1911.
  • Gelasio Caetani, Domus Caietana. Storia documentata della famiglia Caetani, 3 voll., Sancasciano Val di Pesa, F.lli Stianti, 1927-1933.
  • Giovanni Pesiri, «Iohannes Paulus pictor de Sermoneta». Da un atto notarile del 1527, in Latium, 7 (1990), pp. 269-275._
  • Sermoneta e i Caetani. Dinamiche politiche, sociali e culturali di un territorio tra Medioevo ed Età moderna, atti del convegno (Roma-Sermoneta, 16-19 giugno 1993), a cura di L. Fiorani, Roma, L'Erma di Bretschneider, 1999.
  • Giovanni Pesiri, Sermoneta: 1499-1503, in Roma di fronte all’Europa al tempo di Alessandro VI, Atti del Convegno (Città del Vaticano-Roma, 1-4 dicembre 1999), cur. M. Chiabò, S. Maddalo, M. Miglio, A. M. Oliva, Roma 2001, pp. 657–704._
  • Pier Giacomo Sottoriva, Giovanni Pesiri (a cura di), Statuta populi Sermonetani. Riproduzione anastatica dall'originale presso l'Archivio storico della Fondazione Camillo Caetani in Roma, s,l., s. n., 2017.
  • Giovanni Pesiri, Lucrezia Borgia signora di Sermoneta: all’insegna del buon governo, in Sermoneta nel Rinascimento tra Lucrezia Borgia e i Caetani, a cura di A. Esposito e G. Pesiri, Roma, Viella, 2023 (I libri di Viella, 467), pp. 27-70.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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