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Luigi I di Valois-Orléans

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Luigi I di Valois-Orléans
Colart de Laon (attr.), Luigi d'Orléans presentato da sant'Agnese, dettaglio dell'Orazione nell'orto, 1405-1408 circa, Madrid, Museo del Prado
Duca d'Orléans
Stemma
Stemma
In carica4 giugno 1392 –
23 novembre 1407
PredecessoreFilippo di Valois
SuccessoreCarlo di Valois-Orléans
Duca di Lussemburgo
In carica1402 –
1407
PredecessoreJobst di Moravia
SuccessoreJobst di Moravia
Nome completoLouis de Valois
Altri titoliDuca di Valois e Turenna
Conte d'Angoulême, Blois, Dreux, Périgord e Soissons
Nascita13 marzo 1372
MorteParigi, 23 novembre 1407 (35 anni)
DinastiaValois-Orléans
PadreCarlo V di Francia
MadreGiovanna di Borbone
ConsorteValentina Visconti
FigliLuigi
Giovanni Filippo
Carlo
Filippo
Giovanni
Maria
Margherita
Giovanni (illegittimo)
ReligioneCattolicesimo
MottoCominus et eminus

Luigi di Valois o Luigi d'Orléans detto il Grande (13 marzo 1372Parigi, 23 novembre 1407) è stato un cavaliere medievale francese. Egli era figlio del re Carlo V di Francia e di Giovanna di Borbone, ed era il fratello minore di Carlo VI. Nel 1389 sposò Valentina Visconti, figlia di Gian Galeazzo, duca di Milano, sua cugina di primo grado.

Fu duca d'Orléans dal 1392 fino alla morte. Fu anche conte poi duca di Valois (1392-1407), duca di Turenna (1386-1392), conte di Blois (1397-1407), di Angoulême (1394-1407), Périgord, Dreux e Soissons e conte di Asti, portata in dote dalla moglie.

Luigi ebbe un ruolo politico notevole durante la guerra dei cent'anni. A causa della progressiva follia del fratello maggiore Carlo (più tardi conosciuto come il pazzo, poiché soffriva di schizofrenia e di crisi maniaco-depressive), contese a Giovanni di Borgogna la reggenza ed il tutorato della prole reale. La rivalità tra i due era cosa nota e fu fonte di agitazione sociale in una Francia già alle prese con un periodo difficile. Luigi ebbe il vantaggio iniziale di essere di sangue reale, tuttavia la sua indole e le dicerie circa una relazione con la regina Isabella di Baviera lo resero piuttosto impopolare. Negli anni successivi i figli di Carlo VI furono rapiti e recuperati da entrambe le parti, finché Giovanni di Borgogna riuscì a farsi nominare dal re, mediante decreto, tutore del Delfino e reggente di Francia.

Nel 1393 Luigi causò l'incendio durante quello che è passato alla storia come ballo degli Ardenti, costato la vita a quattro persone, per la qual cosa vide ulteriormente peggiorare la propria reputazione. Ma egli non si arrese e si adoperò per sabotare il governo del duca di Borgogna, anche sperperando il denaro raccolto per aiutare Calais, in seguito occupata dagli inglesi. Dopo questo episodio, Giovanni e Luigi arrivarono a minacciarsi apertamente e solo l'intervento di Giovanni di Valois, duca di Berry e zio di entrambi, scongiurò una guerra civile. Il 20 novembre 1407 fu sancita una riconciliazione solenne al cospetto della corte di Francia, ma appena tre giorni dopo Luigi fu pugnalato a morte nelle strade di Parigi, per ordine di Giovanni di Borgogna.

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Filippo VI di Francia Carlo di Valois  
 
Margherita d'Angiò, contessa di Valois  
Giovanni II di Francia  
Giovanna di Borgogna Roberto II di Borgogna  
 
Agnese di Francia  
Carlo V di Francia  
Giovanni I di Lussemburgo Enrico VII di Lussemburgo  
 
Margherita di Lussemburgo  
Bona di Lussemburgo  
Elisabetta di Boemia Venceslao II di Boemia  
 
Giuditta d'Asburgo  
Luigi di Valois  
Luigi I di Borbone Roberto di Clermont  
 
Beatrice di Borgogna-Borbone  
Pietro I di Borbone  
Maria di Avesnes Giovanni I di Hainaut  
 
Filippa di Lussemburgo  
Giovanna di Borbone  
Carlo di Valois Filippo III di Francia  
 
Isabella d'Aragona  
Isabella di Valois  
Mahaut di Châtillon Guido IV, conte di Saint-Paul  
 
Maria di Bretagna  
 

Dal suo matrimonio con Valentina Visconti nacquero:

Ebbe poi da Mariette d'Enghien un figlio illegittimo, Jean d'Orléans, più noto come Bastardo d'Orléans e, in seguito alla sua creazione a conte di Dunois, come Jean de Dunois, capostipite della linea degli Orléans-Longueville.


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Controllo di autoritàVIAF (EN72829747 · ISNI (EN0000 0001 2139 1846 · BAV 495/198179 · CERL cnp01172476 · LCCN (ENn85164925 · GND (DE137957475 · BNF (FRcb119426642 (data) · J9U (ENHE987007425187105171