Picerno
Picerno comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Basilicata |
Provincia | Potenza |
Amministrazione | |
Sindaco | Margherita Scavone (lista civica di centro-destra Picerno Identità e Futuro) dal 9-6-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 40°38′N 15°38′E |
Altitudine | 721 m s.l.m. |
Superficie | 78,51[1] km² |
Abitanti | 5 597[2] (31-7-2024) |
Densità | 71,29 ab./km² |
Comuni confinanti | Balvano, Baragiano, Potenza, Ruoti, Savoia di Lucania, Tito, Vietri di Potenza |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 85055 |
Prefisso | 0971 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 076059 |
Cod. catastale | G590 |
Targa | PZ |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 265 GG[4] |
Nome abitanti | picernesi |
Patrono | san Nicola |
Giorno festivo | 9 maggio e 6 dicembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Picerno all'interno della provincia di Potenza | |
Sito istituzionale | |
Picerno è un comune italiano di 5 597 abitanti[2] della provincia di Potenza in Basilicata.[5]
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Territorio
[modifica | modifica wikitesto]- Classificazione sismica: zona 1 (sismicità alta), Ordinanza PCM. 3274 del 20/03/2003
Clima
[modifica | modifica wikitesto]Secondo i dati medi del trentennio 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +3,5 °C, mentre quella del mese più caldo, ovvero agosto, è di +21,9 °C.
Le precipitazioni medie annue si aggirano sui 650 mm, distribuite mediamente in 90 giorni, con un picco tra l'autunno e l'inverno ed un minimo estivo[6].
PICERNO | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 6,4 | 7,6 | 10,3 | 14,3 | 19,0 | 23,4 | 26,9 | 27,1 | 22,7 | 17,3 | 11,8 | 8,3 | 7,4 | 14,5 | 25,8 | 17,3 | 16,3 |
T. min. media (°C) | 0,7 | 1,2 | 3,1 | 6,3 | 9,9 | 13,9 | 16,4 | 16,7 | 13,7 | 9,8 | 5,6 | 2,7 | 1,5 | 6,4 | 15,7 | 9,7 | 8,3 |
Precipitazioni (mm) | 78 | 42 | 58 | 62 | 40 | 35 | 20 | 21 | 37 | 60 | 93 | 106 | 226 | 160 | 76 | 190 | 652 |
Giorni di pioggia | 10 | 7 | 9 | 8 | 6 | 6 | 3 | 2 | 5 | 8 | 12 | 14 | 31 | 23 | 11 | 25 | 90 |
Eliofania assoluta (ore al giorno) | 2,8 | 3,9 | 4,0 | 5,2 | 7,3 | 8,4 | 9,7 | 9,1 | 6,6 | 5,5 | 3,8 | 3,0 | 3,2 | 5,5 | 9,1 | 5,3 | 5,8 |
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Picerno fu fondata intorno al 1000, sulle rovine dell'antica Acerronia, con il toponimo di Pizini. Inizialmente fu concepita come piccola fortezza normanna, cinta da mura difensive. Nel 1331 apparteneva alla contea di Potenza e fu ceduta a titolo di feudo alla famiglia Sanseverino di Tricarico, ai Caracciolo, ai Muscettola e ai Pignatelli di Marsico.
Durante i moti per la Repubblica Partenopea del 1799, Picerno fu il centro di raccolta dei repubblicani della Basilicata occidentale. Con l'imminente caduta della Repubblica, si oppose fermamente all'esercito sanfedista del cardinale Fabrizio Ruffo. Dopo avere subito una pesante sconfitta, alcuni ribelli picernesi si rifugiarono nella Chiesa Madre, ma furono raggiunti e massacrati dagli uomini del brigante Gerardo Curcio da Polla, noto come Sciarpa. Si contarono circa 70 vittime, di cui 19 donne, alle quali seguirono incendi e saccheggi nella città. Dopo questa strenua resistenza, Picerno ricevette l'appellativo di Leonessa della Lucania.[7]
Fu quasi del tutto distrutta dal terremoto del 1857. In seguito ai danni, il centro abitato si sviluppò fuori dalla cinta delle mura antiche.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa Madre di San Nicola
- Cappella della Madonna del Carmine
- Cappella di S. Lucia
- Chiesa di S. Pasquale
- Chiesa di S.Antonio e Convento dei Cappuccini
- Chiesa di S. Rocco
- Cappella della Immacolata Concezione
- Chiesa di S. Maria Assunta
- Chiesa del Pantano
- Chiesa di S. Donato
- Chiesa del San Salvatore[8]
- Chiesa della Pietà
- Chiesa della Santissima Annunziata
- Cappella del Rosario
- Cappella privata Villa Caivano
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Palazzo Calenda
- Palazzo Iacovelli
- Palazzo Lazzari
- Palazzo Caivano
- Palazzo Salvia
- Palazzo Tarulli
- Palazzo Mancini
- Palazzo Gaimari
- Palazzo Marchi
- Palazzo Scarilli
Architetture militari
[modifica | modifica wikitesto]- Torre medievale
- Torre San Leonardo
Altro
[modifica | modifica wikitesto]- Fontana
- Bosco Li Foj
- Fontana Li Foj
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[9]
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Al 31 dicembre 2011 a Picerno risultano residenti 80 cittadini stranieri. La nazionalità più rappresentata è quella rumena con 44 cittadini residenti:[10]
Lingue e dialetti
[modifica | modifica wikitesto]La popolazione parla un dialetto gallo-italico.
