Sea Change
Sea Change album in studio | |
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Artista | Beck |
Pubblicazione | 24 settembre 2002[1] |
Durata | 52:24 |
Dischi | 1 |
Tracce | 12 |
Genere | Folk rock |
Etichetta | Geffen Records |
Produttore | Paul Bishow[2], Nigel Godrich[2] |
Registrazione | marzo - maggio 2002, Ocean Way Studios, Los Angeles |
Note | n. 8 n. 20 |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | 1 Stati Uniti |
Beck - cronologia | |
Singoli | |
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Recensione | Giudizio |
---|---|
AllMusic | [3] |
Blender | [4] |
Entertainment Weekly | B+[5] |
The Guardian | [6] |
NME | 6/10[7] |
Pitchfork | 6.9/10[8] |
Q | [9] |
Rolling Stone | [10] |
Piero Scaruffi | 6/10[11] |
Spin | 9/10[12] |
The Village Voice | B[13] |
Sea Change è l'ottavo album discografico del cantautore statunitense Beck, pubblicato nel settembre 2002 dalla Geffen Records[14].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Registrato nello spazio di due mesi a Los Angeles con il produttore Nigel Godrich, l'album include testi che parlano di perdite amorose e desolazione, solitudine e malinconia. In occasione dell'album, gran parte dei caratteristici testi ironici e criptici di Beck furono rimpiazzati da una narrazione più semplice, lineare e sincera. Egli evitò anche il campionamento massiccio dei suoi album precedenti in favore di una strumentazione dal vivo. Beck ha citato la rottura con la sua fidanzata di lunga data, la stilista Leigh Limon, come principale influenza sull'album.
Registrazione
[modifica | modifica wikitesto]Beck e il suo gruppo di musicisti entrarono nello studio con l'intenzione di fare un disco di musica acustica, nella medesima vena dell'album Mutations del 1998. All'inizio del processo di registrazione, Beck disse a Godrich che sperava di incidere una traccia al giorno, come aveva fatto in occasione di Mutations. Tuttavia, ogni canzone necessitò almeno due giorni per la registrazione, a causa degli arrangiamenti orchestrali. I collaboratori musicali in studio inclusero il polistrumentista Jon Brion, il batterista James Gadson, il chitarrista Jason Falkner, il tastierista Roger Joseph Manning Jr., il bassista Justin Meldal-Johnsen, il batterista Joey Waronker, il chitarrista Smokey Hormel, e la violoncellista Suzie Katayama. In aggiunta, il padre di Beck, David Campbell, fornì gli arrangiamenti per archi. Joey Waronker lasciò le sessioni a metà della lavorazione per andare alle Hawaii; James Gadson lo sostituì per i giorni rimanenti.
La data di inizio delle sessioni presso gli Ocean Way Studios di Los Angeles fu il 6 marzo 2002.[15] Gran parte di Sea Change venne registrata dal vivo, con l'aggiunta successiva di effetti sonori vari (inclusi archi e campane). Per catturare l'immediatezza del materiale, i musicisti lavorarono velocemente e spontaneamente, spesso mettendo su disco le canzoni alla seconda take. Durante la produzione, Beck si rese conto che la sua voce era diventata significativamente più profonda e bassa. «Prima di iniziare le registrazioni» disse Godrich, «ascoltammo Mutations, e la sua voce sembrava quella di Topolino. La sua estensione si era ridotta. Ora, quando apre la bocca, esce una vibrazione canonica. È davvero notevole. Ha un tono incredibile».[16]
