Pietro Milone
Pietro Milone (Palmi, 20 novembre 1867 – Palmi, 4 novembre 1933) è stato un poeta italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Pietro Milone nacque a Palmi, da famiglia povera, nel 1867[1] e compì pochi anni di studio, dovendo lavorare come legatore di libri in un'attività di un familiare. Fin da giovane, continuando a lavorare presso la libreria, cominciò a scrivere dei brani dialettali che proponeva all'ascolto dei clienti del negozio. Pertanto il negozio prese l'appellativo di "Zanichelli di Palmi" e molti cittadini colti, come medici, avvocati e artigiani vi andavano per ascoltare le poesie in vernacolo[2], a volte improvvisate, composte dal Milone[3].
L'oggetto delle poesie era dato dagli avvenimenti che accadevano a Palmi in quel periodo, con uno stile umoristico e burlesco, e i versi vennero pubblicati dalla fine XIX secolo agli inizio XX secolo[3].
La sua opera più importante è considerata la "Supprica al guardiano del paradiso" creata a seguito del terremoto del 1908 che colpì Palmi in modo violento. Nel 1922 tutte le sue opere furono raccolte e pubblicate in un volume dal titolo "Picci e Zannelli"[3].
Nel 1923 venne designato come giurato nella corte d'assise di Palmi ma, rifiutando, compose un'opera dal titolo "Supprica a lu cavaleri Boianu" (presidente allora della corte)[3].
Mori a Palmi il 4 novembre 1933 e Leonida Repaci scrisse che Pietro Milone diede eco, con forza rappresentativa, alla storia e ai problemi di Palmi dell'epoca[3].
La sua casa di Palmi fu donata al comune per farne una biblioteca con annesso un "centro studi delle tradizioni popolari"[3].
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Università di Macerata, Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia, Volume 15, ed. Editrice Antenore, 1982;
- Pasquino Crupi, Storia della letteratura calabrese: Novecento, 1997;
- Amedeo Tosti, Poeti dialettali dei tempi nostri, ed. G. Carabba, 1925.
Controllo di autorità | SBN LO1V407717 |
---|