Matthew Ridley, V visconte Ridley
«Ogni creatura sulla Terra partecipa ad un torneo di scacchi contro i suoi parassiti (o ospiti), contro i suoi predatori (o prede) e, soprattutto, contro il suo partner sessuale …»
Matthew Ridley, V visconte Ridley | |
---|---|
Matthew Ridley, V visconte Ridley in una foto del 2018 | |
Visconte Ridley | |
In carica | 2012 |
Predecessore | Matthew Ridley, IV visconte Ridley |
Nome completo | Matthew White Ridley |
Altri titoli | Barone Wensleydale IX Baronetto di Blagdon[1] |
Nascita | Northumberland, 6 dicembre 1958 |
Dinastia | Ridley |
Padre | Matthew Ridley, IV visconte Ridley |
Madre | Lady Anne Katharine Gabrielle Lumley |
Consorte | Anya Hurlbert |
Figli | un maschio e una femmina |
Matthew Ridley, V visconte Ridley, noto anche come Matt Ridley (Northumberland, 7 febbraio 1958), è un divulgatore scientifico, giornalista e saggista britannico[2] tradotto nelle principali lingue.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nasce nel 1958, studia alla scuola superiore privata Eton College. È il quartogenito di quattro figli (tre sorelle).
Ridley nel 1983 si laurea in zoologia al Magdalen College di Oxford dove successivamente consegue un dottorato di ricerca.
Fra i volumi, in Italia, sono stati pubblicati Genoma (2002), La Regina Rossa. Sesso ed evoluzione (2003), Il gene agile (2005). Il libro Un ottimista razionale (2013) è stato presentato alla presenza dell'autore come ospite d’onore del Festival della Scienza di Genova[3][4]. Ridley afferma come gli scienziati vadano ascoltati quando analizzano il passato, per contro non vanno presi in seria considerazione quando si soffermano a discutere del futuro[5].
Prima di diventare scrittore, lo psicologo evoluzionista ha fatto parte della redazione ed è stato editorialista dell'Economist per circa nove anni discutendo soprattutto di società, politica statunitense e scienza. Nel 1992 interrompe la collaborazione con il settimanale economico per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. Si è rivelato come uno dei più attenti e informati divulgatori scientifici. Ha tenuto rubriche fisse sul Daily Telegraph e sul Sunday Telegraph.
Invitato ai TEDGlobal 2010[6], fra i vari interventi, Ridley descrive con la sua consueta ironia come, nel lungo excursus storico dell'umanità, il meccanismo propulsore del progresso dell'Homo sapiens sia stato l'incontro, per non parlare addirittura di un vero e proprio amplesso, fra idee differenti e scambio-merci che hanno dato luogo a nuove idee, determinanti per la sopravvivenza e l'evoluzione della specie. Non è importante quanto siano in gamba gli individui, dice Ridley. Quel che conta è l'intelligenza del cervello collettivo. Il mondo in cui oggi noi viviamo è migliorato principalmente negli ultimi decenni: in quasi tutti i paesi sono aumentati il livello di reddito, l'aspettativa di vita, il livello di istruzione e la soddisfazione di vita.
Non deve essere confuso con il conterraneo zoologo Mark Ridley (1956), anch'egli giornalista scientifico e autore di "Evoluzione"[7].
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1989 sposa la neuroscienziata Anya Hurlbert[8][9], con la quale ha due figli.
Critiche
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2002 lo scrittore americano Wesley J. Smith ha messo in dubbio le sue teorie esposte nel volume Il gene agile, secondo il quale egli "non presenta prove in quanto fa ricorso a ipotesi azzardate della logica basate su scienze sociali discutibilmente rilevanti e a facili analogie fondate su alcuni studi sugli animali" [10]. È stato accusato di essere troppo favorevole al mercato dei beni di consumo[11].
