NGC 295

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NGC 295
Galassia a spirale
La presumibile galassia a spirale NGC 295 nelle immagini SDSS.
Scoperta
ScopritoreRalph Copeland
Data26 ottobre 1872 [1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazionePesci
Ascensione retta00h 59m 32.28s [2]
Declinazione31° 47′ 53.0″ [2]
Distanza  a.l. [1][2]
( 63,64 mpc)
Magnitudine apparente (V)14,2 [3]
nella banda B: 15,0 [3][4]
Redshift+0,018196 ± 0,000020 [2]
Luminosità superficiale12,89 [3]
Angolo di posizione? [3]
Velocità radiale5455 ± 6 [2] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale
ClasseSbc [1][3][2]
Dimensioni43 migliaia di a.l.
( 13090 ) [2]
Altre designazioni
PGC 3555
CGCG 501-5 [2][3][4]
Mappa di localizzazione
NGC 295
Categoria di galassie a spirale

NGC 295 è una galassia a spirale situata nella costellazione dei Pesci.[1][2]

La galassia presenta una larga riga a 21 cm dell'idrogeno neutro.[2]

NGC 295 è stata scoperta il 26 ottobre 1872 dall'astronomo britannico Ralph Copeland.[1]

La problematica identificazione di NGC 295

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NGC 295 è la galassia a sud-est di CGCG 501-56.

La posizione data da Copeland nella sua descrizione di NGC 295 è molto vicina a quella della galassia NGC 296, ma lo scopritore aveva indicato la presenza di una stella di 10 magnitudine nelle immediate vicinanze della galassia, il che non corrisponde alla realtà. Questo è stato oggetto di dibattito tra gli astronomi, e molti autori hanno considerato NGC 295 come la galassia NGC 296 o come un oggetto perduto.[1]

Secondo Harold Corwin,[5] Copeland riteneva di aver osservato un'altra galassia in prossimità di NGC 296 e quindi di aver visto una coppia di galassie. La seconda galassia dovrebbe essere CGCG 501-56 posizionata circa a 1° da NGC 296. Se si utilizza questa galassia al posto di NGC 296, la galassia osservata da Copeland come 295 sarebbe quella catalogata CGCG 501-56.

Nel catalogo NASA / IPAC, NGC 295 è catalogata come PGC 3555 o CGCG 501-056.

  1. ^ a b c d e f (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 295, su cseligman.com. URL consultato il 9 aprile 2024.
  2. ^ a b c d e f g h i j Results for object CGCG 501-056 (PGC 3555), su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 9 aprile 2024.
  3. ^ a b c d e f (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 200 à 299, su astrovalleyfield.ca. URL consultato il 9 aprile 2024.
  4. ^ a b SIMBAD Astronomical Database, in Strasbourg astronomical Data Center. URL consultato il 9 aprile 2024.
  5. ^ (EN) Notes on NGC objects, su haroldcorwin.net. URL consultato l'8 aprile 2024.

Voci correlate

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