Religione
[modifica | modifica wikitesto]La maggioranza della popolazione è di religione cristiana di rito cattolico[11]; il comune appartiene all'Arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo, con una parrocchia.
L'altra confessione cristiana presente è quella evangelica con due comunità:[12]
- Chiesa Pentecostale ADI,
- Chiesa dei Fratelli
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Musei
[modifica | modifica wikitesto]- Museo del costume tipico tradizionale
- museo della Comunicazione e del multimediale
Eventi
[modifica | modifica wikitesto]Il 10 maggio di ogni anno è un giorno festivo in ricordo dell'eccidio del 1799 e tutti i cittadini picernesi che hanno sacrificato la loro vita per la libertà e la democrazia.[13]
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Prodotti tipici
[modifica | modifica wikitesto]Picerno è nota per i suoi insaccati ed occupa circa il 50% della produzione di salumi basilicatesi.[14] Tipica è la salsiccia Lucanica, che si fregia del marchio indicazione geografica protetta (IGP).[15] Tra gli altri salumi sono degni di nota la soppressata, il pezzente, la pancetta e il prosciutto.
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Strade
[modifica | modifica wikitesto]- Raccordo autostradale 5 uscita autostradale di Picerno;
- Strada statale 94 del Varco di Pietrastretta;
- Strada Provinciale 61.
Ferrovie
[modifica | modifica wikitesto]- La stazione di Picerno, all'interno del centro abitato principale, è posta sulla linea ferroviaria Salerno-Potenza. L'autobus di ItaloTreno ferma proprio in questa cittadina, allo svincolo Perolla.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Altre informazioni amministrative
[modifica | modifica wikitesto]Il comune fa parte della Comunità montana Melandro.
Sport
[modifica | modifica wikitesto]La squadra di calcio cittadina è l'AZ Picerno, militante in Serie C.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dati di riferimento alla superficie
- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT, 5 ottobre 2024. URL consultato il 5 ottobre 2024.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Turismo - Area Metropolitana Archiviato il 10 agosto 2009 in Internet Archive.
- ^ Tabella climatica (TXT), su clisun.casaccia.enea.it. URL consultato il 28 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2010).
- ^ PICERNO “LEONESSA DELLA LUCANIA”, su lucania1.altervista.org.
- ^ Chiesa Cristo Salvatore e Via Crucis | San Nicola di Bari, su parrocchiadipicerno.it. URL consultato il 27 ottobre 2017.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Dati Istat
- ^ Arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsiconuovo, su diocesipotenza.it. URL consultato il 28 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2010).
- ^ Evangelici.net - Indirizzi utili, su evangelici.net. URL consultato il 28 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2012).
- ^ Statuto comunale
- ^ A Picerno si produce il 50 per cento dei salumi lucani, su consiglio.basilicata.it, 18 aprile 2004. URL consultato il 2 ottobre 2020.
- ^ A 'Lucanica' di Picerno concesso il marchio Igp, su ansa.it, 3 luglio 2018. URL consultato il 14 settembre 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Lina Mattiaci, Picerno: storia, economia, società (1880-1900), Potenza 1997
- A. Arte - D. Gianturco - G. Pronesti - T. Russo, Un comune lucano nell'ottocento: Picerno, Potenza 1998
- Antonio Figliuolo, Diario Storico, a cura di Francesco Marano, Potenza 2001
- M. Airoldi Tuniz, Atlante turistico della Basilicata, Istituto Geografico De Agostini, Novara 2006
- Carmine Curcio: Storie di santi di eroi e di emigranti: la Porta di San Nicola a Picerno, La Matrice, Bari 2009
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Picerno
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.picerno.pz.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 159587260 · LCCN (EN) n92039249 · J9U (EN, HE) 987007567599905171 |
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