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Per i suoi meriti, il 13 febbraio 2013 è stato insignito eccezionalmente del titolo di pari ereditario della Camera dei lord, malgrado la riforma dell'House of Lords Act 1999, oltre che vincitore di vari premi.
Premiato per la sua biografia su Francis Crick con il Davis Prize (2007), assegnatogli dalla History of Science Society[12]. Ha vinto fra l'altro l'Hayek Book Prize 2011 del Manhattan Institute per il volume Un ottimista razionale[13][14].
Curiosità
[modifica | modifica wikitesto]La Regina Rossa è menzionato in Io prima di te, di Jojo Moyes.
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
8. Matthew Ridley, II visconte Ridley | 16. Matthew Ridley, I visconte Ridley | ||||||||||||
17. Mary Georgiana Marjoribanks | |||||||||||||
4. Matthew White Ridley, III visconte Ridley | |||||||||||||
9. Rosamond Guest | 18. Ivor Guest, I barone Wimborne | ||||||||||||
19. Cornelia Spencer-Churchill | |||||||||||||
2. Matthew Ridley, IV visconte Ridley | |||||||||||||
10. Edwin Lutyens | 20. Charles Augustus Henry Luytens | ||||||||||||
21. Mary Theresa Gallwey | |||||||||||||
5. Ursula Lutyens | |||||||||||||
11. Emily Bulwer-Lytton | 22. Robert Bulwer-Lytton, I conte di Lytton | ||||||||||||
23. Edith Villiers | |||||||||||||
1. Matthew Ridley, V visconte Ridley | |||||||||||||
12. Osbert Lumley | 24. Richard Lumley, IX conte di Scarbrough | ||||||||||||
25. Frederica Drummond | |||||||||||||
6. Roger Lumley, XI conte di Scarbrough | |||||||||||||
13. Constance Wilson-Patten | 26. Eustace Wilson-Patten | ||||||||||||
27. Emily Thynne | |||||||||||||
3. Anne Lumley | |||||||||||||
14. Robert Finnie McEwen | 28. John McEwen | ||||||||||||
29. Isabella Finnie | |||||||||||||
7. Katherine McEwen | |||||||||||||
15. Mary Frances Dundas | 30. Henry Robert Duncan Dundas | ||||||||||||
31. Catherine Anne Carrington Napier | |||||||||||||
Libri tradotti
[modifica | modifica wikitesto]- Il futuro delle malattie (The future of disease), Milano, Garzanti, 1999. ISBN 88-11-68011-5
- Genoma: l'autobiografia di una specie in ventitré capitoli (Genome), Torino, Instar libri, 2002. ISBN 88-461-0038-7
- La regina rossa: sesso ed evoluzione (The red queen), Torino, Instar libri, 2003. ISBN 88-461-0049-2
- Il gene agile: la nuova alleanza fra eredità e ambiente (Nature via Nurture), Milano, Adelphi, 2005. ISBN 88-459-1989-7
- Francis Crick: lo scopritore del codice genetico (Francis Crick: discoverer of the genetic code), Torino, Codice, 2010. ISBN 978-88-7578-150-7
- Le origini della virtù: gli istinti umani e l'evoluzione della cooperazione (The origins of virtue), Torino, IBL libri, 2012. ISBN 978-88-6440-082-2
- Un ottimista razionale: come evolve la prosperità (The Rational Optimist), Roma, Le scienze / Torino, Codice, 2013. ISBN 978-88-7578-372-3
- L’evoluzione di tutte le cose (The Evolution of Everything. How New Ideas Emerge), Macerata, Liberilibri di AMA, 2021. ISBN 978-88-98094-77-6
- Quante lampadine servono per cambiare il mondo? Innovazione, crescita e scenari futuri (How Innovation Works: And Why It Flourishes in Freedom), Torino, IBL libri, 2021. ISBN 978-88-6440-422-6
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Official Roll of the Baronetage, su baronetage.org. URL consultato il 16 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2015).