Verso la fine delle sessioni, il gruppo di musicisti dovette lavorare più velocemente del previsto. «Dovemmo quasi correre alla fine», disse Beck. «Joni Mitchell aveva prenotato lo studio per incidere il suo album, ma lei lavora in modo molto civile e si prende il week-end libero, quindi ci siamo intrufolati nei fine settimana e abbiamo cercato di finire».[17] Alla fine, le sedute di registrazione durarono oltre tre settimane e l'album fu mixato da lì in avanti, completando il tutto il 7 maggio seguente.[18] Nel corso di una sessione, Hansen cominciò a strimpellare il suo singolo del 1995 It's All in Your Mind prima di iniziare una nuova canzone, e Godrich ne fu entusiasta, esclamando: «Dobbiamo farla questa!». La versione ri-registrata, sorprendentemente diversa, appare in Sea Change come una "canzone evoluta", secondo Beck.[18]
Ship in the Bottle fu l'unica canzone completata ad essere lasciata fuori dal disco. «Quella era la canzone "super pop" del disco», disse Beck in una intervista del 2002. «Penso che fosse un po' troppo banale. Voglio dire, una cosa già sentita, ma da allora le persone mi hanno detto che gli piaceva davvero. Penso che abbiamo sentito che l'album era già così lungo. Non so quale sarà il destino di quella».[18] Ship in the Bottle venne pubblicata come traccia bonus nella versione per il mercato giapponese di Sea Change.[19]
Contenuti
[modifica | modifica wikitesto]Sea Change si basa su una suite musicale costituita da brani riflessivi ed acustici, dall'atmosfera rilassata, che mostrano il lato cantautorale di Beck. Il termine "sea change"[20] è da intendersi come un'ampia trasformazione, che riflette il distacco di stile dai precedenti sforzi discografici di Beck come Midnite Vultures e precedenti, ma anche il desiderio di Beck di dare ad ogni album un'identità differente.[21] Le origini del suono unico e appassionato dell'album si erano accumulate per anni, secondo quanto riferito da Beck in un'intervista del 2002: «Ci sono tracce di quello che ho fatto prima. Se ascolti i miei primi lati B, ascolterai questo disco. Desideravo fare un disco come questo da anni», egli spiegò. «Mi sono avvicinato all'idea per gradi, quindi ci è voluto un po'».[21] Nonostante l'iniziale difficoltà nella scelta, il titolo definitivo dell'album ebbe origine da una strofa di Little One, una delle canzoni contenute nel disco: «Drown, drown / Sailors run aground / In a sea change nothing is safe».[21]
Sebbene spesso accostato a Mutations, Beck stesso definì Sea Change, in un'intervista del 2008, più simile a One Foot in the Grave del 1994 e "più rappresentativo di quello che faceva [a inizio carriera]".[8]
Copertina
[modifica | modifica wikitesto]Sea Change venne distribuito con quattro copertine differenti, ogni versione con un primo piano di Beck elaborato digitalmente da Jeremy Blake. Sono inoltre presenti anche diversi messaggi nascosti (frammenti di testi) scritti sopra la custodia interna del CD di ciascuna versione.
Pubblicazione
[modifica | modifica wikitesto]Sea Change fu pubblicato il 24 settembre 2002. Prima dell'uscita, i distributori erano preoccupati dell'impatto commerciale che il disco avrebbe potuto avere a causa delle sue sonorità folk. Gli analisti di mercato predissero che l'album non avrebbe ricevuto un grande supporto dalle radio, facendo notare che la reputazione di Beck, il plauso della critica e la possibilità di più nomination ai Grammy avrebbero potuto eventualmente compensare un suono non commerciale.[22] «È un album veramente bello, ma attirerà un pubblico diverso da quello che aveva prima», disse Vince Szydlowski, direttore senior di produzione della catena Virgin Megastore, poco tempo dopo la pubblicazione di Sea Change.
Per quanto riguarda le vendite, il disco raggiunse la posizione numero 8 nella classifica Billboard 200 negli Stati Uniti ed è stato certificato disco d'oro dalla RIAA nel marzo 2005.
