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Mattone e specchio

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Mattone e specchio
Titolo originaleخشت و آینه
Qahremān
Lingua originalepersiano
Paese di produzioneIran
Anno1964
Durata130 min
Generedrammatico
RegiaEbrahim Golestan
SceneggiaturaEbrahim Golestan
ProduttoreEbrahim Golestan
Interpreti e personaggi
Zakaria Hashemi

Akbar Meshkin Pari Saberi Jamshid Mashayekhi

Mattone e specchio (Titolo originale: Khesht o Ayeneh - Farsi: خشت و آینه) è un film iraniano del 1964 diretto da Ebrahim Golestan[1]. Il titolo del film prende spunto da una poesia del poeta Farid al-Din ‘Attar: “Ciò che un giovane riesce a vedere in uno specchio, un vecchio vede nel mattone”. IL film è stato girato da una troupe composta da sole cinque persone, nel periodo precedente alla rivoluzione, durante le prime proteste del movimento religioso. L'immagine che viene mostrata dell'Iran è quella di uno stato relativamente moderno e laico[2].

Hashem (Zakaria Hashemi) è un tassista a Teheran che ritrova sul sedile posteriore del proprio taxi una neonata, abbandonata con uno stratagemma da una cliente. Hashem e la sua fidanzata TAji cercano di prendersi cura della bambina, ma incontrano una serie di difficoltà nel tentativo. Taji è convinta a voler tenere la bambina, mentre Hashem insiste per liberarsene[3][4].

  1. ^ Biennale Cinema 2018 | Khesht o Ayeneh (Mattone e specchio), su La Biennale di Venezia, 16 luglio 2018. URL consultato il 27 novembre 2023.
  2. ^ Su RaiPlay le vite inghiottite dal buio di Mattone e specchio di Ebrahim Golestan - duels, su duels.it, 26 maggio 2020. URL consultato il 27 novembre 2023.
  3. ^ (EN) Brick and Mirror, su Reverse Shot. URL consultato il 27 novembre 2023.
  4. ^ Daria Pomponio, Brick and Mirror (1965) E. Golestan - Recensione | Quinlan.it, su Quinlan, 10 luglio 2016. URL consultato il 27 novembre 2023.

Collegamenti esterni

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