- ^ Clare News (PDF), su clarealumni.com. URL consultato il 10 giugno 2014 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2011).
- ^ L’ottimista razionale di Ridley, su lastampa.it, La Stampa, 27 ottobre 2013. URL consultato il 25 ottobre 2020.
- ^ Un ottimista razionale. O del perché il futuro sarà ricco e prospero, su festival2013.festivalscienza.it, Festival della Scienza, 2013. URL consultato il 26 ottobre 2020.
- ^ L’Eresia Scientifica di Matt Ridley - Lectio Magistralis alla Royal Society of Arts (Edimburgo, Scozia), su climatemonitor.it, 10 novembre 2011. URL consultato il 26 ottobre 2020.
- ^ (EN) Ted, When ideas have sex, su YouTube, 19 luglio 2010, a 0 min 0 s. URL consultato il 25 ottobre 2020.
- ^ Mark Ridley: Evoluzione. La storia della vita e i suoi meccanismi (2006) - Estratto, su tecalibri.info.
- ^ (EN) Anya C. Hurlbert Becomes a Bride, su nytimes.com, The New York Times, 17 dicembre 1989, p. 88. URL consultato il 4 ottobre 2020.
- ^ È stata a Genova relatrice della seconda sessione del convegno "MIT150 Symposia" per il Festival della Scienza 2011.
- ^ (EN) Wesley J. Smith, Blinded by Science, su discovery.org, Discovery Institute, 26 settembre 2002. URL consultato il 25 ottobre 2020.
- ^ Matteo Sacchi, «Basta catastrofismi, la Terra sta bene E migliorerà ancora», su ilgiornale11.rssing.com, 12 settembre 2013. URL consultato il 26 ottobre 2020.
- ^ (EN) Past Winners of the Watson Davis and Helen Miles Davis Prize, su hssonline.org, History of Science Society. URL consultato il 26 ottobre 2020.
- ^ (EN) The Manhattan Institute's 2011 Hayek Prize Awarded Matt Ridley for The Rational Optimist (PDF), su media4.manhattan-institute.org, Manhattan Institute, settembre 2011. URL consultato il 4 ottobre 2020.
- ^ (EN) Tim Ferguson, Science and Economics Meet at Hayek, su forbes.com, Forbes, 26 settembre 2011. URL consultato il 4 ottobre 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Debrett's Peerage and Baronetage, London, Debrett's Peerage Ltd., 2011, p. 1322.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Matt Ridley
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su mattridley.co.uk.
- (EN) Blog ufficiale, su rationaloptimist.com.
- (EN) Matthew Ridley, V visconte Ridley, su TED, TED Conferences LLC.
- (EN) Opere di Matthew Ridley, V visconte Ridley, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Matt Ridley, su Goodreads.
- (EN) Rational optimist - Blog ufficiale, su rationaloptimist.com.
- Viscount Ridley: Membro del Parlamento - Sito ufficiale, su members.parliament.uk.
- (EN) Gli articoli su "Telegraph" - Matt Ridley, su telegraph.co.uk. URL consultato il 26 ottobre 2020.
- (EN) "The WHO is Corrupt" - Matt Ridley, su it.player.fm. URL consultato il 25 ottobre 2020.
- (EN) Matt Ridley, su library.cshl.edu, Cold Spring Harbor Laboratory. URL consultato il 26 ottobre 2020.
- (EN) Matt Ridley, su chartwellspeakers.com. URL consultato il 26 ottobre 2020.
- (EN) Matt Ridley, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 19819147 · ISNI (EN) 0000 0001 1468 6427 · SBN UBOV112333 · LCCN (EN) nb2006012416 · GND (DE) 120398648 · BNF (FR) cb131825248 (data) · J9U (EN, HE) 987007441705505171 · NSK (HR) 000147840 · NDL (EN, JA) 00515790 · CONOR.SI (SL) 5626979 |
---|