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]- The Golden Age – 4:35
- Paper Tiger – 4:36
- Guess I'm Doing Fine – 4:49
- Lonesome Tears – 5:38
- Lost Cause – 3:47
- End of the Day – 5:03
- It's All in Your Mind – 3:06
- Round the Bend – 5:15
- Already Dead – 2:59
- Sunday Sun – 4:45
- Little One – 4:27
- Side of the Road – 3:23
- Ship in a Bottle – 3:11 (bonus track nella versione giapponese[23])
Formazione[1]
[modifica | modifica wikitesto]- Musicisti
- Beck - voce, chitarra acustica, cori, chitarra elettrica, percussioni, synth, glockenspiel, banjo, armonica, tastiere, piano, arrangiamenti archi, wurlitzer
- Smokey Hormel - chitarra elettrica, chitarra acustice, percussioni, sax, cori, piano
- Justin Meldal-Johnsen - basso, percussioni, cori, glockenspiel, chitarra elettrica, piano
- Roger Joseph Manning Jr. - clarinetto, synth, cori, percussioni, piano, wurlitzer, banjo, glockenspiel, harmonium
- Joey Waronker - batteria, percussioni, cori
- James Gadson - batteria
- Jason Falkner - chitarra elettrica, cori, percussioni
- David Richard Campbell - arrangiamenti archi, coordinamento
- Nigel Godrich - tastiere, percussioni, synth
- Suzie Katayama - violoncello
- Produzione
- Nigel Godrich - produzione, missaggio, ingegneria
- Paul Bishow - produzione esecutiva
- Darrell Thorp - assistente ingegneria
- Bob Ludwig - masterizzazione
- Elliot Scheiner - SACD/DVD-A surround
- Artwork
- Autumn de Wilde - foto copertina
- Jeremy Blake - artwork
- Kevin Reagan, Beck - direzione artistica, design
- Ekaterina Kenney - direzione creativa
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Scheda dell'album su Allmusic.com
- ^ a b Allmusic.com
- ^ Stephen Thomas Erlewine, Sea Change – Beck, su AllMusic. URL consultato il 4 settembre 2020.
- ^ RJ Smith, Beck: Sea Change, in Blender, n. 10, ottobre 2002, p. 112. URL consultato il 4 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2003).
- ^ Evan Serpick, Sea Change, in Entertainment Weekly, 27 settembre 2002. URL consultato il 13 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2015).
- ^ Maddy Costa, Beck: Sea Change, in The Guardian, 20 settembre 2002. URL consultato il 26 agosto 2015.
- ^ Beck: Sea Change, in NME, 21 settembre 2002, p. 38.
- ^ a b Will Bryant, Beck: Sea Change, su Pitchfork, 22 settembre 2002. URL consultato il 13 settembre 2012.
- ^ Beck: Sea Change, in Q, n. 195, ottobre 2002, pp. 98–99.
- ^ David Fricke, Sea Change, in Rolling Stone, 10 settembre 2002. URL consultato il 13 febbraio 2011.
- ^ Piero Scaruffi, The History of Rock Music. Beck Hansen, su scaruffi.com. URL consultato il 3 febbraio 2021.
- ^ Will Hermes, Tears of a Clown, in Spin, vol. 18, n. 10, ottobre 2002, pp. 111–12. URL consultato il 26 agosto 2015.
- ^ Robert Christgau, Consumer Guide: Don't Call It a Comeback, in The Village Voice, 31 dicembre 2002. URL consultato il 26 agosto 2015.
- ^ Federico Guglielmi, Rock 2001-2010: 100 album fondamentali, in Mucchio Extra, Stemax Coop, #36 estate 2011.
- ^ Jon Wiederhorn, Beck Entering Studio To Work On Acoustic-Based LP, MTV News, 5 marzo 2002. URL consultato il 13 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2012).
- ^ Tyrangial, Josh (22 settembre 2002). "Beck Gets (Kind of) Blue". Time.
- ^ Wiederhorn, Jon (26 settembre 2002). "Beck Shoots For Feel-Good Acoustic Heartbreak LP". MTV News.
- ^ a b c Rob Jovanovic, A Chat with Beck Hansen, in Record Collector, 7 agosto 2002. URL consultato il 27 febbraio 2011.
- ^ Beck - Sea Change (Mobile Fidelity Sound Lab reissue) at Discogs, su discogs.com. URL consultato il 26 febbraio 2011.
- ^ Sea change o sea-change è un'espressione idiomatica inglese che denota un cambiamento sostanziale di prospettiva, specialmente uno che colpisce un gruppo di persone o la società in generale, circa una questione particolare.
- ^ a b c Joe D'Angelo, Beck, Flaming Lips Line Up First Leg Of Tour, MTV News, 12 settembre 2002. URL consultato il 13 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2012).
- ^ Guzman, Issac (29 settembre 2002). "Beck Checks in to Heartbreak Hotel". The New York Daily News.
- ^ Allmusic.com
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sea Change, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Sea Change, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Sea Change, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Sea Change, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Sea Change, su Metacritic, Red Ventures.