Merò di Bisanzio

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Ritratto immaginario di Merò, disegnato da Lucien Lévy-Dhurmer come illustrazione per la raccolta Les Kitharèdes, di Renée Vivien (1904).

Merò di Bisanzio (in greco antico: Μοιρὼ ἡ Βυζαντία?; ma anche Mòiro, Méro o Míro, Μυρώ) (fl. V-IV secolo a.C.) è stata una poetessa greca antica vissuta tra il V e il IV secolo a.C..

Poetessa epica, elegiaca e lirica, nacque o visse a Bisanzio. Fu moglie del grammatico Andromaco e madre del poeta Omero, uno dei poeti della Pleiade. Merò compose tra l'altro una raccolta di Maledizioni e un Inno a Poseidone.

Di lei restano due epigrammi inclusi nell'Antologia greca[1] e un frammento della Mnemosine.

  • J.U. Powell, Collectanea Alexandrina, Oxford, Clarendon Press, 1925 (repr. 1970), pp. 21-23.
  1. ^ libro VI, 119 e 189.

Collegamenti esterni

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  • «Miro», in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 17 marzo 2